Fabrizio Calabrese e il "caso" Grande Utopia EM
Fabrizio Calabrese, amministratore del forum "HiFi Forumlibero.com" ha intrapreso da qualche anno una campagna di diffamazione contro le riviste del settore HiFi e contro alcune firme autorevoli, ad iniziare da Gian Piero Matarazzo, collaboratore di AV Magazine
Roma, 17 Marzo 2014. Fabrizio Calabrese, amministratore del forum "HiFi-Forumlibero.it", già collaboratore di Stereoplay nella prima metà degli anni '80, progettista di diffusori e consulente, in questi ultimi anni ha intrapreso una crociata contro quasi tutte le riviste di alta fedeltà italiane e contro la stragrande maggioranza delle persone che collaborano o che hanno collaborato con queste riviste, utilizzando il suo forum come megafono, dopo essere stato bannato da tutti i principali forum del settore. Alcuni argomenti portati avanti da Fabrizio Calabrese sono condivisibili, come la necessità di fare più informazione sui problemi derivanti dall'interfacciamento tra ambiente e diffusori.Oltre a questi pochi argomenti condivisibili, tutti gli altri temi e i modi di questo amministratore sono - secondo me - censurabili. Vi spiego brevemente il perché.
Da più di un anno collabora con AV Magazine Gian Piero Matarazzo, già collaboratore di AudioREVIEW e progettista di fama internazionale, con progetti e decine di prodotti commercializzati da alcune aziende italiane con un notevole successo di pubblico e di critica, fino all'anno 1999, quando cioè - dolo aver terminato la sua collaborazione con Opera Loudspeakers, ha iniziato a collaborare con le testate del gruppo Technipress, continuando a progettare solo kit per AudioREWIEW, in modo da evitare conflitti d'interesse . Gian Piero si occupa al momento dei test sui diffusori anche per AV Magazine, con misure effettuate presso il suo laboratorio con un set-up B&K + MLSSA, effettuando misure in regime anecoico simulato, in modo da dare giudizi sul diffusore senza che l'ambiente possa influenzarne il risultato. Si tratta di misure ripetibili e verificabili poiché realizzare secondo standard riconosciuti universalmente. Gian Piero non li limita ai test sui diffusori ma partecipa anche agli eventi organizzati da AV Magazine, incontrando i lettori per confrontarsi anche sulle sue stesse recensioni, invitando i nostri lettori ad ascoltare i diffusori che ha analizzato, come negli shoot-out dello scorso anno (in questo articolo, l'evento di Bologna).
Ebbene, lo scorso anno, proprio in occasione della prima collaborazione di Gian Piero Matarazzo con AV Magazine, ho avuto delle segnalazioni su un paio di discussioni aperte da Fabrizio Calabrese sul suo forum, contro Gian Piero Matarazzo: "G.P. Matarazzo è andato fuori di testa" e "Matarazzo... Guarda che tratti tutti da fessi". Ecco come sono venuto a conoscienza dell'esistenza di Fabrizio Calabrese e del suo forum. Più recentemente, ho ricevuto una segnalazione su l'ennesimo attacco qualunquista di Fabrizio Calabrese: sosteneva che nessuna rivista avesse mai testato un prodotto di aziende che non fossero inserzioniste, con tutto il connesso di insinuazioni. in quell'occasione sono intervenuto sul suo forum, per rispondere con i fatti alle dischiarazioni false e da qualunquista di Fabrizio Calabrese, con esempi concreti e verificabili. Prima l'ho fatto sul suo forum. Dopo essere stato bannato, ho invitato Fabrizio Calabrese a discutere sul mio forum, in questa discussione: "Le riviste prezzolate secondo Fabrizio Calabrese" (già "Riviste prezzolate e admin cialtroni").
