L’H.T. di qualità e il BD4K hanno ancora un futuro?

Eh... magari fossero alchimie.
Vogliamo parlare di libri? Di quanto si legge nel nostro Paese?

Però, va bene così, sinceramente non vorrei approfondire troppo: chissà dove si va a finire....
 
Concorderai, però, anche tu, che questa situazione è anomala. Non volevo colpevolizzare, ponevo l'accento su un aspetto, secondo me, fondamentale. Per questo sostengo che il discorso è vasto e ha radici profonde.

si certamente che concordo con te, anzi scusami se i toni nel post sopra sembravano un po' duri, ma è solo perché il non andare al cinema per me è motivo di profonda amarezza. e la colpa sta in tutto quello che si è detto in questo thread: ormai manca la cultura cinematografica. da tutti i punti di vista, in primis proprio da quello artistico: i campioni di incasso ormai sono quasi sempre i cinecomics che, diciamolo, benché alcuni non siano neanche male presi a sé, hanno portato alla deriva il cinema come si intendeva fino a qualche anno fa. e i famosi "collezionisti", quelli a cui in teoria interessa ancora il supporto fisico, lo sono solo se il disco è dentro una steelbook o dentro un box pieno di altre cianfrusaglie inutili, disposti a spendere anche centinaia di euro (cfr gruppi FB). io credo che davvero siamo rimasti in pochissimi a cui interessa anzitutto il contenuto artistico, e poi la fedeltà dello stesso a come si dovrebbe vedere. per tutti gli altri lo streaming rappresenta già il massimo. quindi secondo me è un gatto che si morde la coda, io metto il marketing cinematografico odierno tra le prime cause di questa discesa "agli inferi".
 
In questo forum e simili spesso si concentra una determinata categoria di appassionati, quelli più presi dalla forma che dalla sostanza. Frase infelice, ma per spiegarmi, come molti di voi riportano, interessa la forma tecnica del prodotto: video il più prossimo al master di origine, audio originale il tutto eseguito nell'impianto più tarato con sonde. Il resto non frega niente. Ci sono però anche altre correnti di appassionati, quelli della sostanza del prodotto: quindi confezioni originali (intese come particolari), contenuti fisici che possono essere libretti, contenuti speciali tra cui documentari. Spesso questo sovrasta il desiderio della qualità effettiva del film riprodotto (o quanto meno non come la si intende da queste parti). Non so se io sono una mosca bianca, ma ci sono molti comunque a cui interessano entrambe le cose o parte di entrambe. Per esempio se qui siamo tutti d'accordo che il master video debba essere il migliore possibile, dove al massimo cambia la forbice di compromessi nel caso questo non esista, a me interessano molto i supplementi extra, specie se sono documentari di gran pregio che danno valore ad un'edizione che non sia il solo mettere dentro il film come cristo comanda e basta. Da molto tempo, salvo titoli sparuti, ho notato una curva discendente da parte delle major nel fornire supplementi, che spesso si limitano a featurette molto brevi e di scarso interesse. Messe per obbligo che altro. Mentre un tempo, parlo di ormai due decenni fa, c'era una ricerca molto appassionanta nel fornire queste cose e noi che l'acquistavamo eravamo più o meno contenti di averli. Che poi li si fruisse una volta nella vita poco cambia, era un valore. Non dico che questo abbia dato una spinta negativa, ma c'è da dire che abbiamo uno standard virato verso il basso da parte delle major. Poi io sono il primo che fa spallucce sulla bontà della confezione che per alcune categorie vale anche più del contenuto. Io sono per il pratico e poco ingombrante, ma non nego che mi fa piacere anche solo la presenza di un'Ocard che imbelletta il tutto o un digipack con grafiche personalizzate. E tutto questo spesso nulla c'entra con la voglia di andare al cinema. Io ad esempio, più passa il tempo, più odio l'esperienza della sala: biglietti assurdamente cari, proiezioni scurissime, canali mal tarati, persone che usano il cellulare la cui luminosità è come un faro nella notte che non vedi più lo schermo, sedili scomodi. Me li godo molto di più a casa dove, in proporzione, ho una qualità superiore. Quindi occhio con le statistiche, non bisogna fare di tutta l'ebra un fascio che si rischia di perdere di vista varie categorie di appassionati che vogliono a volte cose molto diverse, pur rivolgendosi allo stesso settore. Voi (dico voi per indicare un certo tipo di appassionato molto integralista sull'hardware, non me ne vogliate) volete la qualità assoluta, audio e video, a me interessa principalmente quella video, ma sono capace di scendere a compromessi a seconda delle circostanze. A voi interessa l'audio lossless e ad oggetti, a me importa unicamente del mix equilibrato tra voce, effetti e musica, indipendentemente dalla codifica o numero di canali (possibilmente mix mono e stereo per quei titoli nati così). Per voi i dischi potrebbero stare anche dentro ad una bustina di cartone (è un'iperbole) a me va bene anche solo una sobria e pratica amaray, ma se c'è una confezione più particolare, ma senza esagerare, schifo non mi fa, anzi. Voi non li vedere nemmeno i supplementi, io non li cerco, ma se ci sono sono contento, specie se di qualità. Insomma, varie sfaccettature dell'appassionato, spesso antitetiche tra di loro, ma che da un quadro più complesso, perché ne ho visti, da entrambe le parti, persone rinunciare ad un'edizione ottima solo perché non c'era l'audio lossless o la confezione e i suoi contenuti cartacei erano di basso livello (quest'ultimo aspetto è una ossessione per alcuni anime fan).
 
