Grazie a
funski, riposto quello che avevo scritto qualche giorno fa...
Finalmente ho avuto la possibilità di fare una veloce equalizzazione con Dirac, veloce nel senso che sono partito dalle mie conoscenze di Dirac affinate negli ultimi anni con l'Arcam AVR20, giusto per capire la situazione. Al di là del fatto che anche con Dirac il Cinema 30 si è dimostrato decisamente più user friendly rispetto all'Arcam (nonostante negli ultimi due giorni qualche piccolo intoppo l'abbia sperimentato anche qui, tipo mancanza di segnale audio da qualunque sorgente dopo aver spento l'AVR in modalità HEOS, bug del quale avevo letto nei forum anglosassoni qualche tempo fa, così come anche mancanza di audio dopo procedura di equalizzazione con Dirac. Nulla che una pausa di qualche minuto senza alimentazione non possa curare...), devo dire che i risultati ottenuti con DLBC sono stati assolutamente in linea con quelli che avevo con l'Arcam (inutile dire che rispetto a Audyssey siamo su un altro livello).
Dopo le prime ore di studio di ART, che mi sono servite anche per affinare ulteriormente le mie curve target specificamente per questa nuova opzione, ho creato un primo filtro ART con impostazioni assolutamente conservative, non volendo fare alcun danno visto che servirà parecchio tempo per trovare i migliori settaggi. Ho ovviamente seguito le linee guida ormai condivise un po' ovunque (escludere il centrale da qualunque supporto, attivare gli infra bass solo per il sub principale, nel mio caso unico in grado di arrivare a 20Hz e oltre, fissato il riferimento per l'LFE al frontale destro, diffusore più vicino al sub principale etc.), ho abbassato il livello del supporto di ciascun gruppo a -12dB (per i surround addirittura -6dB, visto che sono dei cassa chiusa
on wall abbastanza piccoli) e stabilito i limiti superiori e inferiori di ciascun gruppo sulla base dell'attenta analisi sia delle specifiche tecniche dei diffusori che delle mie rilevazioni REW, sia
near field che dal PAP, in modo da capire meglio i limiti fisici dei diffusori e valutare sia i rinforzi ambientali che le cancellazioni. Alla fine di tutto questo, posso solo dire... MAMMA MIA!
La resa di ART rispetto a DLBC, già onestamente davvero ottimo, è nettamente superiore (il GD, unico punto critico di DLBC, ora non è più minimamente critico). Ho appiattito ogni calo fino ai 150Hz per tutti i canali (e un po' oltre: i benefici arrivano a circa 250Hz per i frontali, 180Hz per il centrale, e addirittura 700Hz per i surrounds, che essendo attaccati al muro di fondo sono ancora più problematici nel mio ambiente), e ai primi ascolti ho potuto confermare quello che un po' tutti stanno dicendo nel mondo dopo aver provato ART: la chiarezza del canale centrale è decisamente migliorata, ma è un po' in tutti gli aspetti che si è come tolto un velo ai diffusori. Suono pulitissimo, cristallino, come aver guadagnato SPL e dettaglio. Ho ascoltato un paio delle mie tracce di riferimento (
Wish You Were Here e
Brothers in Arms, entrambe da SACD) e mi sono quasi messo a piangere...
Giusto per chiarire: io ho un semplice impianto 5.1 (il
.1 sono tre sub, un 15" e due 10" che con ART ho separato ciascuno in un singolo gruppo, con i due 10" a esclusivo supporto di ogni altro gruppo), quindi pochi diffusori e soprattutto bookshelf, non a gamma intera. E nonostante ciò...
Lavorerò con calma per capire fino a dove posso spingermi con il livello di supporto, ma già così devo dire che la licenza ART vale tutti i soldi che costa! Qui sotto qualche immagine giusto come primo esempio...
Ettore
https://i.ibb.co/KcNTS7Xh/001a.jpg
https://i.ibb.co/67fRRM40/GDa.jpg
https://i.ibb.co/jZZzT6Fz/FRONTSa.jpg
https://i.ibb.co/pjX7M4Hf/Centera.jpg
https://i.ibb.co/1JhpdpCF/007a.jpg