Fabrizio Calabrese e il "caso" Grande Utopia EM
Fabrizio Calabrese, amministratore del forum "HiFi Forumlibero.com" ha intrapreso da qualche anno una campagna di diffamazione contro le riviste del settore HiFi e contro alcune firme autorevoli, ad iniziare da Gian Piero Matarazzo, collaboratore di AV Magazine
Roma, 17 Marzo 2014. Fabrizio Calabrese, amministratore del forum "HiFi-Forumlibero.it", già collaboratore di Stereoplay nella prima metà degli anni '80, progettista di diffusori e consulente, in questi ultimi anni ha intrapreso una crociata contro quasi tutte le riviste di alta fedeltà italiane e contro la stragrande maggioranza delle persone che collaborano o che hanno collaborato con queste riviste, utilizzando il suo forum come megafono, dopo essere stato bannato da tutti i principali forum del settore. Alcuni argomenti portati avanti da Fabrizio Calabrese sono condivisibili, come la necessità di fare più informazione sui problemi derivanti dall'interfacciamento tra ambiente e diffusori.Oltre a questi pochi argomenti condivisibili, tutti gli altri temi e i modi di questo amministratore sono - secondo me - censurabili. Vi spiego brevemente il perché.
Da più di un anno collabora con AV Magazine Gian Piero Matarazzo, già collaboratore di AudioREVIEW e progettista di fama internazionale, con progetti e decine di prodotti commercializzati da alcune aziende italiane con un notevole successo di pubblico e di critica, fino all'anno 1999, quando cioè - dolo aver terminato la sua collaborazione con Opera Loudspeakers, ha iniziato a collaborare con le testate del gruppo Technipress, continuando a progettare solo kit per AudioREWIEW, in modo da evitare conflitti d'interesse . Gian Piero si occupa al momento dei test sui diffusori anche per AV Magazine, con misure effettuate presso il suo laboratorio con un set-up B&K + MLSSA, effettuando misure in regime anecoico simulato, in modo da dare giudizi sul diffusore senza che l'ambiente possa influenzarne il risultato. Si tratta di misure ripetibili e verificabili poiché realizzare secondo standard riconosciuti universalmente. Gian Piero non li limita ai test sui diffusori ma partecipa anche agli eventi organizzati da AV Magazine, incontrando i lettori per confrontarsi anche sulle sue stesse recensioni, invitando i nostri lettori ad ascoltare i diffusori che ha analizzato, come negli shoot-out dello scorso anno (in questo articolo, l'evento di Bologna).
Ebbene, lo scorso anno, proprio in occasione della prima collaborazione di Gian Piero Matarazzo con AV Magazine, ho avuto delle segnalazioni su un paio di discussioni aperte da Fabrizio Calabrese sul suo forum, contro Gian Piero Matarazzo: "G.P. Matarazzo è andato fuori di testa" e "Matarazzo... Guarda che tratti tutti da fessi". Ecco come sono venuto a conoscienza dell'esistenza di Fabrizio Calabrese e del suo forum. Più recentemente, ho ricevuto una segnalazione su l'ennesimo attacco qualunquista di Fabrizio Calabrese: sosteneva che nessuna rivista avesse mai testato un prodotto di aziende che non fossero inserzioniste, con tutto il connesso di insinuazioni. in quell'occasione sono intervenuto sul suo forum, per rispondere con i fatti alle dischiarazioni false e da qualunquista di Fabrizio Calabrese, con esempi concreti e verificabili. Prima l'ho fatto sul suo forum. Dopo essere stato bannato, ho invitato Fabrizio Calabrese a discutere sul mio forum, in questa discussione: "Le riviste prezzolate secondo Fabrizio Calabrese" (già "Riviste prezzolate e admin cialtroni").
L'epilogo, in quella occasione, dopo un incontro dal vivo al Gran Galà di Roma, è stato un accordo: ritirare, su entrambi i forum, le relative discussioni, la mia riammissione sul forum di Fabrizio Calabrese e la promessa di discutere di questioni tecniche. La prima questione tecnica aperta da Fabrizio Calabrese è stata sempre su Matarazzo e sulla presunta attività di "taroccatore" dello stesso Gian Piero. Il Calabrese porta ad esempio il "caso" del test dei diffusori Grande Utopia EM, recensite da Matarazzo su AudioREVIEW nel 2009. Il Calabrese dice due cose principali:
1- Fabrizio Calabrese sostiene che è impossibile che Matarazzo sia riuscito a misurare le Grande Utopia EM in regime anecoico, quindi insinua che le misure in regime anecoico pubblicate su AR e relative alle Focal Grande utopia EM, siano taroccate;
2- Fabrizio Calabrese sostiene anche che le misure in ambiente, effettuate da Matarazzo nella saletta di AudioREVIEW sono taroccate. E per sostenere la sua tesi, pubblica delle misure che lui ha effettuato a casa di un cliente, il primo cliente italiano ad aver acquistato le Focal Grande Utopia EM.
