Se la sola presenza del Dolby Vision nei servizi streaming è considerata l’ elemento in grado di rendere la visione del programma superiore alla controparte su Disco BD4k magari codificato con il solo HDR10 dovremmo decretare la morte dei cinema inquanto il 99% delle sale di tutto il mondo sono in SDR come da specifiche tecniche DCI. Uniche eccezioni i DOLBY CINEMA , che rappresentano, una rarità non presente nel nostro Paese. Tornando al DOLBY VISION, come HDR 10 +, sappiamo che consente una migliore gestione del semplice HDR 10 di tipo statico. Grazie ai metadati dinamici il tone mapping può essere ottimizzato frame by frame in base alla diversa complessità delle immagini. E’ certamente un bel punto a favore ma, non da stravolgere la resa ottenibile con l’HDR 10. Il grading del film è lo stesso. Per cui se le differenze di visione tra HDR 10 e DOLBY VISION risultano notevoli mi sorge il dubbio che ci sia qualche problema di settaggio o calibrazione tra sorgente e display. Aggiungo anche che, oggi grazie ai processing di tone mapping dinamico applicato ai programmi HDR10 , ( l’ HDR Frame adapter dei proiettori JVC, per non parlare dei processori esterni come l’Envy, tanto per fare due esempi) si riesce a migliorare di molto la resa dell’HDR statico rendendolo adattativo. La semplificazione che lo streaming in DV sia migliore e preferibile alla controparte su supporto fisico non sta in piedi perchè ci sono altri elementi che rendono l’esperienza su disco di qualità superiore. Sempre che si voglia parlare di vero Home Theater.
La compressione video è un altro elemento che fa la differenza a favore del disco e una migliore compressione, più trasparente, a bit rate più alto, è apprezzabile soprattutto sui display TV a grande schermo e con i VPR. Ci sono alcuni servizi di streaming che offrono una buona qualità di visione rispetto ad altri ma la migliore condizione di banda ottenibile con il “miglior streming” non può competere con quella disponibile sui dischi BD4k. A parità di codec di compressione HEVC il BD4K da 100 Giga può garantire un flusso totale di ben 128 Mb/sec mentre i dischi a doppio strato da 66 Gigabite, a parità di contenuto, 88Mb/sec. Solo con un confronto si possono apprezzare le differenze tra disco e streaming ; l’ immagine del disco risulta generalmente più solida, trasparente e dettagliata. Soprattutto utilizzando i dischi da 100 giga, che consentono risorse di banda e spazio più ampie, si realizzano le migliori condizioni per raggiungere la massima qualità audio e video. La distanza tra streaming e supporto fisico , in questo caso, aumenta ulteriormente.
Infine l’audio oggi, purtroppo, poco apprezzato da molti appassionati. Soprattutto la qualità dell’audio che, ha rappresentato la solida base sulla quale è nato , sviluppato e cresciuto il concetto di HOME THEATER: Il disco supera di grande misura quella offerta dallo streaming vincolato al solo utilizzo delle codiche lossy DOLBY Digital e Dolby Digital plus con bit rate di compressione solitamente più bassi rispetto alla controparte su supporto fisico. Ma c’è di più. Anche prendendo come riferimento le sole codifiche Lossy di DOLBY, come ha fatto giustamente notare Cabala, le tracce dello streaming sono compresse dinamicamente. Elemento questo penalizzante all’ascolto e poco dibattuto. Nonostante i limite di una codifica ormai superata ci sono dei Blu Ray con audio italiano in DOLBY DIGITAL @ 640Kb/sec che suonano decisamente bene perchè non sono compressi dinamicamente . Vi segnalo Kung fu Panda , Rango, Star trek, 300. Oppure anche l’ultimo 007 “No time to die” in DOLBY Digital Plus 7.1. Provare per credere.
In presenza di codifiche Lossless, esclusivo appannaggio del disco, non c’è partita. lo stesso per il Dolby Atmos. La differenza è abissale se si ha un impianto HT a componenti discreti: Dolby atmos in streaming in dolby digital plus con perdita. Bit rate fisso tipicamente utilizzato 768Kb/sec . DOLBY ATMOS su disco codificato lossless in DOLBY TRUE HD : bitrate medio (variabile) intorno ai 4 MBsec. Le differenze tra disco e streaming sono numerose e sono sostanziali sul piano della qualità. Si, la QUALITA’ AUDIO E VIDEO resta l’elemento fondamentale in grado di fare la grande differenza e, al momento, solo il disco è in grado di garantirla.