Il DDAY-pensiero
Chiarisco qualche passaggio sul mio punto di vista: non credo che il Blu-ray stia per morire. Andrà avanti ancora per molto tempo, ma forse non come lo intendono gli appassionati. Da anni (oramai decenni) predico alle major che un appassionato vale come 10-20 clienti "normali", addirittura di più, perché è disposto a spendere di più e compra più dischi. Ma la verità - purtroppo - è che i grandi numeri del mercato li fa l'utente medio ordinario, quello che compra il film e non la sua edizione. Questo in Italia e anche fuori dall'Italia. Ma alcuni mercati (quelli anglofoni e la Germania, per esempio) fanno numeri assoluti più alti, il che giustifica ancora una certa attenzione alla qualità. Non ne fare quindi una questione di "italiani ignoranti" (un po' sì, però), quanto di numeri bassi dal punto di vista assoluto, anche perché, come avete raccontato anche voi, la gente si fa bastare gli Xvid a quadrettoni scaricati dalla rete.
Gli appassionati spostano le cose sulle edizione super-speciali (e super-costose) ma nel lancio del catalogo oramai la differenza la fa solo il prezzo: edizioni super economiche, a partire da confezione e leaflet, e prezzo aggressivo. Pretendere le codifiche lossless in edizioni realizzate con questo approccio è utopistico.
Quanto all'industria dell'indotto, che dovrebbe avere tutti i vantaggi ecc. ecc., la realtà è che non hanno gli occhi per piangere. L'home theater, a causa della difficoltà di installazione e della colpevole complicazione delle cose, con codifiche e sottocodifiche comparse via via negli anni, è in forte arretramento. Pioneeer (e dico Pioneer!!) non esiste più come A/V, Yamaha e Denon si stanno concentrando sempre più su apparecchi più versatili e meno tradizionali, almeno in ambito A/V; e così via.
I grandi schermi TV a prezzaccio mettono fuori gioco i proiettori entry e anche midrange: quando questo accade, e tende ad esistere solo l'hi-end è generalmente l'inizio della fine, perché un neo-appassionato o potenziale tale non ha più un percorso graduale di upgrade da compiere. Il 4K, almeno sul fronte TV, è una feature che sarà standard in qualsiasi TV di medio-alto polliciaggio prima che compaiano i contenuti, quindi anche qui l'industria oramai non ha più grandi interessi.
Parliamo poi del BD 4k: è stato annunciato dalla Blu-ray Disc Association, l'associazione che promuove il Blu-ray. E cosa vuoi che facesse? Ma non ci sono annunci concreti da parte delle major, che poi ci devono mettere i contenuti. La domanda è: c'è spazio per nuove edizioni, nuovi lettori e così via? Il Blu-ray non è stato un successo come il DVD; il Blu-ray 4K si rivolge strutturalmente a un sottoinsieme degli attuali utenti BD: siete sicuri che le major alla fine decideranno di investire? Anche dello stesso BD ricordo tante feature che sembrava dovessero spaccare il mondo: chi ricorda i BD Java? Dovevano scaricare extra, sottotitoli e contenuti aggiuntivi dalla rete: tutto sparito nel nulla. E che dire di tutti i tentativi di fare dischi ibridi DVD/BD? Non è solo perché si vorrebbe standardizzare un BD 4K che poi questo disco diventerà realtà. Anzi tutto il tempo preso per prepararlo (ci vorrebbero 15 gg, il supporto fisico c'è già) è evidentemente finalizzato a cercare di convincere le major che questi dischi vanno fatti. Soprattutto perché se non si faranno c'è tutto un indotto di replicatori, produttori di packaging e distributori che va a gambe all'aria. Ma - credetemi - le esigenze degli appassionati non sono propriamente il primo pensiero di nessuna industria.
Veniamo alla petizione: quanti la firmerebbero? 1000, 2000, 5000 persone? E pensate che le major cambino i loro programmi per un pubblico di 5000 persone (e non tutte comprerebbero tutti i film, è anche una questione di gusti e generi). E sul "5000", purtroppo, sono stato ottimista. Fatela quindi, perché bisogna lottare per quello che si crede. Ma mentirei se vi dicessi che si possono ottenere grandi risultati.
Un ultimo pensiero (anche se il tema, che mi appassiona, mi farebbe scrivere per ore): la Blu-ray Disc Association italiana è stata messa in liquidazione un annetto fa da Univideo. Ognuno tragga le sue conclusioni.
Vi confermo comunque la mia volontà di approfondire giornalisticamente questo argomento. A patto che se arrivassero brutte notizie non ve la prendiate con me. Io sono appassionato quanto voi, ma tutte le mattine quando mi guardo allo specchio, se voglio essere obiettivo, devo dirmi "io non sono il target, io non sono il target,..."
Ciao a tutti
Gianfranco Giardina