quanto le qualità di un diffusore dipendono dalla catena?

grezzo72

New member
ciao a tutti, è la prima volta che posto in questa sezione.

visto che sono 1 persona molto curiosa mi piacerebbe sapere il vs punto di vista sulla domanda in oggetto.;)

In base ai miei ascolti mi sono reso conto che le qualità di un diffusore quali focalizzazione, tridimensionalità e ricostruzione scenica dipendono anche dall'elettronica e sorgente abbinata.....ma in che misura? in che % incide un'ampli o una sorgente nel far tirar fuori al meglio queste qualità dal diffusore?

se vi sembra 1 domanda assurda......non vi preoccupate perchè la considerò anche io così!:D
sono giorni che dormo poco e male a causa di mio figlio piccolo e il processore del mio cervello sta iniziando a svalvolare!:D
 
date (cioè fissate, scelte) le casse, io penso che le elettroniche che stanno a "monte" della catena sono certamente importanti ma difficilmente ne stravolgono il carattere, ammesso che siano scelte di un livello adeguato alle casse.

è un pò come negli sport motoristici: il pilota è determinante nel risultato e ci mette molto del suo, ma senza un mezzo che gli permetta di esprimersi non va molto lontano. se una moto ha un carattere "nervoso" il pilota può domarla fino ad un certo punto, ma i tratti salienti del carattere rimangono.

in che percentuale è difficile dirlo, anzi direi impossibile dal mio punto di vista. ogni componente fa storia a se.
 
io dico che cambia in maniera sensibile....

...certo è che se è pur vero che la timbrica di un diffusore è "quella", l'amplificazione cambia il modo di suonare, cambia il controllo di ogni singola frequenza in relazione al tipo di corrente che arriva ai morsetti...

ciao
:)
 
I diffusori dipendono dalla catena a monte , se ci riferiamo all' amplificazione, non in misura percentuale , perche' se sono difficili da pilotare per es.a causa di valori di impedenza molto varianti in base alla frequenza , bassa sensibilita' ed altro , allora l'ampli diventa determinante perche' deve avere qualita' elettriche tali da pilotare o meglio '' assecondare '' le caratteristiche di cui sopra , quindi in questo caso deve essere potente per compensare la bassa sesibilita' dei diffusori e non '' sedersi '' quando il diffusore '' scende troppo '' di impedenza ; in questo caso se non e' un ampli cosi' , ma e' poco dotato di watt e soffre ad erogare potenza quando il diffusore '' scende '' di impedenza , allora pure se di alto livello , quel diffusore suonera' male inficiando anche la timbrica , a causa del clipping dell'ampli per scarsa capacita' ad erogare. Per diffusori che presentano un carico facile , con impedenza poco variante in base alla frequenza ,e con una una buona sensibilita' , c'e' in questo caso una minore dipendenza dal tipo di ampli che puo essere anche di bassa potenza e non per forza capace di erogare su basse impedenze . Poi certo rimane il fatto della soggettivita' , del carattere dell' ampli che puo' suonare piu'' aperto '' , piu' '' chiuso '' ,''arrotondato in alto '' , ecc. ecc. , ma sostanzialmente , a fronte di queste varie caratteristiche degli ampli , il diffusore determina secondo il mio parere l'85x100 della timbrica dell' impianto . PS : l' unico oggetto di un 'impianto in grado di poterli variare e di molto e' la testina dell'eventuale giradischi ):D
 
Ciao.

Io credo dipenda molto dall'impostazione timbrica del diffusore che si sta ascoltando: se sono molto rivelatori, dei monitor da studio per esempio, allora se si cambiano lettore cd (o giradischi) e l'amplificatore, pure un cavo a volte, il diffusore suonerà con una timbrica differente.

Esperienza personale: tempo fa ho provato una ATC SCM40 (monitor) e una Claravox Antares con due amplificazioni diverse, ebbene, la prima suonava in maniera diversa con i due amplificatori (anche con due lettori diversi), la seconda manteneva intatte sutte le sue caratteristiche (cambiavano delle sfumature).


Saluti. :)
MATTEO
 
vi ringrazio inanzi tutto dei vs commenti.

diciamo che io la penso +/- come chiaro-scuro, anche se con % diverse e aggiungendo la timbrica al controllo e dinamica come qualità molto dipendenti dall'ampli.

@Matteo: caspita non immaginavo che con i monitor da studio le differenze fossero così marcate.....è 1 mondo che non conosco.

ma nessuno ha parlato di importanza della sorgente, come mai? Ho letto e sentito da + parti che la sorgente è "forse" + importante dell'ampli.
Visto che negli ultimi mesi mi sono concentrato solo su abbinamento ampli-diffusori, ero curioso di capire da voi se avete mai fatto prove con sorgenti diverse e quanto questa conta nella catena.

@ vinilomane: partendo dal postulato che un ampli è fondamentale quando si hanno carichi difficili, mi diresti (tu o qualcun altro) il motivo tecnico per cui un diffusore scende troppo di impedenza? come mai ci sono questi "picchi" nell'impedenza?
scusate la domanda ma visto che sono "gnurant" ma sono anche curioso, mi piace capire il perchè delle cose!:D
 
chiaro_scuro ha detto:
Queste dipedono in gran parte dal diffusore e dall'ambiente che lo circonda, diciamo pure che dipendono al 90% da loro.


