Tre corti perFiducia
Grande successo per i tre cortometraggi presentati da Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino durante la terza edizione del progetto cinematografico sostenuto da Intesa Sanpaolo. In esclusiva per AVmagazine le interviste al regista Marco Chiarini e al supervisore degli effetti speciali Ermanno Di Nicola
Intervista a Ermanno Di Nicola
Riservato, simpatico e giovanissimo, Ermanno Di Nicola ha contribuito a numerosi progetti cinematografici come supervisore agli effetti speciali. Tra le sue collaborazioni più significative ricordiamo il cortometraggio Omero bello-di-nonna ed il lungometraggio L'uomo fiammifero.
Innanzitutto complimenti! Bellissime le animazioni di Omero bello-di-nonna…
Ma non dimentichiamo il grande successo de L’Uomo Fiammifero, figlio anche dei
tuoi straordinari effetti speciali.
Grazie per i complimenti! Sono convinto che l’apporto degli effetti speciali
nei film di Marco Chiarini sia fondamentale. Naturalmente la struttura, le idee
sono tutte di Marco. Quindi non posso prendere più di tanto meriti che non ho.
Gabriele Salvatores è rimasto colpito dalla naturalezza dell’interazione
tra animazione e attori in Omero bello di nonna. Come ti sei sentito in quel
momento?
Son rimasto molto colpito. Ovviamente sono stato felice che un regista premio
Oscar abbia apprezzato un’opera alla quale ho dato il mio contributo.
Quanto è durata la fase di post-produzione di Omero bello-di-nonna?
Potresti spiegare come si svolge il tuo lavoro?
La post-produzione è durata 3 settimane… Il tempo era poco e abbiam dovuto
correre un po’, ma l’aver pianificato tutto prima delle riprese non ha provocato
ritardi. In Omero bello-di-nonna ho curato la supervisione degli effetti
speciali. Il mio compito sul set è di dare indicazioni al regista e al direttore
della fotografia, in modo da avere degli spazi per cercare di sistemare la scena
e facilitare il mio lavoro successivo. Concretamente c’è una prima fase che si
svolge sul set durante le riprese: sistemo dei crocini sul muro, faccio degli
scatti da utilizzare come riferimento, indico dei particolari movimenti della
camera più consoni all’effetto che si vuol ottenere. La fase successiva consiste
nel lavoro di post-produzione al computer.
Che attrezzature (hardware/software) avete utilizzato?
Per il corto abbiamo utilizzato una workstation straordinaria e di cui sono
molto soddisfatto. È basata su CPU Intel
Core i7 980X, 12 GB di RAM e svariati hard disk SATA, in modo da andare un po’ più veloci e
superare l’unico collo di bottiglia rappresentato appunto dalla velocità degli
Hard Disk, visto che la potenza di calcolo e la velocità di rendering della CPU
è straordinaria. Come software è stato utilizzato AfterEffect. Per il lungometraggio
L’uomo fiammifero c’è stato bisogno anche di programmi come Maya e Cinema 4D.
Abbiamo visionato il making of ed è
impressionante pensare a come avete modificato le riprese reali: dalla
colorazione all'utilizzo dei disegni. Qual è stata la lavorazione più difficile?
L’effetto più complesso è stato il movimento del mare: più piani di questi
tessuti girati in stop motion illuminati con degli effetti luce in
post-produzione che hanno dato vita ad una sorta di effetto teatrale.
Come è lavorare con Marco Chiarini, come riesci a comprendere e dar vita
alle sue idee, quali difficoltà incontri?
Con Marco non è assolutamente complicato. Siamo amici da tanto, abbiamo fatto
tanti lavori insieme e ci capiamo al volo. Spesso lavoriamo fianco a fianco e ci
correggiamo l’un l’altro finché il risultato non soddisfa entrambi. Con altri
registi che non conosco bene, non è così semplice riuscire ad interpretare le
loro idee.
Creare e render vero ciò che si può solo immaginare, questo è il tuo
lavoro agli occhi di un profano. Quanto di vero c’è in questa definizione e cosa
rappresenta per te il tuo lavoro?
Condivido appieno la tua definizione ed è proprio il creare immagini e
renderle reali ciò che mi appassiona di più del mio lavoro. Ovviamente il mio
compito non è solo ricreare dei sogni o delle cose che non si possono
riprendere. Il più delle volte il mio è un semplice lavoro di composing tipo
togliere un palo da un’inquadratura o aggiungere un oggetto che non c’è, sempre
cercando di rendere il tutto più realistico possibile.
Progetti futuri e sogni nel cassetto?
I riconoscimenti ci sono, i contatti cominciano ad esserci perciò spero che
questo cammino intrapreso possa proseguire. Un bel sogno sarebbe avere uno
studio tutto mio con delle persone da gestire, dove poter realizzare progetti
anche per grandi case di produzione.
Link alla pagina del progetto: www.perfiducia.com
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