L'epilogo, in quella occasione, dopo un incontro dal vivo al Gran Galà di Roma, è stato un accordo: ritirare, su entrambi i forum, le relative discussioni, la mia riammissione sul forum di Fabrizio Calabrese e la promessa di discutere di questioni tecniche. La prima questione tecnica aperta da Fabrizio Calabrese è stata sempre su Matarazzo e sulla presunta attività di "taroccatore" dello stesso Gian Piero. Il Calabrese porta ad esempio il "caso" del test dei diffusori Grande Utopia EM, recensite da Matarazzo su AudioREVIEW nel 2009. Il Calabrese dice due cose principali:
1- Fabrizio Calabrese sostiene che è impossibile che Matarazzo sia riuscito a misurare le Grande Utopia EM in regime anecoico, quindi insinua che le misure in regime anecoico pubblicate su AR e relative alle Focal Grande utopia EM, siano taroccate;
2- Fabrizio Calabrese sostiene anche che le misure in ambiente, effettuate da Matarazzo nella saletta di AudioREVIEW sono taroccate. E per sostenere la sua tesi, pubblica delle misure che lui ha effettuato a casa di un cliente, il primo cliente italiano ad aver acquistato le Focal Grande Utopia EM.
Ora, è notorio - lo dice anche lo stesso Fabrizio Calabrese - che la risposta in ambiente di un diffusore può essere modificata da numerosi fattori. Eppure, il Calabrese vuole comparare la sua risposta in ambiente, con grafici che riportano i due distinti canali uno sull'altro, senza possibilità di distinzione di quale sia il canale sinistro e quale il destro, con quella di Matarazzo. E lo fa senza fornire nessuna informazione sull'ambiente in cui erano stati posizionati i diffusori, senza indicazioni sul posizionamento dei diffusori e senza indicazioni sul posizionamento del o dei microfoni e delle condizioni a corollario della misura. E non non solo non fornisce questo tipo di indicazioni, richieste dal sottoscritto più e più volte, ma aggiunge che la sua misura è svincolata dall'ambiente e che gli stessi diffusori, misurati in qualsiasi altro ambiente, mostrerebbero la stessa identica risposta. Lo fa in questo messaggio, rispondendo ad una mia precisa domanda.
Con somma sfortuna di Fabrizio Calabrese, il possessore delle Grande Utopia EM viene a conoscenza della discussione, riesce ad avere il mio numero di telefono e mi contatta, raccontandomi tutta la storia e fornendomi, con foto e misure, tutte le informazioni che Fabrizio Calabrese aveva tenuto nascoste. Ovvero che le misure pubblicate da Fabrizio Calabrese sono state acquisite in un ambiente inadatto alle Grande Utopia, che le stesse erano posizionate quasi a ridosso della parete posteriore e il diffusore destro quasi a contatto della parete laterale. Inoltre il proprietario aggiunge che la posizione dei diffusori alla fine fu effettivamente ottimizzata, che furono allontanati dalla parete posteriore e che il ddiffusore destro fu allontanato dalla parete laterale e che i filtri cross-over dei diffusori furono ottimizzati per quella installazione. Inoltre Fabrizio Calabrese, che sostiene di aver effettuato 500 misure su quei diffusori, non ha mai pubblicato le misure che riguardano l'nstallazione definitiva.
In altre parole, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare solo le misure ottenute in condizioni molto particolari e inadatte a quell'ambiente, con i diffusori posizionati senza ottimizzazione, nascondendo tutte le indicazioni su ambiente, posizionamento dei diffusori e del microfono, lasciando credere che SOLO le sue misure fossero quelle che identificavano realmente le prestazioni del diffusore e non quelle di Matarazzo che, secondo Fabrizio Calabrese, è il solo taroccatore di misure. In più, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare anche una sola misura effettuata da un collaboratore di Mino Di Prinzio, quella più vicina (ma non identica) alle sue rilevazioni. Recentemente sono venuto in possesso di altre foto di misure effettuate dal collaboratore di Di Prinzio, senza conoscere il posizionamento dei diffusori in ambiente e dello stesso microfono di misura. Tutte con risposte in frequenza molto diverse... E che pubblicherò presto.
