L'emozione del Vinile e i difetti di cui non ci ricordiamo più.

Marlenio ha detto:
Aggiungo una nota anche per le edizioni "Remaster" su vinile pesante, alcune veramente pietose: un esempio per tutti, "Tea for the tillerman" di Cat Stevens

Quoto, purtroppo. E' l'esempio di come NON si dovrebbe fare un vinile oggi.

Suona "da PC", si sente benissimo che è stato pesantemente equalizzato, denoisato e ripasticciato, per dargli un suono "da CD", cambiando completamente lo spirito originario. In pratica, gli svantaggi del digitale, uniti ai difetti del vinile senza nessuno dei pregi...

Il *vero* vinile di "Tea for the Tillerman" (disco stupendo, tra l'altro) è l'edizione di fine anni '70, primi anni '80 della Mobile Fidelity Labs, incisa a mezza velocità, totalmente e rigorosamente analogica, dai master originali. Se lo trovate (praticamente impossibile) in qualche mercatino, non lasciatevelo scappare, a qualsiasi prezzo...

Se invece volete sentire come *davvero* può suonare un vinile, oggi, consiglio l'ultimo di Norah Jones, edizione vinile 250 gr, sulle note di copertina viene assicurato che TUTTO il disco è stato ripreso, mixato e masterizzato SOLO su macchine rigorosamente analogiche!
 
gattapuffina ha detto:
Quoto, purtroppo. E' l'esempio di come NON si dovrebbe fare un vinile oggi.

[...]

Il *vero* vinile di "Tea for the Tillerman" (disco stupendo, tra l'altro) è l'edizione di fine anni '70, primi anni '80 della Mobile Fidelity Labs, incisa a mezza velocità, totalmente e rigorosamente analogica, dai master originali. Se lo trovate (praticamente impossibile) in qualche mercatino, non lasciatevelo scappare, a qualsiasi prezzo...
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Esatto. La cosa strana è che un paio di canzoni sono letteralmente "massacrate", mentre le altre sono un poco meno peggio. Sembra quasi che ci siano state due mani differenti nella fasae di remastering, che comunque è pessima.
Oltre all'edizione MFL, devo dire che anche la semplice edizione del 1970 su vinile suona molto meglio del remaster (non è che ci voglia molto).

Francamente, remaster così sono una delle pubblicità che si possano fare alle potenzialità del vinile. :mad:
 
gattapuffina ha detto:
Il *vero* vinile di "Tea for the Tillerman" (disco stupendo, tra l'altro) è l'edizione di fine anni '70, primi anni '80 della Mobile Fidelity Labs, incisa a mezza velocità, totalmente e rigorosamente analogica, dai master originali. Se lo trovate (praticamente impossibile) in qualche mercatino, non lasciatevelo scappare, a qualsiasi prezzo...

provata la stessa esperienza con dark Side: morale? io fino a 300 euro sono stato al gioco , poi mi sono ritirato.Mi dispiace, ma per quanto mi possa piacere quell'album, quell'edizione limitata, i soldi non mi crescono nell'orto...

Si Sà niente se la MO.Fi. continui a fare queste edizioni particolari?.

mas
 
Max_996 ha detto:
Si Sà niente se la MO.Fi. continui a fare queste edizioni particolari?.

Su CD sì, mentre su vinile stanno diventando molto rare... ma credo che a breve ricominceranno, dato che il mercato vinile per i collezionisti "tira".
CMQ, le edizioni MFL si trovano online, anche se i prezzi sono abbastanza alti (ma nonn altissimi).
 
Marlenio ha detto:
Su CD sì, mentre su vinile stanno diventando molto rare...

Aspetta, se ti riferisci ai 24Kt gold disc , si lo sò che li fanno perchè ne ho diversi, idem i SACD. PEr i Vinili ho visto che fanno le copie numerate, però non sono le UHQR o le Half speed , o cm cavolo le chiamano..
anche di quelli ne ho un paio Il problema è che le UHQR , non si trovano in giro ( ovvio) , ma pure la MOfi non mi pare sia molto avvezza nel comunicare l'uscita di questa roba..

mi spiegate che vantaggio ha la Half speed?

max996
 
Max_996 ha detto:
mi spiegate che vantaggio ha la Half speed?

max996

Il tornio di incisione viene fatto girare a metà della velocità nominale, quindi l'incisione dei solchi è più precisa.

