Alto margine per l'iPad di Apple
iSupply ha effettuato un'indagine sul costo dell'hardware del nuovo iPad: con un costo di produzione variabile tra i 229,35 e i 346,16 dollari, il profitto spazia da 118 a 154% a seconda dei vari modelli
Durante le scorse settimane Apple ha annunciato ufficialmente l'arrivo sul mercato del nuovo tablet, iPad. Tralasciando in questo frangente ogni possibile discussione sugli aspetti funzionali del prodotto, riportiamo il risultato di un'analisi condotta da
iSupply circa il costo di produzione di questo nuovo dispositivo. La nota società di ricerca ha infatti preso in esame il costo di tutta la componentistica che costituisce il nuovo
gingillo di Apple, sommandone i vari importi e per giungere infine ad una stima del totale del costo di produzione.
Ovviamente non si tiene in considerazione del costo fisso relativo alla progettazione e alla sviluppo del prodotto, in genere tra i più rilevanti per prodotti tecnologici di questo tipo.
Con il suo costo totale di produzione stimato in 287,15 US$ e un prezzo finale di vendita pari a
729 US$, la versione 3G wireless da 32GB è la variante che più di tutte garantisce alla casa di Cupertino un elevato margine: ben 154%. La versione con la redditività più bassa è quella da 16GB non 3G (118%).
"Con un costo di produzione di 287,15 dollari, ed un prezzo di vendita di 729, la versione 32GB/3G è quella con maggiore potenziale di profitto rispetto a tutti gli altri modelli su base
percentuale", ha dichiarato Jagdish Rebello senior director e principale analista di iSuppli, che poi ha concluso:
"La versione da 32GB dell'iPad costa da produrre solo 29,50 dollari in più rispetto alla versione da 16GB, mentre la differenza del prezzo di vendita è superiore ai 100 dollari. Questo mostra quanto Apple creda che i maggiori volumi di vendita verranno generati dalla linea di prodotti di fascia
media". La memoria flash NAND da 32GB costa ad Apple infatti 59 dollari, contro i 29,50 della variante da 16GB.
Il costo complessivo del display (decisamente elevato) è stimato in 80 US$ per tutti i modelli e l'interfaccia touch-screen rappresenta il segmento più costoso di tutto il sistema, il 29% del totale dei costi di produzione del modello 3G/32GB. Il costo elevato del display è dovuto all'utilizzo della tecnologia IPS, che supporta un ampio angolo di visualizzazione e una migliore qualità dell'immagine in termini di presentazione di colore rispetto ad un monitor LCD convenzionale. Il display dell'iPad, secondo iSupply, verrà prodotto da tre fornitori differenti, dove i più probabili sono LG Display e Innolux. Il controller touch-screen molto probabilmente verrà fornito invece da Texas Instruments. Il processore A4 sviluppato da Apple e fornito da Samsung, dovrebbe costare al produttore americano, non più di 17 US$. Di seguito vi riportiamo una tabella riepilogativa realizzata dai colleghi di Digi-Times.
Fonte: Digi-Times
Commenti (12)
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Lezione sui costi in economia
Questi sono solo i costi di produzione, che sono giustamente divisi in diretti (quelli imputabili direttamente all'unita di prodotto) ed indiretti (quelli che non possono essere imputati direttamente, ma che vanno presi in totale e divisi per le unita prodotte in esercizio).
Mancano tutti gli altri costi, di amministrazione, di ricerca e sviluppo, commerciali, di distribuzione, di magazzinaggio, FINANZIARI, fiscali, assistenza post vendita in garanzia, una marea di altri costi che il margine industriale deve andare a coprire.
Non e' detto che poi il reale guadagno di apple sia poi tanto.
I loro prodotti costano perche sono di materiali di qualita infinitamente superiore ai pc di pari livello.
A volte un prodotto anche se e' giustificato dalle caratteristiche, si posiziona su livelli di prezzo troppo alti. I Mac sono su limite. Alta qualita, alto prezzo, per molti ma non per tutti.
Ovvio che giocano sugli optional, come nelle auto, i sedili in pelle costano al massimo 300-400 euro in piu' per dei sedili di medio-alta qualita, ma negli optional non li trovate a meno di 1500.
Idem per i navigatori: con meno di 100 vi comprate un tom tom, se lo volete integrato nel cruscotto vi costa anche 2000 euro per quello di un audi.
L'apple fa cose costose, si sono posizionati li, prezzi piu' alti dei concorrenti perche la miglior qualita comporta costi piu alti, come le audi, chi ha le possibilita' le prende.
IL giudizio se il differenziale di prezzo e' proporzionale al differenziale di qualita e' secondario finche non ci saranno concorrenti di pari qualita e di pari interesse da parte dei consumatori, diciamo che nel loro genere sono gli unici e fanno i prezzi che giustamente ritengono massimi possibili per vendere i loro prodotti.
speriamo in concorrenti validi a breve termine, ma non ne vedo.
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Originariamente inviato da: Sabatino Pizzanocosa intendi in questo caso per materiali e assemblaggio?
Per assemblaggio intendevo i soli costi di manodopera. Quelli stimati in $ 10/11,20.
…io intendo per assemblaggio il processo automatizzato degli impianti che mettono insieme i pezzi…)
Può anche essere, non lo escludo a priori, ma in altre occasioni, ad esempio ai tempi del primo iPhone, quelli di iSupply specificarono che i prezzi dei materiali che loro consideravano erano quelli di vendita dei vari fornitori ad Apple, considerando ovviamente gli stock che Apple acquista ed i relativi sconti quantità.
Non ci sarebbero quindi i costi interni di Apple, ma solo quelli di approvvigionamento.
Più una stima basata su quello che può essere il tempo medio di ogni singolo step di lavorazione, ma non ho mai letto di stime sugli ammortamento o sugli altri costi di produzione.
In pratica, quello che iSupply ipotizza è il solo costo primo. Non è il costo industriale, tanto meno quello complessivo.
La cosa ha anche una sua logica.
Tu credi che iSupply sappia quali sono i costi diretti, indiretti, figurativi che Apple sostiene per personale, ammortamento, energia, trasferimenti interni, oneri finanziari, ecc…? (ovviamente non parlo dei dati di bilancio ma quelli imputabili ad una sola produzione specifica)
Poi magari mi perdo qualcosa ...
Considera che per la sola campagna di lancio di un prodotto simile è facile che venga stanziato un budget di diverse decine di milioni di dollari. Investimento che più o meno va ripetuto annualmente.
Non so quali siano le previsioni di vendita di Apple per l'iPad, ma è molto facile che sul costo complessivo di ogni pezzo incida anche un 10/15% di spese di promozione varie. Tutt'altro che trascurabile.
Qualche altro punto percentuale andrebbe imputato per l'assistenza, cioè pezzi da mantenere a magazzino a disposizione in attesa che debbano rimpiazzare qualche pezzo rotto.
Comunque il concetto di base rimane valido: Apple guadagnerà parecchio da ogni pezzo venduto e, stando sempre alle stime di iSupply, anche di più dell'altra sua macchina da soldi, l'iPhone.
Ma la cosa più importante è che a questi prezzi e con questi margini, Apple ha uno strumento potentissimo per tagliare le gambine a chiunque tenti di competere, dato che, a quanto sembra, nessuno è al momento in grado di produrre e vendere a prezzi più bassi a parità di servizi offerti ed appeal.
Ciao.