Avatar

Alessio Tambone 19 Gennaio 2010 Cinema, Movie e Serie TV

Ecco la particolare e approfondita recensione tecnico-artistica di Avatar, film evento pensato, scritto e diretto da James Cameron attualmente in programmazione praticamente in tutto il mondo. Il film è distribuito in Italia da 20th Century Fox. Buona lettura

Gli attori e i personaggi

Iniziamo la pagina dedicata agli attori con una dichiarazione rilasciata dallo stesso Cameron sul rapporto tra la recitazione e il Performance Capture. “Gli attori mi domandano se stiamo cercando di rimpiazzarli. Niente affatto, stiamo anzi cercando di dare loro maggiori opportunità, offrendo nuove modalità per esprimersi e creare personaggi, senza limitazioni. Non voglio sostituire gli attori, mi piace lavorare con loro. Come regista, è questo che faccio. Quello che stiamo cercando di eliminare sono le cinque ore di trucco, che è il modo in cui venivano creati personaggi quali gli alieni, i lupi mannari, le streghe, i demoni e così via. Ora è possibile essere chiunque o qualunque cosa si voglia, a qualunque età, si può perfino cambiare sesso, senza le lungaggini e il fastidio di un trucco complicato”.

Tralasciamo per un attimo le implicazioni filosofiche di questo spunto di riflessione e guardiamo semplicemente al film: gli avatar sono strepitosi. La recitazione, i movimenti e le espressioni sono un vero godimento tecnologico e spesso ci si dimentica che quello mostrato sullo schermo è stato realizzato in Computer Grafica. Tutti gli attori interpretano con coerenza i loro personaggi e restituiscono caratterizzazioni forti sia sul fronte umano che su quello Na'vi. Bella la crescita del protagonista Sam Worthington, intramontabile Sigourney 'Ripley' Weaver alias dott.ssa Grace Augustine, meravigliosa Michelle Rodriguez nei panni del pilota Trudy Chacon e dannatamente bastardo Stephen Lang nei panni del palestrato Colonnello Quaritch. Chiudiamo la carrellata con Zoe Saldana, stupenda Neytiri che però qualche volta gesticola e si muove un po' troppo da umana.

Da raccontare l'allenamento pre-produzione che gli attori hanno dovuto affrontare che prevedeva equitazione, arti marziali, tiro con l'arco, studio e pratica di movimenti. Tutti i membri principali del cast si sono recati con Cameron alle Hawaii, isole con ambiente simile a Pandora, e hanno vissuto senza tecnologie e senza confort, rimanendo quasi completamente nudi all'interno della vegetazione, coperti di fango durante esercizi di scalata o di sopravvivenza negli ambienti naturali offerti dal celebre arcipelago.

Per dare maggiore spessore alla tribù dei Na'vi Cameron ha collaborato con il linguista Paul Frommer (ideazione linguaggio Na’vi), l’ex artista del Cirque du Soleil Terry Notary (movimenti della tribù) e la celebre coreografa Lula Washington (coreografia delle danze). Frommer ha ideato una vera struttura linguistica partendo dai suoni che Cameron aveva in mente, stabilendo un vocabolario con più di mille parole e una grammatica reale che gli attori hanno dovuto imparare per recitare la lingua dei Na'vi.

Le danze e le coreografie dei nativi di Pandora nascono invece dalle culture aborigene, popoli eleganti e orgogliosi che celebrano se stessi e la terra che amano attraverso la danza. I ballerini della coreografa Lula sono entrati nel cast per interpretare i Na'vi nelle scene di massa scandite dalla musica e dalla danza, sequenze importanti e suggestive all'interno del film che avvicinano lo spettatore al popolo di Pandora.

Segue : Creare Pandora

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