È possibile venire hackerati attraverso un dispositivo smart in casa?

Publiredazionale 17 Dicembre 2021, alle 15:46 4K e 8K

Il processo tecnologico ha portato indubbi benefici ma anche qualche grattacapo. Come è possibile proteggere la nostra smart home dagli attacchi esterni di eventuali malintenzionati?


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Indubbi sono i vantaggi che il progresso tecnologico ha portato all’interno delle case di tutti (o quasi). Dalla televisione in poi, la tecnologia ha avuto un ruolo predominante nel determinare il livello di benessere, arrivando poi nella quotidianità a impregnare le azioni di tutti i giorni. Con piccoli robot per pulire il pavimento di casa, è difficile rimanere lontani dal dolce abbraccio del progresso. Il progresso, però, può portare con sé anche qualche grattacapo, un po’ come ogni bel fiore che si rispetti. Il mondo della domotica e degli smart devices, data la giovinezza, non è ancora privo di qualche problematica derivante dalla cattiveria altrui. Le smart home, infatti, non sono a prova di cyberattacchi e, per rispondere alla domanda in calce a questo testo, purtroppo sì, è possibile venir hackerati attraverso uno smart device. È in questi casi che diventa ancora più importante conoscere tutti i metodi e le tecniche con i quali è possibile proteggersi da attacchi provenienti dall’esterno.

Come può un hacker attaccare una smart home?

Prima di imparare a proteggersi, è necessario comprendere come possono avvenire gli attacchi in questione perché, giustamente, se non si sa dove piazzare muri, allora questi diventano inutili. Un hacker che attacca una smart home può portare a diversi disagi: dal monitoraggio delle attività degli abitanti attraverso il controllo degli ingressi, ad esempio, alla regolazione della temperatura interna delle varie stanze, giusto per segnalare due modalità ugualmente odiose. Un hacker può fare il brutto e cattivo tempo all’interno della vita quotidiana di qualcuno andando a generare problemi o, nel peggiore dei casi, raccogliendo dati sensibili da usare per attacchi più pericolosi.

Le vulnerabilità di una smart home risiedono nel suo essere connessa a una rete. Qualsiasi tipo di dispositivo intelligente, per essere tale, deve essere in grado di connettersi a una rete internet e, esattamente come accade per computer o internet, è proprio qui che iniziano i problemi. I dispositivi smart tendono ad avere sistemi di sicurezza interni che, però, possono essere bypassati. La prima cosa da fare è quella di conoscere le potenziali vulnerabilità di un dispositivo, in modo da poter avere gli strumenti per prevenire un hacking offrendo a tutti i dispositivi della rete un adeguato livello di sicurezza. Quest’ultimo elemento, la rete, è la base fondante di una smart home sicura.

Che accorgimenti prendere per proteggere una smart home?

Arriviamo quindi alla parte divertente: proteggere effettivamente una smart home. La prima cosa da fare è assicurarsi di possedere un router non particolarmente vecchio, questo per minimizzare le possibilità che ci siano problematiche di sicurezza irrisolvibili a causa dell’età dell’hardware. Presupposto ciò, il secondo passo è senza dubbio più interessante, perché parliamo di aggiornare il firmware del router attraverso una delle apposite procedure scritte sul manuale di istruzioni; così facendo, si va a rendere quanto più sicuro possibile il dispositivo di accesso alla rete, rendendo la vita più difficile a eventuali hacker. Il terzo passo, quello forse più noto a tutti, è l’integrazione nelle proprie abitudini di un rituale: il cambio regolare di una password robusta per un’altra. Anche qui parliamo di password dagli 8 ai 16 caratteri, con maiuscole, minuscole, caratteri speciali e numeri.


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In ultimo luogo, la pratica meno eseguita, ma forse più importante, è legata all’uso di una VPN. Basta leggere le recensioni di NordVPN per capire su quale puntare tra tutti i servizi. NordVPN è un servizio utilissimo per chiunque voglia nascondere le tracce della propria navigazione in rete sfruttando i poteri della crittografia e le caratteristiche tipiche dei protocolli di Tunneling. Le recensioni di NordVPN lasciano intuire la qualità di un servizio che coniuga in maniera intelligente convenienza e funzionalità differenti, in un prodotto dall’interfaccia intuitiva. Sono in molte le recensioni di NordVPN che raccontano di come, attraverso l’uso della crittografia, diventa praticamente impossibile per un hacker riuscire a comprendere cosa accade all’interno di una rete. Il servizio offerto da NordVPN ha un costo limitato ed è disponibile per tutte le più popolari piattaforme presenti sul mercato attraverso una serie di applicazioni.

 

Commenti (3)

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  • pace830sky

    15 Dicembre 2021, 16:24

    Ne vogliamo parlare dei diffusi attacchi Ramsomware ai NAS Synology (salvo altri)?

    Eppure dentro al NAS c'é un vero sistema operativo...

    ...il punto è che dentro a questi aggeggi a volte c'é una porta aperta verso la rete (magari predisposta per l'assistenza remota come nei TV?), perché, sia chiaro, [I][U]è impossibile entrare in un dispositivo se questo non ha al suo interno un software in ascolto di ciò che arriva dalla rete, ed limiti dell' hakeraggio sono dati dalla potenzialità di questo software di nel attuare comandi ricevuti dalla rete[/U][/I]...

    ...nei PC questo software in ascolto è il browser (o può diventarlo se si apre una pagina contenente script malevoli", che poi ha la capacità di fare veramente di tutto in attuazione degli a script ricevuti.

    ...ma in un interruttore smart che software c'é in ascolto? Cosa è in grado di fare? E, soprattutto, [I][U]perché[/U][/I] il produttore ci mette dentro qualcosa con capacità di attuazione di comandi che vadano oltre lo spegnere / accendere la caldaia o il Tv?
  • giannia

    15 Dicembre 2021, 21:32

    In tante smart tv viene utilizzato linux come base per sviluppare l’os personalizzato. Quanto meno, c’è dentro un kernel linux. Come c’è in tanti altri dispositivi, come router e nas.
    Tenendo il fuoco sulle smatt tv, in rete si trovano diversi siti che danno assistenza a quei pochi appassionati che vogliono fare il cosiddetto “rooting”.
    Quindi, domanda, la smart tv può essere hackerata da remoto? Si, in via teorica, anche se il fatto che si trova in una rete privata domestica con un router che fa nattatura e ha pure firewall, di certo, mitiga il rischio. Ma se si usa il browser web della smart tv permnavigare, se la app non viene eseguita in una robusta sandbox, il rischio comunque c’è.
    Poi, il pericolo può arrivare da dove nemmeno te lo immagini. La mia vecchia smart tv Samsung, quando si accendeva mandava un comando via upnp al router di port forwarding ed apriva una porta sull’ip pubblico che permetteva di arrivare direttamente al televisore… era la porta per la tele assistenza… che non c’era modo di disattivare… allora disattivai upnp nel router..
  • pace830sky

    16 Dicembre 2021, 05:53

    proprio sui forum Linux insegnano che la supposta sicurezza intinseca del sistema (in buona parte vanificata dall' insicurezza intrinseca dei browser) è data dal aftto che il s.o. non ha software che accettano comandi dalla rete, a meno di non aprire il PC al controllo remoto.
    Ma in quest' ultimo caso sipuò ben dire che l'utente se l'é cercata.

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