Visto domenica pomeriggio scorso, poltrone Vip centrali nella sala 6, la più grande del multiplex
The Space Cinema, il telo dovrebbe essere ad occhio un 22-24m, la sala 6 oltre ad essere la più grande, credo sia l'unica dotata di proiettore 4K, come segnalato su questo forum, l'audio credo fosse PCM 7.1, niente Dolby Atmos non essendoci diffusori al soffitto, nessuna traccia di loghi Dolby ne Dts, l'audio del film era buono, ne troppo forte ne troppo basso, le voci del giusto volume, colonna sonora buona e funzionale, mix avvolgente in alcune scene, buona separazione dei canali in diversi frangenti, mentre nella scena dell'Orso mi aspettavo un pizzico di maggior aggressività e cattiveria in più.. nel sound mix
Qualità Proiezione 4K (telo 22-24m):
Purtroppo la qualità di visione non era ottimale, la zona centrale dello schermo era più luminosa (il giusto), e man mano che si andava verso le due estremità ai lati, l'immagine era più scura, meno luminosa-spenta, ed anche meno nitida, non sono esperto di videoproiezioni, quindi non so quale sia la causa di questo inconveniente, spiacevole fenomeno, inoltre quando lo schermo era completamente nero o quasi, si notava alcune zone più chiare e più scure come delle chiazze di luminosità differente dal resto dello schermo, inoltre il nero non era nero, quindi il contrasto molto limitato, ridicolo confrontato al mio plasma, i colori quasi sempre spenti, ma qui gioca anche la fotografia del film immagino, volutamente de-saturata, inoltre per essere un 4K l'immagine aveva un buon dettaglio su figure intere ravvicinate e prima piani, alcuni più nitidi, altri meno, mentre sia le panoramiche che nei campi mendi,la resa mi è parsa in diverse occasioni tendenzialmente "morbida", poco tagliente seppur il grande schermo da oltre 20m crei una certa immersività in diverse scene, soprattutto quello in prospettiva con movimenti e rotazioni e in alcune panoramiche statiche o quasi, sicuramente ce anche un uso un po' eccessivo del fuori fuoco del DOF, che limita spesso la percezione-profondità dei luoghi circostanti, per essere girato in 6K e la proiezione 4K, mi aspettavo una resa con più micro dettaglio e maggiore nitidezza degli scenari che appaiono realistici ma come in una visione ammorbidata, meno a fuoco della realtà, come se soffrissimo di una modesta Miopia, tanto da sembrare un girato pellicola ma privo di grana, da questo punto di vista la nuova Alexa65 è davvero impressionante, di certo questo è un di quei film da vedere sul Grande schermo
Mia Recensione - The Revenant (Il Redivivo)
I punti di forza:
1) senza alcun dubbio le Location! vero protagonista del film, come se fosse il personaggio fra tutti meno bidimensionale,
2) eccellente fotografia in parte de-saturata e con luce naturale.. ma soprattutto il metodo con cui è stato ripreso, con un impostazione simile a "Birdman", ma più segmentato per ovvi motivi viste le distanze da percorre in sole 2 ore e 30 minuti, riprese simili a Birdman ma senza limitazioni di spazi "ristretti" e molti meno dialoghi, il personaggio di Di Caprio parla poco, anche nella prima parte del film, ottime performance dell'intero cast, alcuni più bravi, altri meno, ma convincenti, spiccano Leonardo ed Tom Hardy, forse quest'ultimo è ancora più nella parte, direi quasi perfetta l'interpretazione di Tom
I difetti: la storia è semplice, resa meno banale dall'aggiunta di alcuni elementi, la presenza degli indiani, una certa dose di violenza, e la spettacolarità delle location, con bei movimenti-piani sequenza, come guizzi ci sono due o tre scene davvero notevoli, tipo quella dell'orso e della corsa a cavallo, qualche assurdità, nell'ultima parte cè un tizio che sale sopra un edificio nella stanza superiore, la telecamera scende giù dalla finestra e due secondi dopo il tizio è già li in mezzo alla strada, immagino i compagni di scorribanda lo chiamino Saetta..

, alcune scopiazzature da Apocalipse Now, e in alcuni frangenti la ricerca della spiritualità alla Werner Herzog e Terence Malick
Conclusioni:
The Revenant.. il Redivivo non è certo un film "perfetto", è simile a Birdman nel metodo di ripresa ma.. per certi versi è quasi l'opposto di Birdamn, forse entrambi hanno in comune il fatto che sono meno di ciò che vogliono fa credere di essere, sia a parte della "critica" meno facile, sia a parte di un pubblico maggiormente "disincantato" più difficilmente impressionabile, ma almeno in The Revenant possiamo assistere ad un bello spettacolo visivo per 2 ore e mezza circa con qualche punto morto-lungaggine, e qualche leggerezza e con poche chiacchere, la maggior parte concentrate nella prima ed ultima parte, e un pizzico retorica soprattutto nelle ultima parte
Alla fine questo The Revenant mi è piaciuto, sono uscito dalla sala tutto sommato, complessivamente soddisfatto, senza aspettarmi il capolavoro, accentandone sia i pregi che i difetti, di certo questo film è più lodevole dell'operazione compiuta con SW7, che strizza l'occhio troppo ai fan, cercando al contempo di piacere ai giovanissimi fan dei Super Hero Marvel, con risvolti puramente commerciali e ben poco autoriali-personali.
Le 12 nomination agli Oscar sono molte (diversi tecnici), ma credo sia la conseguenza che i film di grande respiro ad alto budget siano abbastanza rari ultimamente, e che di più o meno giovani registi "americani" a livello dei maestri del passato scarseggino, salvo qualche eccezione, per lo più operano nel cinema indipendente, quindi i grandi studios e major cinematografiche statunitensi pur di avere Oscar, si affidano sempre più spesso a registi di talento di altri paesi, dandogli in mano film ad alto budget, ma con meno libertà.. in quanto oltre a dover piacere al Accademy "farli fessi", devono anche avere un buon riscontro di pubblico, ma riuscire a far stare tutto dentro.. senza imporsi eccesive semplificazioni o limitazioni e davvero difficile! solo pochi registi ci sono riusciti.. grazie ad un insieme di fattori e concomitanze che glie lo hanno consentito, ma nel caso di The Revenant questa operazione è parzialmente riuscita.