Wi-Fi, è pericoloso?
Ieri sera, su Rai Tre, è andata in onda un'interessantissima puntata di Report che ha affrontato i possibili rischi per la salute legati all'uso e all'ormai diffusione di massa del Wi-Fi. Solo allarmismo? Rischio reale?
Report, che va in onda tutte le domeniche su Rai Tre, è una delle trasmissioni di informazione più interessanti di tutto il panorama televisivo e nella puntata di ieri sera - domenica 11 maggio - la bravissima Milena Gabanelli ha affrontato un tema a noi molto caro e che riguarda i possibili rischi per la salute legati alla diffusione di massa del Wi-Fi. La puntata ha preso spunto da un'inchiesta giornalistica della BBC e ha cercato di fare luce sul possibile impatto delle onde elettromagnetiche sul nostro organismo. Volendo fare una sintesi degli argomenti trattati possiamo dedurre che alcuni ricercatori sembrano piuttosto preoccupati e allarmati per la diffusione del Wi-Fi, mentre alcuni tra i più importanti organismi internazionali di tutela della salute e di ricerca (vedi OMS e lo stesso CNR italiano) esprimono maggiore cautela nel giungere a conclusioni affrettate.
La verità è che ad oggi non è ancora possibile diagnosticare con certezza le eventuali conseguenze di una prolungata esposizione sulla salute dell'uomo e che le prime conclusioni si potranno trarre concretamente tra 5 se non 10 anni. Visto che noi appassionati di audio-video siamo sempre più circondati da apparecchi che utilizzano il Wi-Fi per connettersi a Internet e condividere i contenuti, vi invitiamo quanto meno a leggere l'integralità del servizio di Report, trarre le vostre conclusioni e magari cercare di utilizzare il Wi-Fi solo nei casi strettamente necessari o per periodi non troppo prolungati. Non vogliamo assolutamente creare degli inutili allarmismi, ma visto che la situazione è al momento poco chiara, meglio usare un pò di cautela, no?
Se poi pensiamo che sono anni che veniamo bombardati dall'inquinamento elettromagnetico dei cellulari e che ancora non ne conosciamo il reale impatto, il Wi-Fi è forse il minore dei problemi, ma non dimentichiamoci che sono in procinto di arrivare WiMax e HDMI Wireless: soprattutto del secondo, non potremmo farne a meno?
Al seguente link potete trovare il testo integrale della puntata di Report che include anche il servizio "Wi-Fi: un segnale d'allarme"
Fonte: Redazione, Report
Commenti (107)
-
Originariamente inviato da: luipicFrancamente la scelta di pubblicare questa news mi sorprende e mi contraria (posso dirlo o rischio qualcosa).
Non sono d'accordo, ritengo sempre utile invece fare informazione,
che ci piaccia o no.
E di informazione si è trattato.
Il servizio l'ho visto, le conclusioni non sono state univoche, ma
non si è trattato certo di allarmismo ingiustificato
o di falsi miti lanciati per fare terrorismo psicologico.
Si sono portate solo conclusioni di studi effettuati da persone
autorevoli e sicuramente più preparate di noi a seguito di prove
e ricerche.
Se per una volta ci si preoccupa di evitare di chiudere i recinti dopo
che i buoi sono scappati male non fa.
Si è parlato soprattutto dell'esposizione al wi-fi nelle
scuole, dove spesso (non certo in Italia) i bambini
sono esposti per molte ore, in classe, alle onde delle antenne
installate.
Io preferisco pormi il problema ora piuttosto che dopo, soprattutto
se in ballo c'è la salute dei bambini.
Ciao -
luca, il thread può rimanere aperto se si continua a parlare dell'argomento in oggetto.
Quello che possiamo evitare sono i post come il tuo. -
Originariamente inviato da: RobiX...
Domanda tecnica:il router,benchè wi-fi, lo tengo collegato via lan.Se il wi-fi è 'inattivo' continua a mandare le sue radiazioni?
Se per 'inattivo' intendi che nel setup del router lo hai disabilitato allora non ci sono emissioni; al contrario le emissioni ci sono in quanto lui continua a dire 'io ci sono...'. -
Mica censuro la trasmissione, per fortuna non ne ho il potere, ma mi permetto di dire che in qualsiasi campo ci sono studi autorevoli che sostengono una tesi ed altri che sostengono quella opposta: è così da sempre.
