Più forte è e meglio è oppure....?

  • Autore discussione Autore discussione Buba
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Ziggy Stardust "la sà lunga", amici miei ;)
Io non sono un tecnico esperto di laboratorio in questo campo, quindi mi baso sulle mie esperienze e sul mio modo di ragionamento riguardo questo discorso.
A prescindere dal "preambolo" di apertura, perdonatemi, ma giudico l' utilizzo del "loudness" molto poco "qualificante" se si parla di Hi-End ed Hi-Fi e tollerabile se si parla di Stereofonia.
Per i "puristi" del settore Hi-End ed Hi-Fi della "vecchia guardia" è un vero abominio musicale che però risulta utile nell' utilizzo per il quale è stato pensato e sviluppato.

Detto questo passo al mio pensiero che sinceramente non si sente di tirare in ballo esempi come quello delle automobili, dove anche l'uso di altri organi come le gomme, cerchi alleggeriti o cose varie possono incidere pesantemente sull'utilizzo di un mezzo e le sue performance.

Vorrei invece usare l'esempio di vari tipi di cantanti ... .
Passiamo dai tenori, ai baritoni ... a quelli "commerciali" strappa corde vocali :D
Trà un amplificatore di 40W ed un amplificatora da .... 40W può cambiare tanto a parità di diffusore acustico che però non'è detto si adatterà al suono riprodotto.
A parità di potenza è come se si incontrasse un cantante tenore, un baritono, un "classico" ... uno strizza corde vocali ... .
A fare la differenza è la quantità di corrente erogabile sotto carico resistivo ed induttivo (4/8 Ohm) e la scelta del finale uilizzato (Mosfet, i vecchi e cari transistor bipolari .. con il loro clipping ma la loro caratteristica audio, la valvola termoionica ... etc. etc. etc.).
Diciamolo .. che i finali audio "integrati" non piacciano agli " audiofili" perchè nascono per accontentare il marketing delle grandi produzioni ... !
Il filtraggio e l'elettronica di contorno ha il suo peso, ma il progetto di base e la scelta realizzativa ancor di più.

Insomma, ti viene voglia di "upgradite acuta" ?:D
Ascolta di persona amplificatori di "diversa natura".
Così corri il rischio di sostituire anche i diffusori perchè se un tenore canta a 10 cm dal microfono di registrazione da studio ... c'è il rischio che lo rompa :D
Ad ogni "voce" il suo microfono = ad ogni elettronica il suo abbinamento con il diffusore.

E' questione di gusti, di scelte musicali (spesso in particolare quando si è costretti a non spendere cifre enormi) , e di "cuxo" ... :rolleyes:
 
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Quando si trova la giusta sinergia sarebbe meglio non toccare più niente si correrebbe il rischio di :muro: con conseguente sborso di denaro
 
Assolutamente concorde per esperienza diretta.
Un bel dì il mio amplificatore Harman Kardon della serie Signature ha deciso di "abbandonarmi" :cry:
Faceva suonare benissimo una coppia di B&W 602 S2 .... qualcosa di molto "piacevole".
Da allora non'ho trovato mai più la "pace dei sensi" :mc:
Ora ci stò "riprovando" (ancora ed ancora ... ) ... ma una "lezione" l'ho già avuta.
A seconda delle esigenze audiofile, per migliorare .. bisogna "investire" qualche soldino :rolleyes:
 
Ti giuro chiaro_scuro, a parità di elettroniche non ne ho mai trovate due uguali che suonassero allo stesso modo (discorso a parte per quelle "commerciali / consumer" dove la qualità musicale lascia il tempo che trova ...) ... :cry:
Allora è vero, meglio che cambio hobby o che inizio a pensare di diventare meno "esigente" :rolleyes:
E' vero quello che dici ... ma l'elettronica lineare, perfetta ... devono ancora inventarla (e cribbio se ci stanno provando).
Se poi parliamo di diffusori .. non finiamo più.
A seconda della "religiosità" o meno delle persone, mi sento di dire che ad oggi solo il buon Dio sarebbe in grado di farlo bene :D
Altrimenti qualsiasi sistema "suonerebbe" senza colorazioni e ... uno equivarrebbe a l'altro.
Purtroppo non'è così, ma anche il tuo modo di vederla è immensamente giusto !
 
