Marco Marangoni
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beh certamente quelle che solo uno stupido come potrebbe fare, no?
nulla a che vedere con quelle di scienziati come te a tanti altri.
Dai, io sono serio.
Che differenze c'erano?
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beh certamente quelle che solo uno stupido come potrebbe fare, no?
nulla a che vedere con quelle di scienziati come te a tanti altri.
per esperienza diretta, le resistenze sporcano il suono se utilizzate nel crossover... cut
nei crossover dovrebbero esserci solo impedenze e condensatori.
angel53 ha detto:per esperienza diretta, le resistenze sporcano il suono se utilizzate nel crossover
angel53 ha detto:nei crossover dovrebbero esserci solo impedenze e condensatori.
angel53 ha detto:ma infatti parlavo di bobine
angel53 ha detto:ma è il risultato che conta per l'audiofilo
angel53;4727561non si è concordi sulle metodologie da usare per misurare l'immisurabile ha detto:Si torna sempre lì, ogni volta, ovvero che non è possibile fare una misura.
Ma chi è che ha nominato misure strumentali? Non tirate in ballo cose mai dette/scritte.
In alcuni casi si possono fare anche delle misure, ad esempio per misurare l'effetto pelle, esistono fior di formule, verificate, quindi basterebbe prendersi la briga di fare le misure suddette, stesso discorso per la risposta in frequenza/fase/velocità/ritardo di gruppo di un cavo, basta volerle fare.
A parte questo, come ho appena scritto, se non si possono fare delle misure, (e nessuno, ripeto, le ha chieste) si ricorre al metodo dell'ascolto diretto, mi sembra più che ovvio, non lo hanno mica scoperto gli audiofili dall'orecchio di pipistrello.
Però, quando si devono ottenere dei risultati al di sopra di ogni sospetto e sono coinvolti i sensi umani, che sono la cosa più fallace che esiste (piaccia o meno è la realtà) bisogna seguire metodologie statistiche provate nei decenni ed accettate da tutto il mondo accademico (meno che da quella sparuta schiera di audiofili che ritengono di essere immuni da qualsiasi suggestione od errore, probabilmente per Grazia Divina, unici in tutto il genere umano).
Nel caso dell'udito si ricorre alla solita prova in doppio cieco.
A questo punto però le incrollabili certezze, le fedi più ferree, le convinzioni sbandierate con aggettivi iperbolici, improvvisamente crollano e spariscono e saltano fuori mille scuse, perchè non sono altro che tali, per dire che la prova non può essere fatta, solo l'ascolto conscio di quello che si sta ascoltando fornisce la verità.
Cosa che se ci si sofferma un attimo con il ragionamento, presta più di un lato al dubbio.
Le rare volte che qualcuno ha seguito il metodo suddetto il risultato è variato dal "nulla" a "una sensazione non ben identificata e molto aleatoria e certa".
Direi anni luce lontano dai proclami che si leggono continuamente qui e altrove: "ho cambiato la spina di alimentazione e mia nonna novantenne dall'altra stanza ha esclamato che tutto era diverso e il cambiamento favoloso e fantasmagorico."
Bene,allora rifate la prova senza sapere cosa state ascoltando!
"No, impossibile, devo ascoltare per bene per 8 mesi, aspettare la prossima eclisse anulare di sole, meditare su ogni brano almeno 6 ore ed un quarto, riposarmi per un mese, ripetere la prova e, sopratutto, devo sapere cosa sto ascoltando, non si può pretendere che io indovini senza saperlo, non sono un mago!".
"Però vi assicuro che le differenze ci sono e sono fantasmagoriche, io le sento al volo e senza ombra di dubbio, quindi non esiste possibilità di errore".
Ho esagerato? Certo, sono stato sarcastico? Probabilmente, ma se vi leggete le discussioni sull'argomento vedrete che sia le affermazioni relative agli effetti di certi accessori che le obiezioni a svolgere un test fatto come si deve alla fin fine sono quelle che ho indicato.
Neanche più le casalinghe di Voghera credono al dentifricio consigliato da 10 dentisti su 9 ed al bianco più bianco del bianco.
A proposito del bianco, qualcuno mi ha detto che per ottenere un detersivo che dia l'idea di un bel bianco si aggiunge qualcosa che fa virare il bianco verso un leggerissimo azzurro (in campo video si direbbe che si aumenta la Temperatura di Colore) ovvero si inganna l'occhio; questo mi ricorda certi cavi con scatolotto o appositamente realizzati per dare un suono "che piace" ovvero più caldo, è un po' anche il discorso delle valvole, distorcono (molto) di più, ma distorcono "in modo piacevole" quindi sono il meglio.
In entrambi i casi si sfruttano le imperfezioni dei sensi in connubbio con la mente, che si fanno ingannare da suoni che non sono fedeli, ma modificati (appositamente o per limitazioni intrinseche) in modo da piacere all'orecchio del vero audiofilo, con buona pace dell'Hi-Fi, quella vera, quella di Paul Walker, Matti Otala, Saul Marantz, Richard Sequerra, Edgar Villchur, Henry Kloss, James B. Lansing, Fred McIntosh, Willi Studer, Rupert Neve, Stefan Kudelsky, ecc., tutta gente che lavorava sapendo quello che faceba ed in base alla tecnica ed alla Fisica, non in un laboratorio di alchimista.
il maggior pericolo, parlando di hi fi è proprio quello di incappare in disquisizioni alquanto fumose quali quelle che giustamente elenchi.
Posso solo parlare del mio approccio, derivato da molte letture di anni di passione audiofila e da molte esperienze sul campo, non chè da riscontri di amici e conoscenti sul tema.
Un autocostruttore con la pass..........[CUT]
Mi dai qualche link a questa sterminata bibliografia?quelle del doppio cieco, fatte e rifatte da me ed altri (moltissimi) auto costruttori in tutto il mondo, quindi una vasta bibliografia