Sarei tentato di sorvolare sulle critiche in ambito tecnico (si critica la scelta dell'Oppo BD-83 che si giudica ottima macchina, scrivendo erroneamente che non è importato, senza sapere che è stato regolarmente acquistato in E.U.).
Quelli che fanno, come il sottoscritto, si espongono volentieri al giudizio altrui e non è pensabile (in uno paese dove abitano almeno 10 milioni di allenatori di calcio) di riuscire ad accontentare tutte le opinioni.
Ma vediamo di rispondere a qualche quesito.
1) Siae: Non mi risulta che le biblioteche ne siano esentate.
La Biblioteca Fumi aderisce all'AVI che ha stipulato un accordo con la SIAE per la fruizione "plurisoggettiva" (classi scolastiche, gruppi programmati d'ascolto composti da utenti) che prevede una tariffazione convenzionata.
2) L'unica cosa che trovo allucinante per una sala ( che dimensione e quanti posti ? ) è la potenza installata 8500 w.
La sala Eufonica è di circa 50 Mq ed ha 30-35 posti
Il sistema main monitor K+H installato a Orvieto (lo stesso di Tradate) è progettato per l'impiego in grandi regie o control room. Ha una "gittata" massima di 8-10 mt e richiede quella riserva di potenza per riprodurre, senza distorsione alcuna, picchi sonori fino a 128 dB. Per qualcuno potranno sembrare eccessivi. Ci sono sistemi Genelec che si spingono oltre ed è stato stupefacente come l'assenza di distorsione abbia fatto reggere ad una sala piena un brano che è arrivato a 118 non solo senza fastidi, ma addirittura con un certo "godimento".
Per comprendere la filosofia del nostro progetto è necessario intenderci sull'obiettivo da raggiungere.
In casa propria alcuni, fortunati, audiofili dispongono di (costosi o costosissimi) sistemi hi fi hi end che appagano il desiderio di un'ascolto più fedele possibile all'originale.
Possibilità preclusa alla maggior parte delle persone per diversi fattori: economici, di tempo, di convivenza familiare o condominiale, di spazi ecc.
La qualità sonora (e visiva) raggiunta dai nuovi media (SACD, DVD, Bu-RayDisk) offre l'opportunità di godersi, in prima fila, registrazioni di concerti che, se adeguatamente amplificati, si avvicinano molto all'evento originale.
Perchè un'Istituzione pubblica culturale, come una biblioteca-mediateca, non dovrebbe attrezzarsi per fornire agli utenti questa possibilità di accedere a quanto di meglio la tecnologia della riproduzione sonora e visiva è in grado di offrire con un investimento, anche importante, ma che nel corso degli anni potrà essere fruito da centinaia forse migliaia di persone?
3) Secondo me era meglio fare una saletta meno estrema, ma comunque di qualità
Vale il discorso del punto precedente. Si poteva anche installare un sistemino HT da 10-20 euro. Ma difficilmente avrebbe garantito un'ascolto "paritetico" per 30-35 persone e comunque con grossi limiti dal punto di vista della resa "emozionale" punto di forza di questa installazione che può sicuramente vantare una sua unicità nel panorama non solo italiano.
Si è cercato un equilibrio tra la spesa per il trattamento acustico, l'allestimento e l'impiantistica; senza colli di bottiglia che ne abbassassero la qualità complessiva ma senza sprechi inutili che nel mondo hi-fi hi end sono facilissimi (basti pensare ai cavi, converitori D/A, giradischi etc.)
Con un pò di presunzione provo a spiegare le ragioni, ben chiarite in numerosi interventi pubblici e nella conferenza di presentazione, che hanno spinto i responsabili dell'amministrazione di Orvieto ad investire, non solo con la Sala Eufonica, nell'allestimento della Biblioteca "Luigi Fumi" al momento del trasferimento nella nuova sede la cui ristrutturazione ha impegnato molti anni e ingenti risorse.
