Letterbox meglio di anamorfico???

Viga,

adesso sono io a non aver capito il contenuto del tuo post... certo che sono un bel pò "criptici", (soprattutto i miei, ovviamente...:D )

comunque:

Il formato anamorfico viene registrato sul supporto in modo "deformato", (allungato, in senso verticale), in modo che "ricomprimendolo", secondo un "rapporto" generale (identico per tutti gli anamorfici), si riottengano le forme geometriche corrette.

Ovvio che se il rapporto è generale, ma gli anamorfici sono infiniti (ogni regista può in pratica inventarsene uno nuovo), la "deformazione" sarà diversa, in modo da ottenere (alla fine) diverse dimensioni verticali d'immagine, ma IDENTICA GEOMETRIA.

Comunque, se tu vedi un film in 4/3 a 800x600, con software adeguato, oppure in anamorfico, a 800x600, l'immagine e' composta da 800x600 punti, dal primo all'ultimo... (come ben saprai puoi totalmente configurare i porch, per mezzo di alcuni software come ad esempio Powerstrip).

ok, forse è meglio semplificare ulteriormente.

Il discorso di fondo è che io NON TOLLERO diverse risoluzioni fisiche sulla superficie dello schermo (e quindi sulla superficie del CRT). Questa è una mia preferenza, ma quando scelgo una certa risoluzione (che, bada bene è BEN SUPERIORE, AL LIMITE TEORICO DEL PROIETTORE, PARLANDO DELLA SUA CAPACITA' DI COMPORRE PIXEL DEL TUTTO PERFETTI E TOTALMENTE DISTINGUIBILI SULLO SCHERMO, SENZA ALCUNA INTERFERENZA TRA LORO... diciamo che ovviamente anch'io NON VOGLIO AFFATTO la "ZANZARIERA" sullo schermo!!! - solo che non eccedo oltre un certo limite, nell'interferenza dei punti tra loro... esattamente come farebbe - e fa - Andrea e il tecnico ISF di riferimento internazionale, dicendo che per lui va bene il limite di mezzo metro dallo schermo; solo che per me preferisco un limite più basso, o se preferisci mi accontento solo di un dettaglio o microcontrasto maggiore...).

Per far questo, molto comodamente, accetto ben volentieri che l'HTPC produca un'immagine anamorfica "letterboxata" all'interno della "full" in 4/3... Perchè dopo infinite prove con l'HTPC, fin dal primo momento dell'esordio dell'ATI Radeon, oltre un anno e mezzo fa, effettuato con decine di diversi tritubo (...anche i Sony 1270, 1271 e 1252 ;) ), ho notato che posso tranquillamente accettare i leggerissimi artefatti derivanti dal NON utilizzo della moltiplicazione PER NUMERO PERFETTO...

ma l'accetti anche tu, se usi 1024x768!

Sicuramente l'immagine ottenuta, se devo paragonare pro e contro, è ben superiore (a mio avviso), all'immagine impastata che otterrei se utilizzassi il triplicato poi "schiacciato" in anamorfico!

Ecco il discorso, semplificato in minimi estremi.

Se poi, qualcuno mi chiede perchè non settare direttamente diverse risoluzioni sul PC e diversi banchi di memoria per ottenere lo stesso risultato... rispondo... che non ho voglia di passare per Avellino, nel mio tragitto tra casa e lavoro (entrambi a Roma ;) ).

Questo solo perchè c'è un PC di mezzo! se ci fosse uno scaler il discorso cambierebbe radicalmente. Il mio punto di vista l'ho spiegato nel mio primo post di risposta...

poi, per quanto riguarda le "bande nere", queste sono rappresentate in realtà dai cosiddetti "porch", che servono a centrare l'immagine sullo schermo.

tutto qui.

Se poi Andrea dice che per lui il 4/3 è solo da riservarsi al telegiornale o alle partite... beh, conosco tanta gente che preferisce il melone all'ananas!
Diciamo che l'80% della gente preferisce il 16/9, in pochi si spingono ad "amare" il 2.35:1 ... alcuni infine preferiscono addirittura i rapporti ancora più "spinti"!
...Io personalmente preferirei addirittura il 4/3 (ti faccio un esempio: Terapia e Pallottole), ma si tratta solo, *esclusivamente* di gusto personale (e bada bene che di partite in TV ne ho viste due in vita mia!)


ciao
Romano
 
Ho recuperato le Sacre Scritture (nella fattispecie il Vangelo del Digital Video secondo Frattaroli Num.13 pag.45) e finalmente posso avvalorare la mia tesi utilizzando un esempio pratico.

Premetto che questa risposta si divide in due argomenti ben distinti ed indipendenti uno dall'altro.

