Nuove elettroniche e vecchi CD

Purtroppo tutto questo lavoro, per il pubblico prima descritto, spesso e' completamente inutile....
Che, da come hai scritto, è anche un pubblico non pagante :(

Per questo dico che per il pubblico pagante avere un'attenzione in più sarebbe il minimo.

Io ascolto principalmente jazz e classica e spesso le registrazioni sono di buon livello se non ottimo ma apprezzo anche altri generi musicali se dietro ci sono bravi musicisti. Ieri stavo ascoltando un CD prestatomi da mio cognato dei Dream Theather e ci sono rimasto molto male per la registrazione ipercompressa che rendeva l'album inascoltabile: ottima musica, ben suonata (su tutti il batterista ha molto da dire) ma il suono era così piatto che rovinava non poco la piacevolezza d'ascolto. Perchè rovinare una registrazione tutto sommato buona con una compressione del genere?

Ciao.
 
Riguardo alla compressione e' un processo oggi utilizzato fin troppo e la colpa e' della scuola americana...
E' il metodo piu' semplice per tenere in cima 4 chitare distorte in modo cattivo senza che il resto degli strumenti sparisca nel nulla.

Ormai il pubblico ha l'orecchio sul sound americano molto compresso e potente, picchiato in alto come si dice, tutto a 0db...

Un prodotto che non rispetta questi canoni viene etichettato come troppo morbido dal pubblico a prescindere dal programma musicale.

Ci sono registrazioni europee, costate molto meno ma con molta piu' dinamica e preservazione dei suoni e delle timbriche.

Riguardo ai Dream Theater, il batterista Mike Portnoy e' fin troppo osannato: ci sono batteristi esteri o nostrani, di altri gruppi, di vario genere, oppure solisti che fanno sembrare Portnoy un neofita...
Potrei elencarne a decine e anche io chissa' quanti non ne conosco...
 
Il livello medio delle incisioni recenti è scadente, e in peggioramento. Non per l'incapacità dei tecnici del suono (ci mancherebbe, dato i soldi che girano!) ma perché ormai da anni esiste la corsa al massimo volume possibile, la cosiddetta "loudness war".

Il motivo: il pubblico (cioè noi) preferisce bassa dinamica e distorsione ma volume più alto. Un CD ben registrato dà soddisfazione solo con impianti di buon livello, invece nei compattoni più il suono è compresso meglio è.

Io trovo la cosa inaccettabile. Ieri mi sono ascoltato alcuni CD di Avril Lavigne, ma erano tutti clippati. Li ho rimessi nel cassetto e nonostante apprezzi l'artista non credo li tirerò più fuori.
 
il batterista Mike Portnoy e' fin troppo osannato
Considerando che non sapevo fosse osannato, se l'ho notato forse qualcosa saprà fare!
Siamo OT, ma se mi fai qualche nome di batterista bravo e in che gruppo suona non mi dispiacerebbe affatto procurarmi qualche suo CD. Grazie.

viene etichettato come troppo morbido dal pubblico a prescindere dal programma musicale.
Morbido un suono dinamico? A me il suono compresso da quella sgradevole sensazione di frenato, come se stessi camminando a fatica controvento :(

In quel CD dei Dream Theater c'era un passaggio con il batterista che dava una scarica di colpi alla gran cassa che in quel marasma si sentivano come tic tic tic (in pratica si sentiva solo il transiente del colpo sulla pelle e basta). Cosa ci sarà di tosto in una gran cassa riprodotta come un colpo di bacchetta? Nei passaggi "vuoti" dove il compressore si faceva un po' da parte la gran cassa finalmente ritornava a dimensioni più consone.

Un CD ben registrato dà soddisfazione solo con impianti di buon livello, invece nei compattoni più il suono è compresso meglio
Dovrebbero fare due versioni e la versione hi-fi dovrebbe costare di meno visto che risparmiano sulla compressione ;)

Ciao.
 
OT ON
Batteristi da paura ce ne sono molti...
Fra quelli che suonano in un gruppo fisso citerei per primi Danny Carey dei Tool, Daniel Erlandsson degli Arch Enemy e Tim Alexander dei Primus: sono da paura dal vivo e sull'album. Ma ce ne sono molti altri come Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers, John Otto dei Limp Bizkit, il batterista degli Inflames, dei Soilwork, dei Katatonia, degli inglesi Oceansize, degli Isis...
In Italia va nominato Christian Meyer degli Elio e le storie tese e del Trio Bobo.
Fra i solisti John Blackwell, Vinnie Colaiuta, Dave Weckl, Duduka da Fonseca, Akira Jimbo.... e poi Billy Cobham naturalmente ma qui si va sul vintage...
Questi sono i primi che mi vengono in mente e sono tutti parecchio superiori a Portnoy che non e' di certo un neofita ma neppure si merita gli osannamenti di molte persone che non hanno ascoltato altro.
OT OFF

