Riferimento è davvero necessario !!!!???

Micio

New member
Dopo aver passato tutto il pomeriggio a calibrare il mio HD1 con la Spyder II, sono riuscito a portare il gamma a un 2.2 perfetto e il riferimento RGB
al 100%.

Tutto felice per essere riuscito finalmente nel mio intento, che fino a pochi giorni prima ritenevo impossibile, metto un BD nel sony per godermi le differenze a livello cromatico.

Con mia grande sorpresa mi rendo conto che in fin dei conti il riferimento non è poi quella manna che mi sarei aspettato, a dirla tutta preferivo la calibratura ad occhi che avevo effettuato a suo tempo.

Ora mi domando, ma è veramente necessario portare il VPR al riferimento,
quando entrano in gioco fattori come i gusti personali !!???

In tutta onestà sono un pochino deluso.
 
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Sfondi una porta aperta.Ci sono dei parametri dai quali non si puo' prescindere,ma non si puo' prescindere neppure dai gusti personali.Andrea Manuti ha tarato il mio vpr alla perfezione,eppure,in parte,ha perso quel "razor" che a me piace tanto,il che mi ha portato ad adottare la taratura professionale per la visione dei dvd,mentre per l'HD sono tornato ai miei gusti,piu' aggressivi.Micio,non rimanere deluso,soltanto tu puoi sapere cio' che ti piace piu' vedere,anche se "tecnicamente"impreciso.
 
Micio ha detto:
...Ora mi domando, ma è veramente necessaria portare il VPR al riferimento,
quando entrano in gioco fattori come i gusti personali !!???...
IHMO, in sintesi...no! :D

Per vari motivi (soldi in primis, o meglio "mancanza di") non ho mai optato per una calibrazione strumentale della colorimetria del mio VPR (Sanyo Z4), anche se sono andato fuori di testa per trovare una calibrazione buona (le 7 impostazioni di default dello Z4 sono, IMHO, inguardabili...completamente sballate!) in maniera "spannometrica" (ad occhio), con DVD test e scene da riferimento, soprattutto per quanto riguarda gli incarnati e la riproduzione di un verde "realistico" (IMHO la vegetazione mi è sempre sembrata un po' troppo "sintetica").

Dopo numerosi tentativi e varie ore di lavoro (e di consumo della lampada! :D ) sono giunto ad una calibrazione che, per me, è perfetta (ieri sera, dopo essermi rivisto Zoolander, ho dato il "tocco finale" ai setting, con mia grande soddisfazione! :) ). Sono sicuro che, ad una valutazione strumentale, la colorimetria del mio VPR non risulterebbe essere "da riferimento", ma io sono più che soddisfatto dei risultati ottenuti e non avverto la necessità di una calibrazione "professionale" (che comunque non mi posso permettere), col rischio, magari, di avere dei risultati per me non soddisfacenti...

Si parla spesso di questo problema...IMHO alla fine quello che conta è che il risultato soddisfi il nostro occhio e nient'altro. Temo che una "fredda" calibrazione strumentale possa portare spesso a risultati "corretti", ma non soddisfacenti (almeno non per i propri gusti).

Tempo permettendo, a giorni aprirò un thread dedicato alla mia metodologia di "calibrazione spannometrica"; penso che potrebbe interessare a molti che non possono/vogliono ricorrere a colorimetri e regolazioni professionali.

P.S. quoto al 100% Gianluca! :)
Anch'io per la visione di Blu-Ray ed HD-DVD uso una calibrazione magari "impropria" e decisamente sharp (anche se un po' meno di quanto usassi fare una volta), con risultati IMHO molto più soddisfacenti in termine di dettaglio e tridimensionalità, anche se magari non "canonici".
 
Il mio è per di più uno sfogo:O

Dopo ore passta a guardare schermate da 0 a 100IRE mi sono reso conto
che l'ultima parola la dice sempre e solo il nostro occhio.

La mia calibratura occhiometrica letta dalla sonda pareva un grafico della borsa di Milano:D ma nonostante ciò mi riproponeva quel tipo di immagine da me cercata, calibrandola, e perfortuna col C2 è stato più un divertimento che altro, mi sono reso conto che il mio riferimento era tutto sballato e le mie scene di riferimento perdevano quell'impatto che mi hanno regalato la prima volta :rolleyes:

E' vero, non ci sono più dominati, i colori sono precisi, la luminosità e dosata con maggior cura il nero è quasi perfetto, ma ho perso quel non sò cosa.............probabilmente molti di voi mi hanno capito:rolleyes:

Cmq mi riprometto di fare una visione più approfondita questa sera, forse
ero offuscato dalle lunghe ore di calibratura e non ho visto le cose in modo giusto.