Ora, è notorio - lo dice anche lo stesso Fabrizio Calabrese - che la risposta in ambiente di un diffusore può essere modificata da numerosi fattori. Eppure, il Calabrese vuole comparare la sua risposta in ambiente, con grafici che riportano i due distinti canali uno sull'altro, senza possibilità di distinzione di quale sia il canale sinistro e quale il destro, con quella di Matarazzo. E lo fa senza fornire nessuna informazione sull'ambiente in cui erano stati posizionati i diffusori, senza indicazioni sul posizionamento dei diffusori e senza indicazioni sul posizionamento del o dei microfoni e delle condizioni a corollario della misura. E non non solo non fornisce questo tipo di indicazioni, richieste dal sottoscritto più e più volte, ma aggiunge che la sua misura è svincolata dall'ambiente e che gli stessi diffusori, misurati in qualsiasi altro ambiente, mostrerebbero la stessa identica risposta. Lo fa in questo messaggio, rispondendo ad una mia precisa domanda.
Con somma sfortuna di Fabrizio Calabrese, il possessore delle Grande Utopia EM viene a conoscenza della discussione, riesce ad avere il mio numero di telefono e mi contatta, raccontandomi tutta la storia e fornendomi, con foto e misure, tutte le informazioni che Fabrizio Calabrese aveva tenuto nascoste. Ovvero che le misure pubblicate da Fabrizio Calabrese sono state acquisite in un ambiente inadatto alle Grande Utopia, che le stesse erano posizionate quasi a ridosso della parete posteriore e il diffusore destro quasi a contatto della parete laterale. Inoltre il proprietario aggiunge che la posizione dei diffusori alla fine fu effettivamente ottimizzata, che furono allontanati dalla parete posteriore e che il ddiffusore destro fu allontanato dalla parete laterale e che i filtri cross-over dei diffusori furono ottimizzati per quella installazione. Inoltre Fabrizio Calabrese, che sostiene di aver effettuato 500 misure su quei diffusori, non ha mai pubblicato le misure che riguardano l'nstallazione definitiva.
In altre parole, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare solo le misure ottenute in condizioni molto particolari e inadatte a quell'ambiente, con i diffusori posizionati senza ottimizzazione, nascondendo tutte le indicazioni su ambiente, posizionamento dei diffusori e del microfono, lasciando credere che SOLO le sue misure fossero quelle che identificavano realmente le prestazioni del diffusore e non quelle di Matarazzo che, secondo Fabrizio Calabrese, è il solo taroccatore di misure. In più, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare anche una sola misura effettuata da un collaboratore di Mino Di Prinzio, quella più vicina (ma non identica) alle sue rilevazioni. Recentemente sono venuto in possesso di altre foto di misure effettuate dal collaboratore di Di Prinzio, senza conoscere il posizionamento dei diffusori in ambiente e dello stesso microfono di misura. Tutte con risposte in frequenza molto diverse... E che pubblicherò presto.
Più recentemente, il 24 Marzo Fabrizio Calabrese ha pubblicato una nuova discussione sul suo forum e sullo stesso argomento, sintetizzando - a modo suo - tutta la storia. nella discussione, dal titolo "Focal Grand Utopia: un caso umano prima che tecnico", Fabrizio Calabrese pubblica una foto in cui si vede chiaramente il diffusore a ridosso della parete laterale e a circa 65cm dalla parete di fondo. E scrive lui stesso, nel secondo messaggio di questa discussione che: "... quella collocazione è a dir poco infelice...", cercando di spostare l'attenzione sulle responsabilità dell'installazione che sarebbero, a detta di Calabrese, solo del negoziante Mino Di Prinzio.
