Sony HW50 (e altri): anomalie e misure

Emidio, sono senz'altro d'accordo con la classica scala dei grigi proiettata sullo schermo. E' una situazione irrealistica, che conduce ad errori di visione notevoli (ti ricordi le calibrazioni dei 6 proiettori fatte allo shoot out a Roma del TAV, dove infatti il risultato era tutt'altro che ottimale?). Ma usando un pattern windowed al 20% e lasciando operare l'iris (che difatti si chiude perché analizza l'immagine e "vede" il risultato) si simula esattamente quello che succede sullo schermo quando proiettiamo una immagine scura. In queste condizioni, che sono quelle che ci interessano per una corretta riproduzione del gamma, la maggior parte della superficie di proiezione è scura: la stessa situazione del pattern al 5 o 10% della misura con una finestra del 20%. Per me non ci sono problemi su come fai tu o chiunque altro, né devo insegnare nulla a nessuno. Sono solo convinto che la misura sia più realistica così e simuli un comportamento reale. Ma francamente, le guerre di religione non mi interessano.. ;)
 
.... Sono solo convinto che la misura sia più realistica così e simuli un comportamento reale. Ma francamente, le guerre di religione non mi interessano.......[CUT]
Andrea, non è una guerra di religione. Qui si tratta più che altro di scienza contro fantascienza.

Posso anche capire che io, come autorevolezza, conti come il due di picche. Ma non ti chiedi come mai se l'unico e solo (a livello interplanetario) che insiste su questa cosa di lasciare l'iris in funzione mentre fai misure e calibrazioni?

Aggiungo qualche altra considerazione.

... adottando il semplice accorgimento di aspettare che abbia "reagito", perché quello è il nero che vedrò nel film...[CUT]
Non è così. Se lasci attivo l'iris dinamico, nel film vedrai tanti diversi "neri", a seconda se l'iris si apre o meno: in alcune scene, con APL bassissimo (es. l'interrogatorio in Oblivion") sarà chiuso, mentre in altre con APL leggermente più elevato (sempre oblivion, sequenza della biblioteca), sarà quasi sempre aperto.

Per capire di cosa sto parlando, puoi provare tu stesso a capire quali sono i limiti entro i quali l'iris viene attivato. La cosa più semplice è partire dal nero, con iris completamente chiuso, e "salire" inserendo, in posizione decentrata, un'area di bianco al 100% con dimensioni crescenti, partendo da una manciata di pixel, a passi dello 0,1%.

Ecco tre pattern di esempio (da sinistra: 0,1%, 1% e 10%). Sarebbe meglio salire a passi dello 0,1%. Io ho messo solo questi tre pattern solo per far capire di cosa sto parlando. Io metto l'area crescente negli angoli destra e misuro il livello del nero a sinistra:



- pattern in formato .png full HD, click per ingrandire -


... Che io sappia non esistono controindicazioni teoriche perché a me sapere quanto "fa" la matrice in nativo non interessa nulla (un po' come sapere quanto ci impiego "casello-casello": ma cosa volete che me ne importi, dato che parto da casa e non dal casello?), ma mi interessa conoscere il contrasto vero della macchina che ho pagato. Quindi, se uso l'iris, lo misuro...[CUT]
Peccato che sia l'esatto opposto di quello che dici. Anzi, tu che misuri con iris in funzione, è come se misurassi soltanto una frazione molto piccola del percorso. Misurando invece senza iris, fai una misura completa e vicina alla realtà.

In poche parole le contro-indicazioni ci sono sia nella misura che nella taratura. Partiamo dalla misura della qualità di un proiettore.

Poniamo ad esempio di avere un proiettore LCD full HD con iris dinamico (nella fattispecie, un ottimo Epson EB-U04). L'iris, con l'abbassarsi della luminosità, si chiude progressivamente. Se tu misuri una scala dei grigi a passi del 10%, avrai un risultato in cui interverrà l'iris, quindi i livelli più bassi - diciamo quelli tra il nero e il 20% - saranno molto scuri e avrai un rapporto di contrasto che potrebbe essere anche di 10.000:1

Poi però guardi il risultato proiettando un film, e invece sarà molto ma molto lontano rispetto a quello di un proiettore che ha un rapporto di contrasto nativo di 10.000:1 come quello di un riflessivo (misurato senza iris, ovviamente). L'immagine dell'Epson EB-U04 (full HD, 3000 lumen, prezzo inferiore ai 600 Euro) sarà molto meno "tridimensionale", meno dinamica rispetto a quella di un Sony HW65 (che costa 5 volte tanto). Eppure tu hai misurato una curva del gamma quasi perfetta e un rapporto di contrasto molto elevato anche nell'Epson, ma solo perché c'era l'iris attivato.

Come la mettiamo?