Mi spiace, a me il cinema l'hanno fatto abbandonare. Come in tutte le cose, quando tiri troppo la corda, poi si spezza.
I biglietti hanno raggiunto prezzi davvero esagerati, la qualità delle sale nel frattempo è scesa, la pubblicità è diventata troppo troppo invasiva, addirittura avevo cronometrato quasi 50 min. di spot una delle ultime volte che ero andato, e mi ero ripromesso di non metterci più piede. Pago salato, non ho la qualità giusta, devo sorbirmi pubblicità a gogò, e per di più non c'è neanche tutta questa pulizia(mi son capitate varie volte poltrone macchiate e rifiuti a terra).

Non sono lontanissimo dall' Arcadia, circa 50km,però se ogni volta che devo andare al cinema devo farmi 100km tra andata e ritorno, la voglia rimane poca.

Il cinema ha il suo fascino, però poi uno inizia a far due conti:
Ho un bel tv, un buon audio, con i soldi del biglietto mi compro il film in BD, stò nel pulito, nessuno mi disturba, non devo guardarmi pubblicità forzatamente... Insomma...


Ci si lamenta che i cinema stanno facendo incassi sempre minori, ma la colpa di chi è?
Prendiamo una famiglia media di 4 persone che vuole andare al cinema il sabato sera o la domenica pomeriggio.
Una media di 10 euro a biglietto, son 40 euro.
Un paio di pop corn, e 4 bibite, con i prezzi assurdi che hanno anche i bar all'interno, arrivi a 60 euro come ridere.
60 EURO per guardare 1 ora e mezza di film, e 40 min di pubblicità.
Ecco che la famigliola, con quei soldi, giustamente fa' altro.
 
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E tutto questo spesso nulla c'entra con la voglia di andare al cinema. Io ad esempio, più passa il tempo, più odio l'esperienza della sala: biglietti assurdamente cari, proiezioni scurissime, canali mal tarati, persone che usano il cellulare la cui luminosità è come un faro nella notte che non vedi più lo schermo, sedili scomodi

Probabilmente, non mi sono spiegato bene. Il mio discorso era rivolto alle nuove generazioni, ai giovani a cui molti interventi si rivolgono.
Se manca una cultura cinematografica, una cultura della sala non è agli appassionati che intervengono nella discussione che bisogna guardare.
Il sottoscritto, come molti forumer di una certa età, ha incominciato a frequentare i cinema di periferia che avevano le file con la seduta di legno e l'audio era monofonico. Ciò non ha impedito che la passione evolvesse insieme alla tecnologia.
Poi, il fatto che le sale odierne siano nelle condizioni che descrivi è vero. Ma se sono così, ci sarà anche un perché, qualche domanda bisognerà pure porsela.

