Se voglio descrivere le ATC in poche parole direi che sono neutrali e trasparenti. Non hanno un suono proprio, cambiano come cambia la musica. Quello che ei butti dentro, esce fuori senza particolari colorazioni o distorsioni, nel bene o nel male.
Visto il background del produttore molto noto per i monitor da studio, che devono essere precisi anche ad alti volumi, anche loro hanno bassa distorsione ad elevati livelli di pressione sonora. Ogni tanto mi ritrovo con gli aghi dei VU-meter che ballano tra 50 e 100 W che nel mio caso vuol dire oltre 95 dB al punto di ascolto senza nessuna fatica dell'ascolto.
Detto cosi sembrano dei diffusori perfetti, comunque io non li considero adatti a tutti i gusti.
Se si pretende che la musica suoni sempre in un certo modo, le ATC non sono per te, non ti assecondano, ti fanno sentire la registrazione cosi come è indipendentemente dalle tue aspettative, niente di più ma neanche niente di meno.
Le ATC sono abbastanza sconosciute al medio audiofilo cosi il giro dell'usato è molto limitato e la loro rivendibilità è bassa. Pertanto non sono per quelli che questo hobby lo intendono come gioco e cambiano spesso i componenti perché i bassi ci sono troppi/pochi, i violini sono setosi o meno ecc (inserire la scusa preferita).
All'inizio sono un po sconcertanti perché la musica qualche volta non suona come ti aspetti, però dopo cominci ad apprezzare la loro onestà.
Inoltre, almeno per me, con diversi tipi di musica, hanno il fattore "fun" che non ho trovato in altri diffusori.
Da tutti diffusori che ho ascoltato prima di aver comprato le ATC, le PMC twenty.26 ritengo siano il loro concorrente più vicino per quanto riguarda la risoluzione e la tenuta in potenza ma le ATC sono più lineari e rigorose. Le PMC hanno un piacevole effetto loudness che li fa molto attraenti. Cosi la scelta dipende molto dai gusti personali.