M
 
Mi permetto di dire la mia:


Facendo delle tarature ad occhio,si ottiene sempre un immagine piacevoli a tratti,cioè con tanta luce va bene,con meno luce insomma oppure il contrario,il nero a volte è nero a volte no,il carnato va bene da 50ire in su,sotto magari no...sto portando degli esempi,ma le calibrazioni ad occhio generalmente portano a questo,cioè a volte è ok,a volte no.
Il mio consiglio è quello di tarare con sonde,magari partire da una temperatura che già più piace (io per es. preferisco più un immagine fredda che il 6500) e poi con scene di riferimento fare dei piccoli ritocchi per cercare di aggiustare l'immagine più al gusto personale.
Nella mi piccolissima esperienza posso dire che con il 6500 non mi ci trovo proprio,diciamo che il mio occhio nella realtà non vede assolutamente i colori e le facce così tendenti al rosso.
Quindi preferisco partire da una calibrazione fredda e ottenere,portando i valori a riferimento,un immagine che già mi soddisfa al 90%.
Poi ritocco a piccolissime dosi a piacimento,per ottenere nell'insieme un immagine piacevole al mio occhio ma mantenendo le regole di base.
Non ho grandi esperienze,ma è quello che subito ho intuito,fare un setting a riferimento con piccoli aggiustamenti.
Così facendo ho ottenuto una buona linearità con pizzichi di gusto personale e devo dire che ora ho un'immagine che mi piace molto,senza dover sempre metter mano al telecomando perdendo la concentrazione sul film che stavo guardando.
 
Ultima modifica:
Si in effetti dopo le prime (tante) ore passate a regolare per ogni sorgente il mio primo vpr, ho raggiunto la cosiddetta 'pace dei sensi', di sicuro non è canonicamente corretta la taratura ma a me soddisfa molto.
Se questo Nirvana non si raggiunge si rischia veramente di consumare la lampada del vpr alla ricerca del miglior settaggio senza mai godersi nemmeno un film, che poi è il fine dei nostri acquisti.
Lo stesso discorso vale anche per l'audio, attualmente sto giocando con le curve di frequeza dei diffusori , specie il centrale, ma a un certo punto bisogna dire BASTA!, altrimenti una volta per il video, un'altra per l'audio non mi gusto mai niente.
Il tocco personale alle regolazioni audio-video serve non solo per appagare i nostri gusti ma anche a darci quella sensazione di soddisfazione che ci fà sentire partecipi coi nostri ritocchi personali allo spettacolo cui assistiamo.
Se ciò non si verifica sarà un continuo rincorrere la perfezione che oggettivamente esiste ma non si materializza soggettivamente.
 
Quoto al 100% Ziggy: meglio "accontentarsi" (si fa per dire, io sono felicissimo dei miei setting attuali, soprattutto perché non sento il bisogno di modificarli mentre mi sto godendo un film, anche se girato con una colorimetria particolare, come ormai si usa sempre più spesso), sennò si rischia di perdersi nel "mezzo" (l'elettronica) e non godersi il "fine" (il film), che dovrebbe essere lo scopo ultimo del nostro hobby.
 
Micio ha detto:
Dopo aver passato tutto il pomeriggio a calibrare il mio HD1 con la Spyder II, sono riuscito a portare il gamma a un 2.2 perfetto e il riferimento RGB
al 100%

pensa che io stò impazzendo per portarlo al rif.e non ci sono ancora riuscito,Micio se non'è un problema mi posteresti il tuo file chc di HCFR,questa è già la seconda volta che te lo chiedo :rolleyes: :D ....per quanto riguarda la tua delusione...non saprei,ai elencato da solo quello che ti a dato una calibrazione con la sonda....non mi pare poco:eek: ,quel non sò cosa che dici tù...non saprei propio:rolleyes: sicuramente,cosi la penso io,eri abbituato a quel tipo d'immagine da troppo tempo,e adesso ti trovi un pò spiazzato,prova ad abbituarti ad un'immagine ben tarata poi decidi ;)

ciao
 
Il riferimento in ogni tentativo di "regolazione" (in qualunque campo) è formato da un/una serie di parametri che vengono stabiliti a tavolino in base a delle considerazioni ben precise (nelle quali non mi interessa entrare in merito).

Questo riferimento serve per parametrizzare tutti i valori ad esso associati e ad esso relativi, altrimenti ognuno andrebbe a caso, ed in un mercato eterogeneo come il nostro, il costruttore delle sorgenti se ne fregherebbe del costruttore dei display, al quale a sua volta non interesserebbe di chi stampa il SW e così via ... anarchia assoluta !

Con l'unico risultato che ci perderemmo tutti, indistintamente.

Avere un valore al quale riferirsi, invece, serve a tracciare una sorta di via, un punto al quale tendere, o dal quale discostarsi a ragion veduta.

