L'Hi-face ovvia al problema, non lo risolve del tutto. Il BDP-1 non è che risolva a monte ogni problema di questo tipo, ma semplicemente è pensato e progettato per non averne affatto. Esso ha un target ben definito: l'audiofilo no compromise che va alla ricerca del meglio del meglio, senza troppe rotture di scatole. E' un prodotto di nicchia (come dimostrato dal prezzo), ma dire che un pc da 400 euro, con tutti i suoi limiti progettuali (alimentazione switching, ventole, disturbi vari, ecc) suonerà in maniera simile, oltre ad essere una castroneria a livello tecnico è anche poco credibile se il prodotto non è stato prima di tutto provato (si rientra più nella sfera della speranza che quella dei fatti). E' facile convincersi che la propria catena sia in grado di esprimere il meglio se poi non si ascolta una soluzione concettualmente differente.
Ricordate la separazione tra meccanica e convertitore nei lettori CD di altissimo livello?
Questo è lo stesso discorso, ma applicato alla musica liquida. Il prezzo dell'apparecchio è dato dalla qualità della componentistica selezionata per ottenere il massimo livello di prestazioni annullando qualsiasi tipo di interferenza meccanica ed elettromagnetica, dall'alimentazione priva di switching, dalla scheda madre e dalla scheda audio appositamente modificate.
Il tutto viene "pilotato" da una variante del sistema operativo Linux appositamente creata per annullare qualsiasi tipo di interferenza che il sistema operativo possa avere con la riproduzione musicale, cosa che purtroppo avviene con i sistemi operativi "tradizionali". Collegare il DAC direttamente al computer, via spdif / coax / ecc se il computer ne é provvisto, o usando espedienti come la chiavetta M2Face porta a risultati davvero ottimi.
La soluzione BDP-1 è invece per raggiungere risultati di eccellenza assoluta, senza alcun tipo di compromessi.
per chi fosse interessato ad un approfondimento:
http://www.audiocircle.com/index.php?topic=80855.0