"Titanic" e non solo...in 3D!

Vince 15 ha detto:
Io parlo del 3D in generale, della possibilità di apprezzare una storia narrata e mostrata con una componente in più rispetto a quello che è possibile fare oggi. Avere davvero la percezione della profondità, degli spazi! Non siate ingenui. Non fatevi frenare dall'immaturità della tecnologia! Guardate avanti e pensate quello a cui potremmo assistere in futuro. Io vedo solo un mondo di meravigliose possibilità! Voi?

OH YEAH!
Sono pienamente d'accordo e non capisco come qualcuno possa non esserlo ;-)
 
vincino ha detto:
Forse qualcuno nn sa che l'occhio umano nn può percepire e misurare direttamente la profondità e la distanza degli oggetti. Infatti l'immagine (capovolta) che la luce getta sulla nostra retina è bidimensionale. Allora come facciamo a muoverci in un mondo a 3 dimensioni? Come fa il nostro cervello partendo da informazioni a 2 dimensioni (immagine retinica) a tirare fuori una terza dimensione? Lo fa attraverso degli indizi: fisiologici (accomodazione del cristallino, disparità binoculare, convergenza)..
APPUNTO: DISPARITA' BINOCULARE, questo è l'elemento fondamentale nella percezione della profondità.
vincino ha detto:
Tutti questi indizi presenti nella vita di tutti i giorni quando guardiamo le cose, sono presenti anche nelle riprese girate normalmente per il cinema.
Bhe, in una normale ripresa per il cinema manca COMPLETAMENTE l'elemento della DISPARITA' BINOCULARE, che è il tassello fondamentale per la percezione della profondità.
Infatti in una ripresa 3d binoculare (come nella realtà) riusciamo a valutare dove si trova una palla in volo (citando il tuo esempio) rispetto a noi anche da un'angolazione sfortunata..
Poi la visione, si sa, è un processo che avviene nel cervello, per cui anche altri tipi di informazioni visive (grandezza reciproca di oggetti familiari, parallasse) e l'esperienza permettono di interpretare quello che si vede, anche se è un elemento bidimensionale.
Fatto sta che senza visione binoculare non si ha comunque un preciso senso di profondità.

Lasciami dire infine che a me dispiace invece molto per chi non vede le immagini stereoscopiche, sono un trip lisergico "gratuito" (nel senso di.. senza danni per il cervello)
;-)
 
In realtà la disparità binoculare come tutti gli indizi fisioligici di profondità funziona bene solo con oggetti vicini. Infatti guardando oltre una certa distanza le immagini retiniche sono praticamente identiche. Entro certe distanze invece ci sono molti altri indizi da utilizzare per percepire la terza dimensione! ;)
Il camaleonte per esempio tramite l'accomodazione del cristallino riesce a misurare con estrema precisione la distanza che lo separa dalle prede. Pare che noi facciamo la stessa cosa misurando la tensione dei muscoli ciliari che sorreggono il cristallino ;)
 
La tecnologia attuale è molto buona (occhiali attivi), solo che quando ho guardato il film in 3d sono uscito con la nausea e un po' di disorientamento (stile quando giri veloce su te stesso). Il film era mostri contro alieni.

Suppongo che il 3d possa essere piacevole se non esagerano con le profondità.
 
Interessantissimo l'ultimo commento di vincino. Non so se ho capito bene, ma in qualche modo stai dicendo che lo stesso mettere a fuoco consente di stabilire la distanza dall'oggetto? Mi sembra sensato. Molto interessante!
 
E' successa anche a me la stessa cosa con "S. Valentino di Sangue in 3D", addirittura ogni 15 minuti dovevo togliere gli occhiali per qualche minuto.
Mi aspettavo molto di piu' dal 3D attuale, siamo rimasti al livello di 20 anni fa' stile Gardaland.
Il 3D non ha avuto successo in passato e non lo avra' neanche adesso, tutti quelli che conosco che hanno visto un film in 3D non ripeteranno l'esperienza, io soprattutto!!
Titanic in 3D mi sa' di cosa assurda, per il semplice fatto che rovinerebbe il film, la trama sarebbe difficile da seguire per le oltre 2 ore di lunghezza.
Filmetti come "S.valentino di sangue" possono giovare del 3D , visto che senza non valgono niente, ma per favore lasciate stare tutti gli altri....
 
Per caso voi che avete avuto problemi al cinema col 3D, siete stati all'Arcadia di Melzo? Io con Mostri vs Alieni non riuscivo a guardare lo schermo! Con altri film ho avuto meno problemi.

Cmq credo che tra le due tecnologie:
  • luce polarizzata
  • occhialini con "otturatore sincronizzato"
...la prima sia meno fastidiosa. Purtroppo, credo che all'Arcadia di Melzo adottino la seconda. Lo sfarfallio negli occhiali è micidiale!
 