Tanto per dire, quando frequentavo la scuola media, nella sala/laboratorio di "applicazione tecnica" c'era un proiettore 16mm. Assistevamo a proiezioni che servivano per introdurre argomenti, stimolare discussione in aula, per preparare l'immancabile compito in classe che l'insegnante di lettere puntualmente ci assegnava. Ricordo ancora quanto mi segnò la visione di "Uomini contro" di Francesco Rosi (in una bella edizione San Paolo film :D), proiezione che introdusse l'argomento della Grande Guerra.

Ognuno ha la sua storia, la sua esperienza, che hanno fatto nascere e caratterizzato la passione per la settima arte e il rapporto personale con essa. Quale rapporto hanno i giovani d'oggi con il cinema? Quale ruolo devono avere scuola e istituzioni riguardo al cinema e alla cultura in generale? E, tanto per tornare alle "statistiche" e all'esempio precedente: quali sono le differenze tra Francia e Italia, perché quei numeri tanto diversi?
Poi, certo, possiamo continuare a dire che i blu ray, qui da noi, non si vendono e di conseguenza le majors ci privano del Dolby Atmos....
 
si certamente che concordo con te, anzi scusami se i toni nel post sopra sembravano un po' duri, ma è solo perché il non andare al cinema per me è motivo di profonda amarezza.

Figurati, barrett, nessun problema. Anzi, non ho percepito durezza nei toni e comprendo e condivido la tua amarezza :)
 
nella sala/laboratorio di "applicazione tecnica" c'era un proiettore 16mm. Assistevamo a proiezioni che servivano per introdurre argomenti, stimolare discussione in aula, per preparare l'immancabile compito in classe che l'insegnante di lettere puntualmente ci assegnava. Ricordo ancora quanto mi segnò la visione di "Uomini contro" di Francesco Rosi (in una bella edizione San Paolo film ), proiezione che introdusse l'argomento della Grande Guerra.[CUT]
Eh....ma qui entri un po' nel mio caruggio (scusate la genovesizzazione :D)...perché all'epoca non era facile avere accesso alla visione in forma privata di un film; non sto dicendo ovviamente che fosse una cosa positiva in assoluto, ma in un certo senso la troppa facilità nell'ottenere determinati contenuti del giorno d'oggi, la mancanza di ricerca, fa si che le nuove generazioni diano tutto per scontato e si rimanga superficiali (scusate, lo so che mi ripeto, ma è un concetto secondo me importante). Oltretutto lo streaming digitale, come ha già descritto qualcuno, ha portato ad un appiattimento della qualità, che pur non essendo ottimale, è comunque sufficiente per la maggior parte dell'utenza. In quel caso Dario, tu hai avuto un "double impact" :D, sia artistico, che tecnico. Sicuramente eri già in grado di apprezzare la differenza tra un film trasmesso da un emittente TV, rispetto allo stesso visto su di un ottima pellicola, sebbene si trattasse di una riduzione (comunque 16mm, quindi di qualità più che buona, almeno potenzialmente). In un certo senso la tua strada della tua passione era segnata ;) anche se non certo tutti quelli che erano in classe con te l'avranno poi sviluppata (corde sensibili). Ma almeno c'era la possibilità che ciò avvenisse. Attualmente non credo possa più accadere per tutti i motivi già descritti. Oggi che c'è la possibilità di ottenere una qualità da 35mm e oltre da un BD o un BD4K, tu lo sai apprezzare.
 
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Diciamocelo, noi appassionati di HT, perché ci siamo creati un HT in casa? Per ricreare o tentare di ricreare un cinema a casa, con le dovute proporzioni certo. È ovvio che poi via via ci sentiamo meno incentivati ad andarci: si devono fare tot. Km, i costi, i casini in sala, le immagini scure, l'audio di bassa qualità a volte, tutte cose verissime che io vedo al The Space molte volte.

Una volta mi incazzai come una bestia in sala, durante un Horror; c'era il classico gruppetto di adolescenti dove le ragazzine facevano dei gemiti di paura le classiche gallinelle, per farsi consolare dai ragazzini con battutine eccetera. Risultato: ambiente malsano creato dall'Horror sparito. Da lì, cinque anni fa, non guarderò mai più fino all'ultimo mio giorno, un film Horror in sala, l'Horror va visto in un determinato modo. A Settembre prossimo uscirà The Conjuring 3, mia saga preferita, non ci andrò, perché per l'Horror la prima visione è tutto e non posso rovinarmela per dei maleducati.