Il primo argomento potrei intitolarlo Anamorfico vs. Letterbox, e riprende l'oggetto del mio primo post e quello che in realtà mi prefiggevo di comprendere meglio.
Citando l'articolo "La risoluzione dei dvd nei formati widescreen letterbox e anamorfico" prendiamo come esempio un fotogramma PAL 2.35:1.
Nel caso di formato Anamorfico l'immagine vera e propria sarà composta da 435 linee, nel caso di formato Letterbox sarà composta invece da 326 linee. Il resto delle linee componenti il quadro 4:3 dello standard PAL rimangono sprecate per disegnare le bande nere.
Ipotizziamo che l'immagine sia registrata in anamorfico sul disco dvd, quindi con le nostre belle 435 presenti.
Settiamo sul PC una res. di 720*576 (o 800*600 che è cmq equiparabile) e immaginiamo che succede.
Settando il player software in modo che fornisca il formato anamorfico, il PC prende le 435 linee registrate sul disco e, dopo le opportune elaborazioni, le fornisce in uscita.
Settandolo invece su letterbox il PC prende sempre le 435 linee dal dvd, ma dopo le opportune elaborazioni ne fornisce in uscita solo 326, con una perdita secca di 109 preziosissime linee di definizione.
Preziosissime perchè non sono linee scalate, interpolate, duplicate o cmq ricavate artificialmente dal PC, ma sono linee REALI sulle quali si basa tutta la successiva ricostruzione dell'immagine.
In questo caso ha quindi senso dire che l'immagine letterbox avrà meno informazioni di quella anamorfica originalmente incisa sul disco.
Settiamo ora una res. di 1024*768.
Settando il player software in modo che fornisca il formato LETTERBOX il PC prende sempre le 435 linee registrate sul disco e, dopo le opportune elaborazioni, ne fornisce in uscita (ipotizzo perchè non ho fatto i calcoli ma sarebbe interessante saperlo con precisione) 440.
Il punto fondamentale che non mi era chiaro è quindi questo: nessuna delle linee originariamente incise sul dvd viene persa!
(Almeno io credo che funzioni così, perchè se invece il PC operasse preventivamente un trasformazione in letterbox andando ad elaborare solo le 326 che lo standard PAL prevede per il formato letterbox, allora sarebbe sempre vero che il letterbox è meno definito dell'anamorfico a qualunque risoluzione, ma francamente non credo.)
Quinid sono arrivato alla conclusione che a risoluzioni superiori a quella standard PAL anamorfico e letterbox hanno insite le stesse preziose informazioni di partenza.
Ciò non toglie che a parita di res. impostata sul PC un'immagine anamorfica sarà sempre composta da un numero di linee superiore rispetto a quella letterbox.

Secondo argomento che non centra nulla col primo pur essendo intimamente collegato (sul quale si sono incentrate tutte le risposte andando, a mio avviso, off topic).
A che risoluzione è preferibile visualizzare un'immagine sul vpr?
A questo punto abbiamo appurato che salendo con le res. la differenza tra anamorfico e letterbox si riduce ad una semplice diversità di distanza tra le linee di scansione, quindi non ha più senso parlare di anamorfico vs. letterbox.
A quanto pare ci sono diverse correnti di pensiero.
Quella pessimistica (Romano) che preferisce poter scorgere palesemente tutte le righe di scansione per essere sicuro di non aver superato i limiti tecnici del proiettore che in tal caso mosterebbe un'immagine peggiore.
Quella ottimistica (io) che preferisce non scorgere affatto le linee di scansione confidando nella bontà del vpr che "è impossibile che non sia in grado di andare un gradino oltre" ;)
La prima soluzione si può attuare indifferentemente visualizzando in letterbox oppure scendendo di res. e mantenendo l'anamorfico.
In entrambi i casi si aumenta la distanza delle linee di scansione.
Il risultato è un'immagine più definita, se vogliamo maggiormente assimilabile all'immagine televisiva.
La seconda soluzione invece si può attuare mantenendo l'anamorfico o salendo di res. e optando per il letterbox.
In entrambi i casi la distanza tra le linee di scansione è minore.
Il risultato è un'immagine più sfocata, se vogliamo più assimilabile alla pellicola cinamtografica.

Quale preferite?
Ad ognuno il suo gusto.

Personalmente ieri sera ho fatto una taratura a 1152*864 a 75Hz letterbox.
Effettivamente le linee di scansione sono più separate rispetto a 1024*768 anamorfico che utilizzavo prima.
Quale preferisco?
Datemi il tempo di fare le numerose prove del caso e ve lo saprò dire :D
 
Altrimenti, se parto ad esempio da 1152p in 4/3 (quando ho raggiunto il compromesso ottimale tra "impastamento"/qualità di immagine e distanza di visione, mettiamo che le linee si riescano a scorgere a mezzo metro come dice Andrea o da un metro e venti, come preferisco io), e poi "stringo" in anamorfico, cosa ottengo?

Io dico...: di sicuro un peggioramento (e non un miglioramento) della qualità complessiva!

Ciao Romano,

Per quello che ho potuto vedere col mio 4100 confermo in toto quello che hai scritto. Le linee si devono vedere ben oltre i 50 cm a mio parere. Quindi nel mio caso vado a 720x576x50Hz max 800x600 4/3. E poi eventualmente iscrivo. Altrimenti Grande impastamento e poco dettaglio. Sicuramente all'inizio la tentazione a triplicare o quadruplicare era tanta, d'altra parte la macchina lo consentiva, ma i risultati erano decisamente inferiori. Ho verificato altresi' che ad un aumento della freq. ho solo ottenuto un peggioramento dell'immagine. Quindi 50hz e non 75 (ovviamente parlo della mia installazione)

ps.

Romano ho pasticciato parecchio ultimamente col Prj (leggendo il msg. in cui parli di TENSIONI MORTALI, e in posti in cui e' meglio non mettere le mani mi e' venuta la pelle d'oca)l'immagine e' soddisfacente ma ha bisogno della tua certificazione ;-) prima di considerarsi "definitiva". Quindi se passi da queste parti...