Altra controindicazione c'è nella taratura. Ipotizziamo che devi tarare il gamma sulle basse luci. Se interviene l'iris, leggerai un valore molto basso e avrai - poniamo ad esempio al 5% di intensità del segnale in ingresso - un valore di luminanza troppo basso, ergo un gamma troppo alto. In pratica, secondo le misure, hai la classica situazione delle basse luci quasi "affogate". In quel caso che fai? Come tari un proiettore con l'iris attivato? Quali riferimenti prendi per capire - ad esempio - quale livello di luminanza deve avere il grigio al 5%?

Emidio
 
Ultima modifica:
Quasi dimenticavo: in alcuni proiettori con iris dinamico et similia, oltre a modificarsi l'iris viene variata anche la curva del gamma che, in estremo, viene quasi linearizzata, per staccare il più possibile dal livello del nero le informazioni sulle basse luci. La stessa cosa succede in alcuni proiettori privi di iris ma con modulazione dinamica del sistema d'illuminamento come alcuni DLP con LED RGB oppure come l'Epson LS10000 con laser-fosfori.

In quel caso ci sarebbe un doppio errore poiché oltre a introdurre la chiusura dell'iris, viene proprio modificata la curva del gamma. In altre parole, è impossibile misurare o tarare senza disattivare quella funzione.

Ripeto: si calibra senza iris dinamico. Si misura senza iris dinamico. La misura con l'iris dinamico si fa alla fine non solo per capire qual'è il rapporto di contrasto dinamico ma anche - e soprattutto - per capire quanto interviene e come viene modificata (se viene modificata) la curva del gamma.

Emidio
 
Nonostante sto con Emidio sulla questione, vorrei per curiosita' provare anche tale suggerimento:

http://www.spectracal.com/Documents/White Papers/Constant APL Test Patterns.pdf

Forse, con constant APL patterns e non semplici windowed patterns potrebbe farsi una calibrazione usando l' iris. Forse...

Mi vengono in mente parecchie difficolta' come perche' usare il 20% e non il 15% o il 30%, ma vale la pena di provarci. Secondo me, il problema fondamentale delle iris dinamiche non e' tanto la luce e come questa vienne amministrata per regolare il gamma. Si che e' irritante pero' peggio ancora e' quello che fa sui colori mutando luminosita'+tinta+saturazione.
 
... con constant APL patterns e non semplici windowed patterns potrebbe farsi una calibrazione usando l' iris......[CUT]
I pattern con APL costante sono indispensabili su display con tecnologia OLED o plasma e, più in generale, per evitare che ci siano modulazioni del gamma o della luminanza da parte dell'elettronica di controllo, cosa possibile anche nei display LCD.

Il non usare pattenr con APL costante su plasma e OLED è sconsigliabile, esattamente come lasciare l'iris attivo nei proiettori.

Comunque si, la risposta ovviamente è positiva. Ma visto che l'utilizzo di pattern con APL costante avrebbe il solo scopo di tenere aperto l'iris, tanto vale spegnerlo, non credi?

Emidio
 
Emidio, infatti sono anni che sostengo che il rapporto di contrasto non serva a nulla, ma che sia molto più realistica la valutazione di altri parametri. Finché ho pubblicato misure ho "inventato" - termine esorbitante! - il CR40, ossia il rapporto tra il 40% ed il nero, che mi sembra più rispondente. Ed in questi casi, a parità di ottimizzazione di curve del gamma, mi è sempre uscito fuori un CR40 superiore per proiettori come i Sony a confronto con gli Epson economici che hai citato. Ossia: accordo tra misura e visione, tenendo in considerazione non UNO, ma PIU' parametri insieme. Ricordiamoci sempre che la godibilità di un proiettore non è data SOLO da un parametro, ma da un insieme di questi. Cercare di ottimizzarne uno serve a poco, se non si cerca il bilanciamento tra tutti quanti.
Il percorso che indichi mi porta a questo: dato che sostieni che non sia corretto misurare con l'iris in funzione, calibri e misuri il gamma senza inserirlo. La misura che pubblichi caratterizza la macchina SOLO se poi non la userai MAI con l'iris attivo. E questo va bene forse con qualcuna, ma non con tutte. Se invece nella pratica lo attivi, la misura che hai dato NON caratterizza la condizione di funzionamento effettiva. Quindi cosa è stata fatta a fare, se poi ne devi rifare un'altra "per capire quanto interviene e come viene modificata (se viene modificata) la curva del gamma"? Ripeto: a me interessano (ma è solo una mia idea) le misure che rispecchiano comportamenti REALI, di impiego effettivo. Altrimenti torniamo alla misure audio di trent'anni fa che misuravamo cose che non contavano nella pratica. Arriviamo forse alla conclusione che per definizione l'introduzione dell'iris dinamico, dato che non è misurabile ed un proiettore non è tarabile in questo modo, non serve a nulla? Mi pare che faccia un po' a pugni con gli occhi di molta gente che dicono il contrario. Ma forse sbaglio io.