Nelle settimane scorse vidi in sala l'ultimo Rambo, schiamazzi dappertutto, ed eravamo quattro gatti. Ma potrei fare altri mille esempi, è proprio l'educazione in generale che manca, ma questa è un'altra storia.

Comunque abbiamo fatto queste analisi per quanto concerne la nostra fruizione di film in sala e forse parzialmente OT, pertanto non divagherò e non farò ulteriori interventi su questo. Ho riportato anch'io la mia esperienza, anche se non richiesta. :)

A dire il vero anche sui supporti fisici si è detto tutto o quasi, credo che qua le cose non cambieranno, probabilmente mai.
 
Eh....ma qui entri un po' nel mio caruggio ....

Certo che entro in quel caruggio, anzi, come sai, ci sono sempre stato :)
Per questo dico che la questione è articolata.
In Francia è da tanto che esistono tessere e riduzioni per l'ingresso al cinema dedicate a studenti e giovani. Sono proposte interessanti e funzionano. Da noi soltanto di recente mi pare si sia mosso qualcosa in questa direzione. Ma siamo maestri negli abbonamenti per lo stadio :D
Insomma, i "problemi" sono comuni per tutti. Forse, differiscono le soluzioni.


Greg64 ha detto:
Diciamocelo, noi appassionati di HT, perché ci siamo creati un HT in casa? Per ricreare o tentare di ricreare un cinema a casa, con le dovute proporzioni certo. È ovvio che poi via via ci sentiamo meno incentivati ad andarci: si devono fare tot. Km, i costi, i casini in sala, le immagini scure, l'audio di bassa qualità a volte, tutte cose verissime che io vedo al The Space molte volte.

Tutto vero, Greg64, infatti, come si è detto, anche questo è parte del problema. E poi, diciamolo, noi vecchi appassionati abbiamo già dato :D
 
Diciamocelo, noi appassionati di HT, perché ci siamo creati un HT in casa? Per ricreare o tentare di ricreare un cinema a casa, con le dovute proporzioni certo. È ovvio che poi via via ci sentiamo meno incentivati ad andarci: si devono fare tot. Km, i costi, i casini in sala, le immagini scure, l'audio di bassa qualità a volte, tutte cose verissime..........[CUT]

Una volta, chi faceva casino, veniva accompagnato all'uscita.
Oggi pensano solo ad alzare il prezzo del biglietto.
Poi si lamentano delle sale vuote.
 
Dico la mia.
Ho letto quasi rattristato le vostre giuste argomentazioni: rattristato perché siamo cresciuti con un qualcosa da avere tra le mani: che sia VHS o dvd o bluray....ma pur sempre qualcosa di nostro.
La stessa paura possono averla i grandi lettori di libri cartacei che han paura che gli ebook possano soppiantare il libro cartaceo: però sui libri ci sono proposte di legge in Senato....il 23 aprile di ogni anno è la festa internazionale del libro.....quindi i lettori di libri cartacei hanno su cosa sperare.
Ma noi che amiamo i supporti fisici? Chi ci tutela?
A me neanche interessa se le Majors daranno file dei loro film. Saremmo sempre costretti ad essere connessi e se un giorno l ADSL ha problemi?
E se una Major chiude i server?
Quello che voglio dire è che nulla sarà più nostro: sarà un possedere aria...possedere il nulla....io che amo oltretutto togliere il cellophane dalla custodia...aspettare con trepidazione il corriere che mi consegni il pacco....vedere i menù...vedere insomma quell oggetto che mi riempie i mobili di casa...ovvero quelle belle custodie!
Le nuove generazioni? Non hanno capito molto secondo me di quanto sia bello avere questa passione: ormai amano scaricare e vedere in streaming!
Con il cellulare vogliono fare tutto: giocare, leggere, vedere film
Lo trovo triste. Molto triste tutto ciò
Mi piacerebbe inviare una mail all associazione bluray o come si chiama.....anzi: sarebbe bello fare noi una petizione a salvaguardia del formato fisico.
Almeno come ultima speranza.
Perché Vi confesso che fino a qualche anno fa quando acquistavo film in bluray mi sentivo a passo col futuro.
Oggi benché continuo ad acquistarli mi chiedo: ha ancora senso farlo?
 