Ciao
Carlo
;)
 
Viga,


Finalmente cominciamo a capirci, e a chiarire il tutto!!!!!
(sfreg, sfreg, sfreg... - mani che si "fregano")

A mio parere ci sono solo alcuni "misunderstanding" su ciò ch ha scritto il buon fratello Emidio.

allora:
La risoluzione dei dvd nei formati widescreen letterbox e anamorfico" prendiamo come esempio un fotogramma PAL 2.35:1.
Nel caso di formato Anamorfico l'immagine vera e propria sarà composta da 435 linee, nel caso di formato Letterbox sarà composta invece da 326 linee. Il resto delle linee componenti il quadro 4:3 dello standard PAL rimangono sprecate per disegnare le bande nere.


letto, confermo, mi associo, sottoscrivo, consento, firmo, con amichevole pacca sulla spalla ad Emidio e ammirazione, per ciò che ha scritto, corretto e fluido.

Ovvio che il LETTORE DI DVD, quando si troverà a dover "produrre" un'immagine anamorfica all'interno di un formato 4/3, mantenendo la dimensione orizzontale del 4/3, ma restringendo la dimensione verticale dell'immagine, al fine di mantenere le proporzioni dell'anamorfico, se deve continuare a lavorare sempre e solo con la stessa risoluzione... cosa farà?

prenderà il contenuto informativo dell'immagine sul disco, poniamo di 435 linee, ed eseguirà uno "shrink" ("strizzamento") in verticale, togliendo righe... certo, NON LE TOGLIERA' NE' SOPRA NE' SOTTO... ma uniformemente su tutto lo schermo...

Quante righe toglierà?

facilissimo... poniamo che dobbiamo inscrivere un'immagine di 435 righe originariamnte registrate sul DVD in un letterbox del 4/3...

ovvio che lo standard PAL non ammette variazioni. L'uscita DOVRA' comunque rimanere in PAL, vale a dire 625 righe su 50 semiquadri al secondo. Se l'immagine originaria è di 435 righe, sia per il 4/3 che l'anamorfico, produrrà un'immagine con UN NUMERO DI RIGHE MANCANTI, EQUIVALENTE ALLA DIFFERENZA DEL RAPPORTO D'ASPETTO VERTICALE TRA I DUE FORMATI.

vale a dire (4/3) / (16/9) == 33.3% in meno di righe rispetto al 4/3.

che sarebbe circa 326 righe e spicci........ (ovviamente si arrotonda :D )

per "centrare" l'immagine sullo schermo si utilizzano normalmente i soliti back/front "porch", come tempi di ritardo sui tre canali colore, già spiegato nel primo post.

Ciò non ha nulla a che vedere con quanto accade all'interno di un PC con scheda grafica... A MENO CHE TU NON SETTI UNA BASSA RISOLUZIONE IN USCITA!

perchè?

perchè, già se scegli la triplicazione per il 4/3, in letterbox il 16/9 esce in progressivo puro! non si perde una sola riga, anzi, si duplica comunque il segnale d'ingresso.

Quinid sono arrivato alla conclusione che a risoluzioni superiori a quella standard PAL anamorfico e letterbox hanno insite le stesse preziose informazioni di partenza.
Ciò non toglie che a parita di res. impostata sul PC un'immagine anamorfica sarà sempre composta da un numero di linee superiore rispetto a quella letterbox.


Perfetto. Finalmente ci siamo. Ed è proprio questo il guaio! se poi "restringi" la geometria del proiettore per l'anamorfico, qundo magari avevi già calcolato il limite ottimale di risoluzione ottica per il 4/3.... ottieni un "impastamento" non dovuto e indesiderato.

Oppure puoi fare come Andrea, esattamente il contrario... lui parte sempre con l'anamorfico e setta una risoluzione arbitraria accettabile ecc, ecc, ecc...

Ma non cambia niente. Se poi deve mandare il 4/3 deve creare un secondo bano di memoria con altra geometria.... SOLO PERDITA DI TEMPO, a mio aviso (ma solo se usi un HTPC! altrimenti LO DEVI FARE), visto che non cambia proprio nulla.


Quella pessimistica (Romano) che preferisce poter scorgere palesemente tutte le righe di scansione per essere sicuro di non aver superato i limiti tecnici del proiettore che in tal caso mosterebbe un'immagine peggiore.
Quella ottimistica (io) che preferisce non scorgere affatto le linee di scansione confidando nella bontà del vpr che "è impossibile che non sia in grado di andare un gradino oltre"
La prima soluzione si può attuare indifferentemente visualizzando in letterbox oppure scendendo di res. e mantenendo l'anamorfico.
In entrambi i casi si aumenta la distanza delle linee di scansione.
Il risultato è un'immagine più definita, se vogliamo maggiormente assimilabile all'immagine televisiva.
La seconda soluzione invece si può attuare mantenendo l'anamorfico o salendo di res. e optando per il letterbox.
In entrambi i casi la distanza tra le linee di scansione è minore.
Il risultato è un'immagine più sfocata, se vogliamo più assimilabile alla pellicola cinamtografica.


qui invece dobbiamo divorziare... il mio ragionamento (riportato sul mio post) è BEN DIVERSO da quanto scrivi.

