Un biopic per Miles Davis
Don Cheadle è impegnato nella realizzazione di un film biografico dedicato al leggendario jazzista americano. Comunicato il nome del regista, dello sceneggiatore e la partecipazione di Herbie Hancock
Sono trapelate le prime notizie ufficiali su un biopic dedicato a Miles Davis, attualmente in fase di pre-produzione. A portare avanti il progetto è l'attore Don Cheadle, che in un primo momento era stato anche indicato come possibile regista (sarebbe stato il suo esordio dietro la macchina da presa). Sono gli stessi eredi del celebre jazzista a comunicare invece che il film sarà diretto da Antoine Fuqua, mentre si attendono info certe sul ruolo di Cheadle (una vaga somiglianza con Davis ci sarebbe), che tornerebbe a recitare diretto da Fuqua a soli tre anni dal poliziesco Brooklyn's Finest.
Nella stessa intervista rilasciata al Wall Street Journal, gli eredi di Davis hanno prospettato la futura distribuzione del film in concomitanza con l'uscita di un album celebrativo con il remix in chiave hip hop dei grandi successi del jazzista americano. La sceneggiatura del film - già pronta - è stata scritta da Steven Baigelman, mentre parte della colonna sonora sarà curata da Herbie Hancock, pianista del secondo quintetto di Davis.
Il progetto era nell'aria da tempo, ma solo nelle ultime settimane ci sono stati sviluppi interessanti e ufficiali. Si attendono news sul cast e sulle tempistiche di ripresa.
Commenti (3)
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Questo non me lo perdo!
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E Benny Golson? È un altro dei pochi grandi maestri Jazz ancora vivo! Spielberg gli aveva già “dedicato” un film, The Terminal. Benny Golson ha collaborato anche con Miles Davis. Sarebbe bello vederlo insieme con Herbie Hancock in questo bel film biografico e musicale.
Tratto dall’autobiografia ufficiale di Benny Golson, riportata in Awake del 22 aprile 1981.[FONT=NSimSun]In seguito suonai con un’altra orchestra e nelle ore libere scrivevo dei motivi jazz. Mentre ci spostavamo da una città all’altra, li davo ai musicisti in questi vari luoghi.
“Ehi, Benny, ricordi quel motivo che portai con me a New York?” mi chiese un giorno per strada John Coltrane, uno di questi musicisti. “A Miles è piaciuto tanto che l’abbiamo inciso”.
Fui piacevolmente sorpreso perché Miles Davis era un jazzista di successo. Quell’incisione, “Stablemates”, fu l’inizio della mia carriera di compositore di musica jazz.
Dopo di allora parve che tutti volessero che scrivessi e arrangiassi musica per loro. Di conseguenza, componevo tutti i giorni. Cercavo di manifestare una certa mia convinzione, che le canzoni dovevano essere melodiche, anche se si trattava di jazz. In seguito quella convinzione divenne il mio marchio, ed è possibile che il mio successo come compositore di musica jazz fosse dovuto a questo. Verso la stessa epoca cominciai a diventare famoso anche come suonatore di sassofono tenore.
Nel 1956 fui invitato da “Dizzy” Gillespie a entrare nella sua orchestra. Era appena rientrato da una tournée in Medio Oriente, tournée organizzata dal Dipartimento di Stato americano, e stava per partire per una simile tournée nel Sud America. Suonavo nella sua orchestra quando mi classificai al primo posto nel Downbeat International Jazz Poll, sia come sassofonista che come arrangiatore. Alla fine l’orchestra di Gillespie si sciolse e decisi di rimanere a New York per affermarmi definitivamente nel campo musicale.
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Promette bene! Attendiamo altre notizie!