Quello che voglio dire è che nulla sarà più nostro: sarà un possedere aria...possedere il nulla....io che amo oltretutto togliere il cellophane dalla custodia...aspettare con trepidazione il corriere che mi consegni il pacco....vedere i menù...vedere insomma quell oggetto che mi riempie i mobili di casa...ovvero quelle belle custodie!

Eh.. siamo davvero una bella famigliola! :D

Per me, invece, la trepidazione per il corriere non sussiste proprio: è la parte che odio. Rimpiango, invece, la visita al negozio fisico dove curiosare, scegliere, ordinare e magari fare due chiacchiere con il proprietario quando trattavasi di videoteca. Così come facevo pure con il vinile prima e con il cd poi. Anche se la mia passione principale era e resta il cinema, quindi il video.
 
Assolutamente condivisibile
Non ho menzionato le videoteche :(
Non l ho fatto perché dopo la chiusura dei blockbuster avevo capito che quel "mondo" era ormai morto :(
Ma pensavo solamente che i siti online avevano soppiantato i negozi fisici....mai avrei pensato che anche il prodotto finale (ovvero il disco ) venisse quasi sostituito dallo streaming :(
Come ha detto bene Alpy anche io ho netflix e Prime Video: ma anche io li considero come noleggi o al più come complemento. Di certo nessuno streaming potrà eguagliare il disco fisico: non parlo solo.di qualità audiovisiva ma soprattutto come oggetto che considero mio.
Facciamo una petizione dai.
Però anche vero una cosa: anche in questo sito noto che l interesse stia scemando.
Stiamo perdendo non solo battaglie ma soprattutto la guerra se non proviamo a farci sentire
 
Di petizioni ne ho sentito parlare tante volte, rare volte sono servite, quasi mai.

Noi siamo il 10% o meno, a preoccuparsi che sui supporti possa calare il sipario.
Ritengo che con le petizioni le Major non ci facciano un bel niente. Il mondo attuale questo è, farà parte dell'evoluzione, tutto o quasi prescinde da Internet, che sia un male, che sia un bene...
 
Mi trovo d'accordo praticamente con tutti voi, in un modo o nell'altro. E' difficile aggiungere qualcosa ai vostri pensieri.
Penso che siano stati toccati tutti i punti cruciali di questa grande passione e vorrei, nel mio piccolo, congratularmi con tutti voi.
Era tanto che non leggevo una discussione così interessante, un "amarcord" di tutte le tecnologie cinematografiche e home cinema in poche pagine, però intense e profonde che hanno rimarcato in me come ancora si mantiene la passione per l'home cinema.
Ho una passione ventennale per l'HT e, inutile dirlo, ho constatato come voi, una parabola discendete del supporto fisico e della qualità o per meglio dire, "disponibilità" del mercato verso questa nicchia, sia hardware che software.

Sarò forse troppo "stilizzato" nel definire le nuove generazioni di utenti del "cinema in casa" un po' come gli umani che pullulavano la nave spaziale nel film pixar Wall E, persone pigre anche nell'alzarsi per percorrere qualche metro nell'aprire una vetrinetta, estrarre l'amaray di un film, prendere il disco, aprire il vassoio del lettore, inserire il disco, accendere l'ampli, attendere lo scatto del relè che attivi i finali di potenza alle casse, accendere il vpr, attendere il warm up della lampada, sistemare il focus (nel caso), calare il telo (nel caso), sedersi, premere play, attendere il menù... play ancora.
Ecco.
Raccontate questo ad un campione di 20 ragazzi trovati per strada e potete preparare la lapide dell'Home theatre.