Negli anni '80, tra le altre case che stampavano vinili Half Speed, uscì con titoli interessanti anche la CBS: ottimo vinile e ottime incisioni. Ho un paio di titoli dei Supertramp che suonano veramente molto bene. :)
 
Incisioni "Audiofile" su vinile si trovano comunque su eil.com, un sito inglese con un ottimo catalogo. IO di solito da loro prendo anche usato, dato che hanno dischi in condizioni almeno EX/EX se non M/M. Inoltre, le spese di spedizione sono bassissime. I dischi arrivano in circa 4/5 giorni lavorativi.
 
Alessandro Pecorelli ha detto:
p
provate a fare la prova col vostro disco preferito sia in cd che in vinile (registrazioni attuali perchè anche il mastering ha fatto passi da gigante non dimentichiamocelo, i microfoni sono cambiati ecc) con 2 impianti FLAT nel senso più assoluto del termine e poi facciamo i dovuti confronti.
Non mi trovi d'accordo, in linea di massima se una registrazione nasce in digitale, si sentirà meglio in digitale, viceversa meglio il vinile, imho.
Io almeno mi sono orientato su questa strada, preferisco acquistare vinili, anche usati, di registrazioni antecedenti agli anni 80 e cd/sacd successivamente.
Un Chat Baker o un Miles Davis dei tempi d'oro, in digitale non mi provocano nessuna emozione, non ci provo neanche ad ascoltarli ;)

Ciao
 
Confrontare un'incisione in vinile con la stessa registrazione su CD è del tutto inutile, dato che non possiamo sapere cosa sarà stato fatto a livello di manipolazione del master prima del passaggio sul supporto finale.

L'unica prova (abbastanza) indicativa sarebbe usare il vinile facendolo passare in un convertitore A/D-D/A commutando per sentire le differenze. E anche in questo caso, il risultato finale della parte digitale sarebbe (ovviamente) dipendente dal convertitore utilizzato.

Se non mi sbaglio, una prova simile fu fatta negli anni '80 da Audio Review.
 
Max_996 ha detto:
e i risultati che si ottennero , quali furono?

max996

Fanno poco testo: i convertitori di quasi 30 anni fa non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli attuali. Diciamo comunque che non usciva un vincitore.
 
igor ha detto:
i il Sansui forse dopo parecchi anni avrebbe bisogno di una rimessa in ordine
gor

Guarda che il Sansui ha' gia' avuto la revisione totale e completa, ed e' perfetto, tanto e' vero che, mettendo dei CD "registrati da paura" per usare le tue stesse parole :D il suono "fa paura" in senso assolutamente positivo. E da quando e' arrivata una sorgente "adeguata" (Denon DCD700AE) ancora di piu'.

Ed e' proprio per la presenza di buoni componenti che le incisioni schifose danno ancor piu' fastidio
 
Riprendo dopo un po' di tempo questro treand per dire la mia riguardo al vinile. Se oggi sono un appassionato lo devo propio alla mia passata esperienza positiva fatta da ragazzino alla fine degli anni 70 con questo mezzo per ascoltare la musica. Sono stato felice possesore di un ottimo giradischi il quale riproduceva la musica con piacere raro. Attualmente anch'io ho una discreta collezzione di cd e vinile all'incirca uguale come numero di album , 250 i cd e circa 200 i vinili. In linea di massima entrambe le tecnologie dalla piu' vecchia a quella digitale mi danno sodisfazzioni in linea a livelli qualitativi piu' o meno simili. C'e' pero' ,quel qualcosa in piu' che con il vinile con il quale risulta sempre un gradevole senso di piacere relativo a una piu' pura e travolgente musicalita' di che risulta piu' vera, piu' intensa, e piu' emozionante... Se i dischi , nonostante vecchi sono ancora in buono stato e la registrazione lo permette, si hano sensazioni difficilmente raggiungibili anche con i migliori compact disc a prescindere anche dal softwer. A volte , sembra di cogliere il respiro della musica... le voci poi sembrano cosi' vere da lasciarti in alcuni casi esterefatto... il tutto con quel non so' che' di appagamento ai nervi e sensi da lasciarti trasportare dalla musica senza piu' pensare all'impianto come giustamente diceva l'autore del treand .A onor del vero il cd va pure in molto bene, la macchina in mio possesso è un esemplare che a detta anche da molti fa' del suo cavallo di battaglia una musicalita' quanto piu' vicina all'analogico... ma per quanto eccellente sia , il confronto con il vero analogico è evidenziato da quelle sensazioni che ho sopradescrititto.
Una lancia spezzata a favore del digitale puo' essere data dal fatto che il set-up analogico è di costo superiore piu' del doppio e questo influisce anche a far pendere la bilancia piu' per questo verso il disco nero... Comunque sia il vinile a mio avviso rimane ed è ancora a oggi in pieno tempo di digitale il vero RE della musica
Ernesto
 
revenge72 ha detto:
quando ascolti qualcosa che ami il fine ultimo non è la verosimiglianza ma è il coinvolgimento....