Più recentemente, il 24 Marzo Fabrizio Calabrese ha pubblicato una nuova discussione sul suo forum e sullo stesso argomento, sintetizzando - a modo suo - tutta la storia. nella discussione, dal titolo "Focal Grand Utopia: un caso umano prima che tecnico", Fabrizio Calabrese pubblica una foto in cui si vede chiaramente il diffusore a ridosso della parete laterale e a circa 65cm dalla parete di fondo. E scrive lui stesso, nel secondo messaggio di questa discussione che: "... quella collocazione è a dir poco infelice...", cercando di spostare l'attenzione sulle responsabilità dell'installazione che sarebbero, a detta di Calabrese, solo del negoziante Mino Di Prinzio.
Peccato che il proprietario abbia sottolineato che l'installazione in quella precisa posizione sia stata una sua idea, eseguita con suoi operai e non con Di Prinzio e che quest'ultimo abbia tentato con ogni mezzo di convincerlo a spostare i diffusori da quella posizione. Tentativi che alla fine - fortunatamente - sono andati a buon fine, con una installazione più degna, con i diffusori più distanti dalla parete di fondo e da quelle laterali. Installazione comunque insufficiente a rsolvere i problemi di un ambiente evidentemente poco adatto a quei diffusori, cosa dichiarata anche dallo stesso Fabrizio Calabrese in questo messaggio: "questi diffusori NON SONO ADATTI ad operare in un ambiente basso e poco largo". Una ammissione che arriva un po' tardi, dopo che ha utilizzato le prime misure per screditare Matarazzo, comparando le sue rilevazioni in un ambiente inadatto con quelle di Matarazzo, ottenute dopo un'attenza installazione, in un ambiente più grande, adatto e trattato acusticamente. Ebbene, Secondo me una persona che agisce come Fabrizio Calabrese è un imbroglione. E mi assumo tutte le responsabilità del caso per il giudizio che ho espresso. Perché i fatti, ben documentati, certificano esattamente questo: Fabrizio Calabrese ha pubblicato solo misure scelte ad arte, senza fornire elementi sull'ambiente utilizzato, sul posizionamento dei diffusori e del microfono, il tutto con un obiettivo ben preciso: screditare Matarazzo. E devo ringraziare il proprietario che ha rivelato la verità, spingendo Fabrizio Calabrese a calare la sua maschera.
Nei commenti che seguono questo articolo troverete ulteriori indicazioni, più precise, sulla storia che riguarda le Grande Utopia EM. Nelle ultime pagine di questa discussione troverete anche riferimenti all'invito ad un confronto pubblico, presso Cherubini, dove io e Matarazzo avremmo potuto dimostrare a Fabrizio Calabrese e al pubblico, come sia possibile modificare le misure di un diffusore in ambiente, semplicemente cambiando ambiente o posizionamento (dei diffusori o del punto di ascolto). Fabrizio Calabrese non si è presentato all'appuntamento, insinuando sul suo forum che l'incontro sarebbe stato annullato. Lo ha fatto in questo messaggio, con le seguenti parole: "Ho visto che l'incontro da Cherubini è -a quanto pare- saltato per via della defezione di Matarazzo..." Notizia ovviamente FALSA e priva di fondamento. Non solo: a precisa richiesta di fornire le fonti di quella notizia falsa, sul presunto annullamento di quell'incontro, non ha mai risposto. Dove abbia "visto" che l'incontro fosse saltato, probabilmente rimarrà per sempre un mistero.
Ho deciso di pubblicare questo articolo perché rimanga sempre traccia del comportamento che Fabrizio Calabrese ha avuto in questa vicenda delle Focal Grande Utopia EM. Lo stesso Fabrizio Calabrese che, sul suo forum, si rivolge a me dandomi del disonesto, mafiosetto e al soldo dei distributori. Aggiungo che non ho accettato di rimuovere le varie discussioni neanche dietro esplicite minacce di querele e di segnalazioni all'Ordine dei Giornalisti dell'Abruzzo che, secondo Fabrizio Calabrese, dovrebbero preludere alla mia radiazione dall'albo dei Pubblicisti. Invito pertanto Fabrizio Calabrese a procedere con la sua querela alle autorità competenti e con le sue segnalazioni all'Ordine dei Giornalisti. oppure, più semplicemente e come indica in uno dei suoi messaggi, a segnalare questa pagina ad un Magistrato. Tutto quello che ho scritto sono in grado di provarlo, con fatti, testimonianze ed elementi concreti, come foto e misure. Aggiungo che le varie discussioni a cui mi sono riferito in questa pagina, pubblicate sul forum di Fabrizio Calabrese, sono state copiate e inviate come allegato, con posta certificata, per impedire che in futuro possano essere modificate oppure cancellate da Fabrizio Calabrese senza che ne rimanga traccia.
