quale convertitore?

su "suono" di Marzo c' è in prova lo Stello DA100 Signature ed un interessante Aqvox usb 2 D/A MKII...
lo Stello fa un figurone, unica delusione: non accetta segnali oltre i 96Khz!
sinceramente non capisco perchè; voglio dire: studi un prodotto nuovo, aggiornato, anzi con un occhio all' evoluzione futura del mercato e del settore e... lo limiti tecnicamente? Non credo sia una questione di prezzo.
altra scelta incomprensibile: l' importatore italiano pur distribuendo il dac non farà altrettanto con la meccanica dedicata, che pertanto dovrà, eventualmente, essere aquistata all' estero!
mah... :rolleyes:
 
@ muzar

Come già detto, il mancato supporto, in ingresso, di frequenze di campionamento superiori a 96 kHz, non lo vedo come problema. Ripeto, la quasi totalità degli studio master in alta risoluzione venduti online sono a 88.2 e 96 kHz e, secondo me, resteranno tali anche in futuro.

@ Pa0l0

La mancanza dei driver ASIO può essere superata, senza compromessi di qualità audio, tramite l'utilizzo di Windows Vista o Windows 7 come sistema operativo e Foobar2000 + il componente WASAPI come player.
 
non accetta segnali oltre i 96Khz!
Per me già i 96 KHz sono inutili....
I 24 bit fanno una piccola differenza ma una volta arrivati a 96 KHz non vedo cosa si può chiedere di più al nostro impianto e al nostro udito.

Ciao.
 
Avenger ha detto:
@ muzar

Come già detto, il mancato supporto, in ingresso, di frequenze di campionamento superiori a 96 kHz, non lo vedo come problema. Ripeto, la quasi totalità degli studio master in alta risoluzione venduti online sono a 88.2 e 96 kHz e, secondo me, resteranno tali anche in futuro.

@ Pa0l0

il fatto che non esistano ancora un numero discreto di registrazioni non vuol dire che non lo saranno in futuro.
oramai sempre più etichette offrono download di file in alta risoluzione e secondo me la crescita del segmento di mercato sarà esponenziale, così come, conseguentemente, l' offerta tecnica ed artistica.
uno spende 1000 euro, che non sono una cifra astronomica ma nemmeno pochi, per un convertitore che tra qualche mese potrebbe non sfruttare appieno le possibilità offerte dal mercato discografico... tra l' altro leggo sulla prova che la costruzione e la progettazione dell' apparecchio permetterebbero senza alcun problema l' accettazione di frequenze fino al massimo della risoluzione, pertanto rimane una scelta per me incomprensibile.

sul fatto che poi non ci siano differenze, tra 96 e 192 Khz, potrebbe essere in determinate condizioni ma indubbiamente non è così per definizione.
anche perchè non si spiegherebbe il proliferare di processori a 192 Khz e processi di sovracampionatura su tutti i lettori.
poi, in teoria, all' aumentare della frequenza si tende al raggiungimento infinitesimale della curva di segnale analogica con conseguente aumento della fedeltà.
per esempio qualcuno sostiene che anche le frequenze non udibili coscientemente dall' orecchio umano influiscano sul suono.
io penso che se c'è la possibilità di avere una dotazione tecnica superiore, in questo caso oltretutto allo stesso costo, perchè negarsela? perchè pregiudicarsi gli sviluppi delle tecniche di registrazione future che magari renderanno più sensibili i miglioramenti?
 
muzar ha detto:
...oramai sempre più etichette offrono download di file in alta risoluzione e secondo me la crescita del segmento di mercato sarà esponenziale, così come, conseguentemente, l' offerta tecnica ed artistica...

Sono molti anni ormai che le registrazioni sono effettuate ad 88.2 o 96 kHz e, secondo me, resteranno tali in quanto la frequenza di campionamento di 192 kHz richiede molto più spazio di archiviazione senza apportare benifici udibili nella riproduzione sonora.


muzar ha detto:
...perchè non si spiegherebbe il proliferare di processori a 192 Khz e processi di sovracampionatura su tutti i lettori...

Alte frequenze di ricampionamento (kHz, all'interno del DAC) vengono usate per distribuire il rumore digitale in alta frequenza, dove l'orecchio non arriva. Avere meno rumore digitale udibile, significa avere un raporto segnale/rumore più alto e quindi maggiore qualità di ascolto.

Lunghezze del dato maggiori (bit, nei processori all'interno del DAC) vengono usate per mantenere elevata la precisione negli arrotondamenti che avvengono durante i calcoli sequenziali all'interno del DAC. Anche in questo caso, meno errori, arrotondamenti e troncamenti nei calcoli, maggiore sarà il rapporto segnale/rumore, preservando la dinamica del segnale, e quindi maggiore qualità in fase di ascolto.
 
Ultima modifica:
potrebbe essere in determinate condizioni ma indubbiamente non è così per definizione.
Direi che lo è per definizione se l'utente finale è l'uomo che ascolta musica.

Tra l'altro mi piacerebbe sapere quale microfono useranno per stare dietro alla frequenza di campionamento a 192 KHz....
Questo discorso potrebbe in grandi linee valere anche per i 96 KHz!

Ben vengano i 24 bit, facciamo gli sboroni anche con i 192 KHz in registrazione se facilitano la vita in studio, ma a noi utenti finali bastano ed avanzano di tanto i 96 KHz/24 bit.

Ciao.
 
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