thegladiator
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Tornando a bomba sul discorso "gradienti".
Come sapete i VT50 "americani" già dall'anno scorso avevano l'opzione per la luminosità pannello da impostarsi su basso, medio e alto. E anche lì si sono accorti che i maggiori gradienti (24K per i VT dello scorso anno) non ci sono se si imposta su "medio".
Qui ne stanno parlando:
http://www.avsforum.com/t/1408338/official-panasonic-vt50-owners-thread/12540
E in Pro, "tallone d'achille" (esagero eh) dei VT50 per ciò che riguarda il nero, portando su medio il nero si riabbassa allo stesso identico livello della THX (!!), segno che i maggiori gradienti (che caratterizzano le Pro e Cinema) non sono più attivi!! Misurato da un utente munito di sonda.
E tutto ciò confermo che accade sul mio VT60, l'unica differenza è che l'anno scorso tra Pro e THX il nero era sostanzialmente e visibilmente differente (0,008-9 vs. 0,018-20), quest'anno, secondo i miei rilevamenti (e anche quelli di Mackenzie sul 65"), ci sono solo 3 millesimi di candela di differenza (0,003 vs. 0,006 secondo Mackenzie, 0,002 vs. 0,005 rilevati dalla mia sonda).
Ulteriore riprova (che ho verificato anche io l'altra sera): è sufficiente il pattern "pluge low" (quello con le barre nere 16, 17, 18 etc. per la regolazione del brightness): con l'impostazione "basso" le barre sono TUTTE ferme, solide, uniformi nel loro grigio, niente dithering. Passando a "medio" TUTTE, e ripeto TUTTE le barre, perdono consistenza nella gradazione di grigio che viene completamente ricostruita dal dithering, la differenza è palese.
Direi che a questo punto l'argomento è chiuso e non ci sono più dubbi. Se si vuole la massima qualità sulle sfumature delle basse luci (i famosi 30K gradienti) è necessario mantenere l'impostazione "basso". Non che a "medio" si veda male, ci mancherebbe, ma in questo modo non stiamo sfruttando a pieno regime le capacità del VT60 nel riprodurre al massimo della precisione i dettagli delle basse (bassissime) luci.
Come sapete i VT50 "americani" già dall'anno scorso avevano l'opzione per la luminosità pannello da impostarsi su basso, medio e alto. E anche lì si sono accorti che i maggiori gradienti (24K per i VT dello scorso anno) non ci sono se si imposta su "medio".
Qui ne stanno parlando:
http://www.avsforum.com/t/1408338/official-panasonic-vt50-owners-thread/12540
E in Pro, "tallone d'achille" (esagero eh) dei VT50 per ciò che riguarda il nero, portando su medio il nero si riabbassa allo stesso identico livello della THX (!!), segno che i maggiori gradienti (che caratterizzano le Pro e Cinema) non sono più attivi!! Misurato da un utente munito di sonda.
E tutto ciò confermo che accade sul mio VT60, l'unica differenza è che l'anno scorso tra Pro e THX il nero era sostanzialmente e visibilmente differente (0,008-9 vs. 0,018-20), quest'anno, secondo i miei rilevamenti (e anche quelli di Mackenzie sul 65"), ci sono solo 3 millesimi di candela di differenza (0,003 vs. 0,006 secondo Mackenzie, 0,002 vs. 0,005 rilevati dalla mia sonda).
Ulteriore riprova (che ho verificato anche io l'altra sera): è sufficiente il pattern "pluge low" (quello con le barre nere 16, 17, 18 etc. per la regolazione del brightness): con l'impostazione "basso" le barre sono TUTTE ferme, solide, uniformi nel loro grigio, niente dithering. Passando a "medio" TUTTE, e ripeto TUTTE le barre, perdono consistenza nella gradazione di grigio che viene completamente ricostruita dal dithering, la differenza è palese.
Direi che a questo punto l'argomento è chiuso e non ci sono più dubbi. Se si vuole la massima qualità sulle sfumature delle basse luci (i famosi 30K gradienti) è necessario mantenere l'impostazione "basso". Non che a "medio" si veda male, ci mancherebbe, ma in questo modo non stiamo sfruttando a pieno regime le capacità del VT60 nel riprodurre al massimo della precisione i dettagli delle basse (bassissime) luci.
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