Ok, abbiamo per fortuna libertà di opinione e d'espressione, e ciascuno può scrivere e pensare qualunque castroneria gli passi per il cervello. Però quando leggo cose tipo
Ti dico solo che il cd è supercompresso e ha bassissima dinamica.
non so se ridere o piangere.
La gamma dinamica è limitata nel CD (dai 16 bit), ma non è illimitata nel vinile. Negli ultimi anni in cui questo supporto aveva un serio mercato, si era arrivati a superare (di poco) i 30 minuti per facciata. Come avevano fatto? Avevano ridotto la distanza tra i solchi. Proprio a scapito della gamma dinamica (che era già comunque intrinsecamente limitata nel supporto anche dal basso rapporto S/N - segnale/rumore). Dunque, è difficile fare comparazioni numeriche, dato che non tutti i vinile avevano (continuo a parlarne al passato, perché ormai si tratta di mania puramente vintage). Ma a qualunque orecchio anche non particolarmente allenato non può non risultare evidente quanto su questo fronte la differenza tra CD ed LP sia abissale.
Quanto a Gattapuffina:
Basterebbe un SEMPLICE fatto a distruggere la teoria che "16 bit 44.1 bastano e avanzano":
Un SACD si sente meglio di un CD
Un DVD-A si sente meglio di un CD
Sì, è ovvio, altrimenti a che pro sarebbero stati sviluppati questi formati? Sebbene sia difficile parlare in termini oggettivi, in quanto ho seri dubbi che gran parte dei CD sul mercato siano prodotti allo stato dell'arte e sfruttino anche solo marginalmente la gamma dinamica disponibile. Questa tendenza mi dicono si stia acuendo negli ultimi anni, dove nelle produzioni di musica "leggera" la gamma dinamica viene compressa intenzionalmente (forse però in questo i conti tornano con la moda del ritorno in auge degli LP!).
Che poi la gente comune non abbia l'orecchio per distinguere la differenza tra un CD ed un mp3 (ed ascolti robaccia elettroacustica su impiantacci, a livelli per cui l'mp3 a 128k basta ed avanza) e non resterebbe impressionata nemmeno acoltando il Requiem di Britten in SACD su un buon impianto, è per noi ovviamente cosa trascurabile.
Ma non puoi venire a ricavare troppe conclusioni dal fatto che a livello professionale si usino sovraccampionamenti rispetto al CD finale.
Ci sono almeno due ottime ragioni per sovraccampionare, anche se lo scopo finale è il "misero" CD audio, e queste sono:
1) Mentre registro, devo necessariamente evitare di saturare la gamma dinamica. Di solito, prima di registrare si cerca di stabilire quale sarà il picco più alto, e si tara prudenzialmente il livello ben al di sotto di questo. Sovraccampionando in registrazione, in fase di downsampling sarà possibile sfruttare tutta la gamma a disposizione tenendo conto del picco più alto reale.
2) In post-processing, nelle registrazioni non super-hi-fi (stile certi prodotti Telarc, per intenderci), c'è sempre qualche intervento di filtraggio/mixaggio. Facendolo su campioni di qualità superiore si limiteranno le distorsioni introdotte dai filtri. (Visto che ti occupi di video, hai provato a renderizzare in SD un filmato girato in HD? C'è una bella differenza rispetto ad un filmato girato nativamente in SD!)
Per questi due motivi, non condivido nemmeno l'idea che sovraccampionando di un multiplo esatto avrei migliore qualità in fase di downsampling. Questo sarebbe vero solo se non processassi il mio segnale, ma (forse purtroppo) questo in pratica non avviene quasi mai.
Sulla gamma di frequenze, Antani ha perfettamente ragione. Superare i 44kHz è completamente inutile e quanto offre il CD basta ed avanza.
Comunque, alla fine, dobbiamo fidarci delle nostre orecchie. La differenza tra l'ascolto di un CD ed un LP la sentono praticamente tutti. L'asetticità del CD dà senz'altro fastidio a qualcuno, che preferirà l'LP con i suoi limiti, scricchiolii, fruscii, rumble, ecc. esattamente per lo stesso motivo (come diceva qualcuno qui sopra) per cui a volte preferiamo vedere una foto in bianco/nero un po' sbiadita e con la grana grossa ad una foto a colori ben fatta. Non certo perché cerchiamo la fedeltà all'originale.