Emidio Frattaroli
www.avmagazine.it
Commenti (179)
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Il nostro progettista stellare ha anche un'ossessione: quella di cambiare il titolo alle discussioni.
Ecco un esempio: prima il titolo della discussione era Grazie Marco Lincetto. Poi il nostro Stellare l'ha modificata in Alfredo di Pietro ed i pataccari. Qui spiega benissimo il motivo:
Originariamente inviato da: Fabrizio Calabrese... Alfredo di Pietro... visto che ti sei praticamente appropriato del thread... ho pensato di modificarne il titolo in tuo onore...
La massima esternazione da titolista titolato l'ha raggiunta recentemente, modificando il titolo per ben 7 volte - dico SETTE - in una sola discussione. Ecco la consecutio dei titoli:
17 marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo, si riassume
18 Marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo: grandi novità !
20 Marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo: chi lo avrebbe mai detto!
20 marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo: una possibile via d'uscita
20 marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo: come ci si riduce nel torto
21 marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo: una domanda importante
23 marzo: Caso Frattaroli/Matarazzo: la prova della diffamazione
La discussione - non scherzo - è sempre la stessa.
Secondo me più fare di meglio...
... continua -
Ora invece passiamo alla tecnica e al suo vizietto di imbrogliare...
Nel 2009 il noto progettista stellare va al Top Audio con una tecnica di misura indiscutibile.
Ecco la tecnica indiscutibile, descritta dallo stesso Fabrizio Calabrese:
Dalla discussione: Diffusori montagna Spark3
Originariamente inviato da: Progettista StellareIl segnale era l'inizio di un brano di organo, un master non manipolato, che casualmente conteneva tutto lo spettro...
Il microfono di misura era un Bruel & Kjaer 4190, di Classe 0/1, forse il miglior microfono di misura esistente.
Il segnale era registrato su due canali di un registratore Microtrack II a 24 Bit 96 KHz, con i guadagni sfalsati, in modo di ragistrare dal rumore di fondo a circa 130 dB.
Il software impiegato per l'analisi spetttrale è il Dirac, della Bruel & Kjaer, che è l'unico (o tra i pochi) ad avere i filtri a terzi d'ottava specificati ANSI. Le curve di riposta sono ricavate dalla sottrazione dei due spettri: quello del brano di prova e quello registrato dal microfono di misura (collocato sul canale accanto).
Il valore in dB -con due cifre decimali- è graficato con Excel.
Seguono i grafici su alcuni diffusori con un obiettivo Principale: disintegrare i diffusori Montagna:
Dalla discussione: Diffusori montagna Spark3
Originariamente inviato da: Progettista StellareCol capo coperto di cenere per il ritardo, ecco la curva di risposta del sistema Montagna in ascolto nella saletta al TAV 2009.
Effettivamente sotto 80 Hz c'è poco o nulla, come prevedibile dato il volume del diffusore.
Il picco a 125 hz è furbissimo...in quanto crea l'impressione che i bassi ci siano, perlomeno per gli ascoltatori meno esperti...
Seguono grafici di risposta a terzi d'ottava dei diffusori Montagna:
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Secondo Montagna, che interviene personalmente, le misure tecnicamente non discutibili sono state effettuate con microfono a mano a distanza ravvicinata dai diffusori, non dal punto di ascolto...