Peraltro, il populismo è innegabile: si prende sempre di mira le aziende che forniscono un servizio, come se non ci fosse qualcuno che lo richiede ma venisse imposto.
Comunque, non criticavo l'opportunità o meno dell'inchiesta svolta, ma piuttosto l'opportunità che i risultati della stessa venissero pubblicati sul forum.
Ma alla fine quali erano i risultati? Fa male, sì no o non so?
Ciao
Luigi -
Il problema è che mancano certezze sui danni ma mancano altrettante certezze che danni non ce ne siano.
L'esempio più famoso credo sia l'amianto, per tanto tempo si sono sottostimate le conseguenze, quando alla fine tutti hanno dovuto ammetterle i costi di smaltimento e sostituzione sono stati enormi per non parlare naturalmente di chi ci ha rimesso la propria salute (fino alla morte) lavorando o vivendo a stretto contatto con quel materiale non ritenuto dannoso.
A me non interessa sapere se il wi-fi o altro sono dannosi, mi interessa avere la certezza assoluta che non lo siano quantomeno con le attuali tecnologie e metodi di analisi, senno vado a giocare a il cacciatore. -
Originariamente inviato da: luipicComunque, non criticavo l'opportunità o meno dell'inchiesta svolta, ma piuttosto l'opportunità che i risultati della stessa venissero pubblicati sul forum.
Ma alla fine quali erano i risultati? Fa male, sì no o non so?
I risultati sono che alcuni dicono che fa male altri che dicono di no.
L'opportunità di scriverlo è invece dettata dall'informare
le persone che usano il wi-fi (ed in un forum come questo ce ne sono molte) che c'è qualcuno che (dati sperimentali alla mano) dice
che può far male.
Secondo me è importante anche prendere in cosiderazione la cosa
benchè non certa al 100% visto che magari il giorno
che la cosa è sicura sarà troppo tardi.
Se pensi che per decenni c'era anche chi sosteneva
che le sigarette non facessero male...
Purtroppo quando ci sono interessi giganteschi
in ballo si rischia seriamente di trascurare certi dettagli. -
Originariamente inviato da: luipicMa alla fine quali erano i risultati? Fa male, sì no o non so?
Sinceramente Luigi, un'uscita del genere da te non me l'aspettavo.
Se non hai neanche visto la trasmissione che cosa critichi?
http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html
Ciao. -
Io l'ho messo sotto interruttore e quando mi servo lo accendo è un po' scomodo ma con dei bambini piccoli in casa è meglio andare sul sicuro.
Tutto ciò che emana onde elettromagnetiche in teoria può essere dannoso così come ogni apparato elettrico (specie se mal funzionante).
Molto interessante invece quella pittura che funge da schermo...si hanno notizie a riguardo ?
PS: lo avevo già fatto prima del servizio di Report -
Ma almeno hanno parlato del confronto con i cellulari ?
Un cellulare moderno UMTS (quelli vecchi erano pure peggio) emette, se tenuto di fianco all'orecchio, 60 v/m al centro del cranio, cioè ben al di sopra del massimo consentito di legge di 20 v/m per permanenze al di sotto di 4 ore al giorno.
http://www.verdinrete.it/ondakiller/tabelle.htm
Infatti, quasi sempre nei manuali dei telefoni c'è scritto di usarli ad 1 metro di distanza, questo per poter rientrare nella normativa in quanto, a 1 metro il cellulare emette circa 6 v/m, al di sotto quindi del limite di legge.
Un router wi-fi, a 1 metro di distanza emette circa 1.7 v/m, giusto per fare un paragone.
La differenza reale è parecchia perchè, mentre è normale stare anche a più di 1 metro di distanza da un router durante il suo uso tipico, ben pochi allontanano il telefono ad 1 metro di distanza quando chiamano... -
Originariamente inviato da: KotakuMa almeno hanno parlato del confronto con i cellulari ?
Hanno fatto un raffronto tra l'esposizione del wi-fi in una classe
e l'esposizione nel cortile con un ripetitore per telefoni cellulari
installato a poche decine di metri a vista.
Questo perchè erano interessati all'esposizione permanente e non
temporanea.
Il wi-fi era molto più forte, non ricordo di quanto, ma di parecchio.
Ciao