Queste dipendono un po' di più dall'ampli ma solo se non ben dimensionato.

Cia o.
Concordo :) Quello che hai epresso e' in sostanza equivalente alle mie cosiderazioni;)
 
@ vinilomane: partendo dal postulato che un ampli è fondamentale quando si hanno carichi difficili, mi diresti (tu o qualcun altro) il motivo tecnico per cui un diffusore scende troppo di impedenza? come mai ci sono questi "picchi" nell'impedenza?
scusate la domanda ma visto che sono "gnurant" ma sono anche curioso, mi piace capire il perchè delle cose!
RISPONDO sintetizzando : '' Tutti ''i diffusori presentano un carico agli ampli non fisso , ma come una resistenza '' variabile '' in base al segnale in entrata . Ci sono diffusori la cui impdenza e' come suol dirsi '' tormentata '' ,' per via delle caratteristiche del progetto del loro crossover e degli altoparlanti , volute dal progettista per avere determinate prestazioni sonore e comportamentali del diffusore. Altri diffusori sono meno impegnativi da amplificare ,vuoi per caratteristiche intrineche dei componenti di cui sopra , vuoi proprio per scelte progettuali onde abbinarsi ad una vasta schiera e tipi di amplificatori.
 
Quoto Puka.
Io in queste settimane sto facendo ascolti sul mio impianto, che vorrei modificare, e sto appunto cercando di capire qual è il componente sul quale intervenire per primo.
A parità di amplificazione e di diffusori, la differenza di qualità del brano riprodotto è enorme (in termini di qualità di incisione, o di caratteristiche di incisione, se preferisci, o in termini di compressione, se si parla di musica liquida). Dunque, di conseguenza, la qualità dell'apparecchio che manda il segnale all'amplificazione mi sembra avere un'importanza rilevante.
Banalmente, sembra di ascoltare diffusori diversi.
 
Puka ha detto:
Quello che perdi per strada, nessun diffusore potrá mai restituirtelo ;)
E' ovvio ! Consentimi di dire che hai scoperto l'acqua calda ! Il diffusore riproduce quello che gli dai . Ma questo non c' entra col discorso timbrica , e col fatto che e' , il diffusore , responsabile in massima parte della impostazione timrica della catena :cool:
 
vinilomane ha detto:
Ma questo non c' entra col discorso timbrica
Perchè un lettore cd, un "gira", un pre, un finale non hanno anche "timbrica"? e se questa te la perdi per strada ... ;)
Vorrai mica farmi credere che un Krell suona come un Audio Note, o un Mark Levinson come un Pass, ...... ;)


vinilomane ha detto:
e col fatto che e' , il diffusore , responsabile in massima parte della impostazione timrica della catena :cool:
ma la domanda iniziale del thread non verteva su quale componente fosse il più importante della catena e il "diffusore" era l'unico punto fisso della catena ;)

Ciao
 
Il problema sta nel capire quanto si può perdere con l'ampli e il lettore e quanto con il diffusore. Per me con il diffusore si può perdere notevolmente di più che con le elettroniche.

Sarò brutale: meglio un mp3 a 320Kb/s con il mio impianto autocostruito (quindi non un impianto da riferimento) che un 24/192KHz con le b&w cm7.

Ciao.
 
Ultima modifica:
Ciao.

Secondo me conta molto anche la sorgente!

Sempre per esperienza personale: tempo fa avevo un problema sui medio alti (provando vari diffusori e vari cavi il problema persisteva), così provai a cambiare il lettore cd e l'ampli: cambiando il lettore il problema sparì! ;)

Ogni elettronica ha la sua timbrica che tende a venir fuori soprattutto con diffusori monitor appunto.. ma è grazie a loro che ho scoperto cosa suonava "male".


Saluti. :)
MATTEO
 
No, rincogliondicio :)
Ho modificato.

@Matteo83
Le mie esperienze dicono che le differenze tra i lettori ci sono ma che i problemi veri stanno nell'ambiente e nei diffusori. Ovviamente parlo comunque di lettori decenti (diciamo nel mercato hi-fi lettori da 500 euro in su e nel mercato schede audio dai 200 in su).

Ciao.
 
Che diffusore e ambiente siano i maggiori "responsabili" delle caratteristiche sonore di un impianto, credo che non sia in discussione ;)
 
la discussione si sta facendo molto interessante, almeno per me che mi reputo ignorante!:D

Ringrazio davvero tutti per il contributo che mi state dando in materia di cultura audiofila!:mano:

Faccio 1 domanda su questa affermazione:
Puka ha detto:
Perchè un lettore cd, un "gira", un pre, un finale non hanno anche "timbrica"? e se questa te la perdi per strada....
come può un lettore CD cambiare la timbrica del diffusore o del PRE/ampli?
facendo un esempio pratico se un'accoppiata ampli/diffusore è magari troppo fredda e sbilanciata sulle alte frequenze (ad es: klipsch/yamaha) potrebbe un lettore CD riequilibrare la timbrica?

diciamo che io da ignorante risponderei NO.
...e sempre da ignorante penso che la sorgente possa influenzare più il microdettaglio, migliorare la scena e la focalizzazione e caratterizzare casomai alcuni range di frequenze.....ma ovviamente mi sbaglierò sicuramente!:D
 
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