In particolare:
1- Non sappiamo a che distanza e a che altezza è stato posizionato il microfono;
2- Basta spostare di pochi centimetri il microfono per rilevare una risposta diversa;
3- Non sappiamo dimensioni e contenuto (anche come n. di persone) dell'ambiente di misura;
4- Bastano dimensioni diverse e contenuto diverso per alterare la risposta in frequenza;
5- Non viene neanche indicato come erano posizionati i diffusori;
6- basta modificare il posizionamento dei diffusori in relazione al punto d'ascolto per modificarne la risposta.
In altre parole, la tecnica di misura indiscutibile (indiscutibile quanto a cialtroneria) ha una utilità pressoché nulla.
Tanto per essere chiari io avrei misurato usando un rumore rosa decorrelato, acquisito con microfono nel punto d'ascolto indicato da chi ha effettuato l'installazione nella saletta, indicando anche elementi atti a descrivere l'ambiente, il suo contenuto, il posizionamento e l'orientamento dei diffusori, oltre alla posizione del microfono, sistemato rigorosamente su un'asta.
In altre parole, l'idea molto interessante di poter pubblicare qualche grafico che desse un'idea di come potessero suonare le salette di quel preciso Top Audio del 2009, è stata disintegrata da una tecnica di misura indiscutibilmente cialtronesca... Condita dal fatto che - secondo alcuni - ha anche millantato di essere della RAI...
... continua -
Nella stessa discussione dedicata alla distruzione dei diffusori Montagna, il nostro pubblica grafici anche di altri diffusori, come JBL, MBL e Martin Logan:
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Sempre nella stessa discussione, dice due cose in leggera contraddizione tra loro:
Originariamente inviato da: Fabrizio CalabreseLa risposta in frequenza E' ASSOLUTAMENTE DETERMINANTE nella resa di un diffusore, tant'è che un'attenuazione o un disallineamento della risposta di mid e tweeter dell'ordine di un dB e mezzo è chiaramente udibile e cambia la personalità del diffusore.
Nella STESSA DISCUSSIONE, il nostro aggiunge che:Originariamente inviato da: Fabrizio Calabrese... se guardate con attenzione, le curve di MBL, JBL e Martin Logan sono tutt'altro che poco lineari...
... ovvero molto lineari.
Ebbene, ve le ripropongo sovrapposte, con i tre grafici di JBL (rosso), MBL (verde) e Martin Logan (blu):
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Differenze fino ad oltre 6dB, anche volendo limitare l'analisi oltre i 500Hz.
In altre parole, quando c'è da distruggere un diffusore come quello progettato e costruito da Montagna, l'esegesi dei grafici, realizzati con tecnica di misura indiscutibile, viene plasmata ad uso e consumo delle tesi del noto progettista stellare.
Con le Grande Utopia EM, Fabrizio Calabrese è riuscito a fare di peggio, prendendo in giro tutti, ad iniziare dall'incauto proprietario dei diffusori Focal e di cui vi ho già parlato all'inizio di questa discussione. Storia a cui è necessario aggiungere ancora qualche piccolo ma importante particolare. A più tardi.
... continua -
Ora torniamo all'imbroglio di Fabrizio Calabrese sulle misure delle Grande Utopia EM che riassumo brevemente.
Il nostro ha avuto la possibilità di misurare le Grande Utopia EM a casa del proprietario che, in un primo momento, le aveva installate PRIMA che arrivasse Di Prinzio con i suoi collaboratori. Le foto pubblicate da Fabrizio Calabrese ritraggono infatti gli operai che sono i dipendenti del proprietario che aveva acquistato le Focal. Non si tratta quindi dei collaboratori di Mino Di Prinzio.
Qualche giorno dopo Mino Di Prinzio arriva a casa del cliente e suggerisce di spostare i diffusori per attenuare i problemi in gamma bassa. Il Proprietario non ci sta e sfida Di Prinzio a trovare una soluzione senza stravolgere il posizionamento che aveva trovato il cliente. Alla fine dell'installazione, avvenuta molti giorni dopo dal primo posizionamento, i diffusori furono spostati in avanti e il diffusore destro fu allontanato dalla parete laterale.
