Dipende dalla tipoloigia di circuito, se, ad esempio, il corcuito è alimentato con due tensioni, positiva e negativa, rispetto alla massa e tutto si fa bene allora all'uscita dello stadio non c'è alcuna tensione continua poichè tale punto viene a trovarsi a livello 0 rispetto alla massa, se lo stadio invece è alimentato solo con una tensione positiva rispetto alla massa sul terminale di uscita ci sarà una tensione positiva, più o meno elevata rispetto alla massa.
Caso tipico è lo stadio finale di potenza di un ampli, che può essere realizzato (come orami avviene nella quasi totalità dei casi) con due transistori (o coppie di transistor) complementari ed alimentato con tensione duale, sul terminale di uscita, quello che va ai diffusori se tutto è stato bilanciato perfettamente non c'è tensione coninua o c'è solo di valore bassissimo, pertanto è inutile metterci un condensatore ed infatti non viene messo.
In questo caso si usa inserire però un relè di protezione che evita sia il fastidioso bump che, cosa molto più importante, danni al diffusore se in caso di guasto sull'uscita si presentasse la tensione continua di alimentazione, solitamente di diverse decine di Volt (positvi o negativi), provocando la rottura degli altoparlanti, sicuramente i tweeter.
Se un tale stadio viene invece realizzato con alimentazione non duale, ad esempo solo 60 Volt positivi rispetto alla massa, in uscita si avranno sempre 30 Volt positivi, che manderebbe a carte quarantotto i diffusori, pertanto si inserisce un condensatore di elevata capacità (per abbassare la frequenza di taglio dell'uscita almeno sotto ai fatidici 20 Hz).
Negli stadi dei pre avvine la stessa cosa, molte volte si studiano i vari stadi in modo che tali tensioni continue siano utili allo stadio che segue e si evita perciò l'uso di condensatori, il famoso "accoppiamento in continua"), il problema però rimane per lo stadio di uscita, poichè non si può sapere cosa verrà collegato (la maggior parte degli apparecchi ha sempre in ingresso un condensatore di blocco) si inserisce un condensatore, altrimenti si corre il rischo di inviare tensione continua allo stadio di ingresso dell''ampli integrato o del finale nel caso questi non abbiano il condensatore di blocco citato.
Sulle uscite dei finali si impiegano condensatori elettrolitici poichè sono richieste grandi capacità, all'ingresso o tra stadi interni si usano condensatori con capacità minore, ottenibile anche senza impiegare elettrolitici.
Il non usare condensatori espone sempre a qualche rischio in caso di guasto, in tal caso ci si può però consolare pernsando che sino ad un attimo prima di bruciarsi gli altoparlanti però hanno riprodotto un bel suono, "senza condensatori sul percorso".
Se il progettista ha previsto l'inserimento di uno o più condensatori di accopiamento interstadio non è certo il caso di toglierli (bisognerebbe anche riprogettare i singoli stadi), discorso analogo per quelli di uscita, il rischio è troppo elevato, sostituirli con altri supposti migliori perchè costano di più oppure hanno la scritta "audiophile" lo si può certamente fare anche se meglio sarebbe sostituirli con altri di cui si conoscono i vari parametri, quali tangDelta, ESR, ecc., migliori rispetto a quelli degli originali.
Ciao