Ciao Mino Topan.
Come avrai visto, su AV Magazine ho appena iniziato a fare "sul serio" anche nell'audio. Non penserai mica che sarei partito subito con 10 pagine di misure???
Dammi tempo, che diamine!
Prima di tutto, tra il non misurare NULLA e misurare un carico puramente resistivo (per giunta solo con un tono puro a 1kHz, se ci pensi sotto molti aspetti è ancora più inutile questa cosa piuttosto che il tipo di carico), direi che qualche "piccola" utilità io comunque la vedo. Poi, se hai bisogno che ti spieghi perché è importante verificare la potenza (continua e impulsiva) su carico puramente resistivo, mi serve solo un po' di tempo poiché certe cose tra i nostri lettori le davo per scontate.
Al momento sono concentrato su altre cose che vedrete presto. Ovvero curva di carico limite su vari carichi resistivi (fino a 2 ohm) e anche altri carichi (di tipo capacitivo e induttivo) e anche con segnali diversi dal classico tono a 1 kHz. D'altra parte, ogni diffusore ha una storia a sé. Quindi scegliere un solo tipo di carico, capacitivo o induttivo che sia, non è che ci dica tantissimo di più.
Per questi due ultimi aspetti, ovvero scelta dei carichi da applicare agli ampli e diversi tipi di segnale test, ho chiesto aiuto direttamente a Gian Piero Matarazzo. Se avrete pazienza e fiducia ne vedrete delle belle.
Nel frattempo, continuerò ad applicare il solo carico puramente resistivo poiché al momento questo è lo standard. E comunque, verificare quanta potenza sia in grado di erogare un ampli ai vari carichi, secondo me è importante invece che fidarsi delle caratteristiche tecniche dichiarate dal costruttore. Ancor più quando questo tipo di verifiche, effettuate con strumentazione di qualità, le trovate su una testata online ad accesso gratuito.
In ogni modo, credo che al momento, l'analisi su carichi induttivi e capacitivi vengano effettuati solo da AudioREVIEW, in edicola ogni mese.
Emidio