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Qui in alto c'è una piantina della prima installazione. Vi ricordo le dimensioni della sala, pari a 10,45m x 4,72m e altezza di 2,85m. La parete posteriore del mobile dei diffusori è a circa 65cm dalla parete di fondo della sala. Il diffusore destro è a circa 25cm dalla parete laterale. L'altro è a circa 80cm. Il punto d'ascolto è a circa 5 metri di distanza da ciascuno dei diffusori.
Dove sta l'imbroglio?
L'imbroglio si divide in più parti.
La prima parte sta nel fatto che Fabrizio Calabrese pubblica le sue misure, comparandole a quelle di Matarazzo, eseguite in un ambiente diverso e senza limiti di sorta sul posizionamento dei diffusori. In pratica, Fabrizio Calabrese vuole comparare due misure eseguite in ambienti diversi, con diffusori posizionati in maniera diversa e con tecniche di misura diverse. E lo fa senza dare indicazioni su:
1- sulle condizioni di misura;
2- sull'ambiente (dimensioni e arredamento);
3- sulla disposizione dei diffusori;
4- sulla calibrazione dei filtri dei diffusori;
5- sulla posizione del microfono.
Non dà indicazioni neanche dietro le mie esplicite richieste.
Dopo qualche giorno, il proprietario delle Utopia, disgustato dal comportamento di Fabrizio Calabrese, mi contatta e mi racconta la sua versione del fatti. Mi fornisce tutte le misurazioni in suo possesso e, soprattutto, le numerose foto delle varie (e sottolineo VARIE) disposizioni in ambiente dei diffusori!
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In altre parole, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE le misure acquisite con i diffusori nella peggiore delle situazioni. In particolare, nelle misure di Fabrizio Calabrese, si evince chiaramente persino l'asimmetria della risposta sulle basse frequenze dei diffusori, con la risposta in frequenza del diffusore destro (quello a 25 cm dalla parete laterale) con evidenti differenze fino a 8dB tra 60Hz e 80Hz e con altri evidenti differenze fino a 1kHz...
Fabrizio Calabrese, non solo sceglie le misure che più gli convengono per diffamare Matarazzo. Non solo dimentica di pubblicare anche le misure ottenute con i diffusori più distanti dalle pareti e con la calibrazione dei filtri crossover. Non solo nasconde i dati relativi ad ambiente, posizione dei diffusori e del microfono.
Fabrizio Calabrese insiste anche nel dire che le sue misurazioni non solo legate all'ambiente, alla disposizione dei diffusori e alla posizione del microfono. Anzi: dice chiaramente che le sue misurazioni sarebbero identiche anche se fossero eseguite in un altro ambiente.
... continua -
La seconda parte dell'imbroglio arriva subito dopo ed è ancora in atto.
Anche se - devo ammetterlo - ieri pomeriggio ha avuto un momento di debolezza e ha ammesso alcune cose:
Dalla discussione:
Originariamente inviato da: Fabrizio CalabreseE' vero che io ho misurato le Focal Grand Utopia relativamente vicine agli angoli (ma non in angolo, anche perché un diffusore di quell'ingombro in un angolo non ci entra affatto...).
Maddài!!!
Poi però si riprende subito e aggiunge:
Originariamente inviato da: Fabrizio Calabrese... Però quella era la collocazione a casa del cliente che le aveva acquistate e che aveva speso almeno duecentomila Euro, tra diffusori ed elettroniche...
Ora non è importante sapere se la collocazione sia stata scelta dai francesi o da Di Prinzio...
Continua il suo imbroglio, ad esempio omettendo di dire - davanti al suo pubblico - che i diffusori hanno avuto altre disposizioni.
Inoltre, probabilmente per non perdere l'occasione di diffamare anche Mino Di Prinzio con la stessa storiella, insiste nel dire che sia stato proprio Di Prinzio a posizionare i diffusori in quella posizione.
E lo fa pubblicando alcune schermate in cui mostra la data delle immagini delle foto inviate dallo stesso proprietario.