Peccato che il proprietario abbia sottolineato che l'installazione in quella precisa posizione sia stata una sua idea, eseguita con suoi operai e non con Di Prinzio e che quest'ultimo abbia tentato con ogni mezzo di convincerlo a spostare i diffusori da quella posizione. Tentativi che alla fine - fortunatamente - sono andati a buon fine, con una installazione più degna, con i diffusori più distanti dalla parete di fondo e da quelle laterali. Installazione comunque insufficiente a rsolvere i problemi di un ambiente evidentemente poco adatto a quei diffusori, cosa dichiarata anche dallo stesso Fabrizio Calabrese in questo messaggio: "questi diffusori NON SONO ADATTI ad operare in un ambiente basso e poco largo". Una ammissione che arriva un po' tardi, dopo che ha utilizzato le prime misure per screditare Matarazzo, comparando le sue rilevazioni in un ambiente inadatto con quelle di Matarazzo, ottenute dopo un'attenza installazione, in un ambiente più grande, adatto e trattato acusticamente. Ebbene, Secondo me una persona che agisce come Fabrizio Calabrese è un imbroglione. E mi assumo tutte le responsabilità del caso per il giudizio che ho espresso. Perché i fatti, ben documentati, certificano esattamente questo: Fabrizio Calabrese ha pubblicato solo misure scelte ad arte, senza fornire elementi sull'ambiente utilizzato, sul posizionamento dei diffusori e del microfono, il tutto con un obiettivo ben preciso: screditare Matarazzo. E devo ringraziare il proprietario che ha rivelato la verità, spingendo Fabrizio Calabrese a calare la sua maschera.
Nei commenti che seguono questo articolo troverete ulteriori indicazioni, più precise, sulla storia che riguarda le Grande Utopia EM. Nelle ultime pagine di questa discussione troverete anche riferimenti all'invito ad un confronto pubblico, presso Cherubini, dove io e Matarazzo avremmo potuto dimostrare a Fabrizio Calabrese e al pubblico, come sia possibile modificare le misure di un diffusore in ambiente, semplicemente cambiando ambiente o posizionamento (dei diffusori o del punto di ascolto). Fabrizio Calabrese non si è presentato all'appuntamento, insinuando sul suo forum che l'incontro sarebbe stato annullato. Lo ha fatto in questo messaggio, con le seguenti parole: "Ho visto che l'incontro da Cherubini è -a quanto pare- saltato per via della defezione di Matarazzo..." Notizia ovviamente FALSA e priva di fondamento. Non solo: a precisa richiesta di fornire le fonti di quella notizia falsa, sul presunto annullamento di quell'incontro, non ha mai risposto. Dove abbia "visto" che l'incontro fosse saltato, probabilmente rimarrà per sempre un mistero.
Ho deciso di pubblicare questo articolo perché rimanga sempre traccia del comportamento che Fabrizio Calabrese ha avuto in questa vicenda delle Focal Grande Utopia EM. Lo stesso Fabrizio Calabrese che, sul suo forum, si rivolge a me dandomi del disonesto, mafiosetto e al soldo dei distributori. Aggiungo che non ho accettato di rimuovere le varie discussioni neanche dietro esplicite minacce di querele e di segnalazioni all'Ordine dei Giornalisti dell'Abruzzo che, secondo Fabrizio Calabrese, dovrebbero preludere alla mia radiazione dall'albo dei Pubblicisti. Invito pertanto Fabrizio Calabrese a procedere con la sua querela alle autorità competenti e con le sue segnalazioni all'Ordine dei Giornalisti. oppure, più semplicemente e come indica in uno dei suoi messaggi, a segnalare questa pagina ad un Magistrato. Tutto quello che ho scritto sono in grado di provarlo, con fatti, testimonianze ed elementi concreti, come foto e misure. Aggiungo che le varie discussioni a cui mi sono riferito in questa pagina, pubblicate sul forum di Fabrizio Calabrese, sono state copiate e inviate come allegato, con posta certificata, per impedire che in futuro possano essere modificate oppure cancellate da Fabrizio Calabrese senza che ne rimanga traccia.
Emidio Frattaroli
www.avmagazine.it
Commenti (179)
-
@Guitarfabius
Per verificare i modo serio, per conto tuo, non serve attrezzatura stellare.
Sono sufficienti microfono per calibrazioni (uno dei più noti… Behringer ECM8000)+ asta microfonica + pc portatile + alimentazione phantom (o mixerino basico con phantom o ancora scheda autio con phantom) + programma gratuito REW LINK.
Se ci sono dubbi sui microfoni basici… leggi qui…
http://realtraps.com/art_microphones.htm -
Originariamente inviato da: lisoformio;4141846Dal grafico della risposta in frequenza? Rotfl.
