Qualche difetto?
Ne ha, eccome.
Prima di tutto il contrasto. Poco, "molto poco" (anche se non si dovrebbe usare l'espressione). Esattamente quanto ne hanno tutti i DLP.
Poi la facilità di installazione. L’Optoma infatti non appariva propriamente “installato”, ma semplicemente poggiato nel rack capovolto, a testa in giù. Infatti, purtroppo, ha uno shift solo verticale, solo in un senso e solo del 15%: un po’ problematico.
Pensando alla mia ipotetica installazione ha anche un’altra particolarità: difformemente da (ormai) quasi tutti i VPR, non aspira ed espelle l’aria dalla parte frontale, ma la prende da dietro e la espelle da un lato.
Non c’è alcuna motorizzazione e la mancanza, di fuoco, zoom e shiftaggio motorizzati in questi tempi appare incomprensibile.
Solo io (lo preciso ad ogni buon conto, tanto per cercare di essere il più oggettivo possibile) ho notato nell’angolino estremo in basso a destra una leggera disuniformità dell’immagine, ma non sono in grado di dire di più proprio perché la ho notata solo io e perché cadeva sul bordo nero dello schermo e quindi appariva come leggermente mascherata rispetto al resto.
La trasparenza di Optoma, poi, dichiara una uniformità di illuminazione dell’75%, quindi soffre di un po’ di vignettarura agli angoli estremi dell’immagine (che però nella pratica non abbiamo mai rilevato).
Il gamut è il 110 per cento del REC709 oppure l’81 per cento del DCI-P3. Pochino, per visualizzare un HDR ricco e per garantire un gamut ampliato.
Altra stranezza, parti del menu appaiono ancora in lingua tedesca: nel famoso angolino in basso a destra leggevo “suchen” e così via. Quindi spero che il bug divenga oggetto di un correttivo firmware.
Infine, niente HDR dinamici e, dalle caratteristiche dichiarate, non ho capito se possa visualizzare software UHD HFR e HLG.
La nitidezza
Dopo un po’ di minuti ci guardiamo tutti e 4 increduli ed anche il più compassato Carmine (i JVCisti sono una vera e propria setta di misurofili del lato oscuro) appare come vagamente “contrariato”

. Tralasciavo non a caso il famoso punto forte dei DLP: la nitidezza, dovuta al raddoppio della risoluzione di cui sopra e dal DMD unico.
Ebbene, dall’alto del mio vecchio VPR con onboard un DMD da 0,95’ (che fa sembrare tutti gli altri VPR in commercio decisamente poco incisi, quasi avessero risoluzione 720) sono sceso a Casalnuovo di Napoli con l'atteggiamento piuttosto scettico di chi pensa “forza, vediamo cosa riesce a fare questo proiettorino, con onboard un DMD più piccolo del mio di un terzo, seppur vobulato!”, un po’ come fanno certi bambini quando fanno a gara per sputare il più lontano possibile… Senza contare che il DMD è più piccolo di un terzo, ma mentre il mio visualizza con una matrice di 2Mpix reali, peraltro come tutti i JVC e-shiftati (quindi escluso lo Z1) e gli Epson 10000 e 10500, i vobulati hanno una matrice nativamente densa il doppio (4,15 Mpix reali!), che vobulando produce fisicamente gli 8,29 Mpix dell’UHD! Malgrado fossi partito prevenuto, sono rimasto lì a guardare quelle splendide immagini con le pive nel sacco, letteralmente imbambolato. Tutto aveva dell’incredibile. Lucy si stagliava tridimensionalmente rispetto allo sfondo e sembrava esser lì con noi quasi in carne ed ossa. I pori della pelle dei volti erano talmente realistici da spingere qualsiasi dermatologo ad effettuare sul posto una operazione… al telo!
Qualche altro atout
È stato annunciato un nuovo firmware C06, con miglioramenti promessi nella resa dell’HDR.
La potenza del laser è regolabile in 11 step ed era stata regolata al 70%.
L’HDMI è una full 18Gbps, quindi attraverso di essa passa tutto quanto è e sarà mai disponibile in formato UHD.
La macchina dichiara una luminosità di 2.200 ANSI lumen, gli stessi del Sony laser VPL-VW760ES.
Il laser ha una durata dichiarata di 20.000 ore, ma naturalmente non è sostituibile, vale a dire dopo 20 anni di uso si butta con la macchina. Al momento peraltro non si ha la più pallida idea di quale sia la curva reale del decadimento luminoso.
Ha un sistema di resistenza alla polvere a norme IP5X.
Il rumore di funzionamento, in questa stagione invernale, è pressoché inudibile.
Ha uno zoom manuale 1.6, trow ratio 1.39-2.22:1, lente F2.5-3.26, distanza di proiezione 0,95-15 metri.
Pesa meno di 10kg.
Sony VPL-VW260ES
Passiamo al mio amato 260. Iniziano a scorrere le prime immagini belle, contrastate, naturali. Ma nella nostra mente tutto è mutato per sempre. Il quadro è diventato come esangue, privo di vita, inanimato. Non crediamo ai nostri occhi. Quello che (personalmente) consideravo la migliore opzione possibile sembra ora meno interessante. Sono rimasto piuttosto interdetto.
A dirla tutta, come faccio sempre, mi è sembrato che il Sony risultasse colorimetricamente meno salturo ed anche meno nitido di quello visto da Gruppo Garman a Roma, ma non so dire se questa fosse una impressione personale dettata dal “salto” dall’Optoma o se corrispondesse ad una deduzione oggettiva dovuta alla regolazione della macchina. Mi riservo, quindi, di approfondire la questione.
Sulla calibrazione della macchina non so nulla, ma - conoscendolo - ho motivo di credere che Antonio abbia fatto tutto secondo regola.
Le conclusioni
Abbiamo visto forse la macchina da battere offerta ad un prezzo quasi abbordabile e comunque incredibile, considerando la tecnologia laser.
Soffre senz'altro di alcuni inconvenienti: effetto rainbow della ruota colore a solo 4 spicchi ed alta velocità di rotazione che ha colpito vari dei presenti e decisamente più avvertibile del solito proprio per le sue caratteristiche e il famigerato spicchio giallo, che però rende un HDR così luminoso; poco contrasto; possibili problemi di uniformità del quadro. Ma anche pregi straordinari: nitidezza da sturbo; luce, tantissima luce, in bright 3000 lumens; colori: i più belli mai visti. Un salto qualitativo quantico rispetto all’Optoma UHD-65 lamp!
Concludo informando che uno di noi, fulminato sulla Via di Damasco dall’Optoma ma infastidito nella visione dall’effetto rainbow, chiedeva info sulla possibilità di fare una operazione agli occhi per migliorare il refresh mentale di visione, in modo da portarsi subito a casa sottobraccio l’UHZ-65! Beh, più di così…!
Brava Optoma! Anzi, bravissima! E congratulazioni ai nuovi importatori esclusivi: questa macchina potrà dare loro grandi soddisfazioni se sapranno adeguatamente veicolarla.
Invito tutti coloro che potranno ad andarne a vedere una in giro per lo stivale: ne vale davvero la pena!
Saluti a casa.