Assolutamente no! Basta un laptop con schermo LCD economico (con gamut ridotto), più facile da posizionare per la comparazione, più facile da calibrare e anche più economico.... Insomma dovremno tutti munirci di un plasma......[CUT]
Emidio
Segui il video qui sotto per vedere come installare il nostro sito come web app sulla tua schermata principale.
Nota: Questa funzionalità potrebbe non essere disponibile in alcuni browser.
Assolutamente no! Basta un laptop con schermo LCD economico (con gamut ridotto), più facile da posizionare per la comparazione, più facile da calibrare e anche più economico.... Insomma dovremno tutti munirci di un plasma......[CUT]
... Conclusioni
Il fenomeno chiamato "metameric failure" esiste e più essere causato principalmente da due motivi: sia da metamerismo fisiologico, sia da errori di misura o di calibrazione. Esistono ovviamente delle contromisure che qui in AV Magazine utilizziamo dalla nascita (più di quindici anni), ovvero da quando abbiamo accesso a spettrometri ad altissima risoluzione (OceanOptics), a fotometri ad altissima sensibilità e dinamica (Minolta) e tanta, taaaaanta esperienza ...[CUT]
Fa piacere anche a me... Ci tengo a dire che mi fa un enorme piacere vederti attivo qui.....[CUT]
Prima di tutto mi piacerebbe sapere se la 'deviazione' rispetto all'altro TV era su alcuni step della scala dei grigi oppure su tutti. Mi interessa sapere anche se le deviazioni interessano anche colori poco saturi come l'incarnato. Mi piacerebbe sapere anche se lo JETI è stato usato alla fine per verifica del bianco e se anche lui diceva che erano 'identici' ma alla vista non lo sono.... a che cosa devo imputare tale comportamento?

... Prima di tutto mi piacerebbe sapere se la 'deviazione' rispetto all'altro TV era su alcuni step della scala dei grigi oppure su tutti. Mi interessa sapere anche se le deviazioni interessano anche colori poco saturi come l'incarnato. Mi piacerebbe sapere anche se lo JETI è stato usato alla fine per verifica del bianco e se anche lui diceva che erano 'identici' ma alla vista non lo sono ...[CUT]
Si, può andare bene.... Quando scrivi APL basso e APL medio, a quale dimensione esatta del pattern ti riferisci?
(In passato ho utilizzato W10% con 28%APL)....[CUT]
Software commerciali come Calman, Chroma Pure o HCFR, mi sembra di no. Ma i software a corredo degli spettrometri (OceanOptics, Jeti, Colorimetry Research etc) si. Come ho detto nell'altro thread, talvolta è più semplice usare solo lo spettrometro.... Conoscete programmi di calibrazione che implementano CMF alternativi al CIE1931?.....[CUT]
Tu li chiami "dettagli" e commetti un errore grave. La risoluzione reale di uno spettrometro si definisce nella modalità FWHM (Full Width at Half Maximum) perché se due picchi sono così vicini da essere sovrapposti, lo strumento li risolve come un singolo picco. Ergo, tra uno spettrometro con risoluzione FWHM di 1 nanometro e un altro con risoluzione FWHM di 5 nanometri c'è una distanza siderale, ovvero molto ma molto più di quanta distanza ci sia tra un i1Pro (10 nanometri) e un Minolta CS2000A (5 nanometri).... ricordavo che il CS-2000/2000A avesse 1 nm di risoluzione e non 5 (comunque dettagli). ......[CUT]
Ha ragione, almeno per quanto riguarda i suoi strumenti. In linea di massima, in spettroscopia la risoluzione funziona più o meno come in fotografia. Se si sceglie un'apertura molto stretta, passerà meno luce ma la risoluzione sarà più elevata. Al contrario, un'apertura più larga farà passare più luce ma la risoluzione si abbassa. Negli spettrometri più sofisticati è possibile scegliere l'apertura, quindi la risoluzione e la sensibilità. Tra gli spettrometri 'commerciali', gli JETI possono essere configurati con apertura 'larga' e risoluzione da 4,5 nanometri oppure con apertura 'stretta' e risoluzione di 2 nanometri ma con sensibilità 6 volte più bassa.... Steffen Goerlich (CEO di Jeti) mi disse di non optare per la versione HiRes della 1501 in quanto la maggior risoluzione avrebbe influito sulla lettura della luminanza di pattern scuri.......[CUT]


