Una riflessione anche da parte mia.
Forse, più o meno consapevolmente, ormai ci siamo abituati a considerare il trasferimento di un'opera cinematografica come una semplice "inversione" del negativo di camera.
Ma è bene ricordarsi ogni tanto che il procedimento analogico del passato era altra cosa, e i diversi passaggi fino alla copia..........[CUT]
Dario65, le tue argomentazioni sono condivisibili e mi trovi d'accordo, ma hai tralasciato l'elemento cardine del mio primo intervento e riguarda il colore.
Se dal mio esempio consideriamo sempre "Il Miglio Verde", c'è la consapevolezza oramai assodata nel tempo che la versione BD in rec.709 non aveva l'accuratezza colore che meritava. Bastava forse una color correction sembre nel dominio del rec.709? Forse. Ma nel tempo si è capito che non sempre è sufficiente.
Quindi nonostante la natura SDR (la stessa ovviamente del materiale di origine), il blu ray SDR non era decisamente la versione più fedele per una visione che si rispetti ma se appunto si vuol tenere in considerazione l'aspetto filologico della gradazione del colore, l'UHD è quello che lo rispetta di più ( anche se talvolta con questo formato si "esce" poco da un BT.709 tanto per essere corretti).
Quindi non si può certo dire che nel dominio dell'SDR, il formato blu ray 1080p sia di per sé sufficiente per l'alta fedeltà alla pellicola originaria.
Il mio intervento era appunto nell'indicare che molto spesso l'HDR e il WCG non devono essere direttamente associati ad estremi di gamma dinamica molto spinti, ma come "regolatori" nelle giuste sfumature (annullando il banding digitale tipico degli 8 bit) del colore mantenendo la giusta naturalezza senza eccessi dovuti a limiti di sorta.
È vero che talvolta l'HDR può snaturare l'origine delle intenzioni volute dai creatori, però anche se dovessimo mantenere le "versioni originali" di 20 o 30 anni fa in SDR, sarebbero contenuti riprodotti in ogni caso con dispositivi odierni con caratteristiche di colore e contrasto impensabili 20 o 30 anni fa anche e sempre in SDR, estremizzando un concept come mai prima d'ora si era visto. In molti diranno che non c'entra nulla perché in ogni caso viene enfatizzato al meglio il materiale di origine, sì, ma in che modo? Quale sarebbe il display e la tecnologia di riferimento per vedere un contenuto come lo ha pensato il regista? Quale tecnologia va meglio per i contenuti SDR e quale per i contenuti HDR? Se utilizzo un Oled ho sì un prodotto "premium" ma fino al 2018 (poi il problema si è ridimensionato) questa tecnologia in prossimità del nero assoluto impastava una bella fetta nella scala dei grigi, affogando in certi casi il dettaglio alle bassi luci anche e soprattutto in SDR.
Con un VPR si mitiga il problema sotto questo aspetto, ma il contrasto? Ovviamente parliamo di pannelli e VPR tarati.
Quindi il concetto di fedeltà dovrebbe mantenere sempre un equilibrio cronologico tra sorgente e dispositivo di riproduzione e una certa tipologia di tecnologia per mantenere una fedeltà radicata? Caso più unico che raro in HT.
Rimanendo appunto in tema, penso di essere obiettivo nel dire che, con il VHS non ci si avvicinava all'esperienza cinematografica, con il dvd si è presa la strada giusta , con il blu-ray in certi casi la si raggiungeva (e la si raggiunge ancora), con l'UHD quasi sempre la si raggiunge addirittura affinando l'esperienza.
Ricordo che il direttore della fotografia Kaminski a proposito di Salvate il soldato Ryan, ha sempre affermato che il nuovo format UHD è riuscito a rappresentare il grado di desaturazione e alto contrasto come ha sempre pensato dovesse essere. Quindi sicuro l'HDR non ha sballato le sue intenzioni. Si parla quindi, e rimarco, di affinamento appunto non di stravolgimento anche da parte dei cineasti (nelle mani giuste), perché se non volessimo affinare, non cambieremmo mai componenti nel nostro HT nemmeno noi. In entrambi i casi non è necessario, è ovvio, ma penso valga per pochi.
Poi sicuramente ognuno può apprezzare ciò che vuole, abbiamo la possibilità di scegliere, però ribadisco che se molti, per qualsivoglia motivo, decidessero che la versione di un film in HDR WCG possa sembrare eccessiva, non è detto che la versione blu-ray SDR sia automaticamente la più corretta.
È comunque un po' come nell'audio: se volessimo fare i puristi, tutti i lodevoli remix Atmos di film d'annata come Il Signore degli Anelli ecc... Non dovrebbero essere tenuti in considerazione dai puristi perché il mix originario è stato pensato per un multicanale tradizionale. Tutto può essere evoluto, a noi tocca solo scegliere quanto e fino a che punto.