Zio Mano ha detto:
...A parità di potenza è come se si incontrasse un cantante tenore, un baritono, un "classico" ... uno strizza corde vocali ... .
A fare la differenza è la quantità di corrente erogabile sotto carico resistivo ed induttivo (4/8 Ohm) e la scelta del finale uilizzato (Mosfet, i vecchi e cari transistor bipolari .. con il loro clipping ma la loro caratteristica audio, la valvola termoionica ... etc. etc. etc...

Se parliamo di quantità di erogazione di potenza ai fini di un corretto dimensionamento in base alla sensibilità e modulo di impedenza dei diffusori, alla distanza del punto di ascolto e alla pressione sonora media che si vuole raggiungere, l'intensità di corrente a parità di potenza (watt), secondo me, non è un parametro da prendere in considerazione: se l'erogazione (watt) non è sufficiente il clipping avverrà lo stesso a prescindere dall'intensità della corrente.

Se parliamo di qualità, l'intensità della corrente, tipologia di finali (mosfet, valvole, bipolari,...) ci dicono ancor meno e, come è stato già detto, occorre valutare l'intero progetto dell'amplificatore.
 
Concordo totalmente anche se lo sviluppo di potenza in un amplificatore è legato sia dalla tensione che dalla corrente.
Ci sono diverse "filosofie" progettuali.
C'è chi pensa sia meglio "generare" molta corrente e poca tensione e chi viceversa ... per ottenere la stessa potenza.
Ad ogni modo il risultato finale è quello che dici .. ma secondo le mie conoscenze sono solo scelte legate a molti altri aspetti realizzativi ... .
Facilità o meno di sviluppare certi circuiti .. che si sà più semplici sono meglio è ... .

Il clipping è dovuto ad un punto di lavoro degli stadi amplificatori o pre non lineare che cima la sinusoide del segnale.
Alcuni "clipping" , come quelli delle valvole, sono percepiti dal ricettore umano (orecchio) come più "normale" o "Piacevole" ... .
L'assenza di clipping è cosa buona e giusta, ma a volte si sfruttano delle "colorazioni" per definire un timbro (una voce) di riproduzione.
Una voce "neutra" , sebbene sia l'ideale, a volte non viene "piaciuta/accettata".
Ribadisco che mi trovo allineato con quanto dici.

clipping20onda.gif
 
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Ti giuro chiaro_scuro, a parità di elettroniche non ne ho mai trovate due uguali che suonassero allo stesso modo (discorso a parte per quelle "commerciali / consumer" dove la qualità musicale lascia il tempo che trova ...)
Lo so, ma è in parte voluto e, in un certo senso, i produttori sono anche obbligati a differenziare visto che i gusti sono molto diversi da persona a persona.
Le differenze tra gli ampli, in realtà, sono molto meno marcate di quello che si pensi e in ambito pro questo è ben visibile. Diciamo che in ambito pro le differenze sono quasi esclusivamente riservate alla capacità di pilotaggio e molto molto meno sugli altri parametri.

Sui diffusori, invece, il discorso si ribalta e le differenze tra l'uno e l'altro sono davvero sensibili.

Questo detto sinteticamente, giusto per chiarire il mio pensiero, e parlando comunque di buoni prodotti.

Quello che mi da fastidio è che 500 euro si possono comprare ampli pro davvero notevoli sia per capacità di pilotaggio che per "timbrica" mentre in ambito hi-fi per ottenere le stesse prestazioni, o quasi, si debba spendere almeno 4 volte tanto :(

Ciao.
 
Personalmente assolutamemnte concorde, ed anzi è quasi un sollievo sentirli ancora discorsi come il tuo ;)

chiaro_scuro ha detto:
...
Quello che mi da fastidio è che 500 euro si possono comprare ampli pro davvero notevoli sia per capacità di pilotaggio che per "timbrica" mentre in ambito hi-fi per ottenere le stesse prestazioni, o quasi, si debba spendere almeno 4 volte tanto :( ...