Forse sarò troppo drastico, ma mentre 10-15 anni fa il rituale di preparazione sopra descritto poteva attrarre qualcuno verso questa passione, forse al contrario oggi quel qualcuno fuggirebbe.
Questo perchè come gli uomini presenti in Wall E, l'utente medio si siede sulla poltrona ed arriva ad accettare solo il movimento nel premere il tasto Netflix, Amazon video ecc... Non che ci sia niente di sbagliato, per carità, si potrebbe discutere molto sulle potenzialità dello streaming, ma nell'era dello Smartphone, del tutto subito e veloce, questo ha ammazzato e levigato la qualità nel suo complesso e in parte ha contagiato anche me.

Ormai anche in questa passione come nel mondo, tutto è scalato sull'equazione, velocità-comodità. Difficile dire dove inizi realmente l'evoluzione o l'involuzione in questo settore.

Andando al nocciolo della questione, a mio parere alcuni traguardi si sono raggiunti ed è difficile evolversi. Penso all'audio.
Quanti realmente hanno voglia, spazio, denaro, tempo per districarsi in decine di metri di cavi per crivellare una stanza di fischer per costruirsi un Home theatre 7.1.4 per sentirsi un paio di codifiche italiche in ATMOS?
Tutti affascinati dalle altisonanti codifiche ad alta risoluzione, che di alta risoluzione non hanno niente (tutte le tracce audio presenti nei dvd, nei blu ray e negli UHD, hanno infatti campionamenti a 48 khz, siano Dolby Digital 384, 448, 640, che DTS 768, 1509, Dolby TrueHD, DTS HD HR, Master audio ecc...), mentre un audio ad alta risoluzione come minimo dovrebbe avere, per lo standard, almeno 96 khz. Siamo sulla carta, quasi al limite della truffa.
La compressione dello stream poi e relativa e influenzata da molti fattori quasi sempre irrilevanti.
Un campionamente a 16 bit inoltre offre tutto quello che serve in termini di dinamica, distorsione e rumore ma si segue ancora il mito dei 24 bit o più, che hanno senso solo in sede di registrazione e di applicazione in fase di mixaggio.

Ho aperto questa parentesi tecnica perchè sono uno dei tanti (o pochi) che non crede nell'audio HD ma solo negli ottimi mixaggi. Credo a persone come Christopher Montgomery che criticano appunto le codifiche HD e anche al fatto che l'audio ad oggetti, come lo si intende nell'uso casalingo, non esista ma sia ben altro.
In realtà esiste solo un surrogato creato da Dolby e DTS che altro non è che una semplice estensione multicanale, come dice il professor Augusto Sarti.

Per questo e per altri motivi penso che l'audio, almeno come lo pensiamo oggi, non possa evolversi almeno che non ci sia una rivoluzione in tal senso (penso ai MEMS ad esempio, pronosticati sempre dal Prof. Augusto Sarti) e concludo dicendo che secondo me l'audio Home Cinema ha smesso di evolversi sul serio dopol'avvento del Dolby Digital e del DTS.

In ogni caso sia 20 anni fa che ora, l'audio multicanale ha determinato il passaggio verso questa passione solo per una cerchia ristretta che non è mai veramente aumentata nel tempo, sia per i limiti tecnici descritti sopra sia per cultura del suono.

Per quanto riguarda il video, anche un semplice canale di youtube offre filmanti spettacolari in 4K HDR, poi che appaia del banding o della compressione visibile, poco importa all'utenza media.
Mi capita a volte di mostrare qualche UHD di riferimento sul mio Oled anche a persone interessate alla qualità, o perlomeno incuriosite, ma che rimangono colpite parzialmente, perchè forse (penso) non hanno un percorso alle spalle o lo hanno "sbagliato" o perchè forse c'è talmente tanto bombardamento informatico che rimangono disorientate tra, effetto "mascella a terra", alta fedeltà, mancata sensibilità tra un formato e l'altro; tre cose lontante le une dalle altre ma che in alcune persone si fondono e creano una confusione megagalattica.

Penso che paradossalmente più si cerchi di aumentare la qualità, più si allontanino potenziali appassionati. Credo perlopiù per mancanza culturale verso la tecnologia più che per il cinema in sè, anche se abbiamo visto il flop del 3D e dell'HFR dove in quest'ultimo addirittura si è parlato di "Zona perturbante" (leggete Masahiro Mori) e di come l'aumento a 48 fps o più possa infastidire per varie ragioni più o meno psicologiche (!!).
Siamo in un vicolo cieco.
 