In ogni caso, non pretendo certo di convincerti, e va bene così.
Tornerei al proiettore di ZioArvi, che mi sembra l'oggetto di questa discussione: a che punto siamo?
 
Emidio, infatti sono anni che sostengo che il rapporto di contrasto non serva a nulla.......[CUT]
Al contrario. Prima di tutto esistono tanti tipi di rapporti di contrasto da poter misurare. Tra le varie misure, il rapporto di contrasto nativo può dirti molte cose. Tra le tante, la massima dinamica a disposizione, come sarà possibile modulare la curva del gamma sulle basse luci e quale sarà la saturazione dei colori a bassa luminosità. Quello che non dice quasi nulla è proprio il rapporto di contrasto dinamico, con iris in funzione.

....Finché ho pubblicato misure ho "inventato" - termine esorbitante! - il CR40, ossia il rapporto tra il 40% ed il nero, che mi sembra più rispondente....[CUT]
Il CR40 può essere già estrapolato dai valori del gamma misurati sulla scala dei grigi. Se sai già qual'è il gamma al 40% e sai qual'è il livello del nero (con iris disattivato), sai già qual'è il CR40.

.... Ed in questi casi, a parità di ottimizzazione di curve del gamma, mi è sempre uscito fuori un CR40 superiore per proiettori come i Sony a confronto con gli Epson economici che hai citato. ..[CUT]
Finalmente, "a parità di ottimizzazione di curve del gamma". E se non sono ottimizzate, cosa che spesso succede?

Perché forse dimentichi quello che ti dissi qualche anno fa. Te lo ripeto.

Ho un proiettore da 1.000 lumen, con nero a 0,1 lumen (con IRIS spento, ovviamente).

Il suo CR nativo è 10.000:1

Ho appena calibrato quel proiettore con gamma "a spada". Al 40% ha ben 132 lumen. Per cui il gamma al 40% è esattamente 2,2.

Il CR40 di quel proiettore è di 1320:1

Ora prendo lo stesso proiettore, scelgo una curva del gamma diversa (1.8) e - "come per magilla" - il valore al 40% sale e si assesta a 193 lumen. Per cui il gamma al 40% è esattamente 1,8.

Il CR40 dello stesso proiettore ora è di 1930:1

Quindi ricapitoliamo: lo stesso identico proiettore, completamente starato (con basse luci troppo alte, immagine slavata e non più tridimensionale) ora ha un CR più alto. Devo aggiungere altro?

.... Ricordiamoci sempre che la godibilità di un proiettore non è data SOLO da un parametro, ma da un insieme di questi. Cercare di ottimizzarne uno serve a poco, se non si cerca il bilanciamento tra tutti quanti...[CUT]
Su questo siamo d'accordo.

.... dato che sostieni che non sia corretto misurare con l'iris in funzione, calibri e misuri il gamma senza inserirlo. La misura che pubblichi caratterizza la macchina SOLO se poi non la userai MAI con l'iris attivo....[CUT]
Non è così. Ti ho spiegato che soltanto con l'iris disattivato puoi misurare il gamma di una immagine, all'interno dello stesso fotogramma. E infatti non hai ancora risposto alla mia domanda che ti ripeto, sperando che dedicherai qualche secondo in più a rispondermi:

stai calibrando un proiettore, con il colorimetro rivolto verso lo schermo, quindi useremo i NIT. Ebbene sul bianco hai esattamente 50 nit, perfettamente bilanciati in RGB. Come fai a calibrare il 5% della scala dei grigi con l'iris che è in funzione? Qualche deve essere per te il livello di luminanza che devi leggere dal pattern al 5% della scala dei grigi, per dire che hai calibrato correttamente quel proiettore?

Quello che forse ti sfugge è che i nostri occhi leggono un'immagine in maniera istantanea. Le misure invece le facciamo in maniera sequenziale, un pattern alla volta. Quando l'iris si chiude, si abbassa l'intensità luminosa su tutto il fotogramma. Se invece tu misuri prima un pattern con iris aperto e poi ne misuri un altro con iris chiuso, mi spieghi che senso ha?

Possibile mai che non riesci a capire che non ha proprio nessun senso misurare in questo modo?

Guarda queste due immagini. Quella a sinistra l'ho presa da Sicario, un film che ti consiglio e che è il mio nuovo riferimento, sia in Blu-ray Disc che in UHD Blu-ray.



Orbene quella a sinistra è quella originale. Da quella a destra ho eliminato le alte luci dai finestrini. Nella seconda molto probabilmente il diaframma interverrà, chiudendosi. Ebbene, se interviene solo l'iris, il gamma dell'intera immagine non cambia, poiché ci sarà sempre la stessa proporzione tra i vari livelli. I tuoi occhi però vedranno un livello più basso e il risultato sarà sicuramente più accettabile, a patto che l'iris sia veloce e non ci siano altri interventi. Però, lo ripeto, i tuoi occhi percepiscono l'immagine nella sua interezza.

