OLED: scontro fra colossi coreani via social

Prima magari è sempre meglio vederlo di persona. Non si può giudicare un giudizio di un recensore che ha davanti l'oggetto, semplicemente applicando i preconcetti e soprattutto visto chi lo sta recensendo che non è proprio l'ultimo arrivato!! Visto mai che...!!
 
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Alcuni difetti, come la gestione del moto e le elaborazioni delle immagini (poca attenzione verso la qualità della immagine riprodotta in generale), sono insiti nel DNA di Samsung, si riscontrano su tutte le TV prodotte, che finora sono state prevalentemente LCD quindi non ritenuti gravi e non criticati più di tanto dai consumatori, le critiche dei professionisti e appassionati sono state senza troppe pretese visto li limite della tecnologia. Si spera che con l'enome potenziale dei QD-OLED i suggerimenti e le critiche che gli arriveranno direttamente com maggior insistenza sortiscano l'accoglimento da parte di Samsung ad un cambio di marcia verso la qualità pura.
 
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Fino a che Samsung non adotterà il Dolby Vision, secondo me non può rientrare nell'elenco dei TV papabili di un appassionato, al netto di tutti gli altri limiti descritti.
 
Fino a che Samsung non adotterà il Dolby Vision, secondo me non può rientrare nell'elenco dei TV papabili di un appassionato.

Concordo pienamente , pensavo la stessa cosa di panasonic quando , all'epoca non voleva supportare il DV, poi finalmente si è ricreduta, spero possa farlo anche samsung , anche se non è il mio produttore ideale per i tv :D , ma + produttori = più possibili benefici per i consumatori
 
scendendo nel concreto quanto è percepibile questo tinting nella visione di un filmato in Bianco nero?
Rispondo prima a questa domanda, che è la più semplice rispetto al resto che hai scritto: come ogni moderato difetto (o caratteristica) di uno schermo, è visibile se ti fissi, altrimenti no. Tra l'altro il tinting varia a seconda dell'angolo di visione, quindi per misurarlo andrebbe posizionata la sonda nella posizione di visione e angolata verso la parte dello schermo interessata. L'ho fatto a scopo puramente scientifico ma i risultati non hanno alcuna utilità, se non confermare quello che è già chiaro all'occhio. In ogni caso, non è un fenomeno correggibile. Servirebbe un banco di memoria LUT per ogni porzione dello schermo, quindi almeno tre. Fantascienza.

Per quanto riguarda la saturazione dei colori su un WRGB OLED, entra in gioco un altro aspetto: i filtri RGB passivi applicati su 3 dei 4 subpixel. Essendo passivi, questi filtri non modulano la loro saturazione che sarà sempre al 100%. Il fenomeno non è percepibile se non in scene scure (per esempio, in Avengers Endgame: il prato dove atterra Captain Marvel con l'astronave dei Guardiani della Galassia (con dentro Nebula e Iron Man/Tony Stark) è troppo saturo anche dove non illuminato da luce artificiale. Ma anche lì devi essere a conoscenza del fenomeno e fissarti nel volerlo vedere. Questo fenomeno è correggibile con gli strumenti avanzati messi a disposizione da ColourSpace, con CalMan o altri è impossibile.

Per quanto riguarda il funzionamento del subpixel bianco (che non definirei "primario", i primari sono sempre e soltanto R,G e B) e il suo l'effetto intromissivo, occorre specificare che fino al 2017, esso entrava in funzione in SDR anche sui colori primari ad alte saturazioni, quindi per esempio il rosso (235, 16, 16) aveva anche il subpixel bianco acceso. Dal 2018, in SDR entra in gioco solo quando il colore da mostrare è composto dai tre primari (ovviamente il bianco o un primario/secondario non saturo al 100%, ecc.), a quel punto il subpixel bianco va a sostituire uno dei tre subpixel RGB (solitamente quello più debole e meno caratterizzante): nel bianco D65, per esempio, il subpixel blu viene spento e sostituito da quello bianco (che ha una temperatura colore di circa 10.000° K). Avremo quindi WRG accesi.

Ricordiamo che un colore con luminanza 100% e saturazione 0% è bianco. Abbassando la luminanza sarà un grigio. Alzando la saturazione gradualmente, avremo un bianco tinteggiato del colore in questione che piano piano torna ad essere il colore originario.

Spero di aver risposto a tutto, ma non ho capito cosa intendi per "Samsung copre il BT 2020 non il DCI P3".
 
... Spero di aver risposto a tutto, ma non ho capito cosa intendi per "Samsung copre il BT 2020 non il DCI P3"..........[CUT]

Ciao Miki,

Innanzi tutto, grazie del tuo feedback!

Premetto che seguo le TV da qualche mese perchè a casa mia proietto, ma con l'arrivo dei formati tra i 90" ed i 100" il prossimo acquisto non sarà un proiettore, quindi potrei dire imprecisioni.

A quanto ho compreso i pannelli LG coprono uno spazio colore DCI, mentre i nuovi pannelli QD dichiarano una copertura quasi completa del rec 2020.