Io avevo gli occhialini della Dolby, che sono a luce polarizzata, poi sicuramente dipende da persona a persona.
I miei amici dicevano di essere affaticati dalla visione, ma sono riusciti a tenere gli occhili per 1 ora e mezza . Io li toglievo ogni 15 - 20 minuti perche'mi bruciavano gli ochhi, ad un certo punto sono persino andato in bagno a rinfrescarli con l'acqua.
Gli occhialini con otturatore sincronizzato hanno bisogno di una pila , e da quello che ho letto sono piu' fastidiosi.
In ogni caso non vedo differenza da quello che si vedeva prima con i vechhi occhiali di cartone, sicuramente meno fastidiosi e piu' luminosi.
Non ha funzionato 20 anni fa' il 3D , forse hanno pensato che ora il tempo era piu' maturo.
Secondo me faranno un'altro buco nell'acqua.
Gardaland e' l'unico posto in cui si dovrebbe vedere ancora il 3D , Il piacere di vedere un film secondo me viene rovinato dall'effetto tridimensionale, io personalmente vengo distratto dalla trama e da tutte quelle piccole emozioni che ti puo' dare un bel film.
 
Esattamente così Vince 15! Solamente che l'occhio del camaleonte è uno straordinario teleobbiettivo, il nostro ha prestazioni molto più modeste e oltre la distanza di 6 metri circa, i muscoli ciliari sono completamente rilassati e nn possiamo utilizzare più questo indizio. Stesso dicasi per la "convergenza" che è un indizio che misura la tensione dei muscoli oculomotori. Quando guardiamo un oggetto molto vicino gli occhi convergono (provate a guardare il vostro dito mettendolo a pochi cm dal vostro naso) verso il centro per fa cadere l'immagine osservata nella fovea che è la parte più sensibile della retina. Man mano che allontanate il dito gli occhi convergono sempre meno fino alla distanza di circa 7 metri in poi quando sono perfettamente paralleli. La misura della convergenza da un indizio sulla distanza: più gli occhi convergono più l'oggetto è vicino ;)
Cmq le prime proiezioni 3D risalgono agli anni 50 quindi nn è affatto una nuova tecnologia e come nn ebbe successo all'epoca dubito che l'avrà ora! :D
 
fermi lì, gli occhiavi attivi *sono* una nuova tecnologia!
Non ha niente a che vedere con gli occhiali roso/blu o con la polarizzazione. L'illusione della terza dimensione è perfetta (con un occhio chiuso il fotogramma ha un'ottima definizione e non si intravvede minimamente l'altro). Unico problema di questa tecnologia è che gli occhiali a otturatore scuriscono un po' limmagine. (ovviamente se la tecnologia è ben implementata. quella del Cinecity di Limena è inappuntabile)

Capisco le argomentazioni di Vincino, però l'effetto della profondità (per chi ha occhi e cervello a posto) si perde solo quando la visione non è stereoscopica. Spiego meglio: se l'immagine è stereoscopica posso percepire tridimensionalità anche se tutto il fotogramma è a fuoco. Mentre invece se il fotogramma è a fuoco solo ad una certa profondità non percepisco tridimensionalità se l'immagine non è stereoscopica.
 
Picander ha detto:
fermi lì, gli occhiavi attivi *sono* una nuova tecnologia!

Nuova tecnologia? :confused:

Gli occhiali attivi li avevo nel 2001, se non ricordo male la data, abbinati a una scheda video geforce della MSI.

Si aggiungeva un modulo sull'uscita VGA del monitor, si collegavano gli occhialini con il cavetto e il programma di lettura alternava i fotogrammi sull'occhio destro e sinistro per andare a comporre l'immagine finale (nel nostro cervello).

Ricordo che anche portando il refresh del monitor a 120Hz, era abbastanza fastidioso tenerli oltre i 15/20 minuti. Sembrava di abituarsi ma alla fine davano sensazioni negative come quelle descritte qua.

La visione dei filmati 3d fatti appositamente era carina e coinvolgente, ma non ci avrei mai guardato un film intero.

Premesso che non sono ancora stato al cinema di recente a vedere un film in 3D, dubito molto che queste tecnologie diventino standard di visione a breve/medio termine.

Inoltre faccio presente che l'avvento della proiezione digitale al cinema ha portato sia vantaggi che svantaggi. Tra questi ultimi c'è la perdita della sensazione di tridimensionalità e profondità di campo che è data dal microfuoco dell'immagine.
E' una delle prime cose che si nota, oltre al nero, chi è abituato a proiettori digitali e vede per la prima volta un CRT.
In pellicola al cinema o a casa mia col CRT non ho mai sentito il bisogno di film in 3D perché ho già una buona sensazione di tridimensionalità e profondità di campo con i normali DVD.
Chiaramente sto parlando sul piano di film "normali", non di film ad effetto che nascono apposta per stupire lo spettatore con scene 3D estreme..

Comunque concordo con tutti che la riedizione di film girati in 2D resi poi 3D, è una porcata che potevano tranquillamente evitarsi. Purtroppo però, la massa è caprona...si sà :rolleyes:
 
Con nuova intendevo dire che non è una tecnologia di 50 anni fa.
Bisognerà capire anche la qualità dell'otturatore negli occhiali
 
si beh, non è certo quella porcheria di occhiali rossi e blu ;)

Il concetto è lo stesso. Pannelli LCD che oscurano alternativamente gli occhi e immagini alternate con la stessa corrispondenza sullo schermo.

