Marco Lincetto e Velut Luna
http://www.velutluna.it/?c=5&l=ita
Ma è proprio nella sala che più attendevo di ascoltare, anche considerando la solida fama accumulata da Lincetto fra gli appassionati, che mi è capitato un curioso episodio.
Mi sono messo in religioso silenzio in ascolto del trittico Genelek (marchio che offre altoparlanti auto amplificati, in questo caso dotati anche di DAC) composto dal subwoofer SAM 7270A
http://www.genelec.com/products/7270a/ e da una coppia di (supposte) 1238A
http://www.genelec.com/products/1238a/
pilotate da PC, sincronizzato con il master clock Mutec Mc-3
http://www.mutec-net.com/product_mc-3-plus.php e "trattato" dall’interfaccia RME-Audio Fireface Ufx
http://www.rme-audio.de/en_products_fireface_ufx.php
Dopo poco il nostro ingresso Marco ha fatto ascoltare un pezzo dai toni molto caldi, con una gradevolissima voce femminile. Colpito dall’esecuzione e dall’ascolto mi sono avvicinato a lui per chiedergli di cosa si trattasse: “Metronomes, Adamo… let’s swing”, disco che mi sono procurato poco dopo nella sala principale insieme a “Fabio Ranghiero, Water” (consigliatomi dal gentile addetto) e a “How & Why Vol. 2, Ladies’ Voice, The recording secrets of Velut Luna”.
E' stata quindi una autentica sorpresa, ieri sera, quando, terminato l'ascolto del CD dei Metronomes che mi era stato indicato…
…ho dovuto amaramente constatare che non conteneva brani cantati da voci femminili!

Va beh, mi sarò fatto capire male per via dell’alto livello della musica: un buon motivo per tornare…
Lincetto, al termine della sessione, ha spiegato che quella cui partecipavamo era una occasione molto particolare, perché il set in ascolto era esattamente lo stesso utilizzato da lui in sala di registrazione e l’acustica ambientale era stata bilanciata su quella originaria. Per cui, piacessero o no per come venivano riprodotti, i brani venivano ascoltati esattamente come erano stati originariamente pensati…