CES: ULED Hisense Dual Cell H65U9X

Riccardo Riondino 06 Gennaio 2020, alle 11:17 Display e Televisori

Il produttore cinese espone a Las Vegas il TV LCD doppia modulazione che arriverà anche nei mercati occidentali, dotato di local dimming a 2 milioni di zone, supporto Dolby Vision e HDR10+, C/R 150.000:1 e filtro Quantum Dot per la riproduzione completa del gamut DCI


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Dopo il prototipo del CES 2019, Hisense presenta nell'edizione di quest'anno il TV LCD a doppia modulazione in forma definitiva. Si tratta dell'ULED Dual Cell H65U9X, che è anche il televisore ufficiale di Euro 2020. Questa architettura utilizza due pannelli a cristalli liquidi sovrapposti: uno con i filtri colore e uno monocromatico che modula la luce prodotta dai LED di retroilluminazione. Hisense abbina una matrice a colori Ultra HD (3840 x 2160) con una matrice B/N 1920x1080p, ottenendo un local dimming ad oltre 2 miltioni di zone, una ogni quattro pixel. 


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L'unico difetto di questa tecnologia è l'efficienza luminosa, pari al 50% dei pannelli a cella singola, che si riflette negativamente sui consumi, oltre che ovviamente lo spessore del pannello  Il primo LCD dual cell fu presentato da Sharp nel 2005, mentre in tempi più recenti Eizo, Sony e Panasonic hanno lanciato dei monitor professionali basati sullo stesso principio. Hisense tuttavia è il primo costruttore ad applicarlo in un televisore consumer. Scompare la soundbar integrata del prototipo, mentre la luminosità raggiunge le 1500 cd/m2 invece delle 3000 promesse.


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Il rapporto di contrasto dichiarato resta comunque elevatissimo, pari a 150.000:1, mentre il filtro Quantum Dot garantisce la riproduzione completa del range DCI-P3. L'ULED H65U9X supporta i formati HDR dinamici Dolby Vision e HDR10+, mentre l'audio è compatibile Dolby Atmos. Dispone inoltre dell'ultima versione della piattaforma VIDAA U e un telecomando con tasti per l'accesso diretto a Netflix e YouTube. Gli ingressi HDMI sono quattro, ma ancora nella versione 2.0b con HDCP 2.3 invece che HDMI 2.1, affiancati da due porte USB.

Fonte: AV Cesar

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