Gli stumenti di visione sono parte di un complesso sistema che è atto a stimolare la nostra sfera emozionale. Quindi un fattore altamente soggettivo.
Se ci mettiamo che ognuno di noi vede (e sente) in "maniera diversa" da un'altra persona, è chiaro che entriamo in un concetto di personalizzazione estrema, senza soluzione di continuità.

Quello che a me piace, non necessariamente deve piacere ad un altro. Leggasi la mia firma per conferma ! :D

Ora, è corretto cercare di tarare un display in base al riferimento per il quale è stato creato/proggettato (ricordo che il gamma 2.2 è riferito al materiale in SD .... ), ma poi è indispensabile andare a ritoccare "ad occhio" detta taratura, in modo da farla aderire esattamente alle nostre esigenze ed ai nostri gusti personali.

In fin dei conti siamo noi che guardiamo i film (in questo specifico esempio), senza generatori di pattern o spettroradiometri collegati da qualche parte ...... e l'immagine che andremmo a visualizzare deve piacere a noialtri. Punto.

In fondo il riferimento serve per avere un metro univoco di giudizio quando si tratta di queste questioni (se uno parla di mele e l'altro di pere ... non è bello ... la macedonia non "fa bene" a nessuno in questo mercato), ma non deve diventare il punto d'arrivo.
Solo un punto di partenza.


My 2 cents


Mandi !


Alberto :cool:
 
Micio, aspetto ansioso l'intervento di Highlander in questo 3d e ne leggermo delle belle:D

Comunque si, in linea di massima ognuno ha i suoi gusti ma va anche valutata l'importanza del riferimento. Senza una linea guida tutto diventerebbe ingiudicabile perchè estremamente soggettivo.
Mi riferisco anche al tuo 3d sugli screenshot e anche lì, mi pare di leggere pareri alquanto dicordanti;)
Per quello che mi riguarda preferisco partire da un risultato strumentale e magari dopo fare qualche piccolo ritocco.

Ti consiglio comunque di guardare un po di film con il tuo nuovo setup e giudicare soltanto dopo se i risultati che hai raggiunto sono validi oppure no.

Ciao
Mimmo
 
Ultima modifica:
MDL ha detto:
Ti consiglio comunque di gurdare un po di film con il tuo nuovo setup e giudicare soltanto dopo se i risultati che hai raggiunto sono validi oppure no.
Quale consiglio più saggio......

Se penso il dopo taratura di Andrea, mi intristisce non poco....ma ero io che ero abituato male, con un'immagine più "punch", che comunque alternava il mio grado di soddisfazione da film a film....senza mai trovare pace!

Dopo però che i miei occhi si sono abituati al giusto equilibrio....ho goduto non poco..forse anche x dare un senso ai soldi spesi..:D :p
 
apriamo un sondaggio?
pro high?
contro high?
:D:D

Bisogna riconoscergli pero' la grande razionalita' riguardo a queste questioni
 
Grazie a tutti per i consigli, non volevo scatanera guerre di religione,
le mie sono solo impressioni di primo pelo magari dopo aver visionato un paio di film con la nuova taratura mi abituo e dimentico l'immagine dinamica che avevo prima e mi rendo conto che quello che stavo vedendo non rispecchiava per nulla quello che il regista stava filmando.

@maury

Scusami, non ti ho inviato il file per il semplice motivo che non l'ho salvato:rolleyes: dovrei rimontare tutto e fare una nuova lettura,
ma una cosa posso dirtela, senza C2 non arriverai mai a quel valore di gamma, con il semplice menù dell'HD1 la vedo dura tanto dura, forse Manuti e altri stracazzuti come lui riescono ad arrivarci, ma noi semplici mortali:rolleyes: :rolleyes:


Concordo sul fattore gusti personali, limerò quei particolari che prediligo,
e vediamo se raggiungo l'equilibrio da me voluto.

M.
 
Secondo me bisogna distingue bene le due cose: calibrazione e riferimento, che io preferisco chiamare standard.

Coma ha già detto Alberto, gli standard sono studiati per mantenere una costanza nei risultati e per avere un parametro comune durante le diverse fasi di una lavorazione.
In campo video, come in qualunque altra produzione, se ognuno dei passaggi che vanno dalla ripresa alla proiezione sarà fatto rispettando un certo standard si avrà un discreta certezza che il risultato finale sarà di un certo tipo.
Questo anche se le fasi intermedie della lavorazione, telecine, editing, authoring, fosse fatta in momenti, luoghi, sistemi, persone, ecc… molto diverse fra loro. L'importante è che ognuna di queste fasi sia fatta rispettando "lo standard".