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Mi trovo d'accordo praticamente con tutti voi, in un modo o nell'altro. E' difficile aggiungere qualcosa ai vostri pensieri.
Penso che siano stati toccati tutti i punti cruciali di questa grande passione e vorrei, nel mio piccolo, congratularmi con tutti voi.
Era tanto che non leggevo una discussione così interessante, un "amarcord" di ..........[CUT]

È un bel discorso il tuo, al 90% lo condivido.
Il restante 10% che secondo il mio modestissimo parere è opinabile, è relativo al fatto che non ci siano novità di rilievo nel comparto audio dopo Dolby e DTS; rigengo l'Atmos, ad esempio, una novità quantomeno interessante.

Si presenta una nuova codifica ad oggetti, e non più a canali, con dei diffusori che vanno rigorosamente a soffitto (volendo quattro) e il circondamento del suono inizia ad essere completo immagino.

Per il resto si, neanch'io mi sento malissimo quando vedo, o meglio sento un film in Dolby Digital Lossy in italiano soprattutto se il mix è buono e di livello, mentre la controparte inglese ha il DTS-HD MA Lossless senza perdite, dà fastidio, ma l'accetto in parte perché primo è così e nessuno può farci niente, secondo è qualche tempo che ho iniziato le prime visioni in lingua originale, solo da lì si possono capire le schifezze del doppiaggio; parole cambiate, a volte discorsi interi cambiati rispetto proprio al copione originale.

Poi vabbè lasciamo perdere il fatto che ascoltare un film doppiato sembra di ascoltare da dentro uno studio di doppiaggio appunto, ok ci si passa sopra, ma da qui a cambiare le parole o i discorsi in un film rispetto alla lingua originale, mi rompe le scatole, e questo capita sovente.

Sono anche affezionato a certi doppiatori nostrani, ma come detto ho iniziato a raccomandare delle visioni in lingua originale per i motivi suddetti, e fino a qualche tempo fa ero anche riluttante su questo, ma solo gli stupidi non cambiano idea.

Su tutto il resto condivido il tuo bel discorso, come non potrei, tanto stiamo dicendo le stesse cose un pò tutti quanti. :)
 
Concordo su molto di quello che è stato detto. Aggiungo solo una cosa: la faccia delle persone quando gli dici che hai più di mille blu-ray...siamo considerati strani oramai è inutile spiegare che si tratta di passione per noi, per loro è un riempimento il cinema il saltare da un film all'altro con il potere del telecomando,spendere il meno possibile e non avere ingombro. Almeno noi abbiamo una passione che coltiviamo da anni non penso che tanti possano dire la stessa cosa.
 
Koch Media ha chiuso il 2019 in maniera positiva rispetto al 2018.
Piccola speranza che mi fa credere che il supporto fisico duri ancora anni.
Inoltre la PS5 avrà il lettore ottico. Ergo: almeno fino alla fine del ciclo della ps5 i dischi ottici saranno in commercio.
Almeno spero. E spero che il mercato risponda positivamente
Faccio un esempio coi libri.
Gli ebook dovevano essere il futuro dei libri....facendo cosi "morire" il formato cartaceo.
Ebbene all' inizio andavano a ruba ma poi il cartaceo non solo è sopravvissuto, ma addirittura è considerato il miglior modo per leggere....e difatti oggi gli ebook risultano al 5% sulle preferenze di chi legge.

Spero quindi che con il tempo e magari grazie ad iniziative e alla Ps5 , il formato fisico possa avere una nuova luce
 
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La notizia riguardante a koch Media non solo è positiva ma va controtendenza rispetto ai dati negativi di vendite che hanno riguardato il supporto fisico nel 2019. E non è un caso perché koch media cura molto la qualità dei suoi prodotti e, in questo caso, la politica del prodotto di qualità è stata apprezzata e premiata con gli acquisti. Concordo. Positivo il fatto che Play Station 5 disporrà di un lettore 4K per le ragioni che hai detto. Di fatto, senza volerlo, sarà anche il player 4k più diffuso nelle case....
 
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