Non ho mai scritto che le linee di scansione si debbano scorgere. Ho scritto proprio il contrario.... :D

Ho scritto che è sempre bene riuscire a scorgere le linee di scansione sull'immagine perlomeno a un metro - un metro e mezzo di distanza... fermo restando CHE NON SI DEBBANO SCORGERE QUANDO CI SEDIAMO A GUARDARE IL FILM!!!! (ovvio che queste misure siano rapportate alla dimensione schermo e alla distanza di visione... per cui, provvedo a completare l'esempio di un metro e venti per uno schermo di 2.1 metri di base con una distanza di visione di circa 3.4 metri).

Andrea, come insegnatogli dal tecnico ISF di fama internazionale dice che preferisce scorgerle a molto meno, il suo limite è mezzo metro...

MA ENTRAMBI questi metodi hanno un fondamento scientifico comune, e un ragionamento ben preciso! cambia solo il parametro di accettabilità (ma ripeto, si tratta di prediligere l'Anguria al Melone piuttosto che all'Ananas...:D )

Io ci sono arrivato da solo, e ti spiego il mio ragionamento (che ovvimente NON può prescindere dalle basi FISICHE del fenomeno, poi inevitabilmente riscontrato innumerevoli volte nella pratica).

TI PREGO DI LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTO IL DISCORSO, ALTRIMENTI CI DISALLINEIAMO DI NUOVO.

Per misurare la qualità di un sistema di riproduzione di immagini (nel nostro caso un sistema optoelettronico), in termini di risoluzione, ci si riferisce "BRUTALMENTE" alle LINEE PER MILLIMETRO definito come "POTERE SEPARATORE".

Tale misura è però lacunosa, perchè, parlando in termini di sistemi orientati alla presentazione di immagini per l'occhio umano, non rappresenta di certo l'ottimale.

Perchè, ad esempio, un gruppo lenticolare SARA' in grado di produrre magari 80 linee per millimetro, distinguibili anche per mezzo di un microscopio...

normalmente, quando si fa la prova, si adottano linee nere perfettamente tracciate su sfondo bianco (materiale in origine da "riprendere"... attenzione, sto cercando di semplificare il discorso all'estremo), ma la ripresa, in prossimità del raggiungimento del limite separatore teorico del gruppo lenticolare produrrà DELLE LINEE PIU' MARCATE, NERE su un "mare" GRIGIASTRO, poichè le lenti non sono più in grado di riprodurre il bianco perfetto tra una riga e l'altra... le righ saranno affette da "INTERFERENZA" e dovremo accettare solo la più o meno effettiva DISTINGUIBILITA' delle linee in mezzo a un livello di grigio piuttosto scuro!!!

Allora:

è meglio parlare in termini assoluti, e dire: 80 linee/mm max risoluzione... oppure parlare in termini più significativi pe l'occhio umano, visto ch poi, a quel limite magari la lente produce delle microvariazioni tra le linee anche difficilissime da scorgere?

Che diavolo ci facciamo di un "impastamento generale", tutto grigio, dove però abbiamo la certezza che se ci mettiamo seduti mezz'ora con un microscopio e con molta calma, senza fretta, con lo stomaco pieno e senza sete riusciamo a dire... ecco!! ci sono riuscito! le linee si riescono a scorgere!!! :cool: :D

Guarda che il discorso è proprio questo... per questo è stata inventata la misura di MTF -- MODULATION TRANSFER FUNCTION
che appunto, relaziona la possibilità di scorgere le linee ALLA REALE DIFFERENZA DI CONTRASTO TRA LORO!

vale a dire... che riesce esprimere e a rispondere alla domanda... meglio riuscire a scorgere vagamente le linee oppure vederle bene, magari con un grigio in mezzo meno scuro.... con un maggior microcontrasto?

Questo sistema, MOLTO più significativo, è anche di semplicissima comprensione!

si dice ad esempio che un gruppo ottico riesce a "risolvere" 50 linee/mm al 50% di MTF, vale a dire che il grigio in mezzo è pari al 50% passante tra il bianco di fondo e il nero delle linee!!!!!!
Magari quell'obiettivo sarà in grado di arrivare a 70 linee/mm al 30% di MTF (...schifo...) o 30 linee/mm al 100%MTF (le linee sono perfettamente separate dal bianco, tra di loro).

facile, immediato, ed... estremamente significativo! inutile dire che ha immediatamente convinto tutto il mondo della fisica ottica.

Ovviamente si presta immediatamente e totalmente, al nostro caso. Solo che dobbiamo sempre distinguere tra risoluzione orizzontale e verticale!

In buona sostanza, sia io che Andrea, accettiamo solo dei meri compromessi, lui magari accetta il 40% MTF... io non mi accontento meno del 60%! tutto qui.

Se invece accetti che le linee non si scorgano proprio, sei entrato nell'ambito dello 0%MTF (vale a dire impastamento assoluto, con livello del nero, nel microcontrasto, totalmente sballato).

e... a proposito... attenzione!

perchè le normali pellicole fotografiche negative che si usano per le riprese cinematografiche in 35mm.. SPESSO NON SI DISCOSTANO DALLE 1800-2000 LINEE DI POTERE RISOLUTIVO, al 70%MTF... attenzione, quindi, il discorso "immagine di 'carattere' cinematografico" può ESSERE UN VERO CAPESTRO!

NON sottovalutare MAI la qualità d'immagine della pellicola. Questa E' SEMPRE molto superiore, potenzialmente, anche a quanto possibile dal 12 pollici della Barco, da mezzo miliardo.



