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Stop alla pubblicazione dei trailer
Stop alla pubblicazione dei trailer
Alessio Tambone - 02 Novembre 2011
“Negli ultimi giorni la SIAE sta intimando a siti web e testate online, che pubblicano trailer cinematografici, di pagare un compenso forfettario trimestrale: un compenso che risulta insostenibile per la stragrande maggioranza di realtà online, oltre che assurdo e anti-economico.”
Pagina 1 - La vicenda

Trailer a pagamento secondo SIAE

Negli ultimi giorni la SIAE sta intimando a siti web e testate online, che pubblicano trailer cinematografici, di pagare un compenso che risulta insostenibile per la stragrande maggioranza di realtà online: un compenso che, oltre che assurdo, risulta insostenibile e anti-economico per la stragrande maggioranza delle realtà online

Ecco la spiegazione che Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE, ha espresso alla redazione di Punto Informatico:

"Effettivamente i trailer sono da considerare a tutti gli effetti come prodotti audiovisivi, oggetto quindi di proprietà intellettuale. Tuttavia, la SIAE non si occupa di questo aspetto più generale, poiché la titolarità dei diritti su questi prodotti è normalmente del produttore o del distributore cinematografico. La SIAE amministra i diritti sulle colonne sonore e quindi i siti che comunicano al pubblico trailer o video che contengono musica devono tutti ottenere una licenza per poterlo fare legalmente."

Con questo importante chiarimento - la situazione era un po' più fumosa qualche giorno fa - la SIAE ha effettivamente ammesso la non titolarità sul trailer completo ma soltanto sulla colonna sonora in esso contenuta. Siamo d'accordo sul fatto che il trailer sia una forma d'arte e che sia accompagnato da musica come colonna sonora. Ci sembra invece assurda la pretesa della SIAE. In altre parole, sembra che la SIAE sia convinta che la pubblicazione dei trailer sui siti web costituisca di per sé un incremento delle entrate pubblicitarie. E ne chiede conto. In che modo? Pagando una cifra compresa tra i 250 e i 450 Euro a trimestre, a seconda della tipologia del sito internet.  che comprende 10 ore complessive di musica, ovvero  Inoltre non c'è differenza sul tipo di inserimento del video (diretto o embeddato ad esempio da You Tube). L'obolo è necessario e non è ben chiaro come venga ripartito tra i titolari dei diritti.

Per il momento abbiamo deciso di bloccare la pubblicazione dei trailer su AV Magazine: niente più news con i trailer e articolo mensile dedicato alle uscite cinematografiche (quello di Novembre è in arrivo) evirato dei contenuti multimediali. Non inseriremo neanche il link ai trailer cinematografici. E verificheremo se e quanto scenderà il numero di visualizzazioni dei nostri articoli.

Come spesso accade, scelte assurde ricadono sull'ultimo anello della catena, in questo caso i lettori che poi diventano spettatori in sala, che avranno una comodità in meno per la scelta di cosa vedere al cinema. Altre testate hanno fatto la nostra stessa scelta, in quello che diventerà probabilmente un braccio di ferro a oltranza non tanto con la SIAE quanto con i distributori cinematografici e le agenzie stampa, molto interessate affinché i siti web e le testate online continuino a pubblicare i trailer. Sarà interessante capire i movimenti dell'AGIS (Associazione Italiana Generale Spettacolo) e delle associazioni cinematografiche ad essa aderenti (ANEC, ANEM, ACEC e FICE), che se da un lato hanno stipulato una convenzione con la SIAE a gennaio che ha portato a questa situazione, dall'altro risentirà certamente della mancata pubblicità (mancata lungimiranza?). Altra incognita sono le agenzie di promozione dei film, probabilmente le uniche in grado di riportare la situazione nei binari della logicità. Si spera.

Fonti non meglio precisate di You Tube hanno però confermato la regolarità del servizio offerto mediante codice embed, cioè l'inserimento del video in una pagina internet con un collegamento realizzato mediante il tag HTML iframe (o object): in parole semplici si inserisce il contenuto multimediale (in realtà il suo collegamento) in una pagina web ma fisicamente il video resta su un altro server (in questo caso quello di You Tube). Secondo le dichiarazioni rilasciate (non ufficiali però!) l'utilizzo della tecnologia Content ID assolve già il pagamento verso la SIAE.

La situazione è al momento estremamente confusa. Intervisteremo i nostri contatti cinematografici per ufficializzare la loro posizione, in un quadro che sicuramente sarà in costante evoluzione nei prossimi giorni. Ci scusiamo con i nostri lettori per l'assenza dei trailer, ma purtroppo le discutibili scelte della SIAE richiedono una scelta polemica ben precisa.

Per completezza nella pagina successiva riportiamo il comunicato stampa pubblicato dalla SIAE sul proprio sito internet il 27 Ottobre. Buona lettura...

Pagina 2 - Il comunicato SIAE

Segue il comunicato ufficiale della SIAE del 27 Ottobre 2011:

Licenza per siti Internet
Diritto d'autore anche per le musiche dei trailer

La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare. Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge.

Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet. I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. E’ una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog.

In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale. La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore.

Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento. La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge. La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.

Link al comunicato ufficiale: www.siae.it

 

Ecco invece il comunicato del 28 Ottobre 2011 con alcune precisazioni:

La Siae e i diritti della musica nei trailer

Come sempre la SIAE guarda con attenzione alla rete e le reazioni sulla questione musica nei trailer hanno suscitato alcune riflessioni, soprattutto su certi punti:

1) I produttori dell’ANICA, che sono i proprietari dei trailer, pagano alla SIAE i compensi per l’uso della musica. La Licenza che hanno negoziato tre anni fa con la SIAE è comunque successiva al contratto standard per i Video on Demand. Questo tipo di licenza (www.siae.it ), che la SIAE ha pubblicato nel 2005, riguarda tutti i contenuti audiovisivi. La licenza è stata offerta - a seguito di controlli documentati - a quei siti commerciali di trailer che finora hanno evitato di rispettare i diritti sulla musica.
2) La tariffa attuale copre fino a un massimo di 10 ore di musica che, per trailer di 15-30 secondi, significa poter inserire nel sito fino a 200 trailer contemporaneamente.
3) I compensi sono parametrati sui siti commerciali, che vendono pubblicità e fanno business sui contenuti. Ed è a queste imprese che la SIAE si è rivolta per chiedere il rispetto del diritto d’autore.
4) I maggiori quotidiani in rete hanno da anni una licenza della SIAE che copre la musica nei trailer e altri contenuti musicali, anche se questi non sono la parte principale della loro della loro offerta al pubblico.

Link al comunicato ufficiale: www.siae.it