Quando tu invece misuri, lo fai un pattern alla volta e se si chiude il diaframma tra un pattern e un altro, stai SBA-GLIAN-DO.

In alcuni casi (che ti ho citato prima), alcuni proiettori oltre ad azionare il diaframma, modificano anche il gamma, alzando il livello delle basse luci (abbassando il gamma) per rendere più evidenti le informazioni sui primissimi livelli. Si tratta ovviamente di un "trucco" che rende l'immagine forse più accattivante ("ruffiana") per alcuni appassionati, che vedranno più particolari ma si tratta comunque di un errore.



A sinistra l'immagine originale, a destra una simulazione di come alcuni proiettori abbassano il gamma.

Emidio
 
Ultima modifica:
Ma visto che l'utilizzo di pattern con APL costante avrebbe il solo scopo di tenere aperto l'iris, tanto vale spegnerlo, non credi?

Se tanto vale spegnerlo, allora non fa differenza se usiamo constant APL patterns, windowed or full screen. Ti ripeto, Emidio, non sono affatto sicuro che funzioni, ma vorrei provarlo il piu presto possibile. Secondo me, e' molto difficile ''addomesticare'' il comportamento non lineare delle iris, comunque non fa male provare...
 
In alcuni casi (che ti ho citato prima), alcuni proiettori oltre ad azionare il diaframma, modificano anche il gamma, alzando il livello delle basse luci (abbassando il gamma) per rendere più evidenti le informazioni sui primissimi livelli. Si tratta ovviamente di un "trucco" che rende l'immagine forse più accattivante ("ruffiana") per alcuni appassionati, che vedranno più particolari ma si tratta comunque di un errore.

Bingo!

Appunto questa affermazione e' il cuore del problema con le iris dinamiche. Siccome vivo con un vpr che usa l' iris dinamica, so esattamente di cosa parli.
 
Se tanto vale spegnerlo, allora non fa differenza se usiamo constant APL patterns, windowed or full screen. Ti ripeto, Emidio, non sono affatto sicuro che funzioni, ma vorrei provarlo il piu presto possibile. Secondo me, e' molto difficile ''addomesticare'' il comportamento non lineare delle iris, comunque non fa male provare...
No, non fa male. Però c'è un problema. Un proiettore non è un display che puoi attaccare la sonda sullo schermo.

Se non hai una sonda con angolo di campo ridotto (max 2 gradi), può essere che quando misuri i pattern più scuri (con cornice più chiara) finisca per entrare anche un po' di "riverbero" nell'area utile dello strumento.

Ripeto: più semplice spegnere l'iris dinamico.

Emidio
 
Emidio Frattaroli ha detto:
Andrea, non è una guerra di religione. Qui si tratta più che altro di scienza contro fantascienza. ....[CUT]

Perché forse dimentichi quello che ti dissi qualche anno fa. Te lo ripeto. ....[CUT]

Ripeto: si calibra senza iris dinamico. Si misura senza iris dinamico. La misura con l'iris dinamico si fa alla fine non solo per capire qual'è il rapporto di contrasto dinamico ma anche - e soprattutto - per capire quanto interviene e come viene modificata (se viene modificata) la curva del gamma. ....[CUT]

Non è così. Ti ho spiegato che soltanto con l'iris disattivato puoi misurare il gamma di una immagine, all'interno dello stesso fotogramma. ....[CUT]

Possibile mai che non riesci a capire che non ha proprio nessun senso misurare in questo modo? . ....[CUT]

Quando tu invece misuri, lo fai un pattern alla volta e se si chiude il diaframma tra un pattern e un altro, stai SBA-GLIAN-DO. . ....[CUT]

Emidio, ti ricordavo più cortese e meno apodittico. Forse ti starai lasciando prendere dalle misure che stai facendo, dalla presentazioni e dalla tua crescente esperienza che certamente hai in misura assolutamente superiore alla mia, ma credo che un minimo di garbo non guasterebbe. E forse anche un pochino, ma solo una spruzzatina, di umiltà. Molti grandi della storia ne avevano in abbondanza, e forse farebbe bene a tutti non prendersi eccessivamente sul serio. Ma questo è solo un commento di uno che sta invecchiando…

Emidio Frattaroli ha detto:
E infatti non hai ancora risposto alla mia domanda che ti ripeto, sperando che dedicherai qualche secondo in più a rispondermi:

stai calibrando un proiettore, con il colorimetro rivolto verso lo schermo, quindi useremo i NIT. Ebbene sul bianco hai esattamente 50 nit, perfettamente bilanciati in RGB. Come fai a calibrare il 5% della scala dei grigi con l'iris che è in funzione? Qualche deve essere per te il livello di luminanza che devi leggere dal pattern al 5% della scala dei grigi, per dire che hai calibrato correttamente quel proiettore? ....[CUT]

