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gdecet ha detto:Ciao,
volevo avvisare chi fosse interessato ad acquistare il Thomson Intuiva 32" che su PIXMANIA-PRO, per i possessori di partita IVA (io ho usato quello della società sportiva della quale faccio parte), è in vendita a
1055 eur + 40 spedizione. L'IVA in base a nuove norme, per acquisti intracomunitari non si paga ma va semplicemente dichiarata.
Io l'ho ordinato ieri, per 1096 eur, partito ieri pomeriggio da Parigi con UPS e mi arriva stamattina a casa.
La garanzia è di 2 anni.
buona giornata
Giuliano
gdecet ha detto:E' proprio la seconda delle tue versioni.
L'IVA non si paga proprio ... se hai dubbi vai sul sito www.pixmania-pro.com e ti toglierai ogni dubbio.
Conosco alcune persone che comprano abitualmente da loro ed è sempre stato così. Non so quali normative regolino questo tipo di acquisti.
Ti posto la risposta del servizio Clienti alla mia richiesta di informazioni:
"Buongiorno,
Nel sito www.pixmania-pro.com , in base alla normativa europea che regola gli scambi tra i soggetti, titolari di partita IVA, dei diversi paesi appartenenti alla Comunita’ Europea, é possibile effettuare acquisti in esenzione di iva. Il prezzo finale da Lei pagato sara’ pertanto soltanto l’imponibile, certificato da regolare fattura scaricabile direttamente dal nostro sito dopo l’invio dell’ordine."
ciao
Giuliano
gdecet ha detto:Ciao,
oggi o domani appena mi arriva ti faccio sapere !!!!
Nel frattempo ho cercato sul sito Agenzia delle Entrate .... leggi qua:
Acquisti intracomunitari
Iniziamo in questo primo articolo a trattare delle problematiche generali in materia di iva che si possono incontrare nel momento in cui si decide di intrattenere rapporti fiscali con l'estero
Il caso più semplice è l'ipotesi che un imprenditore italiano desideri acquistare in un Paese straniero dei beni da utilizzare all'interno della sua azienda o rivendere sul territorio italiano.
Prima di addentrarci nell'argomento è importante tenere presente che le problematiche si presentano in modo differente a seconda che questo paese straniero sia parte della UE (Unione Europea) o meno. Occorre inoltre fare attenzione al fatto che non tutti i 15 Paese dell'Unione appartengono oggi all'area Euro (ne sono rimasti fuori per il monento la Gran Bretagna e la Svezia) e questo comporta ulteriori problematiche per quanto concerne la gestione delle differenze di cambio.
Comunque, nell'ipotesi di acquisto da un altro Paese UE (c.d. acquisto intracomunitario), l'imprenditore italiano dovrà fornire al suo fornitore il numero di partita iva (preceduto dalla sigla IT che identifica appunto l'appartenenza all'Italia) acquisendo in questo modo la possibilità di acquistare il bene senza l'applicazione dell'iva. Infatti secondo quanto previsto dalla regolamentazione transitoria in vigore dal 1993, l'iva sugli acquisti intracomunitari va applicata nel Paese di destinazione della merce (in questo caso l'Italia). Per fare ciò l'imprenditore una volta ricevuta la fattura del fornitore estero dovrà integrarla con l'iva applicabile in Italia su quella tipologia di beni e registrarla entro il mese di ricevimento o successivamente purché non oltre 15 giorni dal ricevimento, sia nel registro acquisti che nel registro vendite. Di fatto questa doppia registrazione comporta l'annullamento dell'iva a debito/credito su tale acquisto che quindi rimane "neutro" ai fini della liquidazione iva.
Credo che questa ultima frase significhi che alla fine l'IVA non si paga ...
ciaoooo
Giuliano