Disco del mese: maggio 2019

Marco Cicogna 28 Maggio 2019 Audio

Dallo streaming video della "Digital Philharmonie" la Sesta di Tchaikovsky diretta da Kirill Petrenko a Berlino arriva in SACD (anche multicanale) e in file audio 24/96. Si impone come una delle letture più significative dell'ultimo ventennio e ci fa ascoltare il "Petrenko Sound" di questa duttile e potente orchestra


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La notizia del mese è senza dubbio il lancio discografico del nuovo direttore della Filarmonica di Berlino sulla label di casa “Berliner Philharmoniker”. Per chi ancora vuole godere con il SACD, il nuovo album è disponibile in due e cinque canali. Sul sito della Berliner Recordings trovate anche il file in 24/192. Su altri siti in 24/96. Ma quel che conta è la Musica, come ben sappiamo. Kirill Petrenko affronta qui la Sesta sinfonia di Tchaikovsky; la registrazione è del 2016 e la trovate anche in video nella Digital Philharmonie, il servizio in streaming dei Berliner. Attenzione, proprio questa sinfonia la potete gustare gratis senza essere abbonati.

Culmine della produzione sinfonica di Tchaikovsky, la Sesta racconta di drammi e di passioni, chiamando l'orchestra al sublime e al parossistico, imponendo accenti dinamici che chiedono vigore ma anche partecipazione emotiva. L'ascoltiamo nella direzione puntuale ed energica di Petrenko, che dimostra anima e passione proprio per il repertorio russo. Petrenko lo avevamo ascoltato ad aprile a Roma con la Nona di Beethoven, una pagina con la quale ha ottenuto un cesello fine sferzando letteralmente la nostra bella Orchestra di Santa Cecilia.


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Qui a Berlino il senso di trasparenza e la coerenza assoluta nel disegno della frase, realizza con i Berliner un suono come non lo si ascoltava da tempo. Lontano da enfasi sentimentali, ma non per questo freddo o distaccato, Petrenko disegna l’espressione degli archi nel tema struggente nel primo tempo, ma allo stesso tempo sa accendere il fuoco della sezione ottoni nel momento drammatico sempre nel primo tempo, con tromboni in ottava bassa e la tuba che vanno a scandagliare le emozioni più intime dell’autore. Abbiamo dunque una lettura dai toni nobili, che pur senza apparire concitata, offre un senso ritmico incalzante.  

Il massimo dei voti va alla resa tecnica. Se avete fretta, ascoltatevi almeno il terzo tempo, quello “scherzo” dai toni prima sottili, poi punteggiato dalle percussioni in un crescendo travolgente. Siamo allo stato dell'arte per una registrazione. I colpi sui piatti sono decisi, importanti e punteggiano il senso dinamico e ritmico dello Scherzo, al termine del quale talvolta il pubblico non riesce a trattenere l'applauso nonostante il Finale sia il movimento successivo.  Ma c'è molto più di questo. Tutto il tessuto sonoro dell'orchestra si mette in bella evidenza, dalla frase vellutata dei clarinetti, al colore brunito degli archi, intensi, corposi, rugosi nel registro profondo, con violoncelli di rara eloquenza. La registrazione, trasparente e dettagliata, conserva e propone in modo naturale la percezione delle linee interne della partitura.


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Alcune frasi - quasi sempre celate - vengono messe a fuoco, come il ruolo dei legni, i passaggi veloci sui violoncelli anche mentre gli ottoni sono protagonisti in fortissimo. Il ruolo del basso tuba a sostegno dell'armonia dal profondo della massa sonora. L'edificio sinfonico è svelato all'ascoltatore senza asprezze, lontano da caratterizzazioni “vecchio stile” che tanto piacciono a certi audiofili d'annata. La dinamica è notevole. Si passa dalla soglia dell'udibile sino ad esplosioni sonore che, chi ha esperienza di ascolto dal vivo, potrà apprezzare sino in fondo. A due canali, come a 5.0, sembra di entrare all'interno della partitura. Ottoni eccellenti, pieni e possenti i tromboni nell'apoteosi isterica del primo tempo, su un rullante del timpano basso colto in modo drammatico. Ancora più impressionante è la scansione della frase dei violoncelli e contrabbassi nei minuti drammatici e conclusivi del finale, che si smorza in pianissimo come un addio alla vita. Sono queste le ultime note scritte da Tchaikovsky prima della morte e qui il fraseggio profondo sembra scavare abissi sonori insondabili. Siamo a livelli di primato della risoluzione a dimostrare da un lato la straordinaria coesione dei Berliner, dall'altro la valenza di una ripresa sonora che sa unire nel suono e nelle immagini il meglio della tecnologia.

Il concerto è disponibile in formato MP3 su Amazon.it mentre il cofanetto è disponibile sul sito della Philarmonie (anche solo in download 192/24) oppure su Amazon.de a 19,90 Euro.

 

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