Ciao.

Romano
 
Ultima modifica:
Originariamente inviato da Romano Consul
CUT

Ciò non ha nulla a che vedere con quanto accade all'interno di un PC con scheda grafica... A MENO CHE TU NON SETTI UNA BASSA RISOLUZIONE IN USCITA!

Quindi concordiamo anche sul fatto che chi utilizza il vpr a 720*576 letterbox perde qualcosa....?


perchè?

perchè, già se scegli la triplicazione per il 4/3, in letterbox il 16/9 esce in progressivo puro! non si perde una sola riga, anzi, si duplica comunque il segnale d'ingresso.
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Questo è quello che sono riuscito a capire e quanto chiedevo che mi fosse spiegato nel mio primo post.
Il mio dubbio me lo sono chiarito ;)
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Perfetto. Finalmente ci siamo. Ed è proprio questo il guaio! se poi "restringi" la geometria del proiettore per l'anamorfico, qundo magari avevi già calcolato il limite ottimale di risoluzione ottica per il 4/3.... ottieni un "impastamento" non dovuto e indesiderato.
***************************
Il guaio è che anche io (come Andrea) ho sempre fatto la taratura in anamorfico "calcolando" (ehm....) il limite ottimale di risoluzione per questo formato.
Poi applicando il discorso inverso, cioè espandendo il risultato ottenuto per tornare al quadro 4:3, è ovvio che l'immagine non mi soddisfacesse.
Avendo uno schermo fisso con rapporto 16:9 è naturale (per me) che partissi sempre e cmq tarando sull'anamorfico.
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Oppure puoi fare come Andrea, esattamente il contrario... lui parte sempre con l'anamorfico e setta una risoluzione arbitraria accettabile ecc, ecc, ecc...

Ma non cambia niente. Se poi deve mandare il 4/3 deve creare un secondo bano di memoria con altra geometria.... SOLO PERDITA DI TEMPO, a mio aviso (ma solo se usi un HTPC! altrimenti LO DEVI FARE), visto che non cambia proprio nulla.

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Ecco, appunto.
Anche io come Andrea non ho mai avuto l'esigenza di fare una taratura per il 4:3; il mio vpr ha sempre avuto un'unica taratura per il 16:9.
Tanto poi con Dscaler inscriversi dentro un'immagine televisiva non era certo un problema...

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qui invece dobbiamo divorziare... il mio ragionamento (riportato sul mio post) è BEN DIVERSO da quanto scrivi.

Non ho mai scritto che le linee di scansione si debbano scorgere. Ho scritto proprio il contrario.... :D
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Niente divorzio :D
Ho solo omesso una piccola parolina che fa la differenza.
Ovvero ho sottinteso il tuo discorso che si debbano scorgere solo nei pressi dello schermo.
E' ovvio che nessuno di noi intenda scorgere le linee di scansione dal pto di visione.

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TI PREGO DI LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTO IL DISCORSO, ALTRIMENTI CI DISALLINEIAMO DI NUOVO.

CUT

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Letto e compreso.
Sostanzialmente diciamo le stesse cose, con la differenza che io ho sottovalutato l'importanza di non superare i limiti ottici del mio proiettore.
Ma con la nuova res. che stò utilizzando vedi che cerco di rimediare ;)
Il qui pro quo nasce anche dal fatto che "voi" ragionate sempre su dimensioni di schermo che io, come ben sai, giudico troppo piccole :)
Quindi posso affermare che sul mio schermo di 2,80mt di base a 800*600 in anamorfico le linee di scansione sono ancora troppo visibili.

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e... a proposito... attenzione!

CUT

NON sottovalutare MAI la qualità d'immagine della pellicola. Questa E' SEMPRE molto superiore, potenzialmente, anche a quanto possibile dal 12 pollici della Barco, da mezzo miliardo.
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Sarà senz'altro superiore, ma al cine l'immagine ha sempre un aspetto abbastanza sfuocato, proprio come sul mio vpr....... ;)
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Ciao.

Romano


P.S. Lo so; ho fatto un casino col quote (ma come cacchio funziona?) :(
Non ho tempo di correggere.
Perdonato?
 
Viga,

Il guaio è che anche io (come Andrea) ho sempre fatto la taratura in anamorfico "calcolando" (ehm....) il limite ottimale di risoluzione per questo formato.
Poi applicando il discorso inverso, cioè espandendo il risultato ottenuto per tornare al quadro 4:3, è ovvio che l'immagine non mi soddisfacesse.


e infatti il risultzto sarebbe veramente pessimo.

Avendo uno schermo fisso con rapporto 16:9 è naturale (per me) che partissi sempre e cmq tarando sull'anamorfico.

attenzione, secondo me, partire dal 16/9 e poi fare il 4/3 oppure il contrario, però prendendo in considerazione ciò che ho scritto, il discorso NON cambia di una virgola (certo... si espande invece di comprimere... ma a livelli di principio direi 100% identico).

Ecco, appunto.
Anche io come Andrea non ho mai avuto l'esigenza di fare una taratura per il 4:3; il mio vpr ha sempre avuto un'unica taratura per il 16:9.
Tanto poi con Dscaler inscriversi dentro un'immagine televisiva non era certo un problema...