PEr quanto mi riguarda, sono tre le possibilità:
1- Fabrizio Calabrese è un somaro e non sa che, una volta che l'immagine originale è stata ridimensionata o ricompressa per l'invio in posta elettronica, i dati EXIF vengono persi irrimediabilmente.
2- Fabrizio Calabrese ha modificato le date con uno dei programmi come EXIF Date Changer e non credo che arriverebbe a tanto;
3- Fabrizio Calabrese ha un'amnesia selettiva e non ricorda bene la consecutio degli avvenimenti e cerca qualsiasi appiglio che - in un modo o nell'altro - possa confermare la sua versione dei fatti.
A chi credere dunque: al proprietario delle Grande Utopia e a Mino Di Prinzio, quest'ultimo che è anche in grado di produrre la ricevuta del Telepass e gli scontrini che sono nei rimborsi spese di quei giorni (anno 2009), oppure dobbiamo credere a Fabrizio Calabrese che insinua anche che il proprietario delle Focal sia stato costretto a mentire, per coprire la presunta incompetenza di Mino Di Prinzio e dei suoi collaboratori?
Perché ecco cosa dice il progettista stellare:
Originariamente inviato da: Progettista Stellare... perché non inviti colui che ha collocato queli diffusori in quella posizione a smetterla di dedicarsi ad un lavoro che -evidentemente- non sa fare...?
E perché te la prendi tanto con me, che ho scoperto l'inghippo...???
Forse sei connivente con quel personaggio, e con tutti i suoi colleghi...?
Intanto, mentre ancora aspetto le 500 misure che avrebbe fatto alle Focal Grande Utopia EM (che probabilmente non esistono), Fabrizio Calabrese continua solo a minacciare querela. Lho invitato più volte a procedere nel più breve tempo possibile. Ma evidentemente c'è qualcosa che lo ferma. Qualcosa che glielo impedisce. Forse è il suo avvocato. O forse è la verità, che è molto diversa dalle storielle che vengono descritte dalle sue parole.
Nel frattempo, vi invito a partecipare alla sessione d'ascolto live delle Concept 20, prodotte da Q Acoustics: i diffusori che avevo proposto al progettista stellare per un test con misure e che, con ogni mezzo possibile, si è ben guardato di effettuare. Forse lo farà tra qualche mese. Giusto il tempo di studiare e analizzare le misure di Matarazzo e qualche settimana per tracciare le sue risposte in ambiente con il velocissimo TEF-20.
Nel frattempo, le mie Concept 20 sono già state misurate da Matarazzo. E saranno disponibili in ascolto presso Musical Cherubini di Roma il prossimo sabato 29 marzo. Ci sarò anch'io, con microfno e analizzatore. Così vedremo non solo qual'è la risposta in ambiente dei diffusori in oggetto.
Vi farò vedere come funziona l'imbroglio del progettista stellare.
Vi mostrerò come siano diverse le risposte acquisite in due ambienti differenti dello stesso diffusore oppure di uno stesso diffusore in uno stesso ambiente, disponendo in punti diversi il microfono o muovendo i diffusori rispetto al punto d'ascolto o ruotando semplicemente i diffusori sul loro asse.
Ed è qui che si ferma il progettista stellare. Alla risposta in frequenza.
Noi andremo un po' oltre. Esattamente come facciamo di solito.
Proseguiremo analizzando la scena, l'articolazione e tanti, tanti altri parametri che - evidentemente - sono sconosciuti al più grande, più straordinario progettista-fotocopiatore stellare che la storia dell'elettroacustica possa ricordare.
... continua -
giusto per gettare un po' di benzina sul fuoco questa è l'onestà intellettuale di Capitan Fharlock
come potete leggere dalle sue stesse confessioni
e farei come è stato fatto per i diffusori Audiometric a fine anni '80... Li progettavo io, ma per i fessi che volevano il marchio era stata affittata una cassetta della posta ad Hollywood, nientemeno che in Sunset Boulevard (8000 e qualcosa, se ricordo il numero...).