Quoto in pieno...alla soglia dei 50 mi sento molto vicino al tuo pensiero. 5anni orsono ho acquistato una vettura d'epoca, classe '77...rigida, rumorosa, con la carburazione da tenere sempre sotto controllo, ricca di spifferi ma...quando la guido, le emozioni che mi trasmette mi mandano in orbita ! è un po' come scegliere di usare una biro o una stilografica...io uso la seconda...
 
ernesto62 ha detto:
Comunque sia il vinile a mio avviso rimane ed è ancora a oggi in pieno tempo di digitale il vero RE della musica
Ernesto

Il supporto nero non coinvolge solo l'udito, ma anche gli altri nostri sensi: l'odore del vinile, la visione della copertina e degli inserti, maneggiare il disco stesso, vederlo girare sul piatto. Tutte sensazioni che con il CD sono state ridotte oppure eliminate.

Sicuramente quindi il vinile coinvolge molto di più emotivamente, fattore non trascurabile ai fini della soddisfazione di ascolto. Ciò non toglie che -effettivamente- sia un supporto che può ancora offrire moltissimo, forse più del CD formato red-book ("ingabbiato" nei 16bit/48Khz). Incisioni come le MFSL, le Classic Records o Speakers Corner ne sono un chiaro esempio.

Personalmente apprezzo anche il digitale, in particolare quando si inizia a parlare di risoluzioni a 24bit: i miei vinili più preziosi e/o ascoltati sono campionati 26/48, e i file ottenuti sono praticamente indistinguibili dagli originali.

Però il vinile... forse in noi appassionati c'è una discreta componente di feticismo verso questo tipo di supporto. :D :D :D
 
mi ancava questo 3d a causa di un ban non l'ho più ell'egosearch.
norules hai fatto un paragone ecezzionale! auto e vinile!
io sto restaurando un pioneer pl 12 ed un pioneer sa500a che già in versione standard non facevano schifo ma ora promettono scintille!
questo è feticismo!:D
ciao ale!
 
Proprio in questo periodo sto riscoprendo il vinile, dopo anni di ascolto di CD.
In parole povere, il vinile lo trovo più "umano".
Perchè maneggi la confezione con cura, lo togli delicatamente dalla busta, lo tocchi con gentilezza e altrettanto delicatamente lo metti sul piatto.
Perchè quando lo ascolti, lo vedi anche girare, associ ogni suono ai solchi, arrivato a metà lo devi voltare, segui la riproduzione più da vicino e ne sei "padrone", insomma c'è un rapporto diretto con lui.
Il CD invece, tac apri il carello, lo infili dentro e poi basta, fino a fine disco non fai niente oltre che ascoltare. C'è molto distacco, lo vivi di meno.

Certo col vinile ci sono i "click" e i "pop", ma prima o poi te ne fai una ragione, e alla fine impari ad amarli :D
L'unico grave difetto del vinile è l'usura da ascolto, tanto che ti viene paura ad ascoltarlo. Ma questo fatto può essere anche un pregio, perché ti costringe a centellinare gli ascolti, e quindi ti fa godere di più :D
 
Ultima modifica:
D'accordissimo sulla prima parte..un pò meno sulla seconda, riguardo l'usura e il centellinare gli ascolti.
Una buona messa a punto del gira e la forza di tracciatura corretta riducono notevolmente i rischi di erosione dei solchi, gli aratri di un tempo sono un ricordo.
E poi il buon vino diventa più buono quando invecchia e così anche il vinile, e i pop e crock fanno parte del gioco e quando non si sentono quasi ti mancano :D
 
Magari hai pienamente ragione, però mi chiedo:
pur ascoltandolo con tutta la dovura cautela e con puntine "gentili", come sarà tra 50 un vinile acquistato oggi? Sarà fruibile dai miei eventuali discendenti o comunque da chi lo riceverà?
Scusate le mie pippe mentali :D
 
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