Una copertura di uno spazio colore più ampio è una cosa positiva se accompagnata ad una adeguata risoluzione in Bit del pannello. Altrimenti a parità di risoluzione risulta più preciso il pannello con uno spazio colore minore. Fenomeno amplificato in caso di modifica dei parametri, figli della taratura di un display.

Spero di essere stato più chiaro.

Sottolineo questo aspetto secondo me non secondario, perchè spesso spacciano una aumento della risoluzione di un paio di bit attraverso una interpolazione di colori (FRC) tecnica comunemente in uso negli LCD, non so se in voga anche negli OLED.
 
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Ok, ora credo di aver capito cosa intendi e, se è così, hai colto un punto che pochi calibratori "professionisti" riescono a capire, figuriamoci esprimere. Cerco di fare chiarezza, profondità del colore in bit e copertura dello spazio colore sono due concetti diversi. Il primo ci dice quante sfumature può rappresentare il pannello, il secondo ci dice quanto, di questo o quello spazio colore, viene coperto dal pannello. Premesso che ogni documento di definizione di uno spazio colore definisce anche la profondità in bit del colore (BT.709 8 bit, BT.2020 10/12 bit), risolviamo questo problema: abbiamo due pannelli, entrambi additivi (quindi con struttura del pixel RGB) e con lo stesso picco di luminanza. il pannello A è nativamente a 10 bit e dichiara il 100% di copertura del ITU-R BT.2020; il pannello B è a 12 bit e dichiara il 75% dello stesso spazio colore. Quale ha la maggior copertura?
Un non professionista e un "professionista", probabilmente, risponderebbero: il pannello A. Un Professionista, invece, il B. Come sempre, i produttori tirano l'acqua al proprio mulino e calcolano la copertura dello spazio colore prendendo a riferimento esclusivamente le coordinate cromatiche dei colori primari dello spazio colore target, poi misurano i primari del loro pannello a saturazione e luminanza massima su color gamut nativo, sovrappongono i due triangoli e fanno il calcolo. In ciò appoggiati da qualche programma di calibrazione che esegue lo stesso identico fuorviante calcolo. Ma uno spazio colore non ha solo due dimensioni, ne ha tre: x,y (coordinate cromatiche) e Y (luminanza)! Entra quindi in gioco il concetto di volume del colore. Ma oltre al volume colore, per calcolare la copertura di uno spazio colore, serve anche sapere di quante "sfumature" (sarebbe meglio dire colori) è capace un pannello, quindi la profondità in bit del colore. Ossia, il Pannello A è capace di 672,2 milioni di colori, il Pannello B di 43,022 miliardi, 64 volte di più! Quindi bravo @ango
Ovviamente, nella vita reale, la differenza di copertura tra i due pannelli è percepibile a patto di visionare contenuti a 12 bit. Con quelli a 10 il Pannello A, godrebbe della maggior copertura.
Tornando al confronto OLED LG vs Samsung, essendo entrambi a 10 bit, sicuramente il Samsung ha una copertura reale dello spazio colore (sia esso 709, P3 o 2020/2100) superiore a LG. Per quanto riguarda il volume colore, le differenze sarebbero apprezzabili dai 350/400 nits in su, ossia nel dominio degli specular highlight details (fulmini, luce riflessa da carrozzerie lucide, fuoco, sole, ecc.), quindi, una percentuale di contenuti molto bassa all'interno di un film.
 
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Si Miki intendevo questo.

Che all'atto pratico si traduce in problematiche di banding o rumore video o in generale una immagine meno ricca di "microcontrasto".

A quello che hai detto tu si somma un altro aspetto relativo al processamento interno, in caso di calibrazione. Una elettronica fatta con questo intento prelevando un segnale a 10 bit ad esempio, lo sovracampiona a 12 o più bit, calcola le correzioni indotte dalla taratura sia essa su base LUT o lineare sui guadagni, quindi sottocampiona alla profondità colore del monitor, che non dovrebbero essere inferiori ai 10 bit reali e non taroccati con strategie come FRC. Questo processo alla base di qualsiasi display "serio" io conosco bene quelli pc per fotografi permette di ridurre o non avere una perdita di risoluzione figlia di un processamento ad un numero di bit pari a quelli del display.

Ora, sembrano tutte "pippe da nerd" ma per quanto mi riguarda sono molto più visibili artefatti o in generale una perdita di qualità dell'immagine figlie di questi "sconti" che i guadagni dati da una maggior copertura dello spazio colore, soprattutto su livelli di ampiezza di questo tipo.

Ai produttori spesso spendere risorse HW per questi aspetti frega poco o nulla perchè non sono spiegabili e quindi "vendibili" alla massa, e "abilmente" non ne riportano traccia nei datasheet.
 
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La passione è passione. Chi non ne ha almeno una, qualsiasi essa sia, che innesta la curiosità e lo spinge a migliorarsi costantemente, senza mai fermarsi, vive una vita vuota, secondo me. ;)
 
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