Ah sì! Guarda che non se non vuoi vedere i pixel, non ti serve l'e-shift ultimo grido, basta che dai una bottarella alla ghiera della messa a fuoco.

Così l'immagine ti viene più "cinema-like", come la chiamavano certi guru di cui non sentiamo la mancanza........[CUT]
Eddài, ragazzi: non esageriamo! Uno dei vantaggi dell' e-shift è proprio quello di "nascondere" la struttura della matrice senza sfocare l'immagine; una soluzione che consente di avvicinarsi all'immagine senza il fastidio delle scalette dei pixel. Cosa che fino a non molto tempo fa era possibile soltanto con i proiettori tritubo. E vi assicuro che, per chi come me, ha un rapporto di visione di 1:1, è una soluzione molto utile. Vi ricordate la soluzione dei proiettori Panasonic serie PT-AE per nascondere la "griglietta"? Questa soluzione mi sembra nettamente superiore.
Per quanto riguarda il risultato di riprodurre immagini a risoluzione nativa 4K, forse è il caso di spendere due parole. Siamo d'accordo che i proiettori con e-shift riproducono praticamente 4 megapixel invece che due, sovrapponendo parzialmente due immagini full HD traslate di mezzo pixel in senso diagonale. Tutto molto bello e anche io, per riassumere, dico che siamo quasi a metà strada tra il full HD (2 megapixel) e la risoluzione 4K (8 megapixel), visto che - almeno tecnicamente - abbiamo 4 megapixel sullo schermo. Aggiungo anche che a conti fatti siamo più vicini ai 2 megapixel invece che a 4 megapixel poiché i pixel sono parzialmente sovrapposti.
D'accordo, la risoluzione nativa da 8 megapixel dei Sony non si discute. Eppure, se andiamo a controllare con segnali test a risoluzione nativa 4K, scopriamo che neanche il 520 è perfetto. Solo Sua Maestà VPL-VW1100 arriva a mostrare realmente tutti gli 8,85 milioni di punti dei tre microdisplay RGB.
Detto questo, bisogna dare anche atto a chi ha inventato il meccanismo e-shift e a chi lo ha implementato (sia JVC che Epson) che funziona molto bene. Con materiale a risoluzione full HD, abbiamo visto tutto che la distanza tra il Sony 520 e i tre proiettori con e-shift non era poi così elevata. Anzi: per chi era seduto lontano, complice anche lo schermo, alla fine ha preferito un po' di dettaglio in più dei proiettori con e-shift. Detto questo, è possibile regolare sia JVC che Epson per non esagerare con la maschera di contrasto. Ma ripeto: sono scelte soggettive e non mi sento di criticare chi preferisce questa o quella soluzione.
Ricordo soltanto che alla fine anche il miglior proiettore è comunque un compromesso. Magari, anche solo sul prezzo. Ma sempre di compromesso si tratta.
Rimane un fatto incontestabile. Sony è riuscita a costruire dei microdisplay da 8,85 megapixel con dimensioni incredibilmente piccole. Perché alla fine è questo l'obiettivo: fare matrici (ripeto, tecnicamente sarebbe meglio chiamarli microdisplay) con dimensioni tali che si possano utilizzare obiettivi e light-engine piccoli e poco costosi. Perché tutti son buoni a fare proiettori grandi come portaerei e obiettivi da 15 kg e pazienza se poi il proiettore in questione costa 200.000 Euro, come il JVC 4K nativo che da qualche anno viene utilizzato dalla NHK (la TV di stato giapponese) nelle demo del Super HiVision 8K.
Ad oggi, la soluzione di compromesso adottata da Epson e JVC sta recuperando terreno. Poiché lo scorso anno il divario tra i JVC e i due Sony "economici" (VW300 e VW500) era molto elevato in termini di risoluzione e dettaglio.
Emidio
P.S:
datevi tutti una calmata e basta anche con il sarcasmo.