Assolutamente no!! Anche eprché mi è capitato in mano il numero di Audioreview con la prova della indiana Line Diva 655: ha una risposta in complesso più piatta delle Grand Utopia, vanno un pelo meno in basso (a circa 20 Hz sono meglio le Utopia, a 32 sono uguali) e meglio in alto..... Stando ai grafici, eprché dovrei comprare le Utopia invece delle Diva?
questo è perché non compro riviste, le trovo assolutamente inutili.
L'unica nota positiva di Audioreview (per il poco che l'ho letta io) è stato dire che i cavi di segnale non cambiano assolutamente il suono e quindi i cavi esoterici sono una bufala pazzesca, e avermi consigliato un paio di cd.... -
Originariamente inviato da: revenge72;4141896@Guitarfabius
Per verificare i modo serio, per conto tuo, non serve attrezzatura stellare.
Yepp.. mi sto già attrezzando))
-
Bene, così potrai verificare da te stesso che il posizionamento di un diffusore cambia la sua risposta in frequenza, così come il posizionamento del punto di ascolto, non sono bufale inventate o millanterie.
Se utilizzi un programma che ti dia la risposta in tempo reale, ad esempio uno dei tanti per l'analisi spettrale a terzi d'ottava (o anche più analitici: 1/6 1/12 ecc.) ti basterà muovere il microfono attorno al punto di ascolto per vedere cambiare la curva.
Quanto al fatto che due diffusori di costo molto diverso abbiano una curva di risposta simile non è cosa strana o sospettosa, tanto per elencare: la potenza di uscita, meglio, il MOL, erano anche gli stessi? Non credo, la distorsione, i diagrammi polari alle varie frequenze erano gli stessi? Non credo, nuovamente.
Come vedi ci sono tantissimi parametri da verificare e su cui ragionare, altrimenti con il tuo stesso metro tutti gli ampli da 100 W sono uguali, non credi?
Ciao -
Originariamente inviato da: Guitarfabius;4141825ottimo. Ci sto. Come ha fatto? com'era la stanza? come ha posizionato le casse? E' stato difficile trovare la posizione giusta?[CUT]
Come ha fatto? Come al solito e come faccio anche io, grazie ai suoi insegnamenti, con un mix di esperienza, buon ambiente a disposizione e trattato, con in più anche un aiuto tecnologico (ovvero un RTA a sesti d'ottava, ad esempio, ben visibile anche quando si posizionano i diffusori). Esattamente le stesse nozioni - te lo ricordo perché è proprio questo il punto - che hanno permesso all'imbroglione di andare a misurare delle Grande Utopia EM disposte quasi agli angoli della stanza, per dire che era quella la reale risposta in ambiente di quel diffusore e non quella misurata da Matarazzo, senza MAI fornire le dimensioni dell'ambiente, la posizione dei diffusori e la posizione del microfono.
Anzi. Il nostro caro imbroglione ha anche mentito sulla posizione dei microfoni.
Com'era la stanza di Matarazzo? Non ricordo di preciso ma ricordo che era abbastanza grande e con un buon trattamento ambientale. Ricordo comunque che ci sono articoli e delle foto delle varie stanze di ascolto nella storia di AudioREVIEW. Quella relativa alle Grande Utopia EM me la ricordo molto bene. Quella delle PM1 è ancora più grande. Comunque chiederò a Matarazzo se ricorda il numero di AR dove sono descritte e fotografate le stanze di AR: quella di via Perrier (fino al 2002 credo) quella definita bufalotta 1 che ho conosciuto fino al 2004 quando sono andato via da AR e anche le altre...
Se è stato difficile o meno non saprei. Di solito se è difficile Matarazzo lo scrive nell'articolo. Quindi se non ha scritto nulla...
La cosa interessante dell'imbroglione che lo diffama è che pubblica i grafici ma non pubblica mai i commenti del Matarazzo... Spesso Matarazzo spiega proprio nel commento alle misure o nel corpo dell'articolo o nei riquadro dell'ascolto le note del posizionamento quando queste sono interessanti.
La B&W suggerisce delle linee guida per il posizionamento? CERTO CHE SI!
Sono nel manuale a corredo dei diffusori ed è scaricabile gratuitamente dal sito, al seguente indirizzo:
http://www.bowers-wilkins.it/Diffus...i_prodotto.html
Ecco un breve passo:
Posizionare inizialmente i diffusori ad una distanza tra loro compresa tra 1,5 e 3 m e ad una distanza similare rispetto al punto d’ascolto. Cercate inoltre di collocarli ad almeno 0,5 m dalla parte di fondo ed altrettanto da quella laterale (vedi figura)...