Per rispondere alla tua domanda: io non calibro prendendo un’immagine per il Rec. 709 a 50 IRE cercando il gamut perfetto, non calibro cercando il gamma “a spada” a 2.22, non calibro cercando 50, 80 o 2500 nit. Non cerco il valore perfetto, che non esiste nella pratica ma solo nella teoria, non mi interessa quanti devono essere i nit che qualcuno ha definito essere lo “standard minimo” per un’immagine da cinema. Cerco di tirare fuori il meglio di quel proiettore, in quell’ambiente, senza avere un vincolo preciso al 50 o 100% dell’immagine. Cerco di adattarlo perché, all’interno di un compromesso, dia il meglio GLOBALMENTE, ossia per quello che può fare.

Sono convinto che la calibrazione sia una ottimizzazione di molte cose, tra le quali il posizionamento del proiettore in ambiente. Le misure, insegnano nelle facoltà di Ingegneria e Fisica (e chi le ha frequentate sa cosa voglio dire), vanno effettuate sempre nelle stesse condizioni di ripetibilità. Quindi, che tu stia usando una dark room o un ambiente mediamente riflettente, questo non può dare un riferimento assoluto ai tuoi lettori. Ma un cristiano che si troverà a ricalibrare il proiettore nel suo, di ambiente, non otterrà lo stesso risultato.
Un esempio? Lo STESSO proiettore, con impostata la STESSA funzione del gamma, si vedrà ugualmente in una dark room oppure in una stanza con i muri bianchi e completamente riflettenti? Non credo. Il tuo “gamma a spada” a 2.2222222 non varrà NULLA in una stanza completamente bianca oppure in una completamente nera.
Fai la prova, se già non l’hai fatta, e vedrai che il gamma a 2.22 è una specifica di riferimento per una catena di riproduzione, NON IL RISULTATO DA OTTENERE SEMPRE E COMUNQUE IN UNA CALIBRAZIONE ADATTIVA.

Detto questo, devo confessare che sono rimasto di stucco a leggere questa affermazione:

Emidio Frattaroli ha detto:
Orbene quella a sinistra è quella originale. Da quella a destra ho eliminato le alte luci dai finestrini. Nella seconda molto probabilmente il diaframma interverrà, chiudendosi. Ebbene, se interviene solo l'iris, il gamma dell'intera immagine non cambia, poiché ci sarà sempre la stessa proporzione tra i vari livelli......[CUT]

So bene che la tua formazione universitaria non è di provenienza ingegneristica, ma l’autorevolezza di cui godi deriva da studi approfonditi che hai fatto e continui a fare. Solo che qui, Emidio, hai scritto una castroneria enorme, che potrebbe anche passare ai lettori del forum.

Il gamma è una funzione ingresso/uscita del proiettore. Non è una caratteristica dell’immagine.

Dalla Teoria dei sistemi (quella che chi ha fatto Ingegneria ha studiato) ricaviamo un concetto molto semplice, che ho cercato di sintetizzare in questa slide (non ricordo come si faccia ad inserirla direttamente nel testo e/o se sia possibile, per cui è solo presente il link):

Risposta ad Emidio del 27 aprile 2016.jpg

Se dalla nostra sorgente A facciamo transitare un segnale video attraverso il proiettore B, otteniamo un’immagine sullo schermo C.
La funzione di trasferimento (per semplicità lasciamo andare le trasformate di Laplace, Fourier, domini del tempo o della frequenza) si vede nello schematico blocchetto in fondo: Y(s) = U(s) * G(s), dove G(s) rappresenta proprio la trasformazione che il nostro segnale subisce attraversando un sistema. Ossia la sua “fotografia processuale” (nel senso di processamento dell’immagine!), che è una funzione di “come” è fatta la “scatola” che sta tra ingresso ed uscita.

Quindi significa che un proiettore, caratterizzato da un gamma X, restituisce livelli diversi a seconda del segnale in ingresso che riceve. Quindi se alteriamo il gamma, alteriamo il comportamento del proiettore, non stiamo caratterizzando un’immagine.

Ora, se tu pensi quello che hai scritto, cioè che il gamma dell’immagine cambi se cambi una parte dell’immagine, sono costretto a pensare che tu abbia scritto di fretta. Se ne sei convinto, con poca eleganza ti dico che devi andare a STU-DIA-RE!

Emidio, il gamma che misuri è il MODO in cui il proiettore ti restituisce un’immagine. Ossia il suo comportamento, cioè come è in grado di comportarsi con un segnale che porta dall’ingresso (sorgente) all’uscita (schermo).