... de gustibus...

però ammetterai che perlomeno io ottengo qualcosa in più... io ottengo un PERFETTO 4/3 e un PERFETTO anamorfico...!!!
se inscrivi il 4/3 nello schermo anamorfico invece ottieni un'immagine "francobollizzata rispetto all'anamorfico :(

Insomma, purtroppo si scende a compromessi... però se DOVEVI MONTARE o ti PIACEVA solo lo schermo in 16/9... allora la tu soluzione è "forzatamente" la migliore.


Sarà senz'altro superiore, ma al cine l'immagine ha sempre un aspetto abbastanza sfuocato, proprio come sul mio vpr.......

beh, questo è strano. Se devo considerare Il cinema migliore a Roma, con la pellicola appena fornita (primo giorno della prima visione)... posso trovare seimilatrecentocinquantanove difetti al cinema... meno che lo "sfuocamento"!


ciao
Romano

ps. per il quoting... ricorda sempre che si tratta di comandi HTML... e che la piattaforma del forum tende sempre a immettere i comandi alla fine del testo digitato, anche se il cursore è a metà...
 
Originariamente inviato da Romano Consul



però ammetterai che perlomeno io ottengo qualcosa in più... io ottengo un PERFETTO 4/3 e un PERFETTO anamorfico...!!!
se inscrivi il 4/3 nello schermo anamorfico invece ottieni un'immagine "francobollizzata rispetto all'anamorfico :(

Insomma, purtroppo si scende a compromessi... però se DOVEVI MONTARE o ti PIACEVA solo lo schermo in 16/9... allora la tu soluzione è "forzatamente" la migliore.



Eddai Romano, per un "cinema" che si rispetti lo schermo DEVE essere panoramico.
Anzi, sono stato indeciso a lungo se farlo addirittura con rapporto 2,35:1 ;)
Vuoi mettere il fascino di avere in casa uno schermo come quello del cinema vero (in scala, ovviamente :D)?
Da questo pto di vista sono d'accordo con Andrea: col proiettore ci guardo solo film.

Le poche volte che mi è capitato di vedere programmi televisivi in quattro terzi (più che altro per provare Dscaler) ho fatto un bello ZOOM come sulle normali tv widescreen per riempire tutto lo schermo :)
Tanto la qualità non era certo un requisito fondamentale in quel contesto.

Praticamente per me l'odiato formato "quadrato" non esiste proprio più (almeno sul proiettore) :P
 
ok, vada per il fatto che ami di più il "Melone". Io all'anguria non ci rinuncio...

Se lo schermo non è in 4/3 non lo compro! (...4, finora :( )


ciao
Romano
 
Ho seguito zitto...zitto la vostra diatriba..

Originariamente inviato da Romano Consul
Viga,

Il guaio è che anche io (come Andrea) ho sempre fatto la taratura in anamorfico "calcolando" (ehm....) il limite ottimale di risoluzione per questo formato.
Poi applicando il discorso inverso, cioè espandendo il risultato ottenuto per tornare al quadro 4:3, è ovvio che l'immagine non mi soddisfacesse.


e infatti il risultzto sarebbe veramente pessimo.

Avendo uno schermo fisso con rapporto 16:9 è naturale (per me) che partissi sempre e cmq tarando sull'anamorfico.

attenzione, secondo me, partire dal 16/9 e poi fare il 4/3 oppure il contrario, però prendendo in considerazione ciò che ho scritto, il discorso NON cambia di una virgola (certo... si espande invece di comprimere... ma a livelli di principio direi 100% identico).

Ecco, appunto.
Anche io come Andrea non ho mai avuto l'esigenza di fare una taratura per il 4:3; il mio vpr ha sempre avuto un'unica taratura per il 16:9.
Tanto poi con Dscaler inscriversi dentro un'immagine televisiva non era certo un problema...


... de gustibus...

però ammetterai che perlomeno io ottengo qualcosa in più... io ottengo un PERFETTO 4/3 e un PERFETTO anamorfico...!!!
se inscrivi il 4/3 nello schermo anamorfico invece ottieni un'immagine "francobollizzata rispetto all'anamorfico :(

Insomma, purtroppo si scende a compromessi... però se DOVEVI MONTARE o ti PIACEVA solo lo schermo in 16/9... allora la tu soluzione è "forzatamente" la migliore.


Sarà senz'altro superiore, ma al cine l'immagine ha sempre un aspetto abbastanza sfuocato, proprio come sul mio vpr.......

beh, questo è strano. Se devo considerare Il cinema migliore a Roma, con la pellicola appena fornita (primo giorno della prima visione)... posso trovare seimilatrecentocinquantanove difetti al cinema... meno che lo "sfuocamento"!



ciao
Romano

ps. per il quoting... ricorda sempre che si tratta di comandi HTML... e che la piattaforma del forum tende sempre a immettere i comandi alla fine del testo digitato, anche se il cursore è a metà...
:
...che ho trovato molto interessante, ma avrei una precisazione: al di là del tipo di risoluzione migliore utilizzabile, quando parlate di "4:3 iscritto in anamorfico" significa che in una immagine tarata in 16:9 io ricavo il 4:3 al suo interno?; quindi se per esempio la base dello schermo è di mt 2,50 significa che la dimensione del mio 4:3 sarà di cm 187,5 x 140,6; giusto? Se invece partissi da una taratura in 4:3 avrò questo formato con dimensioni di 2,50 x187,5 e iscrivendo l'anamorfico al suo interno otterrei 2,50x140,6.
E' così ho non ho proprio capito una mazza??:confused:
Scusatemi se mi sono intromesso ma per continuare a seguirvi ho bisogno di capire bene.
Ciao e grazie.
Maurizio
 
