Diego72 ha detto:
per calibrare un monitor wide gamut occorre una revision apposta del software o semplicemente come alcuni dicono si fa la calibrazione in rRGB e poi lo si usa col profilo creato?
Assolutamente no. Ammesso - e non concesso - che si riesca a calibrare le singole coordinate cromatiche manualmente, come in
questo caso, allora la cosa è abbastanza "semplice", nel senso che basta calibrare il gamut all'interno del monitor/proiettore e lasciare la scheda video in default.
In caso non sia possibile procedere in questo modo (nella quasi totalità dei monitor consumer in commercio), prima di tutto si dovrebbe procedere nella misura delle coordinate native del monitor, al massimo della loro estensione, ovvero acquistare un monitor con le coordinate che più si avvicinano al riferimento che uno ha in mente (es. sRGB oppure SMPTE C, AdobeRGB et cetera).
A questo punto, si procede con l'autocalibrazione del sistema OS-schedavideo-monitor con una soluzione come quella di datacolor che è un ottimo strumento in relazione al prezzo.
Diego72 ha detto:
se io ho delle strisce di colore che mi delimitano i gradient test (Test n° 21 del eizo monitor test) ossia la sfumatura non la vedo fluida ma con alcune strisce, e le strice cambiano numero a seconda del contrasto che impongo, questo è un inconveniente che si risolve con la calibrazione o è un difetto del monitor?
Si tratta di un limite della profondità in bit del DSP video del monitor (quello che ti permette di gestire i vari parametri di luminosità, contrasto e calibrazione colore) e del collo di bottiglia tra il DSP e il pannello vero e proprio, alcune volte inferiore anche ad 8 bit!
La calibrazione non può eliminare il problema. D'altra parte, con un po' di pazienza ed esperienza, è possibile trovare il miglior compromesso tra valori di luminosità, contrasto, livello del nero, bilanciamento del bianco e "color bending" (alias solarizzazione dei colori).
Emidio