E lo fa con tutte le limitazioni dei sistemi reali: se cambiamo il valore del gamma (“Se sai già qual è il gamma al 40% e sai qual è il livello del nero (con iris disattivato), sai già qual è il CR40.”) NON SAI quale sia il CR40 perché devi rimisurare il livello del nero, che avrai alterato modificando il gamma DEL PROIETTORE (non dell’immagine!) per vedere quanto vale. E se lo hai abbassato, il livello del nero sarà probabilmente più alto, perché la curva del gamma è funzione del punto di partenza del nero, che non rimane fermo (in un sistema reale e non linearmente perfetto come qualunque proiettore).

I nostri occhi leggono certamente un’immagine in modo istantaneo, ma quella immagine non ha un gamma che varia da sequenza a sequenza, ma è il proiettore che riproduce il gamma che può, ovvero associa una grandezza luminosa in uscita al suo segnale in ingresso, secondo ciò che riesce a fare.
Quindi cerco di impostarlo in modo che reagisca in modo medio alla sollecitazione. Misurare con iris aperto e poi parzialmente aperto o chiuso in una finestra al 20% serve proprio a questo, ossia a dare una SIMULAZIONE della realtà, nella quale il proiettore, che non è un soggetto pensante, ma è fatto di silicio e non ha emozioni, riesce a rispondere secondo come è stato progettato.

Comunque, io continuerò a SBA-GLIA-RE ma in linea di massima trovo dei proiettori che una volta tarati, danno dei risultati abbastanza soddisfacenti. Non sempre li incontro trattati allo stesso modo…

In ogni caso, possiamo rimanere ognuno della propria opinione senza creare alcun danno all’umanità: come ho già detto non ho nessuna intenzione o pretesa di convincerti (tanto so che non cambierai mai idea… ;) ), ma stai sicuro che continuerò a volerti bene!
 
... un minimo di garbo non guasterebbe. E forse anche un pochino, ma solo una spruzzatina, di umiltà. Molti grandi della storia ne avevano in abbondanza, e forse farebbe bene a tutti non prendersi eccessivamente sul serio....[CUT]
Hai ragione. E ti chiedo scusa. Ma è anche vero che stiamo parlando di cose molto serie e di una materia che mi sa molto a cuore, senza contare la responsabilità che ho, da amministratore, che su questo forum venga fatta una informazione corretta.

.... io non calibro prendendo un’immagine per il Rec. 709 a 50 IRE cercando il gamut perfetto, non calibro cercando il gamma “a spada” a 2.22, non calibro cercando 50, 80 o 2500 nit. Non cerco il valore perfetto, che non esiste nella pratica ma solo nella teoria, non mi interessa quanti devono essere i nit che qualcuno ha definito essere lo “standard minimo” per un’immagine da cinema. Cerco di tirare fuori il meglio di quel proiettore, in quell’ambiente, senza avere un vincolo preciso al 50 o 100% dell’immagine. Cerco di adattarlo perché, all’interno di un compromesso, dia il meglio GLOBALMENTE, ossia per quello che può fare....[CUT]
Ma se non hai dei riferimenti precisi, come fai a capire qual'è il meglio che riesci a tirar fuori da quel proiettore? Come fai senza riferimenti ad adattarlo? Come fai a scegliere il compromesso migliore?

Ovviamente ormai le mie sono domande retoriche. Ho capito benissimo che non hai alcuna intenzione di rispondere, poiché una tua risposta nel merito chiuderebbe questa farsa in poche battute.

E infatti, invece di rispondere, preferisci divagare. Ok, voglio stare al tuo gioco e risponderti nel merito.

... Emidio, hai scritto una castroneria enorme ....

... , con poca eleganza ti dico che devi andare a STU-DIA-RE! [CUT]
Niente affatto Andrea. Non ho scritto nessuna castroneria. Anche se è vero che devo studiare. Continuo a farlo ogni giorno. Senza sosta.

In ogni modo, per risponderti nel merito, anche una immagine ha un suo gamma. Evidentemente ti manca tutto il know-how sulla post-produzione e sulla color correction (a proposito di chi deve sturiare). Una parte molto importante di un film è la post produzione ed è dove si crea veramente l'immagine: è la fase dove viene deciso - tra le altre cose - il bilanciamento del bianco delle varie scene, la saturazione e anche il gamma.

Quello che evidentemente ti sfugge è che non esiste solo l'EOTF (ovvero la curva di trasferimento che c'è nel proiettore) ma anche l'OETF, ovvero la curva di trasferimento opposta che c'è nell'immagine che viene inviata al proiettore. Curva che ormai non è più insita nella camera di ripresa ma che è lineare quando le camere registrano in RAW (anche fino a 16 bit per componente) e viene plasmata da chi produce il film a proprio uso e consumo, all'interno del linguaggio cinematografico che hanno in mente.

Pensa che ci sono edizioni dello stesso film con gamma differenti. Senza contare che tutte le edizioni UHD-BD in HDR hanno per forza di cose un gamma differente dalle edizioni in BD.

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L'immagine a sinistra è quella originale. In quella a destra ho abbassato il gamma.