Addirittura la conferenza di presentazione alla stampa la facemmo al Consolato USA, tanto per spernacchiarli all'estremo... Ovvio che se ne vendettero per quasi due miliardi di lire nel solo primo anno...!!!
(ma andavano talmente bene che ancora oggi c'è chi le impiega nei Rave...!!!) -
...oppure che un certo Linkwitz è solo chiacchere e distintivo (per non dir di peggio)
http://www.*****************.it/php...17&start=50 -
E' molto semplice Emidio, il cialtrone seriale sfrutta a suo vantaggio la mutiformità di risposte che si possono ottenere in ambiente modificando ad arte la posizione dei diffusori.
Lo credo che si rifiuta di capire e/o accettare la misura @anecoica, quella che fanno i misuroni seri, sarebbe come toglierli il giocattolino diffamatorio dalle mani.
@anecoica (asse - fuori asse, magari anche le polari) e bande a terzi d'ottava in ambiente, con i diffusori posizionati non balzanamente, danno la fotografia di un'elettroacustica.
Ma che te lo dico a fà...
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Anche al fisco forse dovrebbe dare qualche spiegazione visto che da quello che scrive ha pagato in nero il falegname (sarà lo stesso degli 11.000€ per la laccatura ?) e se il cliente non chiede regolare fattura…
giusto per citare le sue stesse confessioni
A me è capitato di aiutare un amico falegname in gravi difficoltà economiche, commissionandogli il lavoro anche se aveva chiuso la Partita IVA.
...ovviamente l'ha fatto per aiutare l'amico falegname....
Ma la cosa più grave è quando scrive
Così, quando il mio cliente ha richiesto regolare fattura, io mi sono ritrovato a non poter scaricare alcun costo, pagando in pratica il doppio un lavoro sul quale non avevo tirato
cioè...fammi capiere bene....se il cliente non te lo chiede non gli fai la fattura ????????????
Se non sbaglio il progettista stellare dovrebbe rilasciare anche una certificazione CE e se non hai fattura cosa fai...non rilasci neanche la certificazione ?????????????? -
Veniamo poi al discorso Di Prinzio
ecco cosa scriveva dei prodotti di Di Prinzio http://forum.videohifi.com/discussi...erche-perche/p1
Mi prendo io la briga di scrivere quello che il buon Di Prinzio ha sottaciuto, credo non senza sforzo, in un impeto di correttezza più anglosassone che nostrana...
EBBENE, IL SISTEMA MOSTRATO QUI A ROMA E' IN GRADO DI FAR SOTTERRARE DALLA VERGOGNA IL 99,9 PER CENTO DI TUTTO QUELLO CHE AVETE SENTITO O CHE POTRETE SENTIRE IN GIRO...!
Non solo lo dico, ma lo spiego pure !
Il midrange, soprattutto, utilizza un driver leggendario, progettato da quel Barth Locanthi che è stato anche Presidente dell'Audio Engineering Society, dopo aver progettato i leggendari GAUSS, i JBL delle serie E, ed altro (Altec ?). La tromba, radiale, aveva una dispersione così omogenea che si poteva ascoltare attaccati alle pareti... Potrei continuare.
Il woofer era perfetto per quel tipo di caricamento (e, vi assicuro, sbagliare è davvero facile, in quei paraggi). A sua volta il caricamento con corta tromba anteriore è quello che garantisce il massimo sfruttamento della risposta in basso, CONTEMPORANEAMENTE ALLA DISPONIBILITA' DI UNA GAMMA MEDIA NITIDISSIMA E PRIVA DI RISONANZE, il che, infatti, fa suonare questi diffusori in modo relativamente più vicino agli elettrostatici, che non ai soliti coni a radiazione diretta... Certo, con un margine di manovra di 20 o 30 dB di dinamica in più (...)!
Ecco, devo dire che ho trovato molto british il non aver calcato il piede sull'accelleratore... Sareste impalliditi.
Disposto a discuterne !
salvo poi dopo poco tempo dirne peste e corna.
Il motivo è noto agli addetti ai lavori ma non avendo io prova del fatto non posso scriverlo...spero lo faccia l'interessato