Riguardo al tipo di suono di cassa che compare in molte produzioni va detto che spesso la batteria non e' neppure vera ma tutta programmata (cioe' scritta in midi che poi pilota campioni reali) oppure tutta triggerata (il colpo sul tamburo fa scattare uno switch che riproduce un campione reale) o mixata con suoni triggerati.
Cio' viene fatto per pura comodita' e convenienza visto che suonare alla perfezione un pezzo di 5 minuti a 220bpm con la cassa che fa i sedicesimi non e' facile, neppure impossibile per alcuni dei mostri sopracitati ma comunque faticoso e inutile.
In certi generi dove l'headroom e la dinamica vengono esauriti da decine di chitarre, armonizzate, voci armonizzate e synths, una cassa che va veloce non puo' portarsi dietro tutta la dinamica e tutte le armoniche del corpo e della coda; quindi si cerca solo la punta, l'attacco.
 
In certi generi dove l'headroom e la dinamica vengono esauriti
Non è facile esaurire 96db di dinamica anche se è quasi impossibile far suonare un impianto con tale dinamica. Molto più semplicemente non si vuole/non si è in grado di registrare un CD con tale dinamica (anche "solo" con metà della dinamica potenziale).

Tempo fa mi era capitato un famoso cd degli Ac/Dc e seppur la registrazione non era giovanissima era registrata molto bene e senza nessuna compressione esasperata (forse perchè tecnicamente allora non si potevano permettere delle compressioni così spinte).

Grazie per i nomi dei batteristi, cercherò di ascoltare qualcosa (alcuni li conosco già e questo mi consola ;) ).

Ciao.
 
Ultima modifica:
chiaro_scuro ha detto:
....................
Le registrazione del 1950 sono belle perchè sono la fotografia di quegli anni e quelle del 2008 tra 50 anni avranno lo stesso fascino.

Ciao.

Negli anni '50 (nel Jazz) erano in attività al massimo della maturità creativa coloro che hanno tracciato la strada...
Puo' darsi che la produzione attuale nel 2058 sarà apprezzata dagli audiofili del futuro.
Semmai ce ne saranno ancora, magari in quel remoto futuro non sarà piu' dato peso all'impianto e la Musica apprezzata solo nella sua essenza emotiva e culturale.

Ciao
Enrico
 
antani ha detto:
Il livello medio delle incisioni recenti è scadente, e in peggioramento.
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Il futuro della musica (di massa) riprodotta è l'MP3: quando lo scarichi consuma poca banda, comodo (entra nell'Ipod, entrano migliaia di brani nel lettore di Apple), difficilmente un disco suona differente dall'altro (perchè compresso), il futuro è questo formato...:cry:
Poi è economico, di questi tempi non è poco...

E gli audiofili ? (almeno coloro che tengono alla qualità): rappresentano lo 0,000001.... del mercato.
Commercialmente irrilevanti.

Ciao
Enrico
 
chiaro_scuro ha detto:
Non è facile esaurire 96db di dinamica anche se è quasi impossibile far suonare un impianto con tale dinamica. Molto più semplicemente non si vuole/non si è in grado di registrare un CD con tale dinamica (anche "solo" con metà della dinamica potenziale).
...........
Ciao.

Qui sono d'accordo e ti quoto !.
Se venisse commercializzato un CD a dinamica piena la maggior parte degli impianti avrebbe problemi.
Nei pianissimo non si sentirebbe una m@@za, nei fortissimo i finali clipperebbero (perchè incautamente si sarebbe aumentato il volume).
La compressione è "utile" perchè accontenta tutti ...o quasi....

Ciao
Enrico
 
quando lo scarichi consuma poca banda, comodo (entra nell'Ipod, entrano migliaia di brani nel lettore di Apple)
Io penso che l'mp3 già può essere considerato un comodo formato del passato ma tra due anni nell'ipod ci entreranno migliaia di brani con compressione lossless e quindi la comodità dell'mp3 non ha più senso (anche se temo che resterà in vita ancora per molto come il cd che continua ad essere il supporto principale pur con la possibilità di distribure l'audio in alta definizione con supporti dvd-a o blu-ray).

Spero in meglio ma dubito che noi insignificanti audiofili possiamo imporre chissà che cosa :(. Ancora più insignificanti perchè spesso l'audiofilo non è il tipo che ascolta principalmente musica commerciale.

Ciao.
 
Non capisco che c'entri l'"essenza emotiva e culturale" di un pezzo musicale con la qualità tecnica della registrazione.

Negli anni 50 avranno anche prodotto musica eccezionale (direi anche 50 o 200 anni prima), ma le tecniche e gli strumenti di registrazione e mastering di quel periodo sono ridicoli rispetto a quanto disponibile oggi.

Un conto è come suona un artista, un conto è come le case discografiche registrano e postproducono un brano.

A mio parere un buon disco non deve essere dinamicamente compresso o clippato, a prescindere dal fatto che sia un incolore brano hip hop o il capolavoro di un artista jazz del secolo scorso.
 
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