Purtroppo per renderli poco fastidiosi dovrebbero portare il refresh a frequenze molto alte, cosa che con le tecnologie attuali (occhialini compresi) vedo moooolto difficile.

Oltre al fastidio ricordo che, come dici tu, c'era il difetto della perdita di luminosità (dato sia dalla non completa trasparenza degli occhiali "aperti", sia della riduzione media di luce dovuta all'alternarsi del pannello attivo).

Ribadisco che secondo me è una cosa figa per film pensati appositamente "da effetto", ma che non sostituirà la visione classica dei film.
 
lo spero vivamente! Mentre guardavo mostri contro alieni ricordavo nostalgicamente la strepitosa immagine durante la proiezione digitale di wall-e.

Comunque vediamo come si sviluppa questo 3d, per me ora c'è molto margine di miglioramento. Sia per gli occhialini (tempo di risposta, angolo di visione) sia per i proiettori (luminosità)
 
vincino ha detto:
In realtà la disparità binoculare come tutti gli indizi fisioligici di profondità funziona bene solo con oggetti vicini. Infatti guardando oltre una certa distanza le immagini retiniche sono praticamente identiche. Entro certe distanze invece ci sono molti altri indizi da utilizzare per percepire la terza dimensione! ;)
Il camaleonte per esempio tramite l'accomodazione del cristallino riesce a misurare con estrema precisione la distanza che lo separa dalle prede. Pare che noi facciamo la stessa cosa misurando la tensione dei muscoli ciliari che sorreggono il cristallino ;)

Tutto quel che dici è vero, ma la visione binoculare nella pratica ha un'impatto tremendo nella percezione della distanza e della profondità.
E' vero che oltre una certa distanza le due immagini sulle retine sono identiche, ma nel cinema mica ci sono solo panoramiche chilometriche!
Coi primi piani, dettagli, anche campi medi dove gli oggetti sono posti a distanze diverse la visione stereoscopica è molto più appagante di quella bidimensionale. Io ho visto due film in 3d e uno dei due l'ho rivisto "tradizionale" (sempre al cinema, eh ?) proprio per curiosità.. bhe.. non c'è paragone, il senso di appagamento nella versione stereoscopica (quasi euforia) è del tutto mancato nella proiezione classica, mi sembrava tipo passare dall'alta definizione 1080p a una videocassetta VHS..
Non so spiegarlo bene, ma credo che l'aggiunta della steroscopia fa percepire al cervello un maggior numero di dettagli (d'altronde c'è più o meno il doppio delle informazioni visive) e fa apparire l'immagine più "piena".. anche se la scena, analizzata bidimensionalmente, è la stessa.
Ciao.
 
vincino ha detto:
Cmq le prime proiezioni 3D risalgono agli anni 50 quindi nn è affatto una nuova tecnologia e come nn ebbe successo all'epoca dubito che l'avrà ora! :D

Credo tu stia sbagliando: la tecnologia non ebbe successo all'epoca perchè gli occhiali anaglifici (rossi e blu) erano un pò ridicoli, alteravano totalmente la cromia dell'immagine e l'effetto 3d era molto fastidioso e stancante.

Ora la tecnologia si è evoluta, non è ancora perfetta ma si comincia a ragionare: non c'è più l'alterazione cromatica e i fastidi si sono notevolmente ridotti.

Io penso che piano piano il cinema 3d soppianterà il cinema classico, anche ai tempi del colore molti pensavano che non avrebbe soppiantato il bianco e nero.. ma poi con il migliorare della tecnologia è stato inevitabile.
 
vincino ha detto:
Gli occhiali saranno anche cambiati ma il principio che ci sta sotto è sempre lo stesso! :D

Vabbè, ma che vuol dire: e i pc allora ? E' lo stesso principio dei calcolatori a schede perforate.. ma dimmi che non valeva la pena sviluppare un concetto del genere perchè troppo "primitivo".
Lo sviluppo tecnologico è anche questo, miglior sfruttamento ed evoluzione di concetti non propriamente applicati per i limiti dell'epoca.
E' come dire che il cinema oggi è lo stesso dell'epoca dei fratelli lumiere!
O che era inutile sviluppare la tecnologia del volo perchè al principio già ci aveva pensato leonardo da vinci ed era dunque "roba vecchia" di 600 e passa anni fa!
 
EdoFede ha detto:
Ribadisco che secondo me è una cosa figa per film pensati appositamente "da effetto", ma che non sostituirà la visione classica dei film.

Si, nell'immediato di sicuro: bidimensionale e stereoscopico convivranno per parecchio tempo.
Per il futuro non si sa, ma è anche possibile che se la tecnologia porterà a miglioramenti ulteriori e abbattimenti di costo, la stereoscopia soppianti prima o poi del tutto il cinema bidimensionale.
E' un processo che io vedo simile a quello che è successo col DVD nei confronti delle videocassette: non c'era un motivo valido per preferire l'altro tipo di supporto! ;-)
 
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