... Orientare il frontale verso il punto d’ascolto spesso risulta utile per migliorare l’immagine, specialmente se i diffusori si trovano molto distanti tra loro. Un’impressione di maggior profondità della scena si ottiene allontanandoli ulteriormente dalla parete di fondo.
La distanza dalle pareti condiziona fortemente il suono dei diffusori. Più vengono a trovarsi in prossimità dei muri, più
la gamma bassa e medio-bassa risulteranno in evidenza....
... La disposizione ad angolo rappresenta quindi la situazione peggiore. Nel posizionare un diffusore è necessario trovare un buon equilibrio tra le esigenze domestiche e quelle dei diffusori relativamente al bilanciamento tonale ed alla riproduzione dell’immagine....
... È molto utile poi rivedere e correggere la collocazione dei diffusori nei giorni successivi alla loro prima installazione...
Nel manuale ci sono anche le indicazioni su come usare i tappi per la porta reflex, in modo da modulare lo smorzamento, con disegni e grafici molto esplicativi. Puoi verificare tu stesso scaricando il manuale all'indirizzo che ti ho indicato.
Inoltre, ti faccio notare il passo che ho evidenziato:
La disposizione ad angolo rappresenta quindi la situazione peggiore
Esattamente quello che ha fatto il nostro IMBROGLIONE, noto progettista stellare.
Ha misurato le Grande Utopia EM disposte dal CLIENTE quasi agli angoli.
E quando ho scoperto il suo imbroglio, ha provato a scaricare la responsabilità del posizionamento su Di Prinzio.
E l'IMBROGLIONE ha spacciato quella misura come quella corretta e svincolata dall'ambiente, ovvero che la stessa risposta misurata in quel barbaro modo, sarebbe stata LA STESSA in qualsiasi altro ambiente.
E ci è voluto il proprietario a smascherare il cialtrone e anche le sue misure originali con indicazione della disposizione del microfono e dei tempi di integrazione...
Eccolo il nostro caro IMBORGLIONE cosa fa...
Non lo dimenticare.
MAI.
Emidio -
Perdonatemi se in questi ultimi due giorni sono un po' assente e se rispondo così velocemente. Sono a Bologna, in pausa pranzo, mentre sono impegnato in una lunga giornata di shoot-out, a contatto con appasionati e lettori di AV Magazine presso il punto vendita Audioquality di San Lazzaro di Savena. www.audioquality.it
Emidio -
Originariamente inviato da: nordata;4141938Come vedi ci sono tantissimi parametri da verificare e su cui ragionare...[CUT]
Purtroppo no. Da questo punto di ascolto, il noto progettista stellare non ci sente proprio.
Secondo il nostro caro IMBROGLIONE contano solo i bassi. La sua sembra quasi un'ossessione.
Tutto il resto non conta. Non conta la scena. Non conta l'articolazione. A volte non conta neanche la distorsione... Tutte cose che, ovviamente, non sa neanche misurare o, al massimo, misura a modo suo, con uno strumento - Il mitttttico TEF-20 - che oggi vale meno di 130 Euro...
Emidio -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4141940Inoltre, ti faccio notare il passo che ho evidenziato:
La disposizione ad angolo rappresenta quindi la situazione peggiore
Esattamente quello che ha fatto il nostro IMBROGLIONE, noto progettista stellare.
Ha misurato le Grande Utopia EM disposte dal CLIENTE quasi agli angoli.
.[CUT]
Mi permetto di dissentire.... il problema non è cosa ha fatto il progettista stellare. Il progettista stellare ha misurato le Utopia nella posizione in cui si trovavano, rilevando dei difetti causati (questo lo suppongo io) proprio dal posizionamento in angolo. Difetti non rilevati dalle misure del Sig. Matarazzo. La domanda è: come ha fatto il Sig. Matarazzo ad eliminare questi difetti?
Altra domanda mia: la posizione in ambiente influisce su tutte le frequenze o solo alcune? e se solo su alcune, su quali? come. Grazie -
La disposizione in ambiente influisce su tutto l'arco delle frequenze emesse dal diffusore, così come influisce la posizione del punto di ascolto, a volte bastano anche poche decine di cm. o anche meno.
-
Non ho seguito tutta la discussione perché non mi interessa......faccio solo notare che insultare una persona pubblicamente in gruppo dandosi di gomito è abbastanza disgustoso.