La scelta dell'amministrazione e dei responsabili è stata quella di offrire un servizio culturale ad ampio raggio, partendo dalla radice "conservativa" della biblioteca storica ricca di fondi con libri antichi di altissimo pregio estesa alla multimedialità con una dotazione filmica e musicale in continua crescita.
Altra peculiarità di questa biblioteca, oltre alla bellezza del sito che impone un rispettoso agire nell'attuare ogni intervento, è l'aspirazione - quasi un'ambizione - a perseguire un'elevato standard qualitativo che si è tradotto fin dalla prima fase nell'allestimento della "sala dei lettori"
che è ritenuta una delle più belle sale di lettura delle biblioteche italiane ed uno sguardo alle foto vi può anticipare quello che si prova "passeggiando" tra gli scaffali.
http://picasaweb.google.it/biblioteca.fumi/SalaDeiLettori#
Quando l'amministrazione ha deciso di proseguire il completamento della biblioteca ha individuato nell'implementazione dei servizi multimediali il passo successivo ritenendo potesse confermare la vocazione all'attualità della biblioteca, senza rinunciare alla cifra qualitativa che si era imposta. Il tutto, ovviamente, a beneficio degli utenti, orgogliosi di appartenere ad una comunità così impegnata nel rendere a tutti l'accessibilità alle moderne tecnologie della riproduzione del suono e delle immagini.
Il radicamento del territorio alla cultura musicale, con trent'anni di attivissima Scuola di Musica, 17 edizioni di Umbria Jazz Winter (progetto regionale Umbria Jazz) all'attivo, nonché la presenza di altri grandi eventi musicali trasmessi anche in eurovisione come, ad esempio, il prossimo concerto del Sabato Santo sono state le basi sulle quali si è pensato di realizzare una Sala AudioVideoMultimediale di elevatissimo standard qualitativo destinando una somma sì importante ma proporzionata al contesto monumentale nel quale la biblioteca è inserita.
Vista dal lato di chi l'ha realizzata, cercando di impiegare nel miglior modo possibile il budget a disposizione, al di là del dato quantitativo - pur sorprendente - della potenza in watt che parrebbe attirare le maggiori critiche, la Sala Eufonica di Orvieto rappresenta un ottimo connubio tra i migliori sistemi audio (stereo puro) che interessano i puristi dell'HiFi e gli evoluti impianti multicanale 7.2 inseriti in un locale che ne permette la piena fruibilità. Uno spreco sarebbe stato spendere anche soli 20.000 euro per avere condizioni di ascolto buone per sole 4-5 persone, con l'impossibilità si ascolto a volume "realistico" per le risonanze interne ed il disturbo alle attività della biblioteca.
Sia a Tradate sia ad Orvieto il commento positivo di chi ha provato quell'ascolto, insolito o meglio letteralmente "inaudito" ripaga l'impegno delle amministrazioni che hanno deciso di offrire, in un'accezione di qualità così rara negli acquisti della P.A. questo insolito.
Non va dimenticato che l'obiettivo non era "il fine a se stesso" ma offrire a tutti, a partire dai giovani (così condizionati dalla deformazione dell'MP3) agli adulti amanti del bel canto l'opportunità di avvicinarsi alla musica (tutta) in un contesto dove il silenzio ambientale è il presupposto per la concentrazione necessaria a imparare ad ascoltare rapiti dalla straordinaria qualità che la "Sala Eufonica" nel suo insieme può esprimere.
Detto così potrebbe sembrare uno spot ma solo dopo aver provato di persona quanto diversa sia l'alta fedeltà comunemente conosciuta da quello che si ascolta nelle sale di Tradate e di Orvieto, che si dovrebbe dare un giudizio definitivo su questo lavoro.
L'ho già scritto ma repetita iuvant che se chiamate in biblioteca potete prenotare la Sala Eufonica per un'ora e anche più (gratuitamente) ed avere l'occasione di visitare una delle più belle biblioteche dell'Umbria...
tanto per verificare
de visu...come "si sprecano" i soldi.