Vero. Si tratta di un problema. Che può essere ben controllato da chi ha strumentazione con incertezza di misura molto bassa. Per la misura della luminanza, ad esempio, anche soltanto dei primari, noi utilizziamo un Minolta LS150, l'unico con una affidabilità e una certificazione 'spendibile' per questo tipo di misure. Con uno spettrometro oppure con un colorimetro, la misura della luminanza dei primari può essere in effetti un problema.... Il problema GROSSO sorge sulla luminanza del/i primario/i che non riesce/ono a conformarsi alla luminanza di riferimento....[CUT]
Più lo spettro di un primario sarà stretto, più la coordinata cromatica nativa sarà vicina al bordo dello spazio colore. Ergo, più stretto lo spettro dei primari, più grande il triangolo di gamut nativo. Parlo di gamut nativo perchè, ovviamente, con primari con spettro molto stretto è possibile anche 'disegnare' un gamut più stretto come quello REC BT.709. Spero però che la mia puntualizzazione sia stata capita.... NON è il gamut a determinare il metameric failure ma la larghezza spettrale deteminato anche la dot pitch.....[CUT]
No. Meglio un LCD dai primari con spettro largo.Grazie mille f_carone! L'immagine sostanzialmente conferma quello che alcuni di noi dicono da tempo: il plasma è il pannello ideale per il perceptual matching....[CUT]
Tu li chiami "dettagli" e commetti un errore grave.
Se il display è uniforme, puoi comunque calibrarlo. Sia in modo automatico con un EODIS3 (puoi scaricare il software gratuitamente da xrite) o anche manualmente con i controlli RGB della scheda video o delle impostazioni windows. In ultima analisi, puoi creare una schermata bianca (e anche grigia), modificando manualmente le componenti in modo da raggiungere il risultato che cerchi. Ad esempio, se il 'bianco' vira al giallo, allora togli rosso e blu e prova con un 'bianco' fatto da 252 rosso, 252 verde e 255 blu e vai avanti di correzioni. Non è difficile.... Purtroppo, tutti gli LCD a spettro largo che ho "incontrato" avevano la retrolliuminazione in condizione non più ottimale..[CUT]




Non credo di aver capito il tuo suggerimento. Sul LCD potrei certamente usare un grigio al 50/60% ma comunque calibrerei quel grigio su D65 (x 0.3127 y 0.329) con la Jeti, diversamente andrei nella sfera del gusto personale, no?Se il display è uniforme, puoi comunque calibrarlo. Sia in modo automatico con un EODIS3 (puoi scaricare il software gratuitamente da xrite) o anche manualmente con i controlli RGB della scheda video o delle impostazioni windows. In ultima analisi, puoi creare una schermata bianca (e anche grigia), modificando manualmente le componenti in modo da r..........[CUT]
Quasi dimenticavo.
A proposito di uniformità, le differenze tra le immagini che hai inserito sono innegabili ma diverse a seconda del livello della scala dei grigi e anche rispetto alla zona.
Per questo mi è venuto in mente di controllare il bilanciamento del bianco su vari punti (almeno 15), sia sul plasma che sull'OLED.
Prima dai..........[CUT]
Certo. D'altronde un laptop non ha gli stessi controlli di un TV. Per questo motivo ho suggerito di utilizzare anche un programma di editing (Paint basta e avanza) per apportare ulteriori correzioni. Di solito si lancia prima un'auto calibrazione con la EODIS3, poi si mira alla perfezione manualmente, con lo spettrometro. Per una taratura fine, spesso conviene muoversi con le componenti RGB dell'immagine test, piuttosto che con i controlli nelle impostazioni.Sul LCD potrei certamente usare un grigio al 50/60% ma comunque calibrerei quel grigio su D65 (x 0.3127 y 0.329) con la Jeti...
Tutto chiaro. Volevo solo 'pesare' le varie differenze anche con l'uniformità.Tradotto in click riguardo il bilanciamento del bianco 2pt, se nella Pro1 del mio EZ calibrando a D65 ho gli RGB Gain a -7 0 0, con il mio AWP devo regolare gli stessi a -11 0 -4........[CUT]