
Netflix rivela gli abbonamenti regionali
USA e Canada rappresentano ancora per Netflix circa la metà delle entrate complessive, pur registrando un rallentamento negli ultimi tre anni, seguita dalla zona EMEA (Europa, Africa e Medio Oriente), mentre la regione Asia-Pacifico è quella che ha avuto la crescita percentuale maggiore
Dopo aver pubblicato finora solo il numero di abbonati globale e del Nord America, Netflix ha finalmente aggiunto quelli delle varie regioni. Si ritiene che la mossa risponda alle preoccupazioni degli investitori sul possibile rallentamento delle entrate causato dall'arrivo di concorrenti come Apple TV+ e Disney+. I numeri riportano la base di abbonati e l'andamento degli ultimi tre anni, diviso in quattro aree geografiche: Stati Uniti e Canada, Europa, Africa e Medio Oriente, America Latina e Asia-Pacifico. Stati Uniti e Canada restano la principale fonte di guadagno per Netflix con oltre 67 milioni di abbonati, anche se il tasso di crescita del 6,5% è il più basso in assoluto.
I dati sembrano indicare che per Netflix il mercato in Nord America abbia quasi raggiunto il limite e ci sia poco margine per nuove sottoscrizioni. La situazione non è certo ideale, considerando le entrate medie per abbonato di 12,36 $ al mese e che la regione rappresenta quasi la metà delle entrate complessive. In compenso i dati delle altre zone sono più positivi, in particolare EMEA (Europa, Africa, Medio Oriente), dove gli abbonati sono aumentati del 25% nei primi nove mesi del 2019, portando il totale a 47,4 milioni di abbonati, secondo solo a Stati Uniti e Canada.
Al terzo posto l'America Latina, dove i clienti Netflix dal 2017 sono quasi raddoppiati, arrivando a quota 29,4 milioni, contro il 25% degli USA nello stesso periodo. Chiude la classifica l'Asia con 14,6 milioni, dove tuttavia nel 2017 gli abbonati erano solo 4,6 milioni. Netflix ha quindi registrato una crescita di oltre il 200%, probabilmente anche per la disponibilità di abbonamenti a basso costo per dispositivi mobili. Tuttavia le entrate per cliente in America Latina e Asia sono rispettivamente di 8,21 e 9,31 dollari, quindi la crescita potrebbe non compensare interamente l'andamento negli USA.
Probabilmente gli abbonati internazionali sono meno propensi a sottoscrivere i piani più costosi, che incidono sul reddito mensile in una percentuale molto più elevata rispetto agli USA. La crescita internazionale è stata comunque accolta positivamente dai mercati e le azioni di Netflix sono aumentate del 3,4% dopo che i dati sono stati resi pubblici.
Fonte: AV Forums, Reuters