firse siamo alla fine del discorso, e finalmente anche uno come me che al 3° piatto capisce che è minestrone, forse ci ha capito qualcosa. Il problema è che io non sò scegliere fra il melone e l'anguria. Aparte gli scherzi devo complimentarmi con tutti voi
per la bellissima e costrruttiva "discussione", io dal canto mio
sto cercando di testare le due soluzioni con le stsse risoluzioni del viga, anche perchè anch'io ho uno schermo in 16:9 da 300 di base, fino ad ora ho assodato che il 4/3 1182*864 75 ha un fettalio maggiore, vorrei provare una risoluzione èiù bassa di 1024 x 768
per l'anamorfico, per vedre cosa succede.
Poi Qualcuno riesce a spiegare ad uno "zuccone" come c..chio si calcola i duplicato triplicato qadruplicato insomma da che unità di misura si parte? (ho detto una p.nata?
Ciao
Enzo!
 
Re: Ho seguito zitto...zitto la vostra diatriba..

Originariamente inviato da BUSEN
:
...che ho trovato molto interessante, ma avrei una precisazione: al di là del tipo di risoluzione migliore utilizzabile, quando parlate di "4:3 iscritto in anamorfico" significa che in una immagine tarata in 16:9 io ricavo il 4:3 al suo interno?; quindi se per esempio la base dello schermo è di mt 2,50 significa che la dimensione del mio 4:3 sarà di cm 187,5 x 140,6; giusto? Se invece partissi da una taratura in 4:3 avrò questo formato con dimensioni di 2,50 x187,5 e iscrivendo l'anamorfico al suo interno otterrei 2,50x140,6.
E' così ho non ho proprio capito una mazza??:confused:
Scusatemi se mi sono intromesso ma per continuare a seguirvi ho bisogno di capire bene.
Ciao e grazie.
Maurizio

Te la faccio semplicissima che più semplice non si può:
se partendo dall'anamorfico ci iscrivi il quattroterzi, varia la base e l'altezza rimane uguale.
Se nel quattroterzi iscrivi il wide, varia l'altezza e la base rimane uguale.
Quindi è esattamente come hai capito tu ;)

Io, che ho uno schermo 16:9, non ci iscrivo il quattroterzi (che verrebbe un francobollo come dice giustamente Romano), ma opero uno zoom uguale preciso a quello delle tv widescreen per riempire lo schermo (mediante appositi software).
Ovviamente si perde in qualità, ma dato il tipo di materiale non mi interessa.
 
Originariamente inviato da int260

Poi Qualcuno riesce a spiegare ad uno "zuccone" come c..chio si calcola i duplicato triplicato qadruplicato insomma da che unità di misura si parte? (ho detto una p.nata?
Ciao
Enzo!


La domanda è interessante.
Perchè non apri una nuova discussione?
Così evitiamo di prolungare troppo questa e di andare fuori argomento ;)
 
Maurizio,

tutto chiaro come dici tu.

Enzo,
direi che se segui il mio discorso fai una taratura unica, in 1152x864@75 Hz e poi ci inscrivi l'anamorfico... oppure, tanto per tagliar la testa al toro, visto che dovresti avere uno schermo in 16/9 (giuro che non me lo ricordo!) prova 1080x648, sempre a 75 Hz. Ovvio che è una risoluzione quasi "ridicola" per il tuo pj, però questo corrisponde, ad esempio, al mio limite personale per l'elevata qualità d'immagine. Anche 1024x768 dovrebbe andar benone. Per gli artefatti dalla Radeon non ti preoccupare più di tanto: quando ne vedi e ne rimani insoddisfatto in modo "importante", tornar indietro è un istante.

per quanto riguarda il calcolo, è semplicissimo.

Partendo dal presupposto che la risoluzione nativa del DVD sia 720x576 interlacciato (anche se ci sarebbe da discutere un bel pò, sia sui formati che sugli standard sia di acquisizione che di compressione). In realtà a questo punto, ogni semiquadro è composto di 288 righe...

il progressivo è pari a 720x576P (progressivo), che vuol dire 50 fotogrammi completi in ogni secondo (576 righe ognuno), invece dei 50 semiquadri, con le linee dispari e poi pari, rispettivamente, sempre inviati in sequenza (a "doppiette", tanto per intenderci).

se vai a 720x864 ottieni la "triplicazione di linee" (certamente! visto che si parte da un segnale originale di 288...), però, per mantenere il rapporto d'aspetto, a questo punto occorre aumentare anche la risoluzione orizzontale (... e si! perchè mentre nel caso della differenza tra interlacciato e progressivo, le righe totali di un quadro completo NON variano - in interlacciato le si mandano in due "rate", nel progressivo si mandano sempre tutte insieme, se si cominciano ad aumentare in progressivo occorre anche provvedere a mantenere il giusto rapporto per mezzo della risoluzione orizzontale A MENO CHE non si voglia creare una perfetta geometria apposita, nel qual caso tutto il discorso decade), allora si deve andare in 1080x864... sempre a 50 Hz...

la quadruplicazione allora sarà... 1440x1152, sempre a 50 Hz...

qui è meglio fermarsi, per ora. Perchè se andiamo oltre ci esponiamo seriamente a rischi di PESANTI ARTEFATTI DIGITALI.

