
Apple: piattaforma Smart Home in arrivo?
Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, Apple dovrebbe annunciare alla conferenza WWDC 2014 di San Francisco una piattaforma dedicata all'automazione casalinga, controllabile e integrata nei dispositivi iOS. Attesa anche una nuova Apple TV, con funzionalità di Hub per le funzionalità Smart Home
Come di consueto, la conferenza WWDC di Sna Francisco rappresenta per Apple l'occasione per annunciare novità software che riguardano ormai sia MAC OS che iOS. Oltre al nuovo iOS 8 dedicato ai dispositivi mobili, secondo il Financial Times, il colosso di Cupertino dovrebbe svelare la prossima settimana la sua prima piattaforma dedicata all'automazione casalinga. L'obiettivo è quello di integrare le tecnologie di controllo e sincronizzazione dei prodotti compatibili (luci, dispositivi elettronici, elettrodomestici, ecc...) con l'ecosistema iOS, con Apple che dovrebbe rilasciare delle API agli sviluppatori e produttori per integrare le istruzioni di connessione e sicurezza nelle loro apps e prodotti.
Un nuovo annuncio dovrebbe riguardare anche una nuova versione dell'Apple TV, che dovrebbe integrare anche funzionalità di Hub "Smart Home" per configurare e controllare i vari dispositivi casalinghi compatibili con la nuova piattaforma. La nuova soluzione dovrebbe prevedere accordi di licensing per assicurare la compatibilità dei prodotti con la piattaforma e consentire ai consumatori di identificare facilmente le soluzioni compatibili "Apple Smart Home". Ricordiamo che il WWDC 2014 aprirà i battenti il prossimo 2 giugno.
Fonte: Financial Times
Commenti (14)
In se il mercato della domotica mi sembra molto limitato, però cerco di fare uno sforzo di immaginazione in un futuro dove la domotica incrocerà the internet of things, allora forse la cosa diventerà interessante.
Già prodotti come il WeMo di Belkin, e l'Hue di Philips hanno prodotto discreti risultati grazie al fatto che sono estremamente semplici da installare (al contrario della domotica 'classica' che necessita di modifiche sostanziose all'infrastruttura elettrica di casa).
Vedremo quanto le Big vorranno ingaggiarsi per creare un ecosistema di prodotti sufficientemente appetibile...
E' vero che gli impianti domotici normalmente non sono plug & play, ma di contro l'internet of things come sta nascendo ora non è perfettamente integrata, non permette il riutilizzo delle risorse, non si tratta di un unico impianto (alla vista dell'utilizzatore) e pertanto non ne semplifica la gestione e l'utilizzo. Si tratta di n dispositivi remotabili indipendenti. Affascinante, ma non è domotica.
Quando saranno integrati, allora avremo i benefici della domotica tradizionale con il vantaggio del plug&play.
La questione non e' se sia alla portata di tutti (lo e' sicuramente), ma se sia qualcosa di veramente utile. Cioe' in realta' la domotica e' un gadget, la sua utilita' reale e' minima, solo un gioco per tecnomaniaci come me e pochi altri.
Quello che occorre sviluppare e' il valore che se ne puo' derivare. Per questo dico che forse (ma forse) l'internet of things potra' dare un contributo, estendendo la sua applicazione.
Faccio un paio di esempi pratici (giusto due, ma ce ne sarebbero decine): quando vai a dormire o esci di casa spesso devi far n azioni in seguenza per:
- spegnere tutte le luci
- chiudere le tapparelle
- eventualmente attivare l'allarme
- eventualmente abbassare la temperatura per evitar sprechi
Anche se hai sul tablet un'app per le luci, una per il riscaldamento, una per l'allarme, ... sono tutte azioni che devi fare indipendentemente, di tua iniziativa. Non porta alcun valore aggiunto all'impianto tradizionale, se non l'effetto wow.
In un impianto domotico, invece, per attivarle tutte ti basta la pressione di un unico pulsante, o semplicemente l'attivazione dell'allarme.
Altro esempio:
Se nella tua casetta hai un impianto di irrigazione, un velux e una tenda da sole, verosimilmente chi te li vende ti propone un sensore pioggia (e/o vento) per ciascuno, per chiudere il velux, bloccar l'irrigazione e chiudere la tenda se piove. 3 sensori distinti = costo del sensore x 3.
In un impianto domotico basta un sensore solo e dato che gli impianti sono integrati, sarà lui a comandare la chiusura di tutti e tre i dispositivi.
Quindi già in fase realizzativa puoi avere un beneficio economico (che ti porta ad ammortizzare ancor prima la spesa sostenuta per l'automazione dell'impianto).
@gioo: concordo appieno: Apple è sempre stata trainante per le tecnologie... quando Microsoft ha presentato i tablet, erano in anticipo di 10 anni rispetto la reale usabilità... ed è stato un flop. Ne avevo avuto uno per le mani e ho detto e a che pro? Poi Apple al momento giusto e con le giuste premesse ha sfornato l'iPad... ed è stata una rivoluzione. Personalmente non ci vivo più senza, ne ho due e li uso per tutto: ufficio, gioco, intrattenimento, controllo dell'impianto audio/video, controllo domotico, diffusione sonora, ecc.
Oggi la domotica offre tanto, a prezzi molto competitivi. Ma c'è moltissima disinformazione, purtroppo soprattutto tra gli addetti ai lavori. Quindi sotto questo aspetto da Apple mi aspetto tanto: di dar una svegliata a tutti quelli che ancora pensano che la domotica sia un qualcosa di inutile, futuristico e costoso.
Anch'io gestisco tutte le elettroniche da iPhone , solo che mi trovo con 10 app diverse . Avere una unica app per tutto sarebbe una bella cosa . E poi non trascuriamo il fatto che Apple crea aparecchi maledettamente efficienti , non solo belli esteticamente .

I sistemi domotici sono sul mercato da anni, eppure la situazione non si evolve. Il motivo è presto detto. Non esiste una reale killer application che possa fra pensare all'utente medio sì cavolo mi serve davvero!. Le tende, le tapparelle, l'irrigazione, le luci, ecc. (tutte cose che ho) rientrano nell'ambito dei gadget, l'utente medio pensa ok sono carine ma anche se non le ho non muoio.
Ci vuole qualcosa che spinga il mercato, una killer application appunto. Un po' come è successo per i personal computer business in seguito all'introduzione dei fogli di calcolo, oppure per i pc domestici con i videogiochi prima e la posta elettronica/internet poi.
Le aziende come Apple, Google e anche Microsoft (che ha fatto un accordo con Insteon) intuiscono che una killer application potrebbe essere alle porte. Forse nel contesto dell'efficienza energetica, forse in quello della internet of things.
Personalmente, come utente domotico della prima ora, lo spero e sono curioso di vedere cosa si inventeranno.
E ti posso assicurare che è di ultranicchia esclusivamente causa preconcetti e disinformazione, dal momento che oggi potenzialmente puoi avere un impianto domotico in casa al costo di un sintoamplificatore...
Se la mettiamo sul piano rispermio energetico, oggi piuttosto sentito, piuttosto che sulla facilità di gestione e sulla comodità, allora le motivazioni per adottarlo sarebbero già valide ed attuali, indipendentemente dal nome che ci sta dietro.
@John B: conosci o hai mai sentito parlare di OnControls? (meglio noto come iRule)