Un saluto e un grazie a thegladiator, Arydani, mima, e Biasi (in rigoroso ordine sparso), che ieri ho avuto la fortuna di conoscere e tenere segregati nel mio salotto, al buio, dalle due del pomeriggio alle dieci di sera passate, fuori lampi e fulmini, dentro solo grafici di Calman, spezzoni di film e prove al limite dell'impossibile. Con mogli, madri e fidanzate che telefonavano preoccupate per l'incolumità (e la sanità mentale) dei loro cari...
A parte le battute, è stato un vero piacere l'incontro organizzato. Abbiamo fatto la metà delle prove che inizialmente avevamo in mente, ci siamo persi in un bicchiere d'acqua per alcune impostazioni del lettore BD/processore video lato audio, abbiamo perso parecchio tempo nella valutazione del miglior spazio colore da settare nella catena in oggetto (il mio 55VT60, il mio Radiance XS 3D e il BD Cambridge Azur di Biasi), ma quando poi siamo partiti abbiamo fatto scintille.
Giusto qualche annotazione veloce, visto che oggi devo recuperare il tempo perso al lavoro, ma le cose che mi sono rimaste in mente sono:
1 Biasi è un genio, ma se io sono un tizio che si fa troppe domande, lui mi batte senza nemmeno cominciare la partita!
2 La Klein è illegale.
3 La Klein è illegale.
4 La Klein è illegale...
Devo continuare? Okay, tornando serio, e detto che la Klein è davvero illegale (abbiamo fatto l'Autocal del CMS al 75% di stimolo e 75% di saturazione in circa 16 secondi netti... e avete letto bene. 16-secondi-netti con deltaE irrisori...), non abbiamo avuto tempo di valutare con HCFR una calibrazione effettuata con Calman, ma abbiamo rilevato le nostre i1D Pro su Gamut 100/100 e grayscale/gamma 10pt, potendole poi paragonare alla Klein di Biasi. Le tre i1D Pro si sono rivelate incredibilmente simili, a riprova di un davvero ottimo controllo di qualità del prodotto. Per dire, quella che si discostava di più nei grafici e nei deltaE, ma sempre con valori di deltaE ridicoli, era la mia (versione OEM presa da Spectracal circa tre anni fa, quindi la più vecchia e usurata delle tre), quelle di Glad e Ary erano sostanzialmente sovrapponibili nell'andamento della grayscale e del gamut, e tutte hanno rilevato una temperatura colore media (e a 90/100 IRE in particolare, zona particolarmente critica per questo aspetto) di circa 200K in eccesso rispetto a quanto rilevato dalla Klein, quindi ben al di sotto dei fatidici 500K che sembrano essere spesso l'errore in questo frangente da parte di questo colorimetro. Il nero rilevato è stato di: 0.0047 per la Klein, 0.0050 per la i1D Pro di Glad, 0.0051 per quella di Ary e 0.0055 per la mia.
Il mio Colormunki non ha rilevato il nero reale - essendo fuori dal suo range di rilevazione, e indicando quindi 0 come è giusto che sia in questi casi - ma si è dimostrato davvero vicino alle rilevazioni della Klein nella grayscale (differenza nella temperatura colore di soli 50K scarsi sia come media, che a 90/100 IRE), con invece alcune piccole differenze nel gamut, dove trattandosi di uno spettrofotometro dovrebbe essere particolarmente accurato. In definitiva, dovendolo usare per profilare la mia i1D Pro sul mio VT60 prima di ogni calibrazione, sono particolarmente felice della cosa, perché significa che il profilo che uso di volta in volta è davvero fedele, e l'acquisto di uno spettro da affiancare a una i1D Pro per questo scopo è una cosa che consiglio vivamente a ogni appassionato di calibrazione.
Da tutto ciò si è dedotto che il nero del VT60 nella versione da 55" sembra essere leggermente superiore a quello del modello da 50" (anche la sonda di Glad, che su tutti i 50" che ha calibrato ha sempre rilevato un nero di circa 0.0022/0.0024 ha rilevato un nero superiore sul mio 55", in linea con quanto rilevato dalle altre sonde ieri, e anche da Arydani sul proprio 55"...), e anche che le due versioni (50" e 55") hanno un comportamento davvero diverso a livello di reazione alla calibrazione.
Sul 55" non si è verificato alcun problema di colorazione del nero/near black agendo sui comandi -2pt a 30/100IRE partendo dal preset 2.4 per il gamma, così come invece sembra accadere sul 50". A questo proposito, ieri abbiamo constatato che una calibrazione con target pari a 2.22 per il gamma e 100cd/mq per il picco di Y porta a risultati visivi (oltre che nei grafici) davvero quasi identici sia partendo dal preset gamma 2.2 che da quello 2.4: il primo preset apre leggerissimamente di più sul near black (cosa provata anche dal comando dei 10 IRE del gamma a fondo scala e dal grafico della grayscale), particolare che nella visione reale si percepisce ma davvero a livello di sfumatura. Quello che cambia, è che - non chiedeteci perché, ma l'abbiamo misurato con gli appositi spezzoni di prova di Biasi - partire dal preset 2.2 porta a un intervento prematuro dell'ABL del plasma, almeno sul 55". C'era una differenza di circa 10 candele (scarse: 100 cd/mq contro circa 109,xx) a favore del preset 2.4 rilevando alcune porzioni di bianco al 100% nel film Il grande e potente Oz, nonostante si fosse partiti dalle stesse condizioni (tranne ovviamente che per il preset del gamma) e con gli stessi target per entrambe le calibrazioni. Questo, unito a quanto detto sulla porzione 0-10 IRE porta ad avere un quadro un po' più contrastato partendo dal perset 2.4 e un pizzico più morbido e intelligibile in basso partendo dal preset 2.2 (ognuno sceglierà in base ai gusti). Il gamma reale (sempre misurato grazie a Biasi e ai suoi filmati test) si è dimostrato essere - come ormai ben sappiamo - un po' superiore, variabile da 2.4 e 2.5 in base all'APL medio dello spezzone in questione. Purtroppo non abbiamo avuto tempo di calibrare una BT1886 e fare la stessa prova (ma ora che ho visto come funziona, magari mi faccio rimandare da Biasi i suoi filmati e poi la prova la faccio io con calma...), perché a questo punto direi che calibrare con gamma target di 2.4 effettivamente non avrebbe molto senso (significherebbe avere un gamma all'incirca di 2.6, suppergiù...) e sarebbe da valutare se la minima apertura in basso della BT consente al gamma reale di restare accettabile oppure no. Personalmente, calibrerò una BT1886 e una 2.22 e deciderò con i miei occhi in base ai miei gusti (ah, abbiamo anche incidentalmente verificato l'inesistenza di differenze apprezzabili tra una calibrazione fatta con pattern inviati a 1080p 50Hz e 1080p24).
Probabilmente ho dimenticato qualcosa... ma al momento mi pare tutto!
Ettore
PS: come detto, circa 8 ore di calibrazione ininterrotta, mai spento il VT60, ogni tanto un po' di barra mentre chiacchieravamo e ovviamente verso sera qualche spezzone di prova, prima di riprendere le misure con tutte le i1D Pro... e nemmeno l'ombra di ritenzione, a parte quella che con uno o due minuti si pulisce grazie allo schermo di colore uniforme o a un po' di barra a scorrimento...