Se invece si aumenta la frequenza di scansione, ovviamente non si parla più di triplicazione ecc... ma la BANDA RICHIESTA (il pixel clock) aumenta in ogni caso!

così, 1152x864P @75Hz, in realtà richiede una banda ADDIRITTURA UN FILO SUPERIORE ALLA NORMALE QUADRUPLICAZIONE (ovvio... 1152x864 è un filo oltre la triplicazione, come BANDA; se poi moltiplichi per 1.5 perchè 75 è una volta e mezzo 50...)


ciao
Romano
 
Viga

stiamo parlando di inscrive il 4/3 sul wide per vedere "tutto" il 4/3
(immagine telvisiva) vero?
perchè nel mio schermo 16:9 ho inscitto anche un 4/3 mantendo inalterata la
larghezza e "strecciando" l'altezza sbordando oltre lo schermo centrando l'immagine e chiudendo poi con il blanking per vedere
i dvd.
 
Romano,
premesso che con gli ultimi chiarimenti siamo tutti d'accordo, io, che sono un nostalgico dello schermo 16/9 e della taratura in anamorfico, mi permetterei di osservare che con il tuo metodo ( quando guardi un DVD anamorfico) sprechi un pò di banda passante.
Infatti la taratura in letterbox ( 4/3 ) richiede più linee orizzontali e quindi un'ampiezza di banda maggiore. ( esempio : se per ipotesi con un CRT da 7" vanno bene 864 linee in letterbox e 720 in anamorfico ci troveremo ad utilizzare nel primo caso una banda superiore del 20%, sempre a parità di punti linea e di refresh )
Ovvio che questa osservazione non vale per i CRT da 9" e 120Mhz che usi te :)
 
Re: Forse ho capito (forse)....

Originariamente inviato da viganet
Che il formato anamorfico utilizzi più linee di definizione per disegnare l'immagine vera e propria è una delle poche basi su cui si basano tutte le mie teorie, quindi vi prego di non demolirmela :)
...

x viganet:
Dei vantaggi della compressione anamorfica per il guadagno di linee di risoluzione sul media che contiene le informazioni, sia esso pellicola cinematografica oppure DVD, non c'è alcun dubbio.

Per rinfrescare le idee con disegni, formule e considerazioni più approfondite, consiglio prima di tutto i numeri di DVHT 12 e 13, alcuni preziosi interventi di Massimo Basile sul Newsgroup it.hobby.home-cinema, nonchè qualche storico post (datato 1999! :eek: ) sul forum di hwupgrade a firma di un non meglio identificato horobi :p
Quello che segue è solo un ripasso ;)

il primo disegno si riferisce all'area di un fotogramma cinematografico in 2,35:1.

1.JPG


Per inscrivere questo fotogramma all'interno del segnale video abbiamo in linea di massima tre possibilità:
quella che segue continua a condire gli incubi di molti di noi e si chiama pan&scan o, peggio, pan e basta :(

2.JPG


La seconda possibilità, letterbox, permette di non perdere informazioni a prezzo di un rimpicciolimento del risultato ed un depauperamento della risoluzione verticale; il numero di linee orizzontali "sprecato" per le bande nere è infatti molto elevato.

3.JPG


Con la compressione anamorfica, il guadagno di risoluzione è evidenziato nel disegno che segue.

4.JPG


Sia ben chiaro: il guadagno è nella sorgente. Romano intendeva tutto un'altro discorso che condivido quasi totalmente.
 
Originariamente inviato da Romano Consul
... A questo punto, usando l'HTPC (attenzione!), credo che il non utilizzo dell'apposito formato letterbox produca solo una perdita di tempo.... chi me lo fa fare di settare due risoluzioni native, che alla fine raggiungano identica o simile dimensione delle righe sulla superficie del CRT, quando posso farlo fare al computer, TENENDO CONTO che tanto il processo di scaling che deve effettuare è identico sia che io gli imposti una risoluzione nativa da Windows oppure che lui se la debba ricavare nel letterbox?!? ...

x Romano.

Sono chiaramente d'accordo su tutta la linea per quanto riguarda il numero di linee massime che un CRT sia in grado di visualizzare. Inoltre il mio punto di vista (linee percepibili ad un metro, un metro e mezzo di distanza) si avvicina molto più al tuo che a quello di Andrea.
D'altra parte è anche vero che Andrea guarda le immagini da circa 2,5 metri di distanza :D:D:D
Personalmente, per cercare di comprendere il limite risolutivo del CRT seguo di solito uno schema che è basato su una serie di segnali test mooolto semplici: una serie di linee bianche e nere di un solo pixel alle varie risolzioni... Certo, nei segnali c'è dell'altro ma la filosofia è questa ;)

Per quanto riguarda la geometria, preferisco il formato anamorfico poiché ho spesso verificato una maggiore uniformità dell'illuminazione del raster in 16:9 piuttosto che in 4:3. Inoltre sembra che ci sia uno spunto maggiore in luminosità di picco. Quest'ultimo aspetto non sono in grado ancora di dimostrarlo a causa del ridotto numero di rilevamenti... Diciamo che di questo aspetto se ne riparlerà a breve.

In attesa di provare un bel paio di lenti anamorfiche anche davanti ad ogni obiettivo di un tritubo come visto nello stand Faroudja purtroppo solo per un ottimo DLP Digital ProJection ;)

Emidio
 
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