Ergo, le due immagini ora hanno un gamma diverso.

In ogni modo, vorrei tornare a bomba.

Quello che volevo dire e che forse hai dimenticato pensando di avermi colto in castagna, è che - anche se si chiude l'iris - il gamma di quel proiettore non deve cambiare.

A scanso di equivoci, per evitare personali esegesi e stravolgimenti della semantica, quando dico che se si chiude l'iris il "gamma dell'immagine non cambia", mi riferisco ovviamente al gamma del proiettore, misurato sull'immagine. Perché noi tutti misuriamo il gamma utilizzando delle immagini: immagini test, s'intende, ma sempre di immagini proiettate si tratta. Quindi perdonerai la "licenza poetica" di riferirmi al gamma dell'immagine proiettata e non del proiettore.

In altre parole, se tu misuri il gamma di un proiettore, con l'iris aperto o con l'iris chiuso, e non intervengono altre diavolerie del DSP video, la misura del gamma DEVE essere la stessa. Peccato che la tua misura (e anche la mia) prevede acquisizioni sequenziali, una dopo l'altra. E se l'iris è aperto al massimo quando misuri il bianco al 100% e invece è chiuso quando misuri il 10% oppure il 5%, la misura NON HA SENSO.

...I nostri occhi leggono certamente un’immagine in modo istantaneo, ma quella immagine non ha un gamma che varia da sequenza a sequenza....[CUT]
Appunto! Come mi spieghi allora queste due misure?

A sinistra la misura con iris disattivato, a destra con iris attivato:



click per ingrandire.

Per la cronaca, JVC X7000, con e senza iris attivato.

Nel secondo caso, le misure farebbero pensare al fatto che il proiettore affoghi le basse luci ma non è così. Perché si è abbassato tutto il flusso luminoso. Il proiettore - visivamente - ha lo stesso gamma di prima, ma è meno luminoso di prima.

La differenza è che con l'iris disattivato hai misurato il gamma del proiettore. Con l'iris attivato hai misurato un'altra cosa fuori dalla realtà. Perché la misura che fai non ti dice qual'è il gamma di quel proiettore.

Riesci finalmente a capire qual'è il limite della "tua" misura oppure no?

Se in grado di rispondere su questa cosa oppure aprirai un'altra parentesi?

Emidio
 
Ultima modifica:
Emidio, quello che dici è noto dalle LUT in poi. Non è una novità (escluso HDR et similia). Fermo restando che, come ho già detto, se c'è qualcuno che ha più bisogno di studiare e di attualizzarsi, ora, sono certamente io e te l'ho già scritto. Ma questo non significa che uno debba dimenticare ciò che si presuppone debba aver imparato come base della materia.

In ogni modo ti dico francamente che non ho voglia di seguitare a fare le nottate per cercare di esprimere la mia esperienza e le curve che ottengo, parametrate ai risultati che ho visto: sono convinto che alla fine l'unica cosa che conti sia arrivare a vedere bene un proiettore facendolo rendere al meglio, non disquisire ad libitum su metodi.

Le misure (penso di avere una storia che lo dimostri) sono certamente importanti e divertenti, e di certo si possono sempre affinare, migliorare, integrare e rendere più attinenti alla realtà riprodotta.
Se ti ricordi, ne dovevamo parlare un paio d'anni fa una domenica pomeriggio per cercare di sviluppare dei punti di incontro e cercare di fare qualcosa di nuovo insieme. Ti ho aspettato (e non era la prima volta) ma non ti sei presentato perché avevi altro da fare, quindi evidentemente questo tipo di confronto non era nelle tue priorità.
Farlo su un forum è nettamente più lento e consuma molte più energie.

Ti dico francamente che non ne ho per questo scopo.

Quindi, non c'è problema. Hai ragione tu su tutto.

Un salutone,
Andrea
 
... non ho voglia di seguitare a fare le nottate per cercare di esprimere la mia esperienza e le curve che ottengo, parametrate ai risultati che ho visto: sono convinto che alla fine l'unica cosa che conti sia arrivare a vedere bene un proiettore facendolo rendere al meglio, non disquisire ad libitum su metodi.....[CUT]
Andrea, so che non posso pretendere che tu risponda nel merito e che prenda atto dei limiti di misurare il gamma con iris attivato. D'altra parte il mio ruolo m'impone di provarci comunque.

...Se ti ricordi, ne dovevamo parlare un paio d'anni fa ... evidentemente questo tipo di confronto non era nelle tue priorità....[CUT]
In quel preciso momento evidentemente non lo era. D'altra parte di misure ce ne sono fin troppe per certificare l'inadeguatezza del misurare una scala dei grigi di un proiettore con iris attivato. Qui non si tratta di trovare un compromesso. Poiché qualsiasi compromesso comporterebbe l'introduzione di un errore.

