Nordata, Apple e, nello specifico, Onkyo e Denon vengono oggi vendute in molte catene di elettronica, come MW: non stiamo parlando di prodotti da nicchia esoterica - per i quali potrebbero valere pienamente le tue corrette osservazioni - ma di prodotti ormai di relativo largo consumo, per i quali "dovrebbero" valere le medesime considerazioni. La "garanzia europea" è stata concepita proprio per uniformare il trattamento del cliente all'interno del mercato comune...
Il discorso che tu fai è corretto solo da un punto di vista di politica *protezionistica* (in accezione economica), nella quale il nostro paese eccelle: in Italia, ad esempio, i negozianti in alcuni casi possono rifiutarsi di cambiare la merce anche se restituita integra il giorno stesso, mentre in alcuni paesi lo fanno addirittura a tempo indeterminato (come è consuetudine, ad esempio, in Inghilterra o negli Stati Uniti... dove è pratica comune "pentirsi" di un oggetto anche dopo settimane e vedersi restituire i soldi). Oppure è inutile sottolineare nuovamente la levitazione di molti prezzi praticata solo nel nostro paese (motivo per il quale compro da diversi anni qualsiasi cosa all'estero. Un esempio fra tutti? Barbecue Weber venduti a 400 Euro quando il valore statunitense è 80... e non ci sono considerazioni parallele che tengano, come costi aggiuntivi, sdoganamento, ricarico della Rete commerciale, costi promozionali, etc.). E' bene far presente che, per convenzione, gli investimenti in comunicazione sono generalmente ammortizzati in un ricarico del 3-4% sul prezzo finale di vendita di un prodotto, quindi oggettivamene poco incisivi su alcune levitazioni incontrollate.
A volte - perdona la franchezza - alcune relazioni costi/prezzi/ricavi sono quantomeno bizzarre: vedi querelle Oppo e prezzo del prossimo BDP-831. L'importo annunciato per il mercato italiano è stato apparentemente *abbassato* di 100 Euro dopo la sollevazione popolare creatasi anche su queste pagine... ma non credo che qualcuno si sia levato "il pane di bocca" per limitare la cifra definitiva. Quei 100 Euro in più annunciati, allora?
Cui prodest?
Parlo di *protezionismo* non a caso, considerando che in una libera economia di mercato globale - come è ormai diventata il web - io cliente dovrei essere salvaguardato a prescindere, almeno per quello che riguarda il prezzo di vendita e il suo rapporto con la qualità del prodotto e della marca stessa. E proprio la Marca dovrebbe cercare di salvaguardare la soddisfazione di tutti i clienti, come ha detto riccioit (è noto che le borchie delle borse Louis Vuitton vengono sostituite in qualsiasi negozio al mondo e... a vita!). Io sono libero (grazie al cielo!) di valutare il prezzo migliore che, spesso, corrisponde inevitabilmente con un servizio diverso (assenza della rete vendita, spese di spedizione consistenti, modello a volte differente, compromesso sulle caratteristiche, tempi di attesa, conformità, compatibilità dei cavi, etc.), ma non vedo perché il mio onesto risparmio - se applicato lecitamente nel reperire e pagare moneta sonante un prodotto ufficiale acquistato all'estero - debba essere penalizzato da una discriminazione della stessa rete di assistenza nazionale: in base a quale principio? Quello meramente "deontologico", secondo il quale io ho implicitamente "danneggiato" il mio distributore locale poiché ho preferito un prezzo migliore acquistando all'estero e per questo motivo non posso beneficiare della rete di assistenza nazionale? È assolutamente corretto che un prezzo più alto sia sinonimo di garanzia (in tutti i sensi), che può essere offerta solo dal rapporto diretto con un venditore ufficiale... ma non riesco a capire perché questo "valore aggiunto" acquisito attraverso un esborso maggiore debba forzosamente corrispondere, per converso, alla mancanza di assistenza nel caso di acquisto (lecito) ad un prezzo minore, su canali non tradizionali e, soprattutto, all'estero. È una procedura contraddittoria nei termini, poiché la stessa Casa dovrebbe incentivare il consumo dei propri prodotti e, in questo senso, sostenere e promuovere l'assistenza (in garanzia) di più apparecchi a marchio possibile, ovunque vengano venduti e/o distribuiti, assecondando il singolo cliente.
Inoltre ripeto che l'amplificatore che ho acquistato non è più presente a listino sul mercato italiano (ho verificato con il mio rivenditore): cosa avrei dovuto fare? Mi è stato proposto l'acquisto del nuovo modello, che costa esattamente il doppio... quindi non avrei proprio comprato nulla, danneggiando definitivamente la marca stessa.
Le valutazioni sulla ripartizione (e l'ammortamento) dei costi di gestione di una rete distributiva e del rischio imprenditoriale sono ampiamente ripagati sia dal fee dovuto al marchio rappresentato (che generalmente contribuisce ai costi promo-istituzionali e dà visibilità al distributore locale, garantendogli nel contempo un flusso di acquisto) sia dalla inevitabile constatazione che i clienti capaci di comparare le tariffe, di acquistare online e di affrontarne le "incognite" sono sempre una ristretta minoranza, ampiamente compensata dalla clientela diretta. Scusa se lo dico con una certa sicurezza, ma è il mio lavoro...
Faccio un altro esempio pratico, che in parte esula quello detto sinora: qualche anno fa, nel 26° mese di vita della mia Volkswagen si è rotto un tasto della radio abbinata al navigatore satellitare (sottolineo: tasto *della radio*). Inspiegabilmente i navigatori non vengono riparati, anche per problemi risibili, ma sostituiti in blocco (1.200 Euro di valore): Volkswagen, però, nel 3° anno di vita dell'auto riconosce sempre un 70% del valore del pezzo da sostituire, come se fosse parzialmente in garanzia, quindi mi è stata addebitata una cifra ragionevole.
Possiedo anche diverse moto, tra cui un MP3 Piaggio (il "triciclo", per capirci): ebbene, anche quel mezzo ha avuto un problema elettronico nel 25° mese di vita (!!!)... ma Piaggio non riconosce assolutamente nulla, anche se è palese il problema riconducibile solo al pezzo di ricambio e se tale problema si è verificato il giorno successivo alla scadenza della garanzia.
"Politiche delle Case", ci dicono.
Orbene, oggi possiedo la mia terza Volkswagen... mentre sono molto dubbioso se ricomprerei un veicolo Piaggio.
Scusa (scusate) la prolissità, ma l'argomento è piuttosto ricco di spunti.