Come ti capisco, ... o meglio mi immedesimo nel tuo pensiero :(
 
Zio Mano ha detto:
...Alcuni "clipping" , come quelli delle valvole, sono percepiti dal ricettore umano (orecchio) come più "normale" o "Piacevole"...Una voce "neutra" , sebbene sia l'ideale, a volte non viene "piaciuta/accettata"...

I gusti e le preferenze personali vengono sempre prima di tutto e non si possono criticare secondo me, in tutti gli altri casi, se parliamo di "Alta Fedeltà" invece di consolarci con la distorsione di armoniche pari ed una compressione più lenta e graduale non sarebbe meglio dimensionare correttamente il finale di potenza?
 
Assolutamente sì !
Ma quello andrebbe fatto anche basandosi su fattori diversi da quelli della catena audio, come ad esempio l'ambiente di ascolto e l'eventuale trattamento acustico (haimò, se parliamo di Hi-End ), se non sbaglio ... :rolleyes:
I gusti soggettivi sono sempre esistiti in tutto.
Figuriamoci se andassimo ad analizzare l'organo uditivo umano che ne verrebbe fuori ... :D
L'orecchio funziona per tutti con lo stesso principio, ma è fatto "diverso" per ognuno di noi ... :rolleyes:

E quindi non serve tanta potenza per ottenere una migliore qualità, o forse dico una costroneria ?
E forse tante "regole" teoriche salterebbero all'aria ... in favore del piacere di ascolto ... .
 
la scelta del finale (e anche della potenza) IMO va fatta soprattutto in considerazione dei diffusori che andrà a pilotare. Se sono ostici e grandi servono tanti watt, se sono piccoli e sensibili ne bastano pochi.
Lasciando stare tutti i discorsi in merito poi al gusto personale, dimensioni dell'ambiente da sonorizzare e quant'altro, che sono altrettanto importanti ma si innescherebbero una serie di variabili sull'argomento che non mi pare opportuno sviscerare.

Con le 801f (86db) ho provato di tutto ma alla fine sotto i 200W di erogazione per canale andavano in sofferenza non solo al volume d'ascolto "normale", ma anche a volumi più bassi.
Viceversa non è detto che un diffusore molto sensibile debba essere amplificato per forza con pochi watt: ho ascoltato delle Tannoy GRF memory (che mi pare siano attorno ai 100db di sensibilità) amplificate con uno spectral da 200W e di sicuro non si lamentavano.
 
chiaro_scuro ha detto:
L



Quello che mi da fastidio è che 500 euro si possono comprare ampli pro davvero notevoli sia per capacità di pilotaggio che per "timbrica" mentre in ambito hi-fi per ottenere le stesse prestazioni, o quasi, si debba spendere almeno 4 volte tanto :(

Ciao.

L'importante è sapersi accontentare. :D
Il problema è che in ambito hi-fi si cercano anche altre caratteristiche. Raffinatezza, grana, tridimensionalità della scena sonora, etc. Parametri a cui l'ambito pro non da importanza

Stefano
 
Motosega ha detto:
Bubaaaaaa!!!
Allora questo AA????? :) :)
Una favola. Dopo un paio d'ore di conversazione e di ascolti ero..... sconvolto! Piacevolmente sconvolto. L'accoglienza del signore che me l'ha venduto e la sua compagnia sono state squisite ed emozionanti, e ancor di più lo è stata l'esperienza di ascolto che ho sinceramente vissuto per la prima volta in vita mia. Ho finalmente scoperto cosa significa quando qualcuno scrive frasi del tipo "i diffusori sono magicamente spariti e De Andrè sembrava essere in carne ed ossa lì nella stanza con la sua chitarra!". E' stato incredibile, nel vero senso della parola, cioè, se non senti... non credi!

Ora il Maestro sta riposando a casa mia dopo il viaggio, sicuramente nel mio salotto non mi farà sentire LA MUSICA come l'ho potuta sentire, ma almeno so che è in grado di farlo, se messo nelle giuste condizioni...
 
Alla fine hai preso il Maestro 70 rev.2? Ottimo acquisto complimenti!! Ci sono andato vicino anche io ma poi ho fatto una pazzia e...:D
 
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