Bowers & Wilkins Diamond 800 D4

Riccardo Riondino 26 Agosto 2021, alle 14:18 Diffusori

Il produttore britannico rinnova la sua serie top di gamma, aggiornata negli altoparlanti, nel design dei cabinet e a livello estetico


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B&W presenta la nuova serie di sistemi di altoparlanti di riferimento 800 Diamond, giunta alla quarta generazione. Come la Diamond D3 di sei anni fa, è composta da sette modelli; il sistema da stand 805 D4 (€ 4.000 cad., stand dedicato FS-805 D4 a € 1.200 la coppia) i quattro sistemi da pavimento 804 D4 (€ 6.250 cad.), 803 D4 (€ 10.000 cad.), 802 D4 (€ 13.000 cad.) e 801 D4 (€ 17.500 cad.) e i canali LCR HTM81 D4 (€ 7.500 cad.) e HTM82 D4 (€ 5.500 cad.). Sono confermate tecnologie dei predecessori come il Continuum Cone per i midrange e medio-bassi con sistema FST (Fixed Suspension Transducer), un anello in polimero attorno al cono progettato per migliorare la risposta ai transienti ed evitare colorazioni. I woofer Aerofoil sono composto da un nucleo in foam sintattico rivestito in fibra di carbonio, presentando uno spessore variabile per offrire la massima rigidità dove è più necessario. Il cono è abbinato al nuovo Anti Resonance Plug in foam, che rinforza la bobina mobile e riduce la distorsione nella gamma più bassa.


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I midrange impiegano il nuovo centratore Biomimetic Suspension, più rigido e leggero degli spider in tessuto convenzionali, diminuendo la pressione dell'aria sul cono e risultando meno soggetto a causare movimenti indesiderati. Questo viene integrato solo nei midrange Continuum, quindi non nel mid-woofer del due vie 805 D4. Per trarre il massimo vantaggio dalle varie tecnologie, il medio viene isolato dal resto del cabinet, mentre nei sistemi da pavimento più grandi, 803 D4, 802 D4 e 801 D4, è montato in un guscio in alluminio (Turbine Head) per incrementare ancora di più il disaccoppiamento. Anche i modelli che ne sono privi, 805 D4 e 804 D4, beneficiano comunque di revisioni importanti. Entrambi dispongono di una struttura interna Matrix migliorata mediante pannelli di compensato più spesso (anziché MDF) e sezioni di rinforzo in alluminio.


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Nella generazione precedente inoltre i modelli più piccoli della gamma erano privi del cabinet con struttura Reverse Wrap di quelli più costosi, ma ora l'intera serie utilizza questo principio. Tutti i cabinet della serie 800 D4 sono quindi composti da fogli di compensato di betulla alternati a strati di adesivo e pressati per ottenere una conformazione a ferro di cavallo. La sua funzione è quella di ridurre il profilo del baffle frontale per aumentare la rigidità. Il retro del mobile è tagliato e sigillato, lasciando una "spina dorsale" posteriore dove è montato il crossover, invece che al suo interno come di solito. Insieme alle prestazioni, il costruttore ha cercato di migliorare anche la comodità d'uso. Il modello 805 D4 dispone di un nuovo stand dotato di un sistema di montaggio a quattro bulloni che fissa il diffusore più saldamente.


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La riprogettazione del sistema da pavimento 804 D4 si riflette sul contenimento delle sue dimensioni, ora probabilmente il compromesso ideale per l'Europa. Le modifiche prevedono anche un condotto di accordo che sfocia verso il basso, un plinto complementare al cabinet Reverse Wrap integralmente in alluminio, piedini e punte migliorati. I sistemi floorstander più grandi sono equipaggiati invece con un plinto con ruote che agevola lo spostamento e l'orientamento verso il punto di ascolto. Il plinto inoltre è costruito con un sistema a strati vincolati per aumentare lo smorzamento. I modelli HTM81 D4 e HTM82 D4 integrano un alloggiamento in alluminio interno per isolare maggiormente il midrange.


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Novità anche per il tipico"tweeter-on-top" montato in una camera di risonanza in metallo esterna, che viene ora ricavata da un singolo blocco di alluminio e isolata dal cabinet in due punti invece che uno. La lunghezza del condotto inoltre è stata aumentata fino a quasi 30 cm per aumentare l'apertura sugli alti, mentre la struttura del complesso magnetico è stata ridisegnata per dare più libertà di movimento al trasduttore. Non mancano novità estetiche, come la finitura noce che si aggiunge al nero lucido, bianco satinato e "rosenut". I sistemi da pavimento più grandi hanno una nuova piastra di alluminio tra la parte superiore del cabinet e la Turbine Head rifinita in pelle. Nei modelli più piccoli invece la griglia integrale è stata sostituita da coperture per i singoli driver. Per i centrali HTM81 D4 e HTM82 D4 è disponibile lo stand dedicato FS-HTM D4 (€ 800).

La serie B&W Diamond 800 D4 sarà disponibile in Italia a partire dal 15 settembre.

Per ulteriori informazioni: www.bowers-wilkins.it - Audiogamma- series 800 D4

Fonte: AV Forums, What Hi-Fi, Audiogamma

Commenti (12)

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  • alexbugnoli

    30 Agosto 2021, 17:48

    Penso che i 45 anni di passione non significhino granche'a livello tecnico.Penso piuttosto che i tuoi gusti siano indirizzati verso
    diffusori quali i Wilson piuttosto che verso i B&W. L'emozione e' sempre soggettiva e vincolata ai propri gusti.Posso dirti che le stesse sensazioni negative e il senso di asetticita' cui fai riferimento lo provo verso il suono Dynaudio...ma non mi permetto certo di criticarlo.E' sempre solo una questione di gusti e a volte bisognerebbe fidarsi un po' di piu' delle analisi tecniche mettendo in discussione la propria percezione personale del suono.
    Anche nell'audio,come nello sport, ci sono i fans dei vari brand che giudicano affettivamente senza riferimenti tecnici.
    Ed 'e giusto cosi'...sai senno' che palle un forum di soli tecnici???!!!
  • adslinkato

    07 Settembre 2021, 14:38

    Ahimè, adoro entrambi i marchi Wilson Audio e Bower and Wilkins, quindi il mio non è un parere ma una sorta di professione di fede rispetto a prodotti che considero tecnicamente eccellenti, frutto di un lungo e approfondito lavoro in ambito R&D.

    Trovo che la serie 8 di B&W sia in grado di sfoderare eccellenti prestazioni sonore, così come in generale quasi tutta la produzione Wilson Audio, a partire dalle minuscole Tune Tot, con forse in aggiunta una ulteriore generosità in gamma bassa che sembra quasi richiamare le tradizionali caratteristiche che contraddistinguono i sound americano e britannico.

    Certo, i prezzi dei prodotti di questi brand sono genericamente elevati, ma come pretendere altrimenti da chi costituisce per molti audiofili (non certamente tutti, visto che si trovano difficilmente altri marchi più selettivamente discussi di questi) un porto sicuro per il buon ascolto, anzi per ascolti di eccellenza?
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