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Big eyes

Recensione di CineMan , pubblicato il 08 Luglio 2015 nel canale SOFTWARE

“Cercando Tim Burton nel biopic sulla pittrice famosa per i soggetti dai grandi e sproporzionati occhi. Distribuzione Warner Bros per Lucky Red”

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Peggy Doris Hawkins (Amy Adams) è una giovane divorziata in difficoltà economiche e figlioletta a carico nell'America bigotta degli anni '50 che non vede di buon occhio donne che hanno lasciato il tetto coniugale.

Per mettere insieme qualche soldo sfrutta le proprie doti di pittrice proponendo quadri che ritraggono bambini spesso disagiati, soggetti sempre e comunque con l'inedita caratteristica di grandi e sproporzionati occhi.

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Durante un'esposizione di strada conosce Walter Keane (Christoph Waltz), sedicente artista abbagliato dalla bellezza di Peggy col quale ben presto si sposa anche per evitare di perdere la custodia della bambina. Walter è un pittore dalle dubbie qualità ma notevoli intuizioni imprenditoriali che lentamente impone sul mercato i quadri della moglie spacciandoli per suoi, giustificato dal fatto che “l'arte fatta dalle donne non vende”.

I sempre maggiori benefici economici mettono Peggy in difficoltà morale costringendola a vivere all'ombra dell'immeritato successo del marito la cui (discussa) fama internazionale e bramosia di danaro spingeranno la coppia alla rottura definitiva e a una causa legale per stabilire il vero artefice delle opere d'arte.

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Terminata la visione viene da chiedersi che fine abbia fatto Tim Burton, geniale autore di alcune delle più acclamate, stravaganti e originali opere dark degli ultimi trent'anni.

Questo “Big Eyes” è un piatto racconto che naviga tra elementi superficiali, “molto semplice e tradizionale” come affermato (negli extra) dall'attore Christoph Waltz, con quasi nessuno spunto creativo, “pieno di elementi non convenzionali” prosegue Waltz e qui non possiamo che dissentire dopo avere passato 105 minuti alla vana ricerca dell'estro di un regista mai così poco incisivo e interessante.

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Un film di maniera, anonimo e 'affogato' in scoloriti eventi senza rendere minimamente interessanti vita e arte di una pittrice al cui biopic è veramente difficile affezionarsi. Costato 10 milioni di dollari il film ne ha incassati poco più di 20 worldwide, nel cast Jon Polito (il grande boss criminale Johnny Caspar in “Miller's Crossing” dei Cohen del 1990) ma anche l'attore italiano Guido Furlani, originario di Albenga, chiamato a interpretare un cameo-macchietta del grande imprenditore Dino Olivetti, all'epoca famoso per le macchine da scrivere.

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Qualità video

BD-25, aspect ratio 1.85:1, codifica AVC/MPEG-4 (1920x1080/23.97fps), il film occupa circa 18,6 Gb.

Girato interamente in digitale (Arri Alexa Plus e Studio, fonte IMDB, ndr) il film beneficia di pregevole elaborazione, solidità con risalto elementi anche in secondo piano, senso di profondità di campo, precisione particolari in background indipendentemente dalle condizioni di luce. Palette cromatica con passaggi intensi, alcuni frame in bianco e nero con ampia scala di grigi, neri altrettanto profondi e convincenti.

Analisi del bitrate
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Qualità audio

Traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali in italiano (core @1509 kbps) di ottima resa anche se il volume risulta poco al di sotto della media ma comunque nulla su cui non si possa intervenire manualmente migliorando l'ascolto, favorendo ulteriormente i dialoghi dal centrale e presenza scenica del fronte anteriore.

Subwoofer e canali rear relativi per la natura stessa dell'opera, contribuendo a dare maggiore corpo alle sequenze all'aperto o all'interno di locali pubblici, in particolare il jazz night dove Keane espone per la prima volta i quadri della consorte.

Un gradino sopra l'originale traccia inglese, speculare lossless, che offre maggiore immersione nel racconto complice un doppiaggio italiano non particolarmente esaltante, specie per la voce di Christoph Waltz.

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Extra (HD)

Making of (22') mediamente interessante con immagini dai set, interventi di cast e troupe e i ricordi della vera Peggy Doris Hawkins oltre al trailer italiano. Rispetto all'edizione americana, su BD-50, mancano circa 34' con due sessioni di incontro post-proiezione tra pubblico, parte del cast oltre a regista e la stessa Peggy Doris Hawkins.

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La pagella secondo CineMan

Film  5 
Authoring  6 
Video  9,5 
Audio ITA  7,5 
Audio V.O.  8 
Extra  6 

 

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Commenti (3)

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Commento # 1 di: g_andrini pubblicato il 09 Luglio 2015, 13:29
Il trailer è realizzato bene, e i quadri sono decisamente riusciti. Però, il film, in sé, non mi sembra attraente.
Commento # 2 di: MauMau pubblicato il 29 Luglio 2015, 22:05
concordo con la recensione: dove sono le idee ? Tutto troppo lineare e senza sorprese.

Però il voto 5 è troppo severo, la sufficienza (6,5 ?) viene assolutamente guadagnata dalla interpretazione dei due interpreti, praticamente il film è tutto sulle loro spalle.
Promossa anche la splendida fotografia di Bruno Delbonnel.
Certo che guardando i pezzi da novanta di questa produzione (Tim Burton, Amy Adams, Christoph Walz, Delbonnel, Danny Elfmann, Coleen Atwood, ...) viene da chiedersi [I]perchè [/I]non abbia funzionato ...
Commento # 3 di: stefanelli73 pubblicato il 04 Agosto 2015, 08:57
E' sicuramente un film che non ti aspetteresti da Tim Burton, però nel complesso l'ho trovato ben realizzato e la visione fino alla fine non stanca mai; inoltre ottima fotografia con dei colori a dir poco sgargianti, ma belli.