Pure Acoustics PRO 838

Pietro di Giovanni 16 Febbraio 2010 Diffusori

La porta di ingresso all’alta fedeltà secondo Pure Acoustics: un diffusore tanto economico quanto interessante, che passiamo sotto la lente di ingrandimento della sala di ascolto anche del laboratorio. Se poi amate il saldatore ed il DIY allora ci si può davvero divertire

Conclusioni

Le Pure Acoustics Pro 838 sono diffusori estremamente economici, sin dalla costruzione e dalle finiture, con qualche compromesso nella correttezza timbrica e nella qualità della gamma media. D'altra parte, si tratta comunque di un diffusore particolarmente generoso, con un rapporto qualità prezzo che, per molti aspetti, è straordinario.

Non si tratta di un diffusore malvagio, ed alla luce del prezzo di vendita può essere upgradato con poca spesa e discrete soddisfazioni. La predisposizione per la musica rock e per la resa enfatizzata, che questa a volte pretende, torna utile ad un pubblico giovane e non troppo ancorato a visioni eccessivamente puristiche della riproduzione musicale.

Come fare a rendere questo diffusore più neutro e più lineare senza perdere le sue caratteristiche di economia e carattere? Lo vedremo prossimamente...

Per maggiori informazioni: www.puresoundspain.com

La pagella di AV Magazine: voto finale 65/100

Costruzione 6
Altoparlanti 5
Versatilità 7
Misure 6
Ascolto 6
Rapporto Q/P 9

PAGINE ARTICOLO

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Commenti (28)

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  • Loveram

    16 Febbraio 2010, 22:29

    bravo!

    bravo per aver testato diffusori economici.
    sarebbe interessante testare anche le Proson Reality Sat 51 MKII che sono nela stessa fascia di prezzo.

  • Picander

    17 Febbraio 2010, 00:37

    Bel test!!! Ora vogliamo il nome dell'autore!
  • isiannu

    17 Febbraio 2010, 09:21

    Non mi sembra un buon risultato chiudere con un voto che non và oltre la media del 6. Dovè l'ottimo rapporto Q/P ?
  • Sabatino Pizzano

    17 Febbraio 2010, 10:11

    Beh, una cosa è il rapporto qualità/prezzo ben altra cosa è invece il giudizio assoluto sul prodotto. E un diffusore da 169 euro che raggiunge la sufficienza in termini assoluti per me è un grandissimo risultato.
  • isiannu

    17 Febbraio 2010, 11:45

    De gustibus non disputandum est

    Non ho trovato alcun giudizio che in assoluto vada oltre la mediocrità. Non si può influenzare la scelta di chi legge questa recensione solo perchè il costo è solo di 169 euro.
    A questo prezzo ci sono diffusori (Quiet/Indiana Line) che si sono conquistati giudizi superiori.
  • Emidio Frattaroli

    17 Febbraio 2010, 11:53

    Originariamente inviato da: isiannu
    Non ho trovato alcun giudizio che in assoluto vada oltre la mediocrità...
    Aspetta la seconda puntata, con le indicazioni per l'upgrade

    Originariamente inviato da: isiannu
    ...
    Non si può influenzare la scelta di chi legge questa recensione solo perchè il costo è solo di 169 euro. A questo prezzo ci sono diffusori (Quiet/Indiana Line) che si sono conquistati giudizi superiori.
    Non c'è alcuna dietrologia in un articolo pubblicato su AV Magazine. Qui ci sono solo fatti, supportati da misure oggettive. Ed un giudizio che, fortunatamente, va a braccetto proprio con le misure.

    Non vedo nessuna volontà di influenzare. Qui si tratta di un prodotto borderline, con un prezzo davvero straordinario. Bisogna sempre considerare il prezzo. Se questi diffusori fossero costati, che ne so, 350 Euro, il giudizio complessivo sarebbe stato insufficiente.

    Il prezzo così contenuto invece contribuisce sostanzialmente al giudizio complessivo, che è sufficiente. In più, come anticipato esplicitamente, con meno di 20 Euro è possibile apportare qualche piccola, grande modifica (xover e non solo) per avere... Beh: non vorrei anticiparvi troppo

    Emidio
  • Sabatino Pizzano

    17 Febbraio 2010, 12:01

    Originariamente inviato da: isiannu
    A questo prezzo ci sono diffusori (Quiet/Indiana Line) che si sono conquistati giudizi superiori.


    Da chi? A parte che non ha senso stare a comparare i voti espressi di recensori diversi, visto che ognuno ha il proprio metro di giudizio. Quello che per me potrebbe essere rappresentato con un 6, per un altro potrebbe esserlo con un 8. E così via... se proprio vuoi fare delle comparative tra prodotti basate solo sul numeretto senza leggere altro, sarebbe opportuno prendere il giudizio espresso dallo stesso recensore (qualora ci fosse).

    Altra cosa. Dici che le indiana line si sono conquistate un giudizio migliore. Non ne dubito... 7? 8? Se le indiana line in termini assoluti sono da 8, alle Wilson quanto diamo? 45?
  • isiannu

    17 Febbraio 2010, 15:22

    Per chiudere l'argomento ed evitare inutili discussioni voglio concludere dicendo che se si danno dei giudizi mediocri sulla componentistica,le misure e la prova d'ascolto (se non ho capito male non sono giudizi lusinghieri),non si può affermare che il prodotto ha un ottimo rapporto Q/P.
    Sarà interessante il prezzo ma non la qualità e questo non lodico io ma il recensore !
  • Sabatino Pizzano

    17 Febbraio 2010, 16:05

    Cosa intendi tu per mediocre? Su una scala da 1 a 10, 6 rappresenta la mediocrità? Quando andavo a scuola, 6 rappresentava la sufficienza e si veniva promossi. Con 5 si veniva rimandati. Tra i voti riportati dall'ottimo recensore vedo un solo 5 relativo alla qualità degli altoparlanti.
  • marcipre

    18 Febbraio 2010, 00:08

    Magari una comparativa in questa fascia....!!!!!!

    Indiana Line, Heco, Canton, Boston, Focal, Jbl? Sarebbe molto interessante per tutti una comparativa in questa affollatissima fascia di mercato, dai grandi numeri e dalla grande utenza! Chi come me è appena entrato in sordina nell'Hi-end ha dovuto o deve ancora scegliere tra questi prodotti, ed è la fascia con più scelta del mercato. Bass reflex, 2 vie, da supporto, sotto i 500 euro a coppia, sono tantissimi. Tra gli altri, Cambridge Audio, Dali, Elan, Energy, Epos, Ess, Infinity, Jamo, Magnat, Monitor audio, Mordaun short, NHT, Onkyo, Paradigm, Pioneer, Polk Audio, PSB, Q Acoustics, Roth, System Fidelty, Tangent,Tannoy, Wharfedale, Yamaha.
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