... Farlo su un forum è nettamente più lento e consuma molte più energie....[CUT]
Sei stato tu a sollevare il problema, pubblicamente, su questo forum. Non puoi prendertela se intervengo con energia a chiarire quello che - secondo l'intera comunità scientifica - è un grave errore di metodo.

Ho finalmente a disposizione due JVC (x5000 e x7000) che sto utilizzando in alcuni eventi in giro per l'italia. Ebbene li sto analizzando come mai avevo fatto prima, anche per introdurre nuove misure per contenuti HDR e REC.2020. Parte dell'analisi verte anche su quello che "combina" il DSP video sul gamma quando si attiva il diaframma automatico (lentissimo). La parte che - ne sono certo - troverai interessante, è il nuovo approccio nell'analisi del rapporto di contrasto.

A Bologna, da Audioquality, sabato 30 Aprile mostrerò tre proiettori: il JVC X7000, l'Epson LS10000 e il Sony VW520, sia con materiale full HD che con 4K-HDR-2020. Userò il pubblico di due sessioni particolari come "cavie" per verificare la correlazione tra misure e visione, utilizzando anche segnali test e anticipando il lavoro sul rapporto di contrasto. Mi farebbe piacere che ci fossi anche tu.

Emidio
 
Mi intrometto per chiedere:

1) calibrazione con iris disattivato...... Nell'uso quotidiano, e quindi con Iris attivo, quali valori cambiano?

2) calibrazione con Iris attivo............ Nell'uso quotidiano, e quindi con immagini in movimento e non pattern statici, quanto efficace rimane la calibrazione?
 
... perdonate ma... sono solo io quello che nota che siamo in filo OT in una discussione che dovrebbe, nei limiti del possibile e della capacità di sopportazione di lettori (al mommento) non direttamente coinvolti, trattare dello scempio (misurabile e misurato) del C.R. dei proiettori SXRD ?

la mia esperienza... io guardo e calibro con iris fisso, per la precisione impostato su -16 ... se passo ad iris attivo, ancorchè "autolimited" (quindi vincolato verso l'alto dal 16) il livello dei neri in una immagine "media" (quindi NON la solita rottura di p@lle del Morgan Freeman) sale e parecchio... se calibro con iris attivo, e non lo faccio perchè 1) non lo uso e... 2) non lo trovo affidabile (perdonami Andrea :( ) mi trovo con un livello del nero 0ire nettamente più basso... peccato però che poi io non ho MAI quel livello del nero mentre proietto! le bande sopra-sotto di un 2,35:1 che dovrebbero essere nere a quel livello di nero non ci vanno mai, manco con immagini davvero scure a meno che io non sia prossimo al nero totale... ma allora è tenere spento il proiettore, certo così gli SXRD non vanno mica a putt@ne :D

interessante il confronto Mannuti vs. Frattaroli & dinamico vs. fisso (dico sul serio!) ... si potrebbe spostare/aprire in una discussione specifica e quì continuare a cercare di non farci sodomizzare dalla multinazionale giapponese di turno?

last but not least... Valerio mi spiace per il primo impatto che hai avuto sulla macchina di ritorno dal Service :(

please se ti è possibile misura il contrasto nativo della macchina
- Reference
- Gamma: Nativo
- iris: OFF
- temp. D65 REC709
- lampada: alto o basso
- sonda: verso il proiettore in modalità misura luce ambiente (mettiti a circa 2,5 - 3m dalla lente)

leggerai un mucchio di luce in più sia in alto che in basso .. ma non importa! molta luce di più in basso da minor incertezza nella lettura del nero (perchè la sonda lavora non più vicina al suo limite inferiore) e garantisce comunque la corretta (anzi più corretta) misura del C.R. visto che anche il 100 ire sale di conseguenza .. poi, se vuoi, nella medesima condizione ti fai anche una "spazzolata" del gamma così vedi l'andamento delle tre componenti senza eventuali influenze dell'ambiente

ecco, se misuriamo tutti con lo stessoi metodo abbiamo un confronto più immediato delle varie macchine ... e diamo meno agio ai nostri "amici" produttori ;)
 
Ultima modifica:
- sonda: verso il proiettore in modalità misura luce ambiente (mettiti a circa 2,5 - 3m dalla lente)

Cioè con il diffusore inserito?

Posso farlo, anche se ritengo che la sonda sia sufficientemente sensibile da ottenere una misura affidabile anche senza, soprattutto nelle condizioni in cui è ora.
 
si, diffusore inserito se rivolto verso la lente.. se misuri verso lo schermo chiaramente no

io ho fatto anche questa misura perchè suggeritami da parsona certamente MOLTO esperta e per avere una "carta" più robusta da giocare... in questo caso non si parla di livello del nero ma di C.R. e misurando impostando il gamma su NATIVO si bypassano tutti gli artifici elettronici messi in piedi dal service... insomma si vede la macchina come è davvero ;) .. con i tristi risultati del caso :(
 
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