La filosofia che ha caratterizzato la costruzione dell'impianto è stata quella di partire da una sorgente di classe in grado di fare TUTTO, evitando possibilmente il preamplificatore andando direttamente ai finali integrando la correzione dell'ambiente.
un aspetto al quale ho tenuto molto è stato quello di ricercare la qualità nella riproduzione musicale, sacrificando magari un po' l'impatto totale del cinema a favore di una maggiore fedeltà.
tutti i diffusori, ad esclusione dei Back Surround sono stati costruiti con elementi di pregio, cercando di ottenere prestazioni elevate ad un prezzo inferiore a diffusori di pari livello, ma di costi decisamente più elevati (progetto diffusori di Aghemo, progetto del sub del Pela)
sin dal primo ascolto i "nastroni" B&G mi hanno colpito, tant'è che li ho adottati per tutti i diffusori componenti il 5.1. i due Back surround sono invece degli NHT a 3 vie.
altro obbiettivo è stato quello di voler biamplificare i diffusori frontali utilizzando il PAC prima ed il Digifast ora, come crossover digitale con taglio a 500HZ.
quindi i diffusori così come sono non possono lavorare senza crossover attivo.
la sorgente, punto nevralgico dell'impianto che ne caratterizza la composizione ed anche la scelta dei componenti a corredo, è una macchina multimediale senza compromessi: il
DIGIFAST ONE nella configurazione più completa (
mia breve recensione).
inutile che vi elenchi tutte le cose che è in grado di fare in quanto prenderò in considerazione ogni sua sezione man mano che descriverò l'impianto, ma vi basti dire che oltre alla qualità video che non trova eguali, ha la possibilità di integrare anche un sistema di correzione acustica per intervenire sui problemi causati dall'ambiente d'ascolto.
per ottenere le 11 uscite analogiche di cui ho bisogno oltre che di 8 ingressi per eventuali periferiche esterne, ho utilizzato un'interfaccia
RME Fireface UFX
la sezione di amplificazione è poi a cura di 2 finali
FOSGATE AUDIONICS FAA 1000.5 5 x 250 W l'uno. il fronte completo L + C + R è biamplificato, per cui si utilizzano già 6 dei 10 canali a disposizione. gli altri quattro sono usati per i side surround ed i back surround.
il sub dispone di un modulo di amplificazione da 1KW.
l'ultimo arrivato, ma non in termini d'importanza, è il proiettore
EPSON EH-TW9000 . chi ha seguito gli sviluppi dello StazzaCinema (chissà in quanti

) potrà notare che si tratta di un ritorno al primo amore. il mio primo proiettore difatti è stato un EPSON TW200 acquistato nel 2003 attraverso un cobuy epocale coordinato da Sasadf.
Dopo anni e modelli di Sony (VPL-VW50, 60 e 80) sono ritornato ad un LCD trasmissivo che tutto sommato non mi fa tanto rimpiangere la scelta (invero Sony aveva prerogative ben differenti, ma non avevo né voglia né possibilità di spendere grosse cifre per un proiettore 3D e quindi ho approfitta...ehm, ho fatto un piacere ad un amico

)
la staffa di fissaggio al soffitto è autocostruita in quanto non ne ho trovate di standard in grado di rimanere praticamente attaccate al soffitto...
il telo precedente maxivideo 4 formati è stato sostituito da un ben più semplice telo a cornice...senza cornice: per sfruttare al massimo lo spazio disponibile, ho ordinato un telo su misura completamente bianco montato su telaio in alluminio da un amico, Pibiesse, che commercializza schermi della Luxi di Brescia.
in questo modo sono riuscito a sfruttare tutti i 268 cm di base disponibili (16:9 cm 268x151). in programma c'è la costruzione di una mascheratura variabile per coprire i letterbox dei filmati in 2,35:1 che applicherò in un secondo momento.
La versione 4.0 presenta anche una tinteggiatura differente. finalmente sono riuscito a pitturare la parete che ospita lo schermo e parzialmente il soffitto di un colore molto scuro, praticamente grigio al 95%.
questo mi ha dato modo di eliminare le fastidiose riflessioni dei muri vicini aumentando la sensazione del contrasto e facendo diminuire considerevolmente il livello del nero.
sul soffitto ho giocato anche con tre tonalità di grigio per dare una sensazione di movimento e profondità. tutto il resto è grigio molto chiaro.
arriviamo ai cavi e qui, i cavofili possono tranquillamente saltare al post successivo
tutti i cavi utilizzati, di alimentazione, di potenza e di segnale sono stati da me realizzati con cavi di sezione adeguata e connettori di buona tenuta meccanica.
quelli di alimentazione sono schermati. sono raggruppati in una "scatoletta" di derivazione alla quale arriva l'alimentazione principale e dalla quale partono tutti i cavi con la schermatura in comune.
quelli di potenza sono cavi industriali. per i diffusori frontali sono a 4 conduttori per la biamplificazione. per i side surround sono di sezione inferiore, sempre a 4 conduttori in quanto precedentemente anche i side erano biamplificati e uniti a coppie.
per i back ho invece utilizzato del cavo audio "CAR" di Audison in quanto ho trovato una piattina a 4 conduttori che mi permettesse una sistemazione più agevole in una canalina piatta.
i cavi di segnale sono stati realizzati con cavo di tipo microfonico schermato (2 conduttori + calza) e costruiti con architettura "semibilanciata" ad eccezion fatta di quello del subwoofer che è un comune cavo coassiale