LG BU50NST: laser 4K HDR 5.000 lumen

Emidio Frattaroli 09 Dicembre 2020 4K e 8K

Potenza luminosa, caratteristiche principali e versatilità del proiettore di LG mi avevano fatto saltare sulla sedia già prima di conoscerne il prezzo: un prodotto che, grazie al suo sistema d'illuminamento laser e fosfori, potrebbe essere utile anche per applicazioni home cinema...

Costruzione, menu e calibrazione


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La costruzione appare decisamente robusta e ben realizzata, con plastiche di qualità e dimensioni molto compatte per un proiettore da 5.000 lumen di targa con queste caratteristiche. Del resto 10kg sono davvero tanti e da un 'volume' del genere mi sarei aspettato sicuramente una massa inferiore. Ho ricevuto le stesse sensazioni di robustezza e qualità anche dall'obiettivo, anche se la ghiera per la messa a fuoco si è rivelata troppo dura e quasi senza frizione (va praticamente a scatti), rendendo un pochino difficoltosa la messa a fuoco. Le due ghiere per il controllo del lens-shift sono nella media, con un giogo che ha un po' troppa libertà.

 
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Al di là dei limiti di controllo dell'obiettivo, il fuoco è decisamente preciso su tutta l'area dell'immagine e il dettaglio è molto buono, pur nei limiti del sistema XPR che utilizza la vobulazione su quattro diverse posizioni: un sistema già utilizzato da anni nel settore home theater e che sta avendo una sempre crescente applicazione anche nel settore professionale. Il fondo è privo di piedini regolabili e quelli fissi sono molto vicini alle madreviti per la staffa e potrebbero essere di ostacolo. La nostra staffa Domolift CPM1 fortunatamente calza a pennello.

  
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Il sistema operativo sembra lo stesso dei TV consumer ma quasi senza applicazioni; è possibile accedere a contenuti audio e video sia sui supporti di memoria collegati direttamente alle porte USB, sia nella rete locale. In ogni caso vengono riprodotti anche contenuti a risoluzione nativa UHD 4K, anche HDR. L'accesso ai media è abbastanza rapido, mentre il caricamento delle anteprime è appena più lento.

  
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Anche il menu per le impostazioni sembra lo stesso dei TV e anche in questo caso l'accesso è molto veloce. C'è soltanto l'ergonomia del telecomando e i tasti eccessivamente 'gommosi' a complicare un pochino le cose. Tra le voci delle impostazioni non mancano quelle dedicate alla visione dei contenuti multimediali, anche alla gestione delle sorgenti HDR e UHD 4K.

  
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Come già anticipato in apertura, il menu di calibrazione è decisamente completo. Le impostazioni predefinite sono 7: oltre a quella DICOM specifica per i display medicali, le altre sei sono suddivise in due gruppi ideali, quattro ad alta luminosità e due (Cinema, Esperto Stanza buia) a luminosità più contenuta e gamut leggermente allargato. Ci sono poi ben quattro diversi bilanciamenti del bianco predefiniti e la possibilità di calibrazione fine su 2 punti, 10 punti oppure ancora ben 22 punti, con i primi 4 step rispettivamente al 2,5%, 5%, 7,5% e 10%.

 

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