La calibrazione invece è un processo che deve avere come finalità l'ottimizzazione delle caratteristiche di un sistema ed in particolare, nel caso di vp o display, la linearizzazione delle componenti colore e la maggiore salvaguardia possibile dei valori di luminosità e contrasto.

In teoria anche le case produttrici di vp e display dovrebbero attenersi agli "standard", ma nella pratica ogni vp e display è diverso da qualunque altro ma soprattutto può essere distante dallo standard.

Quindi che fare?
Calibrare cercando di seguire uno standard col rischio di risultati peggiori di quelli di una calibrazione normale o ottimizzando le caratteristiche del vp?
Io propendo per la seconda, anche perché lo scopo di uno standard è quello di riprodurre il risultato iniziale fino alla fine del processo.
Ma io che ne sò di che colore era il fondo tinta dell'attrice o di che colore è l'abito del protagonista, ecc…?
Preferisco sapere che il vp è in grado di riprodurre il suo massimo numero di sfumature, alla massima luminosità possibile e con il nero più contenuto possibile.


Ciao.
 
Girmi ha detto:
...che fare?
Calibrare cercando di seguire uno standard col rischio di risultati peggiori di quelli di una calibrazione normale o ottimizzando le caratteristiche del vp?
Io propendo per la seconda...
Caro Girmi, ti quoto al 100%, in particolare il passaggio soprastante! :)

Sono pienamente d'accordo con Girmi, IMHO la cosa fondamentale è ottimizzare le caratteristiche del proprio VPR e cercare di "venire a patti" nel migliore dei modi con i suoi limiti, cercando al contempo di tirar fuori al massimo tutti i suoi pregi!

Il difficile sta nello trovare un giusto equilibrio! :)

Stasera, non facendo in tempo a vedere un film (era troppo tardi per accendere l'impianto), mi sono dedicato per un'altra ora ad un po' di calibrazione (c'era ancora un piccolissimo dettaglio del colore, una lieve dominante viola, che m'infastidiva, anche se si vedeva solo sporadicamente sugli incarnati e poco altro) e, finalmente, ho eliminato anche gli ultimi "fastidi". Che bello mettere su un po' di scene "difficili" da 4/5 DVD e constatare che non è più necessario mettere mano alle regolazioni del colore per correggere qualche dominante strana (ed infida)! :D

P.S. non ho usato la Magnum, troppo "massiccia", mi sono limitato alla Le Tigre, è più tranquilla, per lavori "da catalogo"! :D

P.P.S. ogni volta che vedo la scena della "estrazione dei file" dal PC con la parodia delle scimmie di 2001 Odissea nello spazio mi vengono le lacrime agli occhi dal ridere! :D :rotfl:

P.P.P.S. ho iniziato a scrivere la mia "guida di calibrazione spannometrica", ma mi sa che sarà una roba molto lunga...magari nei prossimi giorni aprirò il thread per postarne intanto la prima parte (ed attirarmi le feroci critiche di High! :D ).
 
Micio ha detto:
......
E' vero, non ci sono più dominati, i colori sono precisi, la luminosità e dosata con maggior cura il nero è quasi perfetto, ma ho perso quel non sò cosa.............probabilmente molti di voi mi hanno capito
......
Tranquillo ;)
E' normalissimo e come qualcuno ti ha già detto, più o meno, è la classica e istintiva reazione quando si proviene da un riferimento personale ma errato rispetto al riferimento standard .

Ci si deve abituare, rieducare all'equilibrio, e per un certo periodo, ti dirò, che viene spontaneo più di qualche volta storcere il naso e vivere nostalgicamente quello che si era abituati a vedere o sentire ..... SI ! Perchè anche con l'Audio è più o meno la stessa cosa ... anzi .. a me da anche più fastidio ...

Tuttavia Max ... una volta abituati si scopre la differenza. :cool:

In primis ... già la constatazione strumentale che ciò che tanto piaceva e si difendeva è sballato porta ad una consapevolezza che ci si sta "drogando" con qualcosa di errato, magari piace, è più punch, ma è errato, e questo già personalmente mi mette in allert .....

La linearità è ciò che più auspicabilmente è in grado di farti apprezzare Tutte le sfumature Tutti i toni e quella percezione di pulizia e microdettaglio che una situazione anche decisa ma ricca di eccessi e dominanti ti fanno perdere .... :rolleyes:

Guarda .. in cucina è la stessa cosa ....
Ci sono individui che tendono e sono abituati a mangiare saporito con un eccesso di sale o dominanti di aromi :D

Bhe ... quando scopri l'equilibrio all'inizio ti sembra sciapo ... poi col tempo si rilassano e risensibilizzano le papille gustative e scopri che quel piatto è un concerto di aromi ! :cool: Uno accanto all'altro e distinguibili singolarmente senza che mai uno ne sovrasti l'altro